Ritratti nell'Orto - dicembre e gennaio con Silvana Rava
Mercoledì 13 e mercoledì 20 dicembre 2023, e mercoledì 13 e mercoledì 17 gennaio 2024, continua "Ritratti nell'Orto", il corso avanzato online di acquerello botanico con Silvana Rava.
Il corso per principianti dal titolo "La foglia: studio approfondito" avrà luogo nei giorni previsti tra le ore 14.30 e le ore 16.00. Il corso intermedio-avanzato dal titolo "Foglie e fusti speciali: le cipolle" avrà luogo negli stessi giorni dalle ore 17.00 alle ore 18.30.
La registrazione è obbligatoria.
Maggiori informazioni al link: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/scuola-pittura-botanica-acquerello/
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per maggiori iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, in Sapienza per una lezione su “Il Museo e le sfide del futuro”
Mercoledì 6 dicembre, alle ore 14.30, nell’aula magna nuova di Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15), Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, terrà la lezione inaugurale dell’anno accademico 2023/2024 dei corsi di laurea in “Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente”, “Archeologia”, “Scienze dei Beni Culturali” e “Storia e Forme delle Arti Visive, dello Spettacolo e dei Nuovi Media”. Christian Greco, che all’Università di Pisa ha conseguito il dottorato di ricerca in Egittologia, terrà una lezione dal titolo “Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale”.
Christian Greco si è laureato in Archeologia del Vicino Oriente all'Università di Pavia, prima di approdare a Leiden per l'Erasmus. Nella città olandese ha iniziato a collaborare con il locale museo egizio e ha preso una seconda laurea in Egittologia. All’Università di Pisa ha conseguito il dottorato in Egittologia, lavorando sotto la supervisione della professoressa Marilina Betrò a una tesi sui testi della Tomba Tebana di Ramose (TT 132), tesoriere del re Taharqa (690-664 a.C.). Con la professoressa Betrò ha inoltre collaborato in Egitto alla missione archeologica pisana nella necropoli dell'antica Tebe.
Dopo aver collaborato con il museo di Chicago, come epigrafista in Egitto, Christian Greco è diventato curatore di una delle collezioni egizie più importanti d’Europa, quella del Museo delle Antichità di Leiden. Dal 2012 ha tenuto inoltre i corsi di Archeologia egiziana e nubiana all'Università di Leiden, il migliore centro di egittologia dei Paesi Bassi. Dal 2014 è direttore del Museo Egizio di Torino.
Agricoltura sostenibile: avviato il progetto PRINT Primaverili Intelligenti
Pisa, 5 dicembre, Giornata Mondiale del Suolo (World Soil Day). Tecnici e agricoltori si sono riuniti questa mattina al Centro di Ricerche Agro-ambientali "Enrico Avanzi" (CiRAA) dell’Università di Pisa per il convegno “La gestione sostenibile delle colture erbacee di pieno campo e i suoi effetti sul suolo”. Evento lancio del progetto pilota PRINT (PRimaverili INTelligenti), finanziato dall'Unione Europea tramite la Misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
L’obiettivo di PRINT è l’aumento della redditività delle aziende agricole cerealicole-industriali toscane e non solo, grazie ad un incremento della diversificazione colturale. Nello specifico, il progetto prevede l’inserimento di leguminose da granella nella rotazione colturale e la gestione dell’insieme delle colture in avvicendamento (frumento e girasole) secondo strategie integrate di riduzione degli input in grado di ridurre i costi di produzione e l’impatto sull’ambiente.
Strategie, quelle previste dal progetto, che fanno riferimento all’impiego di mezzi tecnici innovativi e alle tecniche di agricoltura di precisione e conservativa determinando un ammodernamento dei modelli di gestione aziendale orientati alla riqualificazione agro-ecologica dell’azienda e alla sua diversificazione.
Un momento del convegno “La gestione sostenibile delle colture erbacee di pieno campo e i suoi effetti sul suolo” (Pisa, 5 dicembre 2023)
L’Università di Pisa, attraverso il CiRAA, si occuperà di raccogliere e analizzare i dati sperimentali delle prove in atto presso le 5 aziende pilota del progetto, tutte dislocate sul territorio provinciale. Dati che saranno poi trasferiti a Timesis, spin-off dell'Università degli Studi di Milano, che si occuperà di utilizzarli per calibrare su scala locale il modello ARMOSA, sviluppato per stimare i flussi di carbonio (C) e azoto (N) nei sistemi colturali.
