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Martedì, 31 Ottobre 2017 10:56

Glossario

accesso civico generalizzato: accesso ex art. 5, comma 2, del D.Lgs. 33/2013, introdotto in seguito alle modifiche apportate dal D.Lgs. 97/2016; attribuisce a chiunque il diritto di accedere a dati, documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria

accesso civico semplice: accesso ex art. 5, comma 1, del D.Lgs. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016. Sancisce il diritto a chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati che l’ente ha omesso di pubblicare pur avendone l’obbligo

accesso documentale: accesso agli atti ex L. 241/1990 (nessuna modifica da parte del D.Lgs. 97/2016) sancisce il diritto dei portatori di interesse diretto, concreto e attuale, a prendere visione ed estrarre copia di documenti

atto amministrativo: atto volontario unilaterale costituito da una manifestazione di volontà, di conoscenza o di giudizio avente rilevanza esterna, posta in essere da un'Autorità amministrativa nell'esercizio di una funzione amministrativa

atto pubblico: documento redatto, con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo l’atto è formato

controinteressati: tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall’esercizio dell’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza

dato personale: è qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale

dato sensibile: dato personale idoneo a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonche’ i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.

decreto trasparenza: decreto legislativo 33/2013 e s.m.i., che disciplina l’accesso civico semplice, l’accesso civico generalizzato e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

differimento: se la richiesta di accesso a un documento può temporaneamente impedire, compromettere od ostacolare il buon andamento dell’azione amministrativa, l’amministrazione può rinviare per un periodo definito l’accesso stesso. Il differimento sarà comunicato agli interessati indicandone durata e causa

diritto amministrativo: disciplina l’attività amministrativa dello Stato in tutti i suoi molteplici aspetti. Esso concerne l’organizzazione, i beni, i mezzi, le forme e la tutela dell’attività della P.A.

diritto di accesso: è il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi

diritto oggettivo: è il complesso di regole che disciplinano la vita di una collettività

diritto soggettivo: è il potere di agire di un soggetto a tutela di un proprio interesse riconosciuto dall’ordinamento giuridico

documento amministrativo: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale

interessati: tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso

interesse legittimo: situazione giuridica soggettiva della quale è titolare un soggetto privato nei confronti della pubblica amministrazione, che esercita un potere autoritativo attribuitole dalla legge

istanza: richiesta finalizzata all’ottenimento di un provvedimento

istruttoria: fase del procedimento finalizzata all’acquisizione di ogni elemento utile all’assunzione delle decisioni

posta elettronica certificata (PEC): servizio che consente ai cittadini di dialogare con le Pubbliche Amministrazioni dotate di PEC; è uno strumento che conferisce a un messaggio di posta elettronica il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno tradizionale.
Con il sistema di Posta Certificata è garantita la certezza del contenuto, poiché i protocolli di sicurezza utilizzati fanno in modo che non sia possibile modificare il contenuto del messaggio e degli eventuali allegati

procedimento amministrativo: iter che l’amministrazione segue per emanare un provvedimento amministrativo

provvedimento amministrativo: atto amministrativo conseguente ad un procedimento amministrativo e adottato nella forma di decreto, disposizione, lettera o altra modalità espressa, diretto a produrre effetti giuridici nella sfera giuridica di uno o più soggetti determinati

pubblica amministrazione: tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale comunitario

registro degli accessi: registro in cui sono pubblicate le richieste di accesso per tutte le tipologie, contiene l’elenco, l’oggetto, la data, l’esito e la data della decisione

responsabile del procedimento:  persona responsabile di un determinato procedimento amministrativo

sospensione dei termini: blocco temporaneo della decorrenza dei termini nei casi previsti per legge

sospensione del procedimento: nel caso in cui sia prevista l’acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti appositi per l’adozione di un provvedimento, il termine per la conclusione del procedimento è sospeso fino all’acquisizione delle valutazioni

trasparenza: accessibilità dei dati e documenti detenuti dall’Amministrazione allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche

Il 20 ottobre 2017, a conclusione della seconda edizione del Master in “Food Quality Management and Communication” dell’Università di Pisa, gli allievi si sono misurati nel business game che ha visto il coinvolgimento di due delle aziende partner, QTA Consulting e Micoperi Blue Growth. Quest’ultima è una giovane start up che ricerca, produce e commercializza microalghe e prodotti derivati di altissima qualità, interamente coltivate in Italia in filiera certificata e controllata e destinati a diversi campi fra cui alimentare, nutraceutica, farmaceutica, medico e agricolo.

