Wikiplantbase, ecco il progetto di 'citizen science' per mappare le specie botaniche
Un database online, gratuito e liberamente accessibile per riunire tutte le informazioni disponibili sulla distribuzione della flora in un determinato territorio. È questo “Wikiplantbase”, un progetto “citizen science”, unico nel suo genere, lanciato dai botanici dell’Università di Pisa che dalla Toscana si è esteso anche alla Sardegna.
“Wikiplantbase non solo è fruibile da tutti – spiegano Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano - ma chiunque può anche contribuire all’incremento e miglioramento delle informazioni archiviate, inserendo i propri dati sotto forma di osservazioni sul campo, bibliografia o campioni d’erbario, che vengono poi valutati in modo critico dagli editori”.
Nato nel 2013 e inizialmente relativo soltanto alla Toscana, dopo poco più di un anno il progetto si è esteso anche alla Sardegna, grazie all’interesse dei botanici del dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari e al contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Attualmente, i collaboratori di Wikiplantbase sono oltre 50, da ricercatori di professione nell’ambito della botanica sino a semplici appassionati di flora, e grazie al contributo di tutti sono state inserite circa 98.000 segnalazioni per la Toscana e circa 38.000 per la Sardegna. Al progetto sono inoltre collegate anche le comunità facebook “Flora della Toscana” e "Flora della Sardegna", seguite da oltre 600 e 1.200 persone rispettivamente.
“A dimostrazione dell’interesse scientifico di questa iniziativa – hanno concluso Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi - non solo abbiamo prodotto una pubblicazione sulla rivista internazionale ‘Plant Biosystems’, ma siamo stati anche invitati a tenere una relazione al simposio ‘The role of amateur networks in Mediterranean botany’ nell’ambito del XV Meeting OPTIMA (Organization for the PhytoTaxonomic study of the Mediterranean Area) che si terrà a Montpellier il prossimo giugno”.
Wikiplantbase, ecco il data base collaborativo per mappare le specie botaniche
Un database online, gratuito e liberamente accessibile per riunire tutte le informazioni disponibili sulla distribuzione della flora in un determinato territorio. È questo “Wikiplantbase”, un progetto “citizen science”, unico nel suo genere, lanciato dai botanici dell’Università di Pisa che dalla Toscana si è esteso anche alla Sardegna.
“Wikiplantbase non solo è fruibile da tutti – spiegano Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi del dipartimento di Biologia dell’Ateneo pisano - ma chiunque può anche contribuire all’incremento e miglioramento delle informazioni archiviate, inserendo i propri dati sotto forma di osservazioni sul campo, bibliografia o campioni d’erbario, che vengono poi valutati in modo critico dagli editori”.
Nato nel 2013 e inizialmente relativo soltanto alla Toscana, dopo poco più di un anno il progetto si è esteso anche alla Sardegna, grazie all’interesse dei botanici del dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari e al contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Attualmente, i collaboratori di Wikiplantbase sono oltre 50, da ricercatori di professione nell’ambito della botanica sino a semplici appassionati di flora, e grazie al contributo di tutti sono state inserite circa 98.000 segnalazioni per la Toscana e circa 38.000 per la Sardegna. Al progetto sono inoltre collegate anche le comunità facebook “Flora della Toscana” e "Flora della Sardegna", seguite da oltre 600 e 1.200 persone rispettivamente.
“A dimostrazione dell’interesse scientifico di questa iniziativa – hanno concluso Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi - non solo abbiamo prodotto una pubblicazione sulla rivista internazionale ‘Plant Biosystems’, ma siamo stati anche invitati a tenere una relazione al simposio ‘The role of amateur networks in Mediterranean botany’ nell’ambito del XV Meeting OPTIMA (Organization for the PhytoTaxonomic study of the Mediterranean Area) che si terrà a Montpellier il prossimo giugno”.