Tale attività consentirà di stimare, sul medio-lungo termine, gli effetti delle pratiche agronomiche innovative testate nel breve periodo all'interno del progetto, allo scopo di ottimizzare le tecniche colturali in chiave sostenibile mediante l'ausilio di strumenti modellistici.
Questi i partner del progetto: Coop. Agr. Produttori Agricoli Pisani (Capofila); Imprese Agricole: Società Agricola De Angeli, Azienda Agricola Musu Giuseppe e Francesco, Azienda Agricola Malacarne Marco, Azienda Agricola Zalum Giulia Marta, Il Rinnovamento agricolo Società Cooperativa Agricola; Ente di Ricerca: UniPi-CiRAA - Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi"; Società di Consulenza: Timesis Srl, Carbon Change - UniMi.
Ai confini di lingua, cultura, genere e colore nella poesia postcoloniale
Il 5 e 6 dicembre, nell’aula magna di Palazzo Matteucci (in Piazza Torricelli 2), si terrà il simposio internazionale “Poetry Across The Lines: Translating Colour, Gender, History” – “Al di là dei versi: tradurre il colore, il genere, la storia”, un convegno che riunisce docenti universitari, insegnanti, accademici, editori, traduttori ed esperti che si dedicano all’esplorazione della variegata intersezione tra colore, genere, poesia, storia e traduzione. Organizzato da Biancamaria Rizzardi, Fausto Ciompi, Marco Petrelli, Elisa Fortunato, Simona Bertacco, AISCLI e Alessandra di Maio, il simposio è promosso dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, la University of Louisville (USA), l’Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature di Lingua Inglese (AISCLI), l’Università di Palermo e il Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA).
Il simposio intende proporre una riflessione a livello internazionale, accademica e non solo, sull’attraversamento dei confini di lingua, cultura, genere e colore, e di come questa esperienza sia stata articolata nella ricca tradizione traduttiva della poesia postcoloniale. I lavori si apriranno martedì 5 novembre alle ore 9.30 con i saluti del rettore Riccardo Zucchi, di Roberta Ferrari, direttrice del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Roberta Cella, presidente del corso di laurea magistrale in Linguistica e Traduzione, Francesco Rovai, coordinatore del dottorato in Discipline Linguistiche e Letterature Straniere, Biancamaria Rizzardi, presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo. Il programma completo è disponibile sul sito dell’Università di Pisa.
La traduzione, metafora dell’attraversamento per antonomasia, offre uno spunto di riflessione importante per studiosi, studentesse e studenti impegnati nell’apprendimento delle lingue, letterature e culture ‘straniere’, ma anche per tutte le persone che vivono, lavorano e conversano con chi queste linee di confine le attraversa ogni giorno nel presente migratorio in cui viviamo.
L’occasione che ha dato vita alla nostra riflessione collettiva è stata la recente confluenza di polemiche con al centro tre elementi: la poesia come genere letterario, il genere femminile e la politica della traduzione di esperienze culturali afro-diasporiche in Europa. Di particolare rilievo la recente contestazione pubblica della traduzione in italiano del poema “Zong!” – uno dei testi poetici anglofoni contemporanei più potenti sulla migrazione forzata dall'Africa durante la tratta degli schiavi – della poetessa caraibico-canadese M. NourbeSe Philip e il caso mediatico sorto intorno all'identità etnica e di genere dei traduttori europei della poesia “The Hill We Climb” di Amanda Gorman, la giovane poetessa afroamericana resa famosa dalla cerimonia di inaugurazione della presidenza Biden. Sebbene diversi, questi due casi hanno dato avvio a una serie di interventi importanti, sul fronte accademico e non, sulle pratiche di pubblicazione e traduzione in Italia e in Europa, sulla loro complicità con le forme appropriative di una cultura di matrice coloniale e, soprattutto, sulla necessità di pensare a modalità più inclusive e collaborative di produzione e disseminazione del sapere.
