Sarà presentato a Milano il libro “Diario di un’infamia”, alla presenza della Senatrice Liliana Segre
Sarà presentato martedì 26 novembre, alle ore 11 nella sala polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (Viale Pasubio 5, Milano), alla presenza della Senatrice a vita Liliana Segre, “Diario di un’infamia”, il libro voluto da Acque Spa in occasione dell’80° della firma delle leggi razziali italiane. Storie e luoghi pisani con immagini e documenti inediti. Alla presentazione interverranno Bruno Manfellotto - curatore dell’opera assieme a Fabio Demi - il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella e il presidente di Acque, Giuseppe Sardu. Interverrà anche la scrittrice Helena Janeczek premio Strega 2018. Per motivi di sicurezza l’evento è a numero chiuso e riservato alle scuole, ma gli interessati potranno seguirlo via streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Feltrinelli (https://www.facebook.com/FondazioneFeltrinelli/).
Edito dalla Pisa University Press, “Diario di un’infamia” è un libro che rappresenta un buon esempio sia per il contenuto - in quanto riesce a dimostrare come le storie di una città possano diventare emblematiche e di valenza universale - sia perché contribuisce a divulgare e trasmettere la memoria della barbarie, raggiungendo, grazie alla distribuzione di Acque, persone e luoghi che vanno ben oltre quelli propri dell’accademia, allargandosi e aprendosi ad altri ambiti della società.
Nel libro si racconta come la firma, apposta a San Rossore nel 1938, abbia determinato storie come quella del piccolo Guido Cava che all’epoca aveva solo 8 anni e al quale fu impedito di andare a scuola; quella dei coniugi Maria e Francesco Castro il cui amore nasce dopo la tragedia dei campi di sterminio in Germania; quella dell’uccisione di Giuseppe Pardo Roques, capo della Comunità ebraica pisana per arrivare al racconto dell’espulsione di insegnanti e alunni ebrei da tutte le scuole. Per finire con la “Cerimonia del ricordo e delle scuse”, voluta dal rettore dell’Università di Pisa e a cui, nel Palazzo della Sapienza, hanno preso parte tutti i rettori delle università e i rappresentanti delle comunità ebraiche italiane.
Con l'app 'MyDentist' un aiuto alla cura e alla prevenzione odontoiatrica per i bambini con spettro dell'autismo
Un progetto di ricerca con apporti multidisciplinari, che in poco tempo ha saputo trasformarsi in un percorso concreto e innovativo per facilitare l'approccio alla cura e alla prevenzione odontoiatrica nei pazienti con autismo attraverso l'uso della tecnologia, in particolare per quanto riguarda i bambini. Tutto questo è "MyDentist", frutto della collaborazione fra il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, la Unità operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l'associazione "Autismo Pisa APS" (Pisa – Valdera - Valdicecina).
Il progetto "MyDentist" è nato nel 2016 con una tesi congiunta tra odontoiatri ed esperti informatici, riuniti nella definizione e poi nello sviluppo di una app in grado di supportare gli odontoiatri nel rapporto con i piccoli pazienti, mettendo a loro disposizione giochi, immagini e video delle sedute per familiarizzare con le procedure da seguire. Dopo la laurea, le dottoresse Mariasole Bondioli (Informatica umanistica) e Francesca Pardossi (Odontoiatria) hanno continuato a lavorare sotto la direzione della professoressa Maria Rita Giuca (Unità operativa di Odontostomatologia e chirurgia del cavo orale, diretta dal professor Mario Gabriele), che si occupa da anni di odontoiatria pediatrica negli ambulatori dell’Ospedale Santa Chiara, della professoressa Susanna Pelagatti, del dipartimento di Informatica, e con la partecipazione delle dottoresse Maria Claudia e Marina Buzzi, oltre che dell'ingegnere Caterina Senette, dell'IIT-CNR. Sono poi stati coinvolti nel programma il dottor Antonio Narzisi, dell'IRCCS Stella Maris, le logopediste Benedetta Vagelli e Valentina Semucci, della ASL-Nord Ovest, la psicologa Martina Pinzino, l’ingegnere Lucia Billeci, di IFC-CNR, e l'informatico Fabio Uscidda.