Grazie alla licenza Campus, MatLab installato da oltre mille studenti
In soli tre mesi è stato scaricato da 1081 studenti e da 223 docenti e tecnici, che hanno potuto installare gratuitamente il prodotto sui propri computer per studiare, dare gli esami, elaborare tesi di laurea e per fare ricerca. Sono questi i primi risultati dell’acquisto da parte dell’Università di Pisa della licenza Campus per “Matlab”, il software di calcolo più utilizzato in Ateneo, che dallo scorso dicembre è disponibile per tutti a questo link: http://matlab.sid.unipi.it.
«Un’opportunità estremamente rilevante sia per la ricerca di molti dipartimenti sia per la didattica di numerosi corsi di studio - commenta il professor Riccardo Cambini, presidente del Sistema Informatico Dipartimentale – Le potenzialità di questa iniziativa erano molto alte, basti pensare che sono un migliaio gli iscritti a ingegneria e un centinaio a economia che devono seguire corsi e sostenere esami utilizzando il software Matlab. I risultati ottenuti fino ad oggi sono eccellenti e testimoniano la massima validità della scelta fatta».
Matlab è un software trasversale, diffuso a livello mondiale per svolgere calcolo computazionale, simulazioni, analisi statistiche e finanziarie, per gestire sistemi di controllo e modellazione fisica, elaborazione dei segnali, per affrontare ricerche di biologia computazionale. Il prodotto è uno strumento di uso comune nell’ambito dell’ingegneria, delle scienze matematiche, fisiche e naturali, dell’economia e, grazie alla licenza Campus, i docenti e i ricercatori hanno anche a disposizione un numero di estensioni del software – i cosiddetti toolbox – che da soli non avrebbero mai potuto permettersi economicamente.
Visto il successo dell’iniziativa, martedì 15 marzo, dalle ore 10 alle 13, nell’Aula Magna “Ulisse Dini” della Scuola di Ingegneria, si terrà il MatLab Day “Can you speak MATLAB?”, un seminario in cui saranno presentate le potenzialità del software. Nel corso della mattinata sono previsti due interventi, il primo della Senior Application Engineer Francesca Perino “Programming with MatLab “, il secondo di Loren Shure, Principal MatLab developer di MathWorks USA, “Solving Optimization Problems with MatLab”.
L’evento è aperto a tutti gli interessati, docenti, studiosi, studenti, tecnici. Agli studenti verranno, su richiesta, rilasciati anche degli attestati di partecipazione. Chi volesse partecipare è pregato di iscriversi inserendo la propria email nel campo registrazione sulla destra alla pagina web: https://go2.mathworks.com/can-you-speak-matlab-sem-it-1326578?ul=it&uc=IT.
A Buckingham Palace per i 50 dalla nascita della tribologia
A Buckingham Palace per celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita della Tribologia, la scienza che si occupa dei problemi riguardanti l'attrito, l'usura e la lubrificazione. Il 2 marzo scorso, in rappresentanza dell’Italia, il professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa e il professore Paolo Pennacchi del Politecnico di Milano hanno partecipato ad un convegno dell'organizzazione degli ingegneri meccanici inglesi (IMechE) e successivamente si sono recati al ricevimento per l'International Tribology Council (ITC) a Buckingham Palace che si è svolto alla presenza di Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo e del professore Peter Jost, uno dei padri fondatori della disciplina e presidente dell’ITC. Enrico Ciulli, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria Civile, è attualmente vice presidente dell'ITC e membro del direttivo dell'Associazione Italiana di Tribologia.
La nascita della Tribologia risale al 9 marzo 1966, giorno della pubblicazione nel Regno Unito della relazione finale di un gruppo di lavoro istituito dal Ministro dell'educazione e della ricerca a seguito di vari incidenti avvenuti all'inizio degli anni sessanta causati dall'usura di vari macchinari e impianti. Tale relazione, nota come "Jost Report" dal nome del coordinatore del gruppo di lavoro, Peter Jost, introdusse per la prima volta ufficialmente la parola "Tribology".
