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fruttaCinque appuntamenti per riflettere sul futuro del cibo e sulle conseguenze che le nostre scelte alimentari potranno avere per le generazioni future. Nasce con questo obiettivo il ciclo di seminari e di eventi dal titolo "Pisa verso Expo 2015. Il cibo tra scienza e conoscenza", che si terrà nella nostra città tra ottobre 2014 e aprile 2015. Gli incontri, che fanno parte del programma di avvicinamento all'Expo milanese del prossimo anno, sono stati presentati a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello, dal prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, dalla coordinatrice dell'iniziativa, Manuela Giovannetti, e dagli altri responsabili scientifici, i professori Laura Bazzichi, Stefano Bombardieri, Alfonso Maurizio Iacono e Eleonora Sirsi. Alla conferenza è intervenuto il dottor Fulvio Mozzachiodi, in rappresentanza del sindaco di Pisa. 

Gli incontri sono stati organizzati nell'ambito nel Centro interdipartimentale di ricerca Nutrafood "Nutraceutica e alimentazione per la salute", istituito recentemente, che raccoglie e coordina le competenze e le esperienze disponibili all'interno dell'Ateneo pisano. Al Centro, diretto dalla professoressa Giovannetti, aderiscono 174 docenti appartenenti a otto dipartimenti di diversi settori disciplinari: Medicina clinica e sperimentale; Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica; Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia; Biologia; Scienze veterinarie; Farmacia; Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali; Ingegneria civile e industriale.

Giovannetti, rettore, BaraleIl ciclo sarà aperto sabato 11 ottobre dall'Open Day sul tema "Mangiarsi la malattia", che mira a informare cittadini, pazienti e medici di famiglia sulle proprietà terapeutiche e preventive di particolari alimenti nelle malattie reumatiche. A dicembre seguirà la tavola rotonda su "Il consiglio del cibo", per discutere la reale possibilità di partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche relative al cibo. A febbraio 2015 ci sarà il convegno su "Nutraceutica e alimenti funzionali. Il cibo della salute", che affronterà le questioni relative alle proprietà nutraceutiche del cibo. Un mese dopo sarà invece la volta del convegno su "Diritto all'educazione del consumatore tra informazione e paternalismo", che vuole riflettere sul significato e sullo specifico rilievo giuridico dell'inclusione dell'educazione fra i diritti del consumatore. Il ciclo si chiuderà ad aprile con lo spettacolo teatrale "Il cibo tra natura e cultura", una narrazione del cibo attraverso testi tratti sia da poemi antichi, poesie e canzoni, sia da testimonianze di memorie alimentari.

Come detto, gli incontri pisani fanno parte del programma di avvicinamento a "Expo 2015 – Nutrire il pianeta, energia per la vita", che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 sul tema generale della nutrizione affrontato da vari punti di vista: ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnico-scientifico ed economico. L'obiettivo principale dell'esposizione universale sarà quello di stimolare il dibattito sull'alimentazione e sul cibo, cercando risposte alle domande fondamentali del terzo millennio: è possibile garantire cibo e acqua alla popolazione mondiale, aumentare la sicurezza alimentare, trovare nuove soluzioni e prospettive in grado di tutelare la biodiversità del Pianeta? Le varie aree tematiche saranno approfondite attraverso eventi, mostre e convegni che precederanno e accompagneranno Expo 2015, spaziando dalla scienza e tecnologia per la sicurezza alimentare all'agricoltura e alla biodiversità, dall'educazione su alimentazione e stili di vita ai rapporti tra cibo e cultura.

Ne hanno parlato:
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spazioUn team internazionale di scienziati ha scoperto una nuova sorgente di raggi gamma nell'Universo. I raggi gamma sono una radiazione fortemente energetica emessa durante alcuni dei fenomeni cosmici più violenti che si conoscano, ma l'osservazione di quattro novae, cioè brevi eruzioni stellari, compiute dal 2010 al 2013 con telescopio spaziale per raggi gamma Fermi della NASA-ESA ha inaspettatamente rivelato che anche questi eventi possono produrre raggi gamma. La scoperta, a cui ha collaborato anche Steven Shore, professore di astrofisica dell'Università di Pisa, è stata pubblicata nel numero di agosto della rivista Science.

