Dalla Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica UniPi un rivoluzionario gel ecografico
PISA - Il dottor Claudio Bandini (foto), allievo della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica dell'Università di Pisa diretta dal professore Emanuele Neri, è l'inventore di un gel ecografico che permette di abbattere la trasmissione delle infezioni tramite la sonda ecografica. Il brevetto di cui Bandini è titolare è stato presentato al Forum mondiale per la medicina, svoltosi a Dusseldorf dal 13 al 16 novembre.
Claudio Bandini, si è laureato presso l’Ateneo pisano in Scienze biologiche molecolari e in Medicina e Chirurgia. La sua invenzione rappresenta un decisivo passo avanti in campo diagnostico ed interventistico ecografico.
Il gel ecografico si distingue infatti per la sua formulazione innovativa e brevettata poiché antibatterica, antivirale (denaturante anche il Sars-CoV2, ben noto per la pandemia COVID-19) e antifungina: ciò assume un'importanza cruciale considerando che le procedure ecografiche sono direttamente correlate a un aumento considerevole dei rischi di infezione trasmesse tramite la sonda - problema ben noto in sanità (basti pensare che la prima morte connessa a questa problematica è stata descritta nel 2012), che contribuisce anche allo sviluppo delle antibiotico-resistenze ospedaliere.
"Grazie a questa innovazione, presto lavoreremo alla formulazione di linee guida europee per la pratica ecografica", ha commentato il professore Neri che coordina il dipartimento di Qualità, Sicurezza e Standard in diagnostica per immagini della Società Europea di Radiologia.
Le sfide del territorio della Garfagnana protagoniste dell’iniziativa “Quanto ne sai di sostenibilità”
Con un evento finale che si è tenuto mercoledì 6 dicembre al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, 25 studenti provenienti dai corsi di laurea in Scienze Agrarie, Biosicurezza e Qualità degli Alimenti, Innovazione e Sostenibilità in Viticoltura ed Enologia, Sistemi Agricoli Sostenibili hanno concluso il loro percorso avviato nell’ambito dell’iniziativa “Quanto ne sai di sostenibilità?” in cui erano chiamati a cogliere le sfide del territorio della Garfagnana ed elaborare soluzioni relative legate alla sostenibilità. L’iniziativa è nata in seno al progetto Erasmus+ NEMOS, che ha lo scopo di mettere in connessione studenti e territorio attraverso attività di “service learning” (servizio alla comunità) per favorire l’acquisizione di competenze sulla sostenibilità. La giornata al Dipartimento di Agraria è stata aperta da Alessio Cavicchi, referente del progetto NEMOS, a cui sono seguiti i saluti del rettore Riccardo Zucchi, del prorettore per la Didattica Giovanni Paoletti, del professor Daniele Antichi, della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA).
Tutto ha preso avvio da una macro-sfida legata al contrasto dello spopolamento della Garfagnana, di cui era “simbolica” referente la Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana e che ha coinvolto diversi attori del territorio. In particolare, i ragazzi e le ragazze hanno elaborato soluzioni per 6 sfide specifiche, dopo una serie di incontri preliminari online, approfondimenti attraverso delle interviste ai referenti e poi attraverso visite sul territorio. Le sfide hanno riguardato la valorizzazione dell’agro-biodiversità della Garfagnana; l’innovazione nella filiera del tessile; la riqualificare gli spazi e terreni abbandonati per creare nuove opportunità lavorative; nuove forme di valorizzazione della professione pastorale; soluzioni per una migliore sostenibilità energetica per le aziende del territorio; soluzioni per favorire un futuro passaggio di consegne e una continuità nel tempo e nei valori dell’attività agricola delle aziende in Garfagnana.
I challenger hanno potuto presentare le loro proposte davanti ai docenti e agli attori del territorio. Tra le varie idee emerse, si è parlato di attivare dinamiche di rete tra produttori locali e altre realtà del territorio impegnate nella valorizzazione della Garfagnana anche ai fini turistici per puntare sul marketing dei prodotti online e offline, sostenendo la creazione di marchi territoriali, di consorzi e cooperative e lavorando anche sulla creazione di itinerari turistici tematici relativi ai prodotti individuati come “bandiera”. Inoltre è stato proposto un percorso di accompagnamento alla creazione di una filiera locale della lana a partire dagli scarti di tosatura, con un processo di animazione e accompagnamento verso la creazione di una cooperativa locale di pastori che lavori in forte collaborazione, per la promozione e distribuzione, con l’azienda tessile lanciatrice della sfida.