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Scopo del business game, anche questo anno, è stato quello di creare dei team di lavoro che si cimentassero nello sviluppo di una campagna di comunicazione di un prodotto innovativo come la spirulina. I temi assegnati hanno richiesto la messa a sistema delle competenze e delle abilità acquisite nel percorso di studi e la valorizzazione dell’originalità e dell’inventiva dei singoli partecipanti ai lavori. Al termine della giornata, Guido Emiliani della Micoperi Blue Growth si è complimentato con tutti i partecipanti per le grandi competenze dimostrate ed ha invitato gli allievi a un colloquio di selezione per avviare il percorso di inserimento lavorativo in azienda.

Il primo gruppo classificato era composto Cristina Bortolazzi, Alessandra Palazzi, Francesco Loconte, Tina Castaldi; secondi classificati a pari merito il gruppo composto da Giulia Beretta, Simona Pratali, Adriana Mannino, Matteo Seminara, Virginia Sandri e il gruppo composto da Nunzia D’Elia, Tania Pomante, Sara Fatarella, Andrea Martino, Valeria Franceschini.

La terza edizione del master, che prenderà avvio il 24 novembre 2017, rafforzerà la visone innovativa del programma didattico e vedrà protagoniste nuove e importanti realtà aziendali come Ikea e Orogel, che si aggiungono alle realtà di eccellenza del Made in Italy, già presenti nel percorso formativo. Sono aperte le iscrizioni al MasterFood con scadenza il 6 novembre 2017.

Per maggiori informazioni consultare il sito https://masterfoodmanagement.ec.unipi.it, contattare la segreteria al numero 388 4278297 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È possibile seguire gli eventi sulla pagina Facebook MasterFoodPisa.

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Martedì, 31 Ottobre 2017 09:27

Due domus romane emerse dagli scavi a Luni

Due domus romane costruite nel I secolo a.C. sono venute alla luce a Luni nel corso di una campagna di scavi diretta da Simonetta Menchelli, docente di Topografia antica ed Archeologia subacquea dell’Università di Pisa. Le ricerche rientrano nel “Progetto Luni, la città della Luna”, che ha l’obiettivo di ricostruire i paesaggi urbani e territoriali della città, fondata come colonia romana nel 177 a.C. e ancora attiva, dal punto di vista e strategico ed economico, sino all’Alto Medioevo.

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“La domus meridionale aveva le pareti affrescate, come documentano numerosi frammenti di intonaco rosso e alcuni ambienti pavimentati con mosaici geometrici e vegetali a tralci di vite – spiega Simonetta Menchelli – quella settentrionale ha subito profonde ristrutturazioni nel IV e V secolo, la costruzione poi di una grande vasca evidenzia con tutta probabilità che nella casa venne installata una fullonica, cioè un impianto per la lavorazione e lavaggio dei tessuti”.

“Entrambi gli edifici – continua la professoressa dell’Ateneo pisano – sino a quando non furono abbandonati, fra il VII e l’inizio VIII secolo d.C., furono al centro di numerosi scambi e ricevettero merci di importazione mediterranea come vasellame e vino, olio e salse di pesce da varie regioni italiche, dalla Gallia, dalla Penisola iberica, dall’Africa settentrionale, dall’Asia minore, dalla Siria e dalla Palestina”.

È dal 2014 che il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa effettua scavi e ricerche a Luni nel quartiere di Porta Marina, vicino al porto antico. Le attività, coordinate sul campo dal dottor Paolo Sangriso, durano tre settimane l’anno e vi partecipano oltre venti studenti dell’Università di Pisa e anche ventiquattro allievi dell’Istituto Parentucelli Arzèlà di Sarzana e del Liceo Costa di La Spezia nell’ambito di un progetto alternanza-scuola lavoro.