"Prima delle osservazioni con il telescopio spaziale Fermi – ha spiegato Steven Shore - nessuno sospettava che queste esplosioni, per altro abbastanza comuni nell'Universo, fossero in grado di produrre raggi gamma di solito associati a ben più potenti esplosioni cosmiche".

Il primo rilevamento, denominato V407 Cygni, del telescopio spaziale Fermi è avvenuto nel marzo 2010. L'esplosione proveniva da un raro tipo di sistema stellare in cui una "nana bianca", cioè è una stella di piccole dimensioni, con una bassissima luminosità, interagiva con una "gigante rossa", ovvero una stella grande e fredda. Nel 2012 e nel 2013, il telescopio spaziale ha rilevato altre tre novae classiche, che si verificano in situazioni più comuni in cui una nana bianca interagisce con una stella simile al Sole.

"Inizialmente abbiamo pensato che V407 Cygni fosse un caso speciale - ha aggiunto Steven Shore - perché l'atmosfera di una gigante rossa si disperde nello spazio producendo un ambiente gassoso che interagisce con l'onda d'urto dell'esplosione della nana bianca. Ma questo non può spiegare le altre rilevazioni dove non erano presenti giganti rosse".

L'ipotesi degli scienziati per l'emissione di raggi gamma è che l'esplosione di una nova crei vari tipi di onde d'urto che si espandono nello spazio a velocità leggermente diverse. Le scosse più veloci potrebbero interagire con quelle lente, accelerando le particelle portandole a velocità prossime a quelle della luce: queste particelle, in ultima analisi, produrrebbero i raggi gamma.

Insieme a Steven Shore dell'Università di Pisa hanno partecipato allo studio anche C-C. Cheung (Naval Research Labs., Washington DC), Pierre Jean (Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie, Toulouse France) e ricercatori della sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa.

Ne hanno parlato:
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lago di OhridIt is younger than it was thought to be, even though its age, more than a million years old, is still remarkable. The lake in question is Lake Ohrid, Europe's oldest lake, which lies on the border between Albania and Macedonia. The exact age was calculated by an international team, including a group of Italian academics led by Giovanni Zanchetta, a researcher from the Department of Earth Sciences of the University of Pisa, and made up of experts from the Institutes of Environmental Geology and Geoengineering (CNR-IGAG) of Rome and Geosciences and Georesources (CNR-IGG) of Pisa, the National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) of Pisa and Rome and the Universities of Bari and La Sapienza of Rome. The research began in 2013 with a deep drilling campaign on five sites of the lake. The first results which emerged from the analyses of the extracted sediment (more than 2km of cores now conserved at the University of Cologne in Germany) were disclosed in 2014 in an article in the international journal Eos.

"Our aim" explained Giovanni Zanchetta "was to reach the sediment at the bottom of the lake basin by deep drilling and to reconstruct the biological and climate history of the area. The wealth of data which emerged allowed us to indicate for the first time the approximate age of the lake, more than a million years old, and to put forward some preliminary hypotheses about the formation of the endemic fauna of the basin."

On a scientific level, Lake Ohrid is the lake which hosts the greatest number of endemic species in the world – 212 species of animals and plants have been catalogued – so many that in 1979 the lake was nominated a UNESCO World Heritage Site.

"The sediments inside the cores" added Giovanni Zanchetta "also provided a fundamental archive for the reconstruction of the history of volcanic activity in Italy, its aerial dispersion and the potential environmental impact, data which is also fundamental in a more practical perspective, in case of future eruptions."

The study coordinated by the researcher of the University of Pisa and in part co-financed by the International Continental Drilling Project (ICDP) is part of SCOPSCO ("Scientific Collaboration on Past Speciation Conditions in Lake Ohrid"), a four-year international project which began in 2009.