Si è fatto, poi, un focus sull’agriturismo come forma di recupero e rigenerazione di spazi e terreni abbandonati, con l’integrazione dell’attività di ospitalità all’interno di itinerari storici (come la via Francigena) e dei percorsi della transumanza. In questo senso, con il coinvolgimento di istituti culturali si è proposto di attivare iniziative di animazione culturale per le comunità e per i turisti, affermando l’agriturismo anche come spazio di aggregazione sociale. Per rendere attrattiva la professione del pastore sono stati proposti percorsi di formazione imprenditoriale che favoriscano la creazione di impresa basata su un’idea di moderna società cooperativa pastorale.
Per favorire un “dopo di noi” alle aziende agricole della Garfagnana, si è, ancora, proposto di creare una “Scuola di formazione teorico-pratica e di accompagnamento alla creazione d’impresa” i cui partecipanti, con tirocinio continuo svolto presso le aziende della Comunità del Cibo, possano ereditare saperi, valori e capacità organizzative e imprenditoriali delle aziende esistenti, lavorando anche nell’ottica dell’agricoltura sociale e della creazione di impresa al femminile. Infine, la sfida sull’efficientamento energetico ha visto proporre una combinazione di tre tipologie di fonti rinnovabili: fotovoltaico, biomassa e idroelettrico, con diverse forme di gestione pubblico-privata.
Alla fine di questo percorso, i partecipanti hanno ricevuto dalle organizzazioni presenti alcuni riscontri sul lavoro svolto: si è discusso dei punti di originalità e sulle criticità in termini di fattibilità delle proposte avanzate, nell’ottica di proseguire il dialogo con forme di collaborazione più strutturata. «“Quanto ne sai di sostenibilità?”, arrivata alla sua terza edizione, si conferma un’iniziativa in grado di creare ponti concreti tra i nostri studenti e le realtà del territorio – commenta il professor Alessio Cavicchi – Essendo formulata come un percorso di apprendimento a contatto con la comunità, ha infatti come obiettivo primario lo scambio e l’apprendimento reciproco in termini di competenze per la sostenibilità, una delle sfide principali per il nostro presente e futuro».
L’iniziativa “Quanto ne sai di sostenibilità” è stata co-finanziata nell’ambito dei Progetti Speciali per la Didattica. Il progetto ha visto coinvolti i docenti Alessio Cavicchi, Lucia Guidi, Silvia Tavarini, Andrea Lucchi e Giuseppe Conte, supportati da Sabrina Tommasi e Annapia Ferrara in qualità di referenti scientifiche e pedagogiche. Fondamentale è stato inoltre il contributo degli studenti tutor Eugenia Maria Ida Ronga, Alfonso Maria Boccia, Sofia Panzani, che hanno accompagnato i challenger nel loro percorso didattico.
Le organizzazioni della Garfagnana coinvolte nelle sfide sono: Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana, l’Azienda agricola Il Corniolo, la Società Agricola Podere Braccicorti, Progetto CambioVia, Cantine Bravi, Ente Parco Alpi Apuane, Unione dei Comuni della Garfagnana e Banca del Germoplasma, ASR Cascio, ARTES Antica Valserchio. Hanno partecipato e supportato l'iniziativa anche il Comune di Camporgiano e il Museo italiano dell'immaginario folklorico.
Premiata Bio3DPrinting, spin-off dell’Università di Pisa
L’azienda Bio3DPrinting, spin-off dell’Università di Pisa e controllata della SolidWorld Group S.p.A., ha ricevuto il premio “Innovazione” nell’ambito di “Motore Italia Toscana Awards 2023 - Le eccellenze regionali nell’industria e nei servizi” per avere messo a punto Electrospider, la prima biostampante in grado di realizzare tessuti umani impiantabili.
Electrospider è infatti in grado di generare costrutti cellulari 3D che hanno l’eterogeneità e la complessa topologia dei tessuti umani, una particolarità che ha importanti ricadute in ambito medico, e nel settore della ricerca farmacologica e cosmetica.
La premiazione si è tenuta 23 novembre 2023 a Firenze a latere dell’ottava tappa del tour 2023 di “Motore Italia”, iniziativa di Class Editori dedicata alle Piccole e Medie Imprese eccellenti pensata per valorizzare il ruolo fondamentale delle PMI del territorio nel tessuto economico e sociale del Paese.
Questo riconoscimento, arriva insieme ad un altro importante traguardo per l’azienda Bio3DPrinting che detiene il brevetto mondiale di Electrospider. Uno dei maggiori centri di ricerca italiana di cui fanno i cui fanno parte ricercatori di fama internazionale ha infatti acquistato una fornitura Electrospider per la ricerca clinica in molti ambiti tra cui quello ematologico, e oncologico e neurologico.