Grazie al contributo dell'associazione "Autismo Pisa APS" e al sostegno della rete di associazioni sul tema presenti sul territorio, "MyDentist" è cresciuto in brevissimo tempo diventando un vero e proprio servizio a disposizione della collettività, tanto che oggi sono più di 130 i pazienti con autismo, compresi tra i 3 e i 22 anni, che usufruiscono della relativa app.
"Far accettare la figura del dentista ai bambini con spettro dell’autismo - hanno sottolineato le professoresse Giuca e Pelagatti, responsabili del progetto - non è per niente scontato, così come non è sempre agevole poter intraprendere percorsi di prevenzione per mantenere la salute del cavo orale. Basandosi sull’utilizzo di una grande quantità di materiale multimediale, la web application 'MyDentist' supporta gli odontoiatri nella gestione di un percorso personalizzato per ogni piccolo paziente, in modo da metterlo a suo agio in un contesto per quanto possibile piacevole e amichevole e da facilitare un approccio collaborativo". "Il percorso per arrivare alla definizione e allo sviluppo della app - hanno aggiunto le due professoresse - è stato molto faticoso, ma i risultati ottenuti sono davvero straordinari, a dimostrazione di un progetto di ricerca e poi di un servizio che ha saputo operare per migliorare la vita concreta delle persone e soprattutto dei più deboli".
Nella foto un momento della presentazione di "MyDentist". Da sinistra: Il rettore Paolo Mancarella, Mariasole Bondioli, Marina Buzzi, Susanna Pelagatti, Benedetta Vagelli, Valentina Semucci, Francesca Pardossi, Lucia Billeci, Silvia Briani (direttore AOUP), Maria Rita Giuca e Antonio Narzisi. Completano il gruppo di lavoro Caterina Senette, Maria Claudia Buzzi e Fabio Uscidda, nella foto assenti.
Incarico presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere “studio della stratigrafia, dei reperti ceramici e degli oggetti del sito archeologico di Salut (Oman)”
Incarico presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere: “Studio della stratigrafia, dei reperti ceramici e degli oggetti del sito archeologico di Sumhuram (Oman)”
All’Orto e Museo Botanico di Pisa è stato riaperto l'ingresso di via Ghini
Torna in funzione l'ingresso di via Ghini dell’Orto e Museo Botanico, dopo i lavori di ristrutturazione dei locali che hanno portato alla realizzazione della nuova biglietteria e bookshop, di un punto vendita del rinnovato Store Unipi ripensato sula base dell'alta qualità, della territorialità e della sostenibilità, e di un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo. Il taglio del nastro si è tenuto mercoledì 20 novembre alla presenza del prorettore vicario, Carlo Petronio, del direttore generale, Riccardo Grasso, della presidente del Sistema Museale di Ateneo, Chiara Bodei, del direttore dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi, e della coordinatrice organizzativa dello SMA, Sabrina Balestri.
La realizzazione della nuova biglietteria si aggiunge ai diversi e recenti interventi di miglioramento di collezioni, accessibilità e offerta complessiva dell'Orto e Museo Botanico. Il progetto di ristrutturazione dei locali di ingresso nasce nel 2017 grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro in collaborazione fra il Sistema Museale di Ateneo e il Liceo Scientifico "Filippo Buonarroti". Le proposte elaborate dagli studenti sono state accolte e attuate dall'Ateneo, che ha avviato le opere di rinnovamento della pavimentazione, degli infissi e degli spazi interni con cromie che riprendono quelle del Museo Botanico; il bianco dei mobili e dell'originale impianto di illuminazione mira a catturare lo sguardo del visitatore, suscitando un senso di meraviglia che riporta la mente ai sorprendenti soffitti della Camera delle Meraviglie cinquecentesca dell’Orto.