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Le attività sono frutto di una sinergia fra l’Ateneo pisano, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (dott.ssa Neva Chiarenza), il Sistema museale di Luni (dott.sse Marcella Mancusi e Antonella Traverso) e il Comune di Luni-Ortonovo. Il carattere interdisciplinare e innovativo dell’iniziativa è assicurato dalla partecipazione del professore Adriano Ribolini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa per gli aspetti geomorfologici ed un programma di indagini georadar, dal professore Vincenzo Palleschi del CNR Pisa per il telerilevamento anche mediante drone e restituzioni 3D degli edifici, dal dottor Claudio Capelli dell’Università di Genova per le analisi archeometriche dei reperti.

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C’è anche il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa tra i protagonisti del premio "Museo dell'Anno 2017", assegnato da ICOM, International Council of Museums Italia a un museo italiano che si sia particolarmente impegnato per diventare più attrattivo e innovativo nei rapporti con il pubblico e con il territorio. Il Museo di Calci è stato infatti selezionato tra i dieci musei italiani che la commissione ha ritenuto meritevoli di menzione speciale. I criteri di valutazione erano, per questa edizione, l'attrattività dei musei nei loro rapporti con il pubblico, valutata prendendo in considerazione gli allestimenti, la comunicazione, i progetti di educazione e mediazione culturale, l'uso delle tecnologie digitali, le relazioni di rete con altri istituti di cultura, le partnership con privati profit e no profit.

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La cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì 27 ottobre 2017, a Milano presso Palazzo Brera, nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense. L'attestato è stato consegnato al direttore Roberto Barbuti da Michele Lanzinger, direttore del MUSE-Museo delle Scienze di Trento.

Nella motivazione dell'assegnazione si legge: "La giuria ha apprezzato i lavori di ricerca in corso, il progetto di ricostruzione dell'antica Wunderkammer e la presentazione sintetizzata con eleganza nel PPT". Ritenuto "meritevole anche il recupero e il restauro del patrimonio”. La giuria, pur riconoscendo le eccellenze di alcuni grandi musei, ha voluto scegliere tra i finalisti soprattutto musei piccoli, legati ai rispettivi territori, ma aperti anche a rapporti internazionali, perché essi sono una caratteristica e una forza del sistema museale italiano.

La partecipazione è stata aperta a tutti i musei o reti museali, pubblici e privati, di diversa tipologia e dimensione, che rispondessero ai requisiti previsti dal Codice etico di ICOM. In tutto sono arrivate 75 candidature, raccolte attraverso il vaglio dei coordinamenti regionali di ICOM Italia e delle associazioni museali italiane. La giuria era presieduta da Alessandra Mottola Molfino (Probiviro di ICOM Italia) e composta da Françoise Dalex (Louvre, Segretario generale di ICOM France), Michela Di Macco (docente di storia dell’arte, Università La Sapienza, Roma) Manuel Guido (Dirigente del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Tina Lepri (giornalista esperta di beni culturali, curatrice della rubrica La pagella dei musei italiani per il Giornale dell’Arte).

La vittoria finale è andata al Museo internazionale delle Marionette "Antonio Pasqualino" di Palermo, al quale il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa rivolge le proprie congratulazioni.

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Il momento finale della premiazione. In fondo a destra il direttore del Museo di Storia Naturale Roberto Barbuti e Sabrina Balestri, coordinatore organizzativo del Sistema Museale di Ateneo.

Al via a Pisa la seconda edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università organizzato dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) e con la collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa.

Dopo la prima edizione nel 2016 che ha visto la partecipazione dei cori delle università di Roma Tor Vergata, di Modena e Reggio Emilia e di Reggio Calabria, quest’anno sono protagonisti, insieme al coro e all'orchestra dell'Ateneo, UniBzVOICES, il coro della Libera Università di Bolzano, l’orchestra dell’Università degli studi di Firenze e la Comunità Creativa “Salento Brass” dell’Università del Salento.

