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Si è appena concluso l’International meeting on antimicrobial peptides (IMAP 2018), tenutosi a Edimburgo dal 2 al 4 settembre 2018, che ha visto la partecipazione di Lucia Grassi, dottoranda del corso di dottorato in Scienze cliniche e traslazionali dell’Università di Pisa. Lucia Grassi ha presentato i risultati di uno studio collaborativo tra l’Università di Pisa, con il coordinamento della professoressa Giovanna Batoni del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, e l’Università di Ghent in Belgio, con il professor Tom Conye e Aurelie Crabbé del “Laboratory of Pharmaceutical Microbiology, Department of Pharmaceutical analysis”.

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Lo studio, presentato come poster, ha vinto il primo premio per la rilevanza e l’originalità dei risultati ottenuti ed è stato sponsorizzato dal “Protein & Peptide Science Group of the Royal Society of Chemistry”. Le ricerche hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti al congresso in quanto aprono la possibilità di testare nuove molecole peptidiche con attività antibiotica in sistemi di tessuti tridimensionali in vitro permettendo di riprodurre fedelmente le condizioni trovate in vivo nei tessuti dei pazienti.

Ad oggi il trattamento di infezioni croniche, quali quelle che affliggono il polmone dei pazienti con fibrosi cistica o le ferite dei pazienti con diabete, è altamente problematico in quanto i ceppi batterici coinvolti risultano spesso multi-resistenti agli antibiotici attualmente disponibili. Lo studio di Lucia Grassi apre la possibilità di facilitare l’identificazione di nuovi composti ad attività antibiotica da indirizzare verso studi preclinici o trials clinici riducendo al contempo l’uso di animali da esperimento.

Scarica il pdf della rassegna stampa, video e web di "San Rossore 1938", in allegato a questa pagina.

Sono parte le iscrizioni alla Soccer data challenge, una competizione aperta a tutti gli appassionati di dati e calcio, che si svolgerà a Pisa il 12 e 13 ottobre 2018, all'interno dell'Internet Festival, realizzata grazie al contributo del Master in Big Data dell'Università di Pisa, WyScout e ISTI-CNR.
Per 30 ore consecutive, le squadre lavoreranno allo sviluppo di una soluzione per l’analisi di partite di calcio. A loro disposizione avranno i dati di una intera stagione di serie A: oltre 500mila record, un dataset che contiene tutti gli eventi di gioco di ogni partita, definiti in ogni possibile aspetto. I partecipanti si sfideranno fino all'ultima riga di codice, per aggiudicarsi il premio di 5.000 euro, che sarà assegnato da una giuria composta da esperti provenienti dal mondo della ricerca pisana e da calciatori, allenatori e giornalisti sportivi, tra i quali lo scrittore Marco Malvaldi e l'ex commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli. La gara è aperta a tutti, possono partecipare studenti, programmatori, designer, data scientist, ricercatori, o semplici appassionati di calcio. Sono richieste capacità di programmazione, curiosità, entusiasmo e resistenza. Per essere ammessi alla challenge, i team dovranno superare una fase di qualificazione.

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Il primo passo per partecipare alla data challenge è registrare il team a questo link. La registrazione è gratuita e sarà aperta fino al 14 settembre 2018. Un team può essere formato da un minimo di 3 a un massimo di 5 persone. Una volta registrato il team, i partecipanti riceveranno una mail con le istruzioni per la qualificazione, che si svolgerà online dalle ore 9.00 del 15 settembre 2018 alle ore 15.00 del 16 settembre 2018. La qualificazione consiste nella risoluzione via coding di tre problemi legati all’analisi dei dati sul calcio, che dovranno essere inviati entro le ore 15:00 del 16 settembre 2018.
La fase finale della data challenge si terrà il 12 e il 13 ottobre 2018 presso l’auditorium della Sala Polivalente (ex Borsa Merci) della Camera di Commercio di Pisa. All’inizio della data challenge verrà illustrato il problema da risolvere, i dati che saranno messi a disposizione dei team e le modalità di invio delle soluzioni. I team partecipanti avranno a disposizione 30 ore per l’invio della soluzione del problema nella forma di un programma Python, un breve articolo che racconta in uno stile divulgativo la soluzione realizzata e una presentazione power point. Ai team verranno affiancati dei tutori, esperti nel campo della data science, che li aiuteranno nello sviluppo e implementazione delle soluzione.
Al termine del tempo a disposizione per la data challenge, l’auditorium verrà aperto alla giuria per uno showreel, durante il quale ogni team potrà esporre la propria soluzione attraverso la presentazione power point. Maggiori informazioni, regolamento, giuria, contatti e form di iscrizione sul sito ufficiale della challenge https://sobigdata-soccerchallenge.it/.