Nella sede della biglietteria, accanto al bookshop e al merchandising dell'Orto, è stato rinnovato completamente anche il punto vendita dello Store dell'Università di Pisa (www.unipi.it/index.php/store), con oggetti griffati unipi che sono stati ripensati basandosi sull'alta qualità e sulla sostenibilità dei prodotti, oltre che sulla vicinanza territoriale dei fornitori, con grande attenzione alla fattura artigianale e al "Made in Italy". In totale, il merchandising dell'Ateneo si compone attualmente di una settantina di prodotti, con due distinte linee di abbigliamento e delle serie di oggetti dedicate ai convegni e a un target ricercato di pubblico. La riapertura dello Store è stata accompagnata dal lancio della campagna promozionale "La cultura messa a frutto", in cui gli oggetti nascono e germogliano all'interno dell'Orto Botanico per far risaltare l'eccellenza e la cura delle materie prime.
Nella stanza di ingresso alla biglietteria, infine, è stato aperto un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo per studenti, personale e visitatori dell'Orto. Nei prossimi mesi saranno istallati altri erogatori al Polo Piagge e al Polo Fibonacci e il programma dell'Ateneo prevede successivi step negli altri poli didattici, nelle aree di Ingegneria e Medicina e poi in alcuni dipartimenti.
Subito dopo l'inaugurazione, nell'Aula Savi si sono tenute le presentazioni del Calendario 2020 dell'Orto e Museo Botanico, del volume “L’Orto Botanico di Pisa. Piante, storie, personaggi, ruoli” di Gianni Bedini e del libro per ragazzi “Alla scoperta dell’Orto Botanico di Pisa” di Chiara Rossi, tre nuovissime iniziative editoriali già in vendita nel bookshop della struttura.
All’Orto e Museo Botanico riaperto l'ingresso di via Ghini
Torna in funzione l'ingresso di via Ghini dell’Orto e Museo Botanico, dopo i lavori di ristrutturazione dei locali che hanno portato alla realizzazione della nuova biglietteria e bookshop, di un punto vendita del rinnovato Store Unipi ripensato sula base dell'alta qualità, della territorialità e della sostenibilità, e di un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo. Il taglio del nastro si è tenuto mercoledì 20 novembre alla presenza del prorettore vicario, Carlo Petronio, del direttore generale, Riccardo Grasso, della presidente del Sistema Museale di Ateneo, Chiara Bodei, del direttore dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi, e della coordinatrice organizzativa dello SMA, Sabrina Balestri.
La realizzazione della nuova biglietteria si aggiunge ai diversi e recenti interventi di miglioramento di collezioni, accessibilità e offerta complessiva dell'Orto e Museo Botanico. Il progetto di ristrutturazione dei locali di ingresso nasce nel 2017 grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro in collaborazione fra il Sistema Museale di Ateneo e il liceo scientifico "Filippo Buonarroti". Le proposte elaborate dagli studenti sono state accolte e attuate dall'Ateneo, che ha avviato le opere di rinnovamento della pavimentazione, degli infissi e degli spazi interni con cromie che riprendono quelle del Museo Botanico; il bianco dei mobili e dell'originale impianto di illuminazione mira a catturare lo sguardo del visitatore, suscitando un senso di meraviglia che riporta la mente ai sorprendenti soffitti della Camera delle Meraviglie cinquecentesca dell’Orto.
Nella sede della biglietteria, accanto al bookshop e al merchandising dell'Orto, è stato rinnovato completamente anche il punto vendita dello Store dell'Università di Pisa (www.unipi.it/index.php/store), con oggetti griffati unipi che sono stati ripensati basandosi sull'alta qualità e sulla sostenibilità dei prodotti, oltre che sulla vicinanza territoriale dei fornitori, con grande attenzione alla fattura artigianale e al "Made in Italy". In totale, il merchandising dell'Ateneo si compone attualmente di una settantina di prodotti, con due distinte linee di abbigliamento e delle serie di oggetti dedicate ai convegni e a un target ricercato di pubblico. La riapertura dello Store è stata accompagnata dal lancio della campagna promozionale "La cultura messa a frutto", in cui gli oggetti nascono e germogliano all'interno dell'Orto Botanico per far risaltare l'eccellenza e la cura delle materie prime.