Affluenze
4-6 dicembre: Elezioni suppletive delle rappresentanze studentesche
Da oggi al 6 dicembre si svolgeranno le elezioni suppletive delle rappresentanze studentesche nel Consiglio degli studenti, nei Consigli di dipartimento e nei Consigli dei corsi di studio: 36 collegi elettorali per 31934 elettori che possono esprimere 42217 voti.
Si tratta di un appuntamento importante per la comunità studentesca e per tutto l'Ateneo: la partecipazione degli/delle studenti nei Consigli, negli Organi, nelle Commissioni, non è solo espressione di quel bene prezioso che è la democrazia, ma soprattutto è contributo essenziale in termini di impegno, energia, creatività, intelligenza, critica costruttiva, che i/le rappresentanti offrono per il continuo miglioramento della nostra Università.
Per queste ragioni incoraggio i/le studenti a partecipare, ringrazio quanti hanno dato la disponibilità a candidarsi e sottolineo il valore del lavoro di tutti coloro che si sono impegnati per lo svolgimento di questa tornata elettorale. Un ringraziamento particolare al professore Antonio Cisternino (Presidente del Sistema Informatico di Ateneo), al dottor Alberto Sbrana (Responsabile dell'Unità elettorale) e al dottor Davide Borgioli (del Sistema Informatico di Ateneo) per l'indispensabile e complesso lavoro tecnico e a tutto il personale che sarà presente nei seggi.
Le elezioni si svolgeranno tramite il sistema di voto Eligere, un sistema di voto digitale sviluppato dall'Università di Pisa nel 2020: completamente opensource, è stato messo a disposizione di tutti gli Atenei d'Italia (e di recente anche della CRUI per l'elezione del nuovo Presidente) ed è un'ulteriore conferma della eccellenza pisana.
Buone elezioni!
Riccardo Zucchi
Rettore Università di Pisa
Università di Pisa: inaugurato l’anno dottorale 2023/24
Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.
“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.
Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.
“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.
“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”
La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).
Università di Pisa: inaugurato l’anno dottorale 2023/24
Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.
“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.
Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.
“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.
“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”
La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).
L'augurio di buon anno dottorale del Rettore Riccardo Zucchi e del Prorettore per il dottorato di ricerca Bernardo Tellini
Un Ateneo di Qualità: i lavori in vista dell’accreditamento periodico ANVUR 2026
Lavori in corso per il Presidio della Qualità e per la Delegata per la Qualità, professoressa Roberta Moruzzo (foto), per preparare l’Ateneo in vista del nuovo accreditamento periodico da parte dell’ANVUR che avverrà nel primo semestre del 2026. Dopo la riunione con i Coordinatori dei Corsi di Dottorato del maggio scorso continua l’impegno per far conoscere il Nuovo Modello di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (AVA 3) per le Università Italiane. Sono tre gli appuntamenti futuri in calendario, che vedranno coinvolte varie componenti della comunità UNIPI. Il 4 dicembre, alle 13,30 il Presidio della Qualità e la Delegata incontrano gli studenti del Consiglio degli Studenti. Il 5 dicembre alle ore 12,00 è la volta dei Direttori e delle Direttrici di Dipartimento. In questo caso partecipano come relatrici, oltre alla Delegata Moruzzo, le professoresse Simonetta Bassi, e Silvia Cervia, rispettivamente Presidente e componente del Presidio della Qualità. Il successivo incontro è il 20 dicembre alle ore 16,00 con i referenti della qualità dei Dipartimenti.
Professoressa Moruzzo, cosa significa introdurre la cultura della qualità in un Ateneo come il nostro?
Lavorare in Qualità - definendo in maniera condivisa i propri obiettivi, le azioni per realizzarli e le modalità con cui monitorare e valutare i risultati raggiunti – consentirà al nostro Ateneo di crescere in un’ottica di miglioramento continuo. Tale crescita, verso la Qualità, potrà però avvenire soltanto nel quadro di un Piano Strategico chiaro, che sia in grado di indicare dove investire e con quali prospettive. La diffusione della cultura della qualità si realizza nella misura in cui questo schema operativo viene attuato a ogni livello di responsabilità (Governance, Dipartimenti, Corsi di studio e Corsi di dottorato).
Quali sono le tappe principali in vista del nuovo accreditamento nel 2026?
