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Un dipartimento di eccellenza che cresce e attrae sempre più studenti e giovani studiosi, con attività in aumento, dai convegni ai workshop, e una collana di libri in partenza con già circa 40 titoli in programma. E’ questo il bilancio che emerge dai primi due anni del progetto di eccellenza del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa presentato martedì 17 dicembre alla Gipsoteca di Arte Antica. Nel 2018 il dipartimento è stato infatti selezionato dal MIUR tra le 180 migliori sedi universitarie italiane e ha ricevuto un finanziamento di circa 8 milioni di euro sino al 2022 grazie al progetto "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento nello spazio euro-mediterraneo".
La giornata in Gipsoteca per fare il punto sulle attività svolte è stata introdotta dai saluti del prorettore vicario dell'Università, Carlo Petronio, a cui è seguito l’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani.
“Credo profondamente nella sinergia di tutte le eccellenze del territorio per costruire la Pisa del futuro – ha detto l’assessore Magnani – che sia ecosostenibile, fruibile ed esperienziale, un percorso che parte anche dalla conoscenza e dalla valorizzazione del nostro passato”.
La parola è quindi passata al direttore del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Pierluigi Barrotta che ha delineato un bilancio generale del progetto di eccellenza.
“In questi primi due anni abbiamo aumentato molto l’attrattività del dipartimento che oggi ha circa un decimo degli studenti di tutto l’Ateneo – ha sottolineato Barrotta – a questo si aggiunge il boom di domande per i nuovi assegni di ricerca attivati con i fondi del progetto, senza dimenticare poi l’incremento generale delle attività, dalle conferenze ai seminari e all’arrivo di numerosi visiting professor”.
“Per rendicontare i risultati scientifici conseguiti – ha continuato Barrotta - partirà inoltre una nuova collana del dipartimento edita da Carocci di cui abbiamo già in programma 40 titoli e dove troveranno spazio anche lavori di giovani studiosi”.
Il progetto di eccellenza “I tempi delle strutture” è suddiviso cronologicamente in quattro aree - antica, medievale, moderna e contemporanea - all'interno delle quali sono indagati specifici momenti e processi caratterizzati da resilienza e accelerazione, i due aspetti cardine dell’intera ricerca. Nel corso della mattinata sono quindi intervenuti i vari docenti responsabili delle diverse aree: Giovanni Salmeri, Giuseppe Petralia, Cinzia Maria Sicca e Alberto Mario Banti. La chiusura dei lavori è stata infine affidata al presidente della Commissione comunicazione, Federico Cantini, che ha presentato i video sul progetto a cura di Granducato TV e 50 Canale.

Sarà presentato mercoledì 18 dicembre, alle ore 12 nell’atrio di Palazzo Vitelli, alla presenza del rettore Paolo Mancarella, il calendario 2020 dell'Università di Pisa, realizzato con le 12 immagini che sono state selezionate nell'ambito del concorso fotografico “Scatto matto! Racconta la tua Università", riservato agli studenti dell'Ateneo. Nell'occasione saranno premiati i 12 autori delle foto vincitrici, ognuno dei quali riceverà una somma di 500 euro a titolo di rimborso per l'opera di creatività prestata.
Le 12 immagini premiate resteranno esposte nell'atrio di Palazzo Vitelli per tutto il periodo natalizio.

Un dipartimento di eccellenza che cresce e attrae sempre più studenti e giovani studiosi, con attività in aumento, dai convegni ai workshop, e una collana di libri in partenza con già circa 40 titoli in programma. E’ questo il bilancio che emerge dai primi due anni del progetto di eccellenza del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa presentato martedì 17 dicembre alla Gipsoteca di Arte Antica. Nel 2018 il dipartimento è stato infatti selezionato dal MIUR tra le 180 migliori sedi universitarie italiane e ha ricevuto un finanziamento di circa 8 milioni di euro sino al 2022 grazie al progetto "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento nello spazio euro-mediterraneo".

 

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Da sinistra, Pierpaolo Magnani, Pierluigi Barrotta e Carlo Petronio



La giornata in Gipsoteca per fare il punto sulle attività svolte è stata introdotta dai saluti del prorettore vicario dell'Università, Carlo Petronio, a cui è seguito l’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani.
“Credo profondamente nella sinergia di tutte le eccellenze del territorio per costruire la Pisa del futuro – ha detto l’assessore Magnani – che sia ecosostenibile, fruibile ed esperienziale, un percorso che parte anche dalla conoscenza e dalla valorizzazione del nostro passato”.