Ohrid Lake - foto dal sito www.visitohrid.itÈ più giovane di quanto si credesse, sebbene la sua età, oltre un milione di anni, sia comunque ragguardevole. Si tratta del lago di Ohrid (Ocrida), il lago più antico d'Europa, che si trova a metà fra l'Albania e la Macedonia. L'esatta datazione è stata calcolata da un team internazionale di cui fa parte un gruppo di studiosi italiani guidato da Giovanni Zanchetta, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, e composto da esperti degli Istituti CNR-IGAG (Geologia Ambientale e Geoingegneria) di Roma e CNR-IGG (Geoscienze e Georisorse) di Pisa, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Pisa e di Roma e delle Università di Bari e La Sapienza di Roma. La ricerca è partita nel 2013 con una campagna di carotaggio profonda in cinque siti del lago. I primi risultati emersi dall'analisi dei sedimenti estratti (in totale oltre 2 km di "carote" ora conservate all'Università di Colonia in Germania) sono stati resi noti nel 2014 in articolo sulla rivista internazionale Eos.

"Il nostro obiettivo – ha spiegato Giovanni Zanchetta – era di raggiungere, attraverso dei carotaggi profondi, la base dei sedimenti lacustri e di ricostruire la storia climatica e biologica del luogo. La ricchissima messe di dati emersa ci ha permesso, per la prima volta, di indicare l'età orientativa del lago, oltre un milione di anni, e di avanzare alcune ipotesi preliminari sulla formazione delle faune endemiche del bacino".

lago di Ohrid

A livello scientifico quello di Ohrid è infatti il lago che possiede il maggior numero di specie endemiche del mondo – ne sono state censite 212 fra animali e vegetali – tanto che nel 1979 è stato dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.

"Ma i sedimenti carotati – ha aggiunto Giovanni Zanchetta – ci hanno messo a disposizione anche un archivio fondamentale per ricostruire la storia eruttiva dei vulcani italiani, la loro dispersione areale e i potenziali impatti ambientali, dati fondamentali anche in un ottica applicativa, in caso di future eruzioni".

Lo studio coordinato dal ricercatore dell'Ateneo di Pisa e parzialmente co-finanziato dall'International Continental Drilling Project (ICDP) si inserisce all'interno di SCOPSCO ("Scientific Collaboration on Past Speciation Conditions in lake Ohrid") un progetto internazionale quadriennale partito nel 2009.

Ne hanno parlato:
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paolo_neriIn occasione del Convegno Nazionale dell'AIAS (Associazione Italiana per le Analisi delle Sollecitazioni) che si è appena svolto a Rimini a settembre sono stati premiati due giovani ricercatori di Ingegneria dell'Ateneo pisano. Paolo Neri (foto a destra) ha ricevuto il premio Capocaccia per il suo "Studio della forza di interazione tra campo magnetico e bersaglio ferromagnetico mediante prove sperimentali e modelli analitici e numerici" e Francesco Bucchi (foto a sinistra) è stato insignito del Premio Juniores per il suo lavoro su "Modellazione e sperimentazione di un innesto passivo basato su fluidi magnetoreologici e leghe a memoria di forma".

francesco_bucchiDue risultati brillanti e un'aspirazione in comune per i due giovani ingegneri: poter restare in Italia e continuare a fare ricerca. Paolo Neri, 26 anni, originario di Palermo, ma vissuto sempre a Pisa, è al secondo anno del dottorato in Ingegneria meccanica, mentre Francesco Bucchi, 29 anni di Cascina in provincia di Pisa, ha conseguito il dottorato lo scorso aprile trascorrendo anche un periodo di studio all'estero presso la University of Toledo negli Stati Uniti e ora ha una borsa di ricerca all'Università di Pisa.

"Il nostro gruppo di ricerca di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine – ha sottolineato il professore Leonardo Bertini dell'Università di Pisa - ha conseguito entrambi i premi destinati ai giovani ricercatori, un risultato di notevole prestigio, mai ottenuto in precedenza da una singola sede universitaria nella storia dell'AIAS".

Francesco Bucchi e Paolo Neri lavorano nel gruppo composto dai professori Marco Beghini, Leonardo Bertini, Paola Forte e Francesco Frendo e dai ricercatori Ciro Santus e Bernardo Monelli, che promuove e sviluppa, in collaborazione con varie aziende leader dell'industria meccanica italiana, numerosi progetti di ricerca nel campo delle costruzioni meccaniche, che spaziano dal comportamento meccanico dei materiali all'analisi dinamica di macchine e strutture.

