Domenica 11 torna la "Pisa Half Marathon"
Domenica 11 ottobre, dalle 9 alle 12.30, si svolgerà la quattordicesima edizione della “Pisa Half Marathon” che prevede la partecipazione di duemila atleti. La manifestazione, organizzata dall’associazione sportiva Leaning Tower Runners in collaborazione con l’associazione “Per Donare la Vita onlus”, promuove la donazione degli organi e dei tessuti a scopo di trapianto, sostenendo le famiglie delle persone sottoposte a trapianti. (Nella foto a destra la medaglia della maratona).
“A luglio abbiamo ritenuto ci fossero le condizioni per far svolgere in sicurezza la manifestazione e abbiamo deciso di farla – spiega il professor Ugo Boggi, che da diversi anni si impegna a fondo nell’organizzazione - Siamo contenti se possiamo dare un segnale di ripartenza alla città, anche se non è questo il nostro scopo. Il nostro contributo non sarà considerevole ma simbolicamente pensiamo che possa essere importante”.
“Anche quest’anno – dice il professor Marco Gesi, prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio - l’Ateneo ha assicurato il suo sostegno alla mezza maratona, con la piena consapevolezza dell’importanza del tema della donazione di organi. Tale collaborazione, che lo scorso anno era legata alle celebrazioni per il 50° anniversario dalla nascita del cdl in informatica, si concretizzerà nella possibilità di visitare gratuitamente i musei dell’Ateneo, grazie a un accordo con il Sistema Museale di Ateneo. Il settore dei trapianti, grazie a una Scuola di lunga e prestigiosa tradizione e oggi soprattutto all’attività dello stesso professor Boggi, è una delle eccellenze riconosciute di cui l’Università e la città di Pisa possono andare fieri”.
Un momento della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
Le novità
La prima novità è quella che la gara si disputerà. Il momento storico non facilita iniziative di questo genere, perciò è importante per prima cosa ringraziare chi lo ha reso possibile. Il Comitato Organizzativo ringrazia il Comune di Pisa, la Prefettura, e la Questura per essere sempre stati disponibili al dialogo e per aver, infine, approvato lo svolgimento della gara. Si ringrazia inoltre la FIDAL nazionale, nella persona del suo presidente Alfio Giomi, per aver ugualmente dialogato con gli organizzatori e per aver approvato il piano operativo per lo svolgimento della manifestazione. Il Comitato Organizzatore spera che il grande sforzo profuso sia coronato da successo e che possa servire a motivare, con ogni dovuta precauzione, iniziative che possano contribuire alla ripartenza, anche economica, della città.
La Pisa Half Marathon 2020 introduce inoltre con quest’edizione alcune novità che verranno mantenute anche nelle edizioni successive.
Per prima cosa, a partire dalla XIV edizione viene adottata la modalità del numero chiuso delle iscrizioni. Per quest’anno il numero dei partecipanti è limitato a 2000, divisi fra 500 ammessi alla Pisa Ten (gara sui 10 Km, sia nella versione competitiva che in quella non competitiva) e 1500 alla gara sulla classica distanza della mezza maratona.
Solo per la mezza maratona, invece, sono (e saranno) previste due opzioni di iscrizione: BASIC (comprensiva di pettorale e medaglia) e PRO (comprensiva di pettorale, medaglia e pacco gara), ognuna con quote crescenti in base alla disponibilità dei pettorali. L’opzione BASIC è stata introdotta per venire incontro alle numerose richieste dei partecipanti delle edizioni passate, e ha avuto un immediato riscontro: tutti e 400 i pettorali disponibili con questa opzione sono stati esauriti in pochi mesi dall’apertura delle iscrizioni.
Da quest’anno aumentano anche i premi, con un occhio di riguardo per i gruppi podistici: un premio speciale andrà alle società con il maggior numero di atleti classificati (valido sia per la mezza maratona che per la Pisa Ten). In palio, numerose iscrizioni gratuite alla manifestazione dell’edizione successiva.
Parallelamente alla manifestazione a Pisa, dal 4 all’11 ottobre si correrà la prima edizione della V-Run (la corsa virtuale della Pisa Half Marathon). Si tratta di una nuova iniziativa in cui gli atleti che si sono iscritti all’evento possono correre dove preferiscono fornendo al Comitato Organizzatore prova della distanza corsa grazie alle rilevazioni dei sistemi GPS sportivi. Per la XIV edizione figurano già iscritti da tantissime città italiane, ma non mancano partecipazioni internazionali da Belgio, Svezia e Corea del Sud.
Stato delle iscrizioni
Al momento attuale sono quasi esauriti i 2000 pettorali disponibili a numero chiuso. I pettorali della Pisa Ten sono esauriti già da diversi giorni, mentre sono a disposizione ancora alcune decine di pettorali per la Pisa Half Marathon. Tra gli iscritti, atleti di 22 diverse nazionalità e di 29 province italiane.
Svolgimento e misure anti Covid-19
Data l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 tutt’ora in corso i regolamenti della Pisa Half Marathon e della Pisa Ten hanno accolto e integrato le linee guida stabilite dal protocollo FIDAL per le manifestazioni non stadia. I regolamenti sono consultabili nel dettaglio sul sito della manifestazione www.mezzamaratonapisa.it. Di seguito elenchiamo le più importanti variazioni.