La parola è quindi passata al direttore del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Pierluigi Barrotta che ha delineato un bilancio generale del progetto di eccellenza.
“In questi primi due anni abbiamo aumentato molto l’attrattività del dipartimento che oggi ha circa un decimo degli studenti di tutto l’Ateneo – ha sottolineato Barrotta – a questo si aggiunge il boom di domande per i nuovi assegni di ricerca attivati con i fondi del progetto, senza dimenticare poi l’incremento generale delle attività, dalle conferenze ai seminari e all’arrivo di numerosi visiting professor”.
“Per rendicontare i risultati scientifici conseguiti – ha continuato Barrotta - partirà inoltre una nuova collana del dipartimento edita da Carocci di cui abbiamo già in programma 40 titoli e dove troveranno spazio anche lavori di giovani studiosi”.

Il progetto di eccellenza “I tempi delle strutture” è suddiviso cronologicamente in quattro aree - antica, medievale, moderna e contemporanea - all'interno delle quali sono indagati specifici momenti e processi caratterizzati da resilienza e accelerazione, i due aspetti cardine dell’intera ricerca. Nel corso della mattinata sono quindi intervenuti i vari docenti responsabili delle diverse aree: Giovanni Salmeri, Giuseppe Petralia, Cinzia Maria Sicca e Alberto Mario Banti. La chiusura dei lavori è stata quindi affidata al presidente della Commissione comunicazione, Federico Cantini, che ha presentato i video sul progetto a cura di Granducato TV e 50 Canale.

L'Università di Pisa e il Comune di Lerici consolidano e sviluppano i rapporti di reciproca collaborazione attraverso la firma di una convenzione quadro che riguarda i principali temi di comune interesse, dall’ambiente all’urbanistica, dall’archeologia al turismo culturale e scientifico e, in generale, a tutti gli aspetti culturali che caratterizzano il territorio lericino nelle sue specificità ed eccellenza. L'accordo è stato presentato nella sede del comune ligure, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Toti, del sindaco Leonardo Paoletti e del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi.
La convenzione, che avrà durata triennale, si riferisce in particolare allo svolgimento di attività formative sul territorio e alla valorizzazione del territorio, anche attraverso attività convegnistica, di studio e di promozione del patrimonio culturale della città di Lerici. Su queste tematiche, il Comune si impegna a favorire le attività di didattica, ricerca e formazione svolte dall’Università, anche attraverso l’attivazione di tirocini da svolgersi nelle proprie strutture e in quelle di enti controllati o partecipati e la messa a disposizione di spazi e personale per lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario organizzate dall’Ateneo pisano. Con successivi accordi attuativi saranno determinate le specifiche modalità per lo svolgimento di tali attività.
L'accordo prevede infine l'individuazione di alcuni referenti, che per l’Università sono lo stesso prorettore Marco Gesi e il professor Daniele Dalli, docente del dipartimento di Economia e management, e per il Comune di Lerici il sindaco Leonardo Paoletti, la professoressa Nadia Olivero e il dottor Roberto Bagnoli.
Tra i primi atti concreti della partnership ci potrebbe essere il master in "Management degli ecosistemi territoriali e marittimi", che ha per oggetto lo sviluppo del territorio e la preparazione di profili professionali che si occupino di valorizzarne le risorse, le "materie prime" fisiche e culturali, aiutando imprese e istituzioni a creare nuove iniziative e a migliorare quelle esistenti in ambito economico.
"Da accordi come quello con il Comune di Lerici - ha detto il professor Gesi - passa la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per creare lavoro e coesione sociale che stanno alla base di una crescita sostenibile. Qui e altrove. L'Università di Pisa, oggi, si sta predisponendo a questo cambiamento di passo. Lo facciamo condividendo con i territori un metodo di lavoro, basato su un approccio multidisciplinare, le nostre eccellenze e, in prospettiva futura, la nostra conoscenza relativa a temi chiave come quelli dell’ambiente, dell’urbanistica, dell’archeologia, della storia, del turismo culturale e scientifico. Un modo per allargare sempre di più quella 'cittadinanza scientifica' che va di pari passo con il concetto di 'cittadinanza attiva', permettendo ai cittadini di affacciarsi in maniera consapevole e informata a scelte che li coinvolgeranno sempre di più su temi di carattere scientifico e tecnologico. Ringrazio a nome mio e dell’Università che rappresento, il sindaco e i rappresentanti del Comune di Lerici per la lungimiranza che hanno dimostrato nel voler intraprendere questo cammino”.
Nella foto, da sinistra: Gesi, Toti, Olivero, Dalli e Paoletti.