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Nela foto, da sinistra, il dr. Morales, il prof. Enrico Ciulli, il prof. Larsson della Lulea University in Svezia, il prof. Morina dell'università di Leeeds a Buckingham Palace
Grazie alla licenza Campus, MatLab installato da oltre mille studenti
In soli tre mesi è stato scaricato da 1081 studenti e da 223 docenti e tecnici, che hanno potuto installare gratuitamente il prodotto sui propri computer per studiare, dare gli esami, elaborare tesi di laurea e per fare ricerca. Sono questi i primi risultati dell’acquisto da parte dell’Università di Pisa della licenza Campus per “Matlab”, il software di calcolo più utilizzato in Ateneo, che dallo scorso dicembre è disponibile per tutti a questo link: http://matlab.sid.unipi.it.
«Un’opportunità estremamente rilevante sia per la ricerca di molti dipartimenti sia per la didattica di numerosi corsi di studio - commenta il professor Riccardo Cambini, presidente del Sistema Informatico Dipartimentale – Le potenzialità di questa iniziativa erano molto alte, basti pensare che sono un migliaio gli iscritti a ingegneria e un centinaio a economia che devono seguire corsi e sostenere esami utilizzando il software Matlab. I risultati ottenuti fino ad oggi sono eccellenti e testimoniano la massima validità della scelta fatta».
Matlab è un software trasversale, diffuso a livello mondiale per svolgere calcolo computazionale, simulazioni, analisi statistiche e finanziarie, per gestire sistemi di controllo e modellazione fisica, elaborazione dei segnali, per affrontare ricerche di biologia computazionale. Il prodotto è uno strumento di uso comune nell’ambito dell’ingegneria, delle scienze matematiche, fisiche e naturali, dell’economia e, grazie alla licenza Campus, i docenti e i ricercatori hanno anche a disposizione un numero di estensioni del software – i cosiddetti toolbox – che da soli non avrebbero mai potuto permettersi economicamente.
Visto il successo dell’iniziativa, martedì 15 marzo, dalle ore 10 alle 13, nell’Aula Magna “Ulisse Dini” della Scuola di Ingegneria, si terrà il MatLab Day “Can you speak MATLAB?”, un seminario in cui saranno presentate le potenzialità del software. Nel corso della mattinata sono previsti due interventi, il primo della Senior Application Engineer Francesca Perino “Programming with MatLab “, il secondo di Loren Shure, Principal MatLab developer di MathWorks USA, “Solving Optimization Problems with MatLab”.
L’evento è aperto a tutti gli interessati, docenti, studiosi, studenti, tecnici. Agli studenti verranno, su richiesta, rilasciati anche degli attestati di partecipazione. Chi volesse partecipare è pregato di iscriversi inserendo la propria email nel campo registrazione sulla destra alla pagina web: https://go2.mathworks.com/can-you-speak-matlab-sem-it-1326578?ul=it&uc=IT.
A Buckingham Palace per i 50 dalla nascita della tribologia
A Buckingham Palace per celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita della Tribologia, la scienza che si occupa dei problemi riguardanti l'attrito, l'usura e la lubrificazione. Il 2 marzo scorso, in rappresentanza dell’Italia, il professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa e il professore Paolo Pennacchi del Politecnico di Milano hanno partecipato ad un convegno dell'organizzazione degli ingegneri meccanici inglesi (IMechE) e successivamente si sono recati al ricevimento per l'International Tribology Council (ITC) a Buckingham Palace che si è svolto alla presenza di Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo e del professore Peter Jost, uno dei padri fondatori della disciplina e presidente dell’ITC. Enrico Ciulli, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria Civile, è attualmente vice presidente dell'ITC e membro del direttivo dell'Associazione Italiana di Tribologia.
La nascita della Tribologia risale al 9 marzo 1966, giorno della pubblicazione nel Regno Unito della relazione finale di un gruppo di lavoro istituito dal Ministro dell'educazione e della ricerca a seguito di vari incidenti avvenuti all'inizio degli anni sessanta causati dall'usura di vari macchinari e impianti. Tale relazione, nota come "Jost Report" dal nome del coordinatore del gruppo di lavoro, Peter Jost, introdusse per la prima volta ufficialmente la parola "Tribology".