Ne hanno parlato:
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internet_Festival_2014Ponte di Mezzo diventerà una scheda madre di un personal computer composta da ulivi, canne di bambù e 150 tipi di fiori diversi; piazza dei Cavalieri si trasformerà in un "Geoide", una tensostruttura temporanea che avrà la forma del pianeta terra. Succerà anche questo a Internet Festival 2014 che si terrà a Pisa dal 9 al 12 ottobre, manifestazione internazionale dedicata al mondo della rete e alle nuove tecnologie, ad ingresso libero, quattro giorni in 15 luoghi della città per 250 eventi.

de francescoLa manifestazione è promossa da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro .it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza.

Il programma della manifestazione è stato presentato martedì 23 settembre a Firenze in una conferenza stampa a cui hanno partecipato la professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, Domenico Laforenza, presidente dell'Area CNR di Pisa, Paolo Chiappini, direttore Fondazione Sistema Toscana, e gli assessori regionali Bugli e Nocentini

Il viaggio rivoluzionario di #IF2014 passerà da Galileo Galilei a Twitter; dalla rivoluzione digitale cinese (con il loro Ebay chiamato Taobao) al "Coltan" (la cosiddetta "sabbia nera" che serve per costruire i nuovi smartphone); dalla maratona con i vecchi videogame agli artigiani 2.0, passando per big data e mappe digitali. Startup 2.0, virtual bike, ma anche le app più innovative, i robot antropomorfi e le curiosità della sicurezza in rete tra "cyber minacce" e "pornoculture". Testimonial dell'edizione 2014 sarà Galileo Galilei, di cui si celebra il 450° anniversario della nascita con molti eventi tra cui la Lectio Magistralis del filosofo Remo Bodei sul ruolo di Galilei come fondatore nell'odierna civiltà delle macchine e come testimone del protagonismo umano in una giornata tra filosofia e tecnologia (12/10).

galileo_IFL'inaugurazione vedrà il taglio del nastro dell'istallazione "Mothergreen. I giardini dell'hardware" su Ponte di Mezzo ideata dall'architetto Luigi Formicola. Il Ponte diventerà una scheda madre di un personal computer con i componenti principali (il Cpu, la Rom, il Northbridge, il Southbridge, gli Slot, i Bus di espansione e la batteria) ricostruiti da suggestive aree verdi all'intero delle quali, le diverse essenze curate dai Vivai Palandri, ricostituiscono i volumi geometrici dei componenti elettronici del pc. Su Ponte di Mezzo, inoltre, sarà presente la video istallazione "Urbi et Orbi" (pensata da Luigi Formicola e Tobia Pescia di Fondazione Sistema Toscana) in cui saranno trasmessi filmati in 2D e 3D su quello che rimane nella memoria in internet: il video ricostruirà le giornate di una donna attraverso i suoi filmati e le 'impronte digitali' lasciate in rete. I video saranno proiettati sia su schermi che, di notte, sulle acque dell'Arno, in un flusso continuo che si ispira al flusso delle informazioni in rete (dal 9 al 12/10, dalle ore 18.00 alle 0.00). Tra le curiosità l'utilizzo di qrcode dedicati al riconoscimento delle singole essenze in mostra. Altra istallazione in città il "Geoide", sempre a cura dell'architetto Formicola, una tensostruttura temporanea che ospiterà panel, interviste, concerti, spettacoli teatrali in Piazza dei Cavalieri, una delle piazze simbolo della storia e della ricerca non solo pisane. Tra le mostre in città presso gli spazi suggestivi del Bastione Sangallo, "Typing Design" che racconta le connessioni tra design, scrittura e innovazione tecnologica. Si potranno ammirare pietre miliari del design: dalla Lettera 22 al commodore c64, dal primo iphone Apple passando dal Computer Apple Macintosch ai software di dettatura elettronica.