L'appuntamento con la cittadinanza è con un grande concerto ad ingresso gratuito che si svolgerà sabato 4 novembre alle 21 al Palazzo dei Congressi a Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1). Il programma prevede l’esibizione dei singoli gruppi con musiche che spaziano da Händel, Mendelssohn e Sibelius a Freddy Mercury, Lloyd Webber sino alle canzoni folk africane. Per il finale tutte le ensemble circa duecento persone fra coristi e orchestrali, saliranno sul palco per eseguire il coro verdiano “Tace il vento” da “I due Foscari” e l’inno delle università “Gaudeamus igitur”.

Il Festival è stato presentato lunedì 30 ottobre in Rettorato dal rettore Paolo Mancarella, dalla professoressa Maria Antonella Galanti, coordinatrice del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale e dal maestro Manfred Giampietro, direttore dell'orchestra dell'Ateneo pisano intervenuto anche in rappresentanza del maestro Stefano Barandoni direttore del coro dell’Università di Pisa.

"Il Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale con l’orchestra e il coro sta dando veramente ottimi risultati e riscuotendo successi - ha detto il rettore Paolo Mancarella - sono molto contento che Pisa sia il centro di iniziative nazionali di questo genere a cui la Crui guarda con sempre maggiore attenzione".

“Per una università avere un coro e un’orchestra composti da studenti e docenti è una scelta di formazione e anche una forma di socializzazione trasversale e alternativa - ha spiegato Maria Antonella Galanti – come organizzatori del Festival il nostro obiettivo è chiamare ogni anno tre compagini per trascorrere insieme alcuni giorni di pratica e confronto e quindi offrire alla città un grande concerto. A questo proposito – ha concluso la professoressa - voglio ringraziare per il supporto all’iniziativa di quest’anno l’Assessorato alla cultura del Comune di Pisa e in particolare l’assessore Andrea Ferrante”.

Al via a Pisa la seconda edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università organizzato dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) e con la collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa.

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Dopo la prima edizione nel 2016 che ha visto la partecipazione dei cori delle università di Roma Tor Vergata, di Modena e Reggio Emilia e di Reggio Calabria, quest’anno sono protagonisti, insieme al coro e all'orchestra dell'Ateneo, UniBzVOICES, il coro della Libera Università di Bolzano, l’orchestra dell’Università degli studi di Firenze e la Comunità Creativa “Salento Brass” dell’Università del Salento.

L'appuntamento con la cittadinanza è con un grande concerto ad ingresso gratuito che si svolgerà sabato 4 novembre alle 21 al Palazzo dei Congressi a Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1). Il programma prevede l’esibizione dei singoli gruppi con musiche che spaziano da Händel, Mendelssohn e Sibelius a Freddy Mercury, Lloyd Webber sino alle canzoni folk africane. Per il finale tutte le ensemble circa duecento persone fra coristi e orchestrali, saliranno sul palco per eseguire il coro verdiano “Tace il vento” da “I due Foscari” e l’inno delle università “Gaudeamus igitur”.

Il Festival è stato presentato lunedì 30 ottobre in Rettorato dal rettore Paolo Mancarella, dalla professoressa Maria Antonella Galanti, coordinatrice del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale e dal maestro Manfred Giampietro, direttore dell'orchestra dell'Ateneo pisano intervenuto anche in rappresentanza del maestro Stefano Barandoni direttore del coro dell’Università di Pisa.

"Il Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale con l’orchestra e il coro sta dando veramente ottimi risultati e riscuotendo successi - ha detto il rettore Paolo Mancarella - sono molto contento che Pisa sia il centro di iniziative nazionali di questo genere a cui la Crui guarda con sempre maggiore attenzione".

“Per una università avere un coro e un’orchestra composti da studenti e docenti è una scelta di formazione e anche una forma di socializzazione trasversale e alternativa - ha spiegato Maria Antonella Galanti – come organizzatori del Festival il nostro obiettivo è chiamare ogni anno tre compagini per trascorrere insieme alcuni giorni di pratica e confronto e quindi offrire alla città un grande concerto. A questo proposito – ha concluso la professoressa - voglio ringraziare per il supporto all’iniziativa di quest’anno l’Assessorato alla cultura del Comune di Pisa e in particolare l’assessore Andrea Ferrante”.

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Nella foto, da sinistra: il rettore Paolo Mancarella, la professoressa Maria Antonella Galanti e il maestro Manfred Giampietro.