KA131 2021
Mobility of higher education students and staff supported by internal policy funds (2021)
Unipi Team Leader: Giovanni Federico Gronchi, Vice Rector for Cooperation and International Relations
This action supports physical and blended mobility of higher education students and staff from EU Member States and third countries associated to Erasmus+ to any country in the world. Students in all study fields and cycles can take part in a study period or traineeship abroad. Higher education teaching and administrative staff can take part in professional development activities abroad, as well as staff from the field of work in order to teach and train students or staff at higher education institutions.
Coordinator: Università di Pisa
Start date: 01-09-2021
End date: 31-10-2023
EU Grant: 1.478.674,00 €
KA131 2022
Mobility of higher education students and staff supported by internal policy funds (2022)
Unipi Team Leader: Giovanni Federico Gronchi, Vice Rector for Cooperation and International Relations
This action supports physical and blended mobility of higher education students and staff from EU Member States and third countries associated to Erasmus+ to any country in the world. Students in all study fields and cycles can take part in a study period or traineeship abroad. Higher education teaching and administrative staff can take part in professional development activities abroad, as well as staff from the field of work in order to teach and train students or staff at higher education institutions.
Coordinator: Università di Pisa
Start date: 01-06-2022
End date: 31-07-2024
EU Grant: 1.829.684,00 €
Bando per collaborazioni part-time per tutorato d’accoglienza e alla pari secondo semestre 2023/2024
L'Ateneo ha bandito un concorso per la selezione di almeno 35 collaborazioni part-time per lo svolgimento di attività di tutorato d’accoglienza e alla pari.
Per partecipare al bando, gli studenti devono essere iscritti al Dipartimento/Scuola riportato all'art. 2; fanno eccezione gli studenti iscritti al corso di laurea in:
- matematica che possono partecipare anche per la Scuola di ingegneria;
- fisica che possono partecipare per la scuola di ingegneria facendo richiesta per mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Le attività dei candidati selezionati consisteranno nel supporto e tutorato sia agli immatricolati sia agli iscritti ad anni successivi.
Il numero delle collaborazioni potrà incrementarsi sulla base della durata effettiva delle singole collaborazioni.
Il numero di ore di ciascuna collaborazione è di almeno 60 e massimo 200 ore.
La domanda di partecipazione alla selezione deve essere presentata entro le ore 12,00 del 17 gennaio 2024, esclusivamente on line, tramite il Portale Alice. Chi dovesse avere problemi nella presentazione tramite Alice potrà comunicarlo entro il giorno 16 gennaio 2024 alle ore 12,00, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Consulta la graduatoria degli idonei per singolo Dipartimento/Scuola
Le graduatorie finali saranno pubblicate direttamente dai Dipartimenti
Prima laureata con doppio titolo Pisa-Parigi
Doppia laurea Pisa-Parigi per Charlotte Brimont (foto), prima studentessa a completare il ciclo di studi in comune tra il Corso di laurea magistrale in Data Science and Business Informatics dell’Università di Pisa ed il Master in Informatique des Organisations dell'Université Paris-Dauphine.
La cerimonia si è svolta al dipartimento di informatica dell’ateneo pisano lo scorso 1 dicembre. Charlotte Brimont ha scritto una tesi intitolata "Route diversity in urban environments". Relatori erano Luca Pappalardo, Giuliano Cornacchia e Roberto Pellungrini. La Commissione di laurea era composta dai professori Antonio Frangioni, Letizia Milli, Salvatore Ruggieri, Dino Pedreschi e Roberto Bruni.
Prima laureata con doppio titolo Pisa-Parigi
Doppia laurea Pisa-Parigi per Charlotte Brimont (foto), prima studentessa a completare il ciclo di studi in comune tra il Corso di laurea magistrale in Data Science and Business Informatics dell’Università di Pisa ed il Master in Informatique des Organisations dell'Université Paris-Dauphine.
La cerimonia si è svolta al dipartimento di informatica dell’ateneo pisano lo scorso 1 dicembre. Charlotte Brimont ha scritto una tesi intitolata "Route diversity in urban environments". Relatori erano Luca Pappalardo, Giuliano Cornacchia e Roberto Pellungrini. La Commissione di laurea era composta dai professori Antonio Frangioni, Letizia Milli, Salvatore Ruggieri, Dino Pedreschi e Roberto Bruni.