jos2Tra le start up presentate quella di Jos Technology, spin-off dell'Università di Pisa già vincitrice, nel 2013, della Start Cup Toscana, che ha progettato un pannello microforato elettrificato a bassissima tensione su cui si possono posizionare dispositivi elettrici per l'alimentazione e la ricarica senza cavi (come smartphone, tablet e per la gestione di sistemi di illuminazione a led). A IF2014 Festival saranno presentate le novità dedicate al risparmio energetico di Jos. Tra le applicazioni presenti a IF anche: Spotlime, specializzata nella riceva di eventi last minute nei dintorni di Milano; Laqy che monitora la qualità dell'aria in ambienti chiusi e Pleiade un sistema ad alta integrazione per la gestione di dati clinici dei pazienti ospedalieri.



Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su www.internetfestival.it.

Leggi anche: Il Festival in sintesi. Le otto aree tematiche

 

 

manifesto_congressoLa Società Italiana di Fisica (SIF) inaugura il 22 settembre il suo 100° Congresso Nazionale, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e con il Comitato Organizzatore Locale del Congresso.

Al Congresso, che raduna la vasta comunità dei fisici italiani, saranno presentati i nuovi traguardi e le eccezionali sfide e della fisica moderna.

La giornata inaugurale prevede la cerimonia di premiazione, con l'attribuzione del Premio Enrico Fermi 2014 a Federico Faggin e della speciale Medaglia Galileo Galilei nel 450° anniversario della nascita del padre della scienza moderna a Tsung-Dao Lee (Premio Nobel per la Fisica 1957) e Antonino Zichichi.

A seguire, il Congresso si aprirà con la relazione di fisica subnucleare di Marcello Giorgi, dell'Università e INFN di Pisa: "50 anni di sensazionali violazioni di CP" nella quale sarà illustrata la scoperta, cinquanta anni fa a Brookhaven, della violazione della simmetria discreta CP attraverso lo studio del decadimento dei mesoni K neutri in due pioni. Tale scoperta sorprendente è stata la prima di un lungo percorso per la dimostrazione sperimentale della corretta interpretazione della violazione di CP all'interno della teoria standard della interazione elettrodebole tra particelle. La storia non è ancora finita e con i presenti esperimenti e con quelli in progetto continua la ricerca di nuove sorgenti di violazione che potrebbero consentire, tra l'altro, una interpretazione quantitativamente sufficiente del difetto di antimateria nell'Universo.

Sarà poi la volta della fisica della materia, con la relazione di Alessandra Lanzara della California University di Berkeley: "Controlling superconductivity with light" nella quale verrà discusso come controllare con la luce la superconduttività ad alta temperatura. Le implicazioni dei risultati ottenuti sono estremamente promettenti per la comprensione dei principi fondamentali alla base dei della natura della superconduttività non convenzionale in materiali innovativi.

I tradizionali lavori del Congresso prenderanno poi il via nel pomeriggio del 22 settembre alle ore 15.00, con 9 sezioni in parallelo nelle aule dell'Area Pontecorvo dell'Università, per un totale di oltre 600 presentazioni (relazioni plenarie e parallele su invito, e comunicazioni) nell'arco di 5 giorni, a coprire tutti i settori della fisica e sue applicazioni.

Il Congresso si concluderà il 26 settembre con due eventi celebrativi.

Il primo sarà in occasione dell'IYCr 2014, ossia dell'Anno Internazionale della Cristallografia proclamato quest'anno dall'ONU, con una relazione di Carmelo Giacovazzo del CNR: "Crystallography and Physics: a centennial relation".

Il secondo si svolgerà presso la Scuola Normale Superiore, con uno speciale workshop congiuntamente organizzato dalla Società Italiana di Fisica e dalla Società Italiana di Storia della Scienza, dal titolo: "Galileo Galilei da più punti di vista" che presenterà alcuni aspetti del genio e del talento di Galilei con un taglio storico e non solo scientifico.