Nella stanza di ingresso alla biglietteria, infine, è stato aperto un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo per studenti, personale e visitatori dell'Orto. Nei prossimi mesi saranno istallati altri erogatori al Polo Piagge e al Polo Fibonacci e il programma dell'Ateneo prevede successivi step negli altri poli didattici, nelle aree di Ingegneria e Medicina e poi in alcuni dipartimenti.
Subito dopo l'inaugurazione, nell'Aula Savi si sono tenute le presentazioni del Calendario 2020 dell'Orto e Museo Botanico, del volume “L’Orto Botanico di Pisa. Piante, storie, personaggi, ruoli” di Gianni Bedini e del libro per ragazzi “Alla scoperta dell’Orto Botanico di Pisa” di Chiara Rossi, tre nuovissime iniziative editoriali già in vendita nel bookshop della struttura.
Laboratori per bambini a tema natalizio nei musei di Ateneo
I musei di Ateneo hanno organizzato due laboratori per la famiglia a tema natalizio.
Il 24 novembre presso il Museo della Grafica avrà luogo il laboratorio "Aspettiamo il Natale". Per info e prenotazioni: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/4885-aspettiamo-il-natale
Il 1° dicembre presso l'Orto Botanico avrà luogo la visita guidata con laboratorio "Natale in verde: all'Orto per Natale per un albero originale". Per info e prenotazioni: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/4886-natale-in-verde-all-orto-per-natale-per-un-albero-originale
Le regate come laboratorio ideale per studiare il sonno
Le regate come laboratorio ideale per studiare il sonno e i suoi ritmi anche in situazione di stress. Da questa idea è nato il progetto “151 e una notte”, coordinato dal professore Ugo Faraguna di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa, che insieme al suo gruppo, ha analizzato la gestione del sonno degli equipaggi dell’appuntamento velico “151 Miglia-Trofeo Cetilar”. Giunta alla sua decima edizione, la competizione si è svolta dal 29 maggio al 1 giugno 2019 dai porti di Pisa e Livorno alla Marina di Punta Ala (GR). Delle 220 imbarcazioni partecipanti, i ricercatori hanno analizzato le strategie di ben 165 equipaggi, studiandone le diverse strategie di turnazione, anche in funzione della numerosità degli equipaggi (in media otto velisti per imbarcazione).
La ricerca, promossa dallo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, sarà presentata il 21 novembre alle 18 alle 20 al centro Congressi “Le Benedettine” dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16).
“Una competizione che dura più giorni di navigazione continua, notte e dì – spiega Ugo Faraguna - mette a dura prova l’attenzione, la lucidità e la capacità di lavorare in stretta sinergia con gli altri membri dell’equipaggio; per questo motivo un’accurata valutazione della qualità del sonno risulta intuitivamente essenziale per comprendere quali possono essere le strategie vincenti che impattano positivamente sulla performance”.
Il “151 Miglia-Trofeo Cetilar” è stato organizzato da un comitato formato da YC Repubblica Marinara di Pisa, YC Punta Ala e YC Livorno, con la collaborazione del Porto di Pisa, del Marina di Punta Ala, dei partner PharmaNutra S.p.A. con il brand Cetilar®, Rigoni di Asiago, North Sails e TAG Heuer, e di Devitalia Telecomunicazioni. Questa regata d’altura richiama l’attenzione di armatori italiani e internazionali sulle province di Pisa, Livorno e Grosseto, essendo infatti una tappa del Campionato Italiano Offshore della FIV, del Mediterranean Maxi Offshore Challenge, il circuito di regate riservato ai Maxi Yachts, e del Trofeo Arcipelago Toscano.
Luigi Landini e Danilo De Rossi, pionieri della bioingegneria, hanno salutato l’Università
Venerdì 15 novembre Luigi Landini e Danilo De Rossi, i due padri degli studi di bioingegneria a Pisa, hanno tenuto una lezione magistrale prima del loro pensionamento. In un’aula gremita di colleghi e molte generazioni di studenti, hanno ripercorso la propria formazione scientifica e didattica, il loro primo incontro, nel 1974, e il sodalizio scientifico che ha consentito la progettazione e l’avvio dei corsi di studio in Ingegneria biomedica a Pisa nei primi anni novanta, fino ad arrivare alla recente laurea magistrale in Bionics Engineering, inaugurata nel 2015 e portata avanti congiuntamente da Università di Pisa, Scuola Sant'Anna e IMT Lucca. Hanno poi gettato uno sguardo al futuro della disciplina, tracciandone gli orizzonti e le linee di sviluppo.