L'Università di Pisa e il Comune di Lerici consolidano e sviluppano i rapporti di reciproca collaborazione attraverso la firma di una convenzione quadro che riguarda i principali temi di comune interesse, dall’ambiente all’urbanistica, dall’archeologia al turismo culturale e scientifico e, in generale, a tutti gli aspetti culturali che caratterizzano il territorio lericino nelle sue specificità ed eccellenza. L'accordo è stato presentato nella sede del comune ligure, alla presenza del presidente della Regione Giovanni Toti, del sindaco Leonardo Paoletti e del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi.

La convenzione, che avrà durata triennale, si riferisce in particolare allo svolgimento di attività formative sul territorio e alla valorizzazione del territorio, anche attraverso attività convegnistica, di studio e di promozione del patrimonio culturale della città di Lerici. Su queste tematiche, il Comune si impegna a favorire le attività di didattica, ricerca e formazione svolte dall’Università, anche attraverso l’attivazione di tirocini da svolgersi nelle proprie strutture e in quelle di enti controllati o partecipati e la messa a disposizione di spazi e personale per lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario organizzate dall’Ateneo pisano. Con successivi accordi attuativi saranno determinate le specifiche modalità per lo svolgimento di tali attività. L'accordo prevede infine l'individuazione di alcuni referenti, che per l’Università sono lo stesso prorettore Marco Gesi e il professor Daniele Dalli, docente del dipartimento di Economia e management, e per il Comune di Lerici il sindaco Leonardo Paoletti, la professoressa Nadia Olivero e il dottor Roberto Bagnoli.

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Tra i primi atti concreti della partnership ci potrebbe essere il master in "Management degli ecosistemi territoriali e marittimi", che ha per oggetto lo sviluppo del territorio e la preparazione di profili professionali che si occupino di valorizzarne le risorse, le "materie prime" fisiche e culturali, aiutando imprese e istituzioni a creare nuove iniziative e a migliorare quelle esistenti in ambito economico.

"Da accordi come quello con il Comune di Lerici - ha detto il professor Gesi - passa la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per creare lavoro e coesione sociale che stanno alla base di una crescita sostenibile. Qui e altrove. L'Università di Pisa, oggi, si sta predisponendo a questo cambiamento di passo. Lo facciamo condividendo con i territori un metodo di lavoro, basato su un approccio multidisciplinare, le nostre eccellenze e, in prospettiva futura, la nostra conoscenza relativa a temi chiave come quelli dell’ambiente, dell’urbanistica, dell’archeologia, della storia, del turismo culturale e scientifico. Un modo per allargare sempre di più quella 'cittadinanza scientifica' che va di pari passo con il concetto di 'cittadinanza attiva', permettendo ai cittadini di affacciarsi in maniera consapevole e informata a scelte che li coinvolgeranno sempre di più su temi di carattere scientifico e tecnologico. Ringrazio a nome mio e dell’Università che rappresento, il sindaco e i rappresentanti del Comune di Lerici per la lungimiranza che hanno dimostrato nel voler intraprendere questo cammino".

Nella foto, da sinistra: Gesi, Toti, Olivero, Dalli e Paoletti.

Lunedì, 16 Dicembre 2019 12:36

Cosa è andato storto nella rete?

"La deriva della Tech Economy" è il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 17 dicembre alle 15 nella Sala Gerace del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa (Largo Bruno Pontecorvo, 3).
I pionieri della rivoluzione informatica e della rete immaginavano che essa avrebbe portato maggiore libertà e uguaglianza, eliminando le intermediazioni e i parassitismi. In parte ciò è avvenuto, ma qualcosa sembra essere andato storto, se oggi nella rete ci sono intermediari potenti e monopolistici in grado di condizionare gli individui e la società più che in passato.
Parleranno di questi scenari gli informatici: Stefano Quintarelli, uno dei pionieri di Internet in Italia, ex parlamentare che ha elaborato proposte di regolamentazione e autore del libro "Capitalismo immateriale"; Dino Pedreschi, studioso di Big Data e di fenomeni collegati alle reti sociali; Giuseppe Attardi, promotore del personal computing e della diffusione di Internet; Giorgio Gallo, ex presidente del corso di laurea in Scienza della pace. Le presentazioni saranno intercalate da registrazioni di interviste video degli economisti Shoshana Zuboff, autrice del libro "The Age of Surveillance Capitalism", e Gabriel Zucman, collaboratore della senatrice Elizabeth Warren.
L'incontro fa parte di "Informatica50", un programma di iniziative per celebrare il cinquantenario dell'istituzione a Pisa del primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione in Italia.
Sarà possibile seguire gli interventi della giornata in streaming all'indirizzo: https://www.youtube.com/c/mediaeventiunipi/live.

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