Il nostro Ateneo sarà sottoposto a una nuova visita di accreditamento da parte dell’ANVUR nel primo semestre del 2026. Già in questo primo anno di insediamento della nuova squadra di governo, in accordo con il Presidio della Qualità e il Nucleo di Valutazione del nostro Ateneo, ho cercato di lavorare per favorire la formazione, la partecipazione, gli scambi reciproci, la condivisione, puntando su quei fattori che possono contribuire al formarsi di una vera cultura della qualità.
Posso affermare che nei prossimi anni dovremmo lavorare su cinque direttive: garantire un’approfondita conoscenza del sistema AVA 3 da parte di tutta la nostra Comunità universitaria; utilizzare l’attività di «autovalutazione» come processo di consapevolezza interna; Mettere a sistema processi di pianificazione e programmazione coerenti e integrati anche se riferiti a contesti differenti, oltre a monitorare e valutare la loro reale attuazione; fornire supporto metodologico per lo studio dei problemi e la conseguente definizione dei processi, cercando di semplificare e razionalizzare i documenti che sarà necessario predisporre a supporto del Sistema di Assicurazione Qualità; Garantire massima trasparenza e confronto in una logica di benchmarking.
Considerata la performance dell’Ateneo nell’ultimo accreditamento quali obiettivi per quello nuovo?
Sono fiduciosa che il nostro Ateneo possa arrivare, attraverso l’implementazione di un efficace sistema di Assicurazione Qualità, a lavorare in una ottica di trasparenza, responsabilità e consapevolezza, puntando alla soddisfazione di tutti i suoi stakeholders sia interni che esterni. L’accreditamento non deve essere considerato traguardo ma stimolo per accompagnare gli Atenei verso un processo di miglioramento continuo.
Nasce la MindScience Academy, la piattaforma digitale che dà voce agli studi sulla mente
Con l’obiettivo di favorire e promuovere il dialogo tra le scienze occidentali e il bagaglio di conoscenze della tradizione buddhista, nasce la MindScience Academy (MSA) una piattaforma digitale che raccoglie contributi multidisciplinari sullo studio della mente, esplorando temi da diverse prospettive. Il progetto è promosso dall'Istituto Lama Tzong Khapa in partnership con l'Università di Pisa, l'Unione Buddhista Italiana e FPMT Italia. La piattaforma propone all’utente vari spazi di contenuto, di cui i principali sono rappresentati dalla rubrica “In primo piano” con un approfondimento periodico – che questo mese è dedicato al tema “Dialogo tra scienza e contemplazione: esplorare territori condivisi” – e da quattro aree tematiche ricche di interessanti articoli.
«Il contributo dell’Ateneo pisano alla MindScience Academy si inserisce nella collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia nata nel 2016 – spiega Angelo Gemignani, professore di ordinario di Psicologia Biologica e Psicofisiologia all’Università di Pisa e oggi tra i collaboratori della piattaforma – La convenzione è nata con lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvale, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness”.
“L’iniziativa della MindScience Academy aspira a mettere in evidenza come scienza e spiritualità, pur essendo due aspetti molto diversi tra loro, possano essere indagati e convergere in una composizione più profonda della realtà – aggiunge il professor Bruno Neri, professore di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e membro del comitato editoriale della MSA – L’argomento di primo piano di questo primo numero è proprio l’incontro tra scienze occidentali e pratiche contemplative con contributi plurali, proposti da esperti in differenti discipline. Questo favorisce un confronto reciproco attraverso voci e prospettive diverse, offrendo quindi una osservazione trasversale del tema”.
La collaborazione dell’Università di Pisa con l’Istituto Lama Tzong Khapa ha portato negli anni a diverse iniziative: dal simposio “The Mindscience of Reality”, in cui l’Università di Pisa ha conferito la laurea honoris causa in Psicologia Clinica e della Salute al Dalai Lama, alla nascita del master I livello in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” (primo in Italia su questo tema), al corso di perfezionamento “Fine Vita: stati di Coscienza, antiche tradizioni, nuove terapie” e alla Summer School su “Consciousness and Cognition”, fino al progetto di ricerca condotto con l’Università Monastica Tibetana di Sera Jey, in cui si studiano gli effetti degli stati meditativi profondi sulle attività cerebrali.
È possibile seguire la MindScience Academy anche su Instagram e LinkedIn.