Team UNIPI e Aoup a Berlino al congresso sulla digitalizzazione in ortopedia e traumatologia
Il 24 e 25 Novembre a Berlino si è tenuta la seconda edizione del congresso OT Digital sulla digitalizzazione in ortopedia e traumatologia, l’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sono state rappresentate dal professor Paolo Parchi, Direttore della scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, dall’ingegner Marina Carbone del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione e del Centro Endocas dell’Università di Pisa, dal Dr Branimir Scogliamiglio, Dr Marco Natale e Dr Giorgio Balestrieri medici specializzandi in Ortopedia e Traumatologia dell’università di Pisa.
Da destra, il professor Parchi, l'ingener Carbone e il dr Scogliamiglio.
All’Università di Pisa è stato assegnato il compito di organizzare e moderare la sessione relativa alle nuove metodiche di training chirurgico, come ad esempio sistemi di realtà virtuale e realtà aumentata, durante la quale l’ingegner Carbone ha prestato i risultati ottenuti nello sviluppo di simulatori chirurgici in chirurgia vertebrale. L’Università di Pisa è stata inoltre protagonista nella sessione poster che ha visto le relazioni del Dr Scogliamiglio, del Dr Natale, del Dr Balestrieri relative a progetti di ricerca riguardanti lo sviluppo e l’applicazione di sistemi di realtà aumentata in chirurgia ortopedica e la relazione del Prof Parchi relativa ad un nuovo percorso di training chirurgico in chirurgia protesica di anca che al termine del congresso è stata premiata come “Distinguished Scholar Poster Presentation Award”.
Nello specifico è stata premiata la proposta di un nuovo percorso di formazione in chirurgia protesica dell’anca. A questo nuovo percorso, messo in atto per la prima volta nel periodo di maggio-luglio 2022 grazie alla collaborazione tra l'Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia 1 dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana diretta dal Prof Michelangelo Scaglione, il Centro Endocas dell’Università di Pisa e l’azienda Lima Corporate, hanno preso parte dieci specializzandi della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Pisa e 5 chirurghi ortopedici nel ruolo di tutor.
Pisa e il mondo arabo: incontri e scontri, trattati di pace, insediamenti commerciali
Nuovo appuntamento per “Pisa e il mondo Arabo”: giovedì 7 dicembre, alle 17.30, presso l’Archivio di Stato di Pisa (Lungarno Mediceo, 17) si terrà la tavola rotonda su I trattati medievali dell'Archivio di Stato: pisano e arabo, pisano in arabo. Intervengono Maria Luisa Ceccarelli Lemut, direttrice del «Bollettino Storico Pisano», Marco Maggiore, Fabrizio Franceschini e Issam Marjani dell'Università di Pisa e Giuseppe Mandalà dell'Università Statale di Milano.
Fabrizio Franceschini e Issam Marjani parleranno dei trattati, scritti in arabo, latino e volgare pisano e dotati di uno straordinario valore linguistico e culturale. In mostra all’Archivio si trovano infatti il primo trattato internazionale steso in un volgare italiano che ci sia giunto in copia originale coeva, il trattato tra Pisa e l’emiro di Tunisi dell’agosto 1264, e un unicum assoluto come la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello. Tale traduzione serviva forse da lasciapassare per i mercanti e i pellegrini arabi nelle terre pisane, i quali potevano leggerne e farne capire il contenuto, pur non padroneggiando la nostra lingua, in modo da godere delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale.
Giuseppe Mandalà parlerà di due lettere in giudeo-arabo provenienti dalla Genizah del Cairo, che gettano ulteriore luce sull’incursione pisana del 18 agosto 1064 nel porto di Palermo. Com’è noto, i proventi di questa spedizione contribuirono a finanziare l’edificazione del Duomo di Pisa. L’analisi delle dinamiche dell’incursione rivela da un lato aspetti interessanti del commercio ebraico a Palermo, dall’altro l’importanza della foce del fiume Oreto per il controllo della città e dei suoi abitanti.
Maria Luisa Ceccarelli Lemut tratterà la dislocazione, l’organizzazione e il funzionamento dei fondachi pisani nei paesi arabi, in rapporto sia ai trattati sia alle condizioni storiche, economiche e culturali della fase precedente.
Marco Maggiore mostrerà come il trattato pisano appartenga alla tipologia dei testi allografici, cioè testi in lingue e dialetti italiani scritti però non in alfabeto latino ma in altri sistemi di scrittura (greco, ebraico o, come in questo caso, arabo). Si tratta di testimonianze affascinanti, frutto di incontri di lingue e culture che dipendono dalla fitta rete di relazioni tra tutte le regioni affacciate sul Mediterraneo, nella quale la Pisa medievale giocava un ruolo di primo piano. A queste testimonianze, sempre notevoli e talora assai antiche, è dedicato il progetto di ricerca Manuscripta Italica Allographica, di cui Maggiore è Coordinatore nazionale.