Per celebrare Galilei, la SIF organizza infine nel quadro del Congresso per la sera del 23 settembre, alle 20.30, al Teatro Verdi, lo spettacolo: "Io dico l'Universo – Letture galileiane" interpretate da Giulio Scarpati e illustrate da Alessandro Bettini. Lo spettacolo, attraverso la lettura di alcuni brani galileiani, intende illustrare al grande pubblico la genialità degli esperimenti di Galilei scienziato, ma anche la bellezza della lingua di Galilei scrittore, e infine le connessioni con il disegno e la musica. A fare da intermedi o da sottofondo alle letture saranno le musiche del padre e del fratello Vincentio e Michelangelo Galilei.

A inaugurare il Congresso della SIF in presenza delle autorità accademiche e cittadine sarà il Presidente della SIF, Professoressa Luisa Cifarelli, la mattina di lunedì 22 settembre, presso l'Aula Magna dell'Area Pontecorvo dell'Università degli Studi di Pisa.

Maria Concetta MorroneMaria Concetta Morrone, docente di Fisiologia dell'Università di Pisa, è stata eletta socio corrispondente della prestigiosa Accademia dei Lincei per la Classe di Scienze di Fisiche, Matematiche e Naturali - Sezione Fisiologia, Farmacologia e Neuroscienze. L'Accademia dei Lincei, fondata nel 1603 da Federico Cesi, è la più antica accademia scientifica del mondo e annovera tra i suoi primi Soci Galileo Galilei. È la massima istituzione culturale italiana per promuovere, coordinare, integrare e diffondere le conoscenze scientifiche.

La professoressa Morrone è nota per le sue ricerche nell'ambito degli studi sul cervello e in particolare dello studio del sistema visivo dell'uomo e dei mammiferi. La sua attività scientifica è caratterizzata da una vasta multidisciplinarità che coinvolge studi biologici, computazionali e psicologici comprendendo anche studi di patologia cerebrale con i metodi più moderni del Brain imaging. Questi altissimi meriti scientifici, ampiamente riconosciuti anche a livello internazionale, sono collegati quindi a fondamentali risultati ottenuti in ambito delle neuroscienze con risvolti di grande interesse per la collettività.

Maria Concetta Morrone si è laureata in Fisica nel 1977 a Pisa ed è stata ricercatrice presso il dipartimento di Psicologia presso l'Università del Western Australia, la Scuola Normale Superiore di Pisa e dell'Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa. È diventata professoressa ordinaria di Psicofisiologia presso l'Università Vita-salute San Raffaele di Milano nel 2000 e dal 2008 è docente di Fisiologia dell'Università di Pisa. La professoressa Morrone è una esperta di fama internazionale della neurobiologia dei sistemi sensoriali nell'uomo e nei neonati soprattutto attraverso modelli matematici, studi di psicofisica dell'uomo e più recentemente a studi di patologia cerebrale.

Accademia dei LinceiPer le ricerche effettuate le sono stati conferiti premi e numerosi riconoscimenti, tra cui merita ricordare il Premio Nazionale dell'Accademia Dei Lincei per la Fisiologia e Patologia, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana nel 2002 e la Medaglia di Koffka per le ricerche sullo Sviluppo e sulla Percezione dall'Università di Giessen nel 2011. La fama della Morrone è testimoniata da più di 170 pubblicazioni internazionali e dall'elevato impatto delle riviste su cui sono pubblicate le ricerche (Nature, Nature Neuroscience, Neuron, TINS, etc.).

 

cover NaturwissenschaftenA distanza di più di sessant'anni dalle famose ricerche pubblicate da Konrad Lorenz su Naturwissenschaften, flagship journal della Springer, la disputa sull'importanza relativa delle abilità innate e apprese è ancora uno dei temi più caldi e affascinanti in etologia animale. Un recentissimo studio condotto da ricercatori dell'Università di Pisa ha analizzato come le preferenze olfattive innate di un animale possano essere fortemente influenzate da dinamiche di apprendimento associativo per segnali di pericolo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Naturwissenschaften che ha deciso di dedicargli la copertina del numero di settembre.

La ricerca ha riguardato un insetto di grande interesse applicato, Psyttalia concolor, imenottero utile per il controllo biologico delle mosche della frutta. Lo studio ha dimostrato che questo insetto utilizza la memoria a breve termine per apprendere informazioni relative a segnali di pericolo e, sulla base di queste, è in grado di invertire funzionalmente le preferenze olfattive innate a cui fa normalmente riferimento durante l'attività di ricerca di cibo e ospiti.