"Racconti di mare". Incontro con Giovanni Soldini
Aspettando «Fino a qui tutto bene» con Roan Johnson e Paolo Virzì VideoUNIPI
A lezione di successo con Alessandro Piol
C’è stato un ospite speciale al PhD+, il programma dell’Università di Pisa che insegna a valorizzare i risultati della ricerca e, possibilmente, a trasformarli in impresa. Alessandro Piol, venture capitalist italiano trapiantato a New York, ha tenuto una lezione dal titolo “Planning for success”, in cui ha svelato agli aspiranti startupper i segreti per diventare un imprenditore di successo.
Nella mattinata, Piol aveva partecipato a un incontro con alcuni spin off dell’Università di Pisa che operano nei settori tecnologici di suo interesse e che hanno avuto la possibilità di illustrargli i propri prodotti e servizi. Gli spin off invitati all’incontro erano Biobeats, Echoes, Jos Technology, Kiunsys, Quipu, Skybox Engineering, Space Dynamics.
Alessandro Piol ha oltre 30 anni di esperienza nel settore della tecnologia ed è partner e fondatore di AlphaPrime Ventures, investitore di progetti imprenditoriali di nuova generazione e soluzioni di business. Alessandro è inoltre uno dei cofondatori di Vedanta Capital ed è stato General Partner di Invesco Private Capital.
Ha trascorso 10 anni presso AT&T, dove ha cofondato AT&T Ventures. Attualmente è il Presidente di NY chapter of TiE, vice-chairman del Board of Visitors della Scuola di Ingegneria della Columbia e membro della Entrepreneurial Advisory Board. Alessandro è coautore di Tech and the City: The Making of New York’s Startup Community. Si è laureato in Informatica presso l’Università della Columbia e ha frequentato l’MBA presso Harvard.
Nuovo reclutamento volontari per la sperimentazione di Toscolata
Riparte il reclutamento di soggetti volontari per la sperimentazione clinica di “Toscolata”, la cioccolata con i prodotti toscani nel cuore (olio extra vergine di oliva e mela panaia rossa), messa a punto durante il progetto di ricerca omonimo finanziato dalla regione toscana ad opera dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (IVALSA) del CNR di Firenze, del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Siena, dell’Istituto scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica Molecolare e dell’Area Critica dell’Università di Pisa. Gli ingredienti della Toscolata, preparata artigianalmente, sono tracciabili in ogni passaggio e derivano tutti da agricoltura biologica.
La sperimentazione ha bisogno degli ultimi 15 volontari per concludere il progetto di ricerca. Il ciclo di sperimentazione inizierà verso la metà di aprile e finirà verso la fine di luglio. I volontari devono avere un’età compresa tra 35-65 anni e essere portatori di almeno 3 fattori di rischio cardiovascolare compresi tra fumo, ipertensione, elevati livelli di colesterolo, sovrappeso o familiarità per malattie cardiovascolari.
Ai partecipanti è chiesto di assumere un “quadrato” al giorno di Toscolata, pari a 40 g, per un periodo di 4 settimane, un’interruzione di 15 giorni e una nuova assunzione di cioccolato per altre 4 settimane. Durante questo periodo ai soggetti partecipanti verrà eseguito un check up iniziale cardiovascolare presso la SDV di Cardio Angiologia dell’AOUP di Pisa, che ripeteranno al termine della sperimentazione. Oltre a valutare i principali fattori di rischio cardiovascolare, ai soggetti verrà anche analizzata, mediante un prelievo ematico, una particolare popolazione di cellule ematiche coinvolte nel riparare i danni che portano alla formazione della placca aterosclerotica, responsabile di infarto, ictus, ischemie periferiche.
I candidati possono candidarsi scrivendo alla dottoressa Rossella Di Stefano, presso la Cardio Angiologia dell’Ospedale Cisanello (email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) oppure alla dottoressa Francesca Felice (email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o alla dottoressa Ester Belardinelli (email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La Toscolata, essendo costituita da cioccolato fondente di alta qualità arricchito in sostanze antiossidanti, ha già dimostrato effetti positivi nei primi soggetti arruolati.