Lunedì, 30 Ottobre 2017 09:08

«Capire il conflitto, costruire la pace»

È appena uscito per le edizioni Mondadori Università “Capire il conflitto, costruire la pace”, un volume che, a cavallo tra diverse discipline, offre strumenti per analizzare i conflitti in profondità, comprendendone la genesi, le dinamiche e il loro interagire con il contesto globale. Autori sono Valentina Bartolucci, ricercatrice aggregata presso il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (CISP) dell’Università di Pisa, dove insegna “Sociologia dei conflitti e della pace e approccio sistemico all’analisi dei conflitti”, e Giorgio Gallo professore di Ricerca operativa nell’Ateneo pisano, che negli ultimi anni ha svolto ricerche sull’etica della scienza e delle tecnologie e sulle applicazioni della Teoria dei Sistemi all’analisi e alla risoluzione dei conflitti. Il professor Gallo ha contribuito a fondare il CISP e il corso di laurea in Scienze per la Pace dell’Università di Pisa.

Qui di seguito proponiamo una presentazione del libro a firma dei due autori.

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cover galloPerché scoppiano continuamente guerre, sempre più violente e complesse? Perché non riusciamo ad affrontarle? È a questi interrogativi pressanti che vuole rispondere questo libro fornendo strumenti analitici e pratici per analizzare i conflitti in profondità. Parlare di conflitti e di pace è oggi più urgente che mai: nel 2016 solo dieci Paesi si potevano considerare in pace. Il 2017 volge al termine lasciandoci un mondo ancora più insicuro dei precedenti e nel quale la pace sembra sempre più lontana ed elusiva. Tuttavia, sebbene il mondo in cui viviamo non si possa certo considerare un mondo di pace, rimane forte il desiderio di pace da parte dell'opinione pubblica mondiale. Se, infatti, il nuovo millennio è stato scosso in profondità dagli eventi drammatici dell'11 settembre 2001 con il loro lascito di distruzione e di morte che ha irrimediabilmente segnato tutti noi, non va dimenticato che il 15 febbraio 2003 più di sette milioni di persone in oltre 300 città e 60 Paesi diversi sono scesi in strada per ribadire il loro rifiuto alla guerra in quella che viene considerata la più grande marcia per la pace nella storia.

Questo libro nasce dalla convinzione profonda, ribadita dagli scienziati che hanno stilato la Dichiarazione di Siviglia del 1986, che la guerra non è una necessità biologica e che la stessa specie che ha inventato la guerra può inventare la pace e deve costruirla ogni giorno. Tutti vogliamo vivere in un mondo di pace, eppure siamo testimoni dell'insorgere continuo di nuovi contrasti e dello scoppio di nuove guerre, sempre più violente e complesse. I conflitti violenti che permeano la nostra società sono la manifestazione sintomatica di nuovi assetti geopolitici mondiali, di modelli economici basati sullo sfruttamento insostenibile delle risorse naturali, di un crescente malessere sociale, dovuto a marginalizzazione, alienazione, esclusione sociale e povertà, nonché di sistematiche violazioni dei diritti individuali e collettivi in nome della sicurezza e della stabilità. Questi conflitti allontanano l'uomo dalla sua natura profonda, una natura orientata alla pace. Potremmo dunque pensare che stiamo sbagliando qualcosa e che per qualche ragione non possiamo vivere in pace. Non è vero: la pace non solo è possibile ma è necessaria per la nostra stessa sopravvivenza.

L'essere umano ha bisogno di pace ma molto spesso non conosce gli strumenti per realizzarla fino ad arrivare, per assurdo, a fare la guerra per avere la pace e a trascinare di conseguenza l'umanità in una spirale di dolore e di morte dalla quale è difficile uscire. Il mezzo principale per evitare le guerre, secondo noi, è la conoscenza. Siamo, infatti, convinti che per costruire la pace sia necessario formare persone che capiscano i conflitti nella loro dinamica e nella loro complessità. A tale proposito sono necessari strumenti analitici e pratici che ci aiutino ad analizzare i conflitti in profondità, comprendendone la genesi, le dinamiche e il loro interagire con il contesto globale. Premessa fondamentale per costruire la pace è, infatti, de-costruire la guerra al fine di mostrarne la profonda irrazionalità. Questo testo è rivolto a quanti siano interessati a comprendere meglio la natura del mondo conflittuale in cui viviamo e a quanti vogliano cimentarsi alla costruzione della pace partendo da una comprensione profonda della guerra.