La ricerca è stata coordinata da Giovanni Benelli e Angelo Canale, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, e ha visto la collaborazione di Russell H. Messing, dell'Università delle Hawaii (USA) e Cesare Stefanini dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna. "Tra le potenziali ricadute applicative dei nostri risultati – spiega Benelli – lo scenario più interessante è la possibilità di condizionare in pre-rilascio i parassitoidi usati in programmi di lotta biologica, "insegnando" loro a evitare gli odori correlati a contesti di pericolo (es. l'odore dei loro predatori, tra cui diverse famiglie di aracnidi) e aumentandone così le possibilità di sopravvivenza in campo".

Ne hanno parlato:
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SportiviL'Università di Pisa ha festeggiato Martina Batini e Daniele Meucci, campioni dello sport che rappresentano degli esempi di come si possa coniugare attività sportiva ai massimi livelli e impegno negli studi. Gli atleti pisani, che quest'anno sono saliti alla ribalta internazionale per aver vinto rispettivamente l'argento individuale e l'oro a squadre ai Campionati mondiali di fioretto e l'oro nella maratona ai Campionati europei di atletica leggera, sono stati ricevuti a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello e dal prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti. I due ragazzi erano accompagnati dai docenti che li seguono nel loro percorso universitario: Gionata Carmignani e Franco Failli per Martina Batini; Andrea Caiti e Francesco Di Corato per Daniele Meucci. All'incontro era inoltre presente il professor Ugo Boggi, illustre chirurgo dell'Ateneo e amico del neo campione europeo di atletica.

 

La venticinquenne Martina Batini sta concludendo gli esami del corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale e da alcuni mesi ha avviato il progetto di tesi. Coordinata dal dottor Gionata Carmignani, sta lavorando alla definizione di un modello o linea guida gestionale per la progettazione e la creazione d'impresa, analizzando quali passi, metodi e strumenti di natura ingegneristica possono essere utilizzati per progettare un'azienda. La tesi, sviluppata insieme alla collega Sara Paolucci, costituirà un utile contributo alla prossima nascita di un esame sulla Progettazione e creazione d'impresa all'interno del corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale.


Sportivi 1

Anche il ventinovenne Daniele Meucci proviene dal settore ingegneristico. Dopo aver conseguito la laurea specialistica in Ingegneria dell'automazione, con una tesi dal titolo "Un algoritmo cooperativo per la stima di grandezze oceanografiche con una squadra di veicoli subacquei autonomi", sta ora completando il corso di dottorato in Ingegneria, programma Automatica, robotica e bioingegneria. In entrambi i corsi è stato seguito dal professor Andrea Caiti, all'interno di un gruppo di ricerca di cui fa parte il dottor Francesco Di Corato. In particolare, Daniele Meucci si occupa dello studio e definizione della intelligenza di bordo dei robot subacquei, affinché possano condurre senza supervisione dell'operatore umano missioni di monitoraggio ambientale, raccolta di dati oceanografici, ricerca archeologica, salvataggio e protezione. I metodi investigati prevedono che i robot non solo compiano la missione in autonomia, ma anche in squadra, cioè cooperando assieme e scambiandosi le informazioni, così da consentire a ciascun robot di adattare il proprio comportamento all'evoluzione della missione.

Le ricerche di Daniele Meucci rientrano nel progetto regionale "Thesaurus" (thesaurus.isti.cnr.it), di cui il Centro Piaggio dell'Università di Pisa è stato coordinatore, che vede la collaborazione della Scuola Normale, dell'Università di Firenze e dell'ISTI del CNR. Il progetto è orientato alla ricerca di siti archeologici nell'arcipelago toscano attraverso squadre di innovativi robot subacquei. Attualmente, il gruppo pisano di robotica marina sta partecipando al Progetto di ricerca di interesse nazionale denominato "Maris" (Marine Robotics for InterventionS).

 

Martina Batinimeucci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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