“Per 20 anni - ha ricordato Landini - Danilo De Rossi e io ci siamo alternati alla guida del corso di laurea in Ingegneria biomedica. Abbiamo formato diversi studenti, ora ricercatori e professori a Pisa, che hanno aperto altrettante linee di ricerca, come la risonanza magnetica funzionale, i sistemi di monitoraggio indossabili, l’imaging metabolico”.
Nato a Santo Stefano di Magra (SP) il 31 ottobre 1949, Luigi Landini si è laureato in Fisica nel 1974 a Pisa. Dal 1999 è stato ordinario di Bioingegneria al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano. A partire dagli anni ’70, l'evoluzione che segna il passaggio dalle immagini analogiche convenzionali alle moderne immagini digitali, ha aperto la strada a una serie di nuove applicazioni basate sull’elaborazione dei segnali e delle immagini. A partire da queste, Landini ha raggiunto risultati scientifici importanti, che hanno avuto diverse ricadute sull’industria biomedica nazionale e internazionale.
“Nel futuro – ha concluso Landini - vedo una ancora maggiore integrazione delle tecniche di elaborazione di immagini con l’intelligenza artificiale, che consentirà di avere diagnosi più accurate, favorendo la strada verso la medicina personalizzata e la riduzione della sperimentazione animale. Accanto a questa, l’avanzamento delle neuroscienze e di una ricerca volta alla progettazione di dispositivi medici sostenibili e open source.”
Tra i precursori di un nuovo approccio alle “macchine pensanti” fondato sullo studio delle funzioni del corpo, e non solo del cervello, Danilo De Rossi ha descritto le linee di ricerca da lui aperte durante gli anni di lavoro al Centro Piaggio e che partono dallo studio dei nostri sensi e di come riprodurli in un dispositivo artificiale, fino alla nuova robotica “soft”. “Una delle mie prime folgorazioni è stata la mano robotica di Luke Skywalker ne 'L’impero colpisce ancora' – ha affermato De Rossi, convinto sostenitore del fatto che anche nell’università deve restare spazio per una dimensione 'fantastica', legata ai sogni e all’immaginazione - Lì ho capito che la bioingegneria per me era bionica, era replica dell’umano nell’artificiale. Ho iniziato quindi a studiare i sensori tattili, per poi passare ai muscoli artificiali, fino all’idea di costruire un robot umanoide che possa replicare alcuni comportamenti che noi chiamiamo 'intelligenti'. Ma non c'è intelligenza senza interazione con il mondo. e non c'è interazione con il mondo senza un apparato sensoriale e motorio. Per avere intelligenza, quindi, è necessario avere un corpo“.
Nato l’11 giugno 1949 a Genova, ha conseguito il titolo di dottore in Ingegneria chimica all'Università di Genova nel 1976. Dal 1976 al 1981 è stato ricercatore all'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR. Dal 1982 ha lavorato alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, dove è attualmente ordinario di Bioingegneria. Le sue attività scientifiche sono legate alla progettazione di sensori e attuatori per la bioingegneria e la robotica e allo studio e sviluppo di sistemi indossabili per telemonitoraggio e teleriabilitazione. Ha ricevuto il premio "Young Investigator Forum" dalla Biomedical Engineering Society (Regno Unito) nel 1980 e dall'American Society for Artificial Internal Organans nel 1985. Nel 2012 gli è stato assegnato l'Ordine del Cherubino dall'Università di Pisa per i valori istituzionali e scientifici. Direttore del Centro di Ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa dal 1998 al 2003 e dal 2012 al 2015, ha affiancato al campo di ricerca in robotica e automazione, già presente al Centro dalla sua fondazione, anche quello in boingegneria, rendendolo uno dei poli di eccellenza italiani del settore.