Valentina Bartolucci e Giorgio Gallo

“La fisica delle particelle all’origine dell’universo” è il titolo del nuovo video di "Raccontare la ricerca", il progetto comunicativo promosso dall'Ateneo in collaborazione con il dipartimento di Civiltà e forme del sapere, che racconta i principali progetti scientifici dell'Università di Pisa. Questo video racconta gli studi sulla fisica sperimentale presentate dal professor Guido Tonelli, tra i principali protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, e da Elisabetta Manca, giovane ricercatrice presso il dipartimento di Fisica dell’Ateneo.
Il video è visibile al link https://youtu.be/qMTtwLekekM.
"Raccontare la ricerca" è una serie di video che affrontano, in modo semplice, ma scientificamente rigoroso, grandi temi di interesse generale su cui l'Università di Pisa sta sviluppando importanti ricerche, mostrando i volti e le parole di chi quotidianamente si impegna nell'attività di studio e avvicinando i cittadini e la comunità accademica ad argomenti spesso complessi o molto specialistici.
L'intera serie è visibile a questo link http://bit.ly/2mNFIwd.

Lunedì 30 ottobre alle 12 nella sala Mappamondi in Rettorato dell’Università di Pisa (Lungarno Pacinotti, 43) si svolge la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università. Intervengono: Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, Maria Antonella Galanti, responsabile del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale di Ateneo, il maestro Stefano Barandoni direttore del Coro dell’Università di Pisa e il maestro Manfred Giampietro direttore dell’Orchestra dell’Università di Pisa. Il Festival ha il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e si avvale della collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa.

I colleghi giornalisti sono invitati a partecipare.

Secondo il report sulla qualità dell’aria presentato a settembre, e realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Enea e Ferrovie, l’Italia guida la classifica europea dei morti per inquinamento dell’aria con oltre 90.000 morti premature. Si tratta di 1500 decessi per milione di abitanti, rispetto ai 1100 in Germania, agli 800 della Francia e della Gran Bretagna, e ai 600 della Spagna. In Italia la situazione è maggiormente critica nella Pianura Padana, come evidenzia l’allarme rosso lanciato in questi giorni al Nord Italia, ma senza dimenticare la situazione a Firenze, Napoli e Potenza.
Dall’Università di Pisa arriva MonIQA, un sistema che mette a disposizione dati aggiornati giornalmente sulla qualità dell’aria in tutto il paese. Il sistema è stato sviluppato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del CINI ed è stato presentato al Festival Pisa Innova Salute. MonIQA, consultabile dal link http://moniqa.dii.unipi.it e scaricabile come app per Android, cattura i dati emessi separatamente dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) e li unisce in un’unica mappa intuitiva, che assegna cinque colori a cinque gradazioni diverse di qualità dell’aria.
“Il colore – spiega Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Laboratorio Nazionale Smart Cities del CINI – è associato alla concentrazione nell’aria di alcune sostanze come particolato atmosferico, biossido di azoto, monossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene. La concentrazione di queste sostanze viene paragonata con i limiti imposti dalla legge, e assegnato un colore ad ogni parte del territorio nazionale monitorato”.
Fino ad ora, la pubblicazione dei dati sulla qualità dell’aria era gestita in modo separato dalle ARPA dislocate sul territorio nazionale e i dati erano resi disponibili sui singoli siti web delle ARPA. Non era quindi possibile un confronto immediato tra le varie parti del territorio nazionale. “Grazie a MonIQA – prosegue Anastasi - sarà possibile avere una visione generale sulla qualità dell’aria nel nostro paese, con la conseguenza positiva di incentivare le aree a maggior concentrazione di sostanze pericolose per la salute ad avviare pratiche più ecologicamente sostenibili. Uno studio di Legambiente dimostra per esempio che riducendo del 10% i livelli di particolato atmosferico potremmo arrivare ad avere anche 10.000 morti in meno”.

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