Un villaggio specializzato nella produzione del sale risalente all’età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.) è emerso nel corso di una campagna di scavi condotta questa estate dall’Università di Pisa a Vada, nel comune di Rosignano Marittimo (Livorno).
In particolare, i giovani archeologi allievi dei corsi di laurea in Beni culturali e Archeologia hanno trovato, estremamente frammentati, numerosi grandi contenitori e sostegni per focolari che servivano per bollire l’acqua salmastra e quindi produrre il sale.
“La scoperta rivela che le dune costiere su cui poi vennero costruiti gli edifici romani erano in precedenza occupate da un insediamento dove si produceva sale, a conferma della lunga storia della vocazione produttiva del territorio – racconta la professoressa Simonetta Menchelli dell’Ateneo pisano – quando infatti Rutilio Namaziano nel 417 d.C. visitò Vada documentò proprio la presenza di saline in piena funzione, e la produzione continuò anche in l’età medievale, menzionata in numerosi documenti d’archivio, e il sale ha accompagnato la storia del distretto volterrano sino ai nostri giorni, come dimostrano gli stabilimenti di Saline di Volterra”.
La campagna di scavo durata tre settimane ha inoltre portato alla luce anche i resti di alcuni edifici di epoca romana fra cui delle botteghe, in una delle quali è stato individuato un forno da pane, e una schola, cioè la sede di rappresentanza di una delle corporazioni che gestiva le attività economiche di Vada Volaterrana, costituita da più ambienti pavimentati in marmo fra cui una grande esedra semicircolare.
Alle attività sul campo, coordinate da Paolo Sangriso, Francesca Bulzomi, Alberto Cafaro, Stefano Genovesi e Silvia Marini, R. Marcheschi, hanno partecipato anche gli allievi della Vada Volaterrana Summer dell’Università di Pisa, in gran parte provenienti da paesi extra-europei, e alcuni studenti del Liceo Fermi di Cecina attraverso i piani di alternanza scuola-lavoro.
Gli scavi rientrano in un progetto pluriennale su Vada Volaterrana, il sistema portuale di Volterra in età etrusca e romana, localizzato nel territorio dell’attuale Vada, portato avanti nell’ambito dell’insegnamento di Topografia antica della professoressa Simonetta Menchelli. Il progetto è realizzato con il contributo delle società Ineos e Inovyn e in collaborazione con il Comune di Rosignano Marittimo e il Museo Archeologico Comunale di Palazzo Bombardieri, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa-Livorno.

Didascalia foto:

1. Il settore meridionale dell’area archeologica, in corso di scavo nella campagna 2018. Foto di D.Belcari
2. Gli archeologi al lavoro
3. Statua del dio Attis (II sec. d.C.) proveniente da una delle scholae di Vada Volaterrana
4. Ricognizioni subacquee nelle acque antistanti Vada per la ricostruzione dell’ambiente e della paleogeografia costieri. Foto di D.Belcari
5. Il Laboratorio “Vivere come un romano”, una delle attività dell’Open day a Vada Volaterrana del 14 luglio scorso, al quale hanno partecipato più di 250 persone e che ha ricevuto il patrocinio del MIBACT-Anno Europeo del Patrimonio Culturale
6. Alcuni dei frammenti dei contenitori: presentano sotto l’orlo il caratteristico cordone applicato con impressioni digitali.

 

 

Sono parte le iscrizioni alla Soccer data challenge, una competizione aperta a tutti gli appassionati di dati e calcio, che si svolgerà a Pisa il 12 e 13 ottobre 2018, all'interno dell'Internet Festival, realizzata grazie al contributo del Master in Big Data dell'Università di Pisa, WyScout e ISTI-CNR.
Per 30 ore consecutive, le squadre lavoreranno allo sviluppo di una soluzione per l’analisi di partite di calcio. A loro disposizione avranno i dati di una intera stagione di serie A: oltre 500mila record, un dataset che contiene tutti gli eventi di gioco di ogni partita, definiti in ogni possibile aspetto.
I partecipanti si sfideranno fino all'ultima riga di codice, per aggiudicarsi il premio di 5.000 euro, che sarà assegnato da una giuria composta da esperti provenienti dal mondo della ricerca pisana e da calciatori, allenatori e giornalisti sportivi, tra i quali lo scrittore Marco Malvaldi e l'ex commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli. La gara è aperta a tutti, possono partecipare studenti, programmatori, designer, data scientist, ricercatori, o semplici appassionati di calcio. Sono richieste capacità di programmazione, curiosità, entusiasmo e resistenza. Per essere ammessi alla challenge, i team dovranno superare una fase di qualificazione.
Il primo passo per partecipare alla data challenge è registrare il team a questo link. La registrazione è gratuita e sarà aperta fino al 14 settembre 2018. Un team può essere formato da un minimo di 3 a un massimo di 5 persone. Una volta registrato il team, i partecipanti riceveranno una mail con le istruzioni per la qualificazione, che si svolgerà online dalle ore 9.00 del 15 settembre 2018 alle ore 15.00 del 16 settembre 2018. La qualificazione consiste nella risoluzione via coding di tre problemi legati all’analisi dei dati sul calcio, che dovranno essere inviati entro le ore 15:00 del 16 settembre 2018.
La fase finale della data challenge si terrà il 12 e il 13 ottobre 2018 presso l’auditorium della Sala Polivalente (ex Borsa Merci) della Camera di Commercio di Pisa. All’inizio della data challenge verrà illustrato il problema da risolvere, i dati che saranno messi a disposizione dei team e le modalità di invio delle soluzioni. I team partecipanti avranno a disposizione 30 ore per l’invio della soluzione del problema nella forma di un programma Python, un breve articolo che racconta in uno stile divulgativo la soluzione realizzata e una presentazione power point. Ai team verranno affiancati dei tutori, esperti nel campo della data science, che li aiuteranno nello sviluppo e implementazione delle soluzione.
Al termine del tempo a disposizione per la data challenge, l’auditorium verrà aperto alla giuria per uno showreel, durante il quale ogni team potrà esporre la propria soluzione attraverso la presentazione power point. Maggiori informazioni, regolamento, giuria, contatti e form di iscrizione sul sito ufficiale della challenge https://sobigdata-soccerchallenge.it/.

 

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