Marcia non competitiva
Purtroppo per quest’anno non è stato possibile organizzare in sicurezza il “Trofeo delle Tre Province”, la tradizionale marcia non competitiva che da anni accompagna la Pisa Half Marathon.
Expo e ritiro dei pettorali
L’Expo Village pre-gara è confermato in piazza Vittorio Emanuele II, ma per la sola giornata di sabato 10 ottobre, dalle 9 alle 19. Tutte le presentazioni e gli eventi in programma si svolgeranno regolarmente nel rispetto delle norme del distanziamento sociale.
Il pettorale e il pacco gara potranno essere ritirati in quest’occasione. È possibile (ma non obbligatorio) prenotare l’orario di ritiro, al fine di evitare assembramenti.
Start Village
L’accesso allo Start Village per questa edizione sarà consentito esclusivamente agli atleti. Non saranno previsti spazi o aree dedicati al pubblico. Per potervi accedere, gli atleti dovranno superare il controllo della temperatura corporea e depositare un’autocertificazione, consegnata assieme al pettorale, che attesti la mancanza di problematiche infettive note e/o di esposizione al rischio di contagio. All’interno dello Start Village sarà obbligatorio mantenere il distanziamento sociale e indossare dispositivi di protezione (mascherine), anch’essi forniti assieme al pettorale.
Lo Start Village sarà composto da tre aree: servizi, griglia di attesa e griglia di partenza. Un sistema di segnaletica verticale (cartelli) e orizzontale (segnaposti) guideranno gli atleti al corretto posizionamento nelle fasi di pre-partenza (distanziamento reciproco di almeno 1 metro in griglia).
Partenza a onde
La XIV edizione della Pisa Half Marathon prevede quattro partenze (onde), una ogni mezz’ora a partire dalle ore 9. La partenza avverrà, come negli anni passati, in via Contessa Matilde, all’altezza dell’I.I.S. Da Vinci-Fascetti. La strada sarà chiusa al traffico dal semaforo di Bagni di Nerone all’incrocio con via Cammeo Carlo Salomone.
Gli atleti troveranno stampato sul pettorale tutte le informazioni riguardanti la partenza: onda, orario di ritrovo, orario di partenza, posizione da tenere in griglia. La prima onda a partire sarà quella della Pisa Ten, con gli atleti élite in testa. Per la mezza maratona gli atleti élite saranno invece assegnati al primo start dopo la Pisa Ten (onda 2, ore 9:30).
Gli atleti avranno l’obbligo di indossare la mascherina almeno per i primi 500 metri dopo lo start, come previsto dal protocollo FIDAL.
Percorso
I ristori saranno previsti come da regolamento FIDAL, e distribuiranno solo acqua in confezioni singole con l’eccezione del ristoro al km 15, dove saranno disponibili anche cibi solidi (sempre in confezioni sigillate). Come richiesto dal protocollo FIDAL, non saranno previsti i punti di spugnaggio.
È richiesto agli atleti di evitare la corsa “in gruppo” (no draft rule) al fine di mantenere il distanziamento sociale anche in gara, sempre in accordo alle linee guida FIDAL.
Arrivo
Attraversata la linea d’arrivo gli atleti dovranno immediatamente indossare la mascherina fornita dai volontari in busta sigillata assieme al pacco ristoro, all’interno del quale troveranno la medaglia, cibo e acqua (sempre in confezioni sigillate). Non sarà consentito agli atleti di sostare nell’area di arrivo più del tempo necessario.
Non saranno esposte classifiche nell’area arrivo: le classifiche saranno disponibili soltanto online sul sito ufficiale www.mezzamaratonapisa.it. Tutte le classifiche saranno redatte in base alla rilevazione elettronica dei tempi a partire dal passaggio sula linea di partenza (real time), per permettere un unico ordine di arrivo per la Pisa Ten e per tutte le onde della mezza maratona.
Per evitare assembramenti, non si terrà alcuna cerimonia di premiazione in Piazza dei Miracoli. Tutti i premi verranno spediti a casa. Per gli atleti locali il Comitato Organizzatore si riserva di poter organizzare una cerimonia di premiazione nelle settimane successive all’evento.
Modifiche alla viabilità
La strada statale Aurelia è l’arteria più importante incrociata dal percorso della Pisa Half Marathon; a causa delle partenze a onde la strada sarà chiusa in 4 momenti distinti, con riapertura del traffico tra un’onda e l’altra.
Per la stessa ragione, si allungheranno i tempi di chiusura al traffico delle strade interessate dall’evento rispetto alla passata edizione. L’arrivo degli ultimi concorrenti è previsto per le ore 13.30 circa, con graduale riapertura delle strade al passaggio del servizio scopa.
Partner, collaborazioni e sponsor
Grazie alla rinnovata collaborazione con l’Università di Pisa, gli atleti e i loro accompagnatori potranno accedere gratuitamente ai musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa nei giorni della manifestazione.
Anche quest’anno Ford Blu Bay, San Rossore Sport Village e Biancoforno sponsorizzeranno l’evento, assieme a San Benedetto (per la prima volta sponsor della Pisa Half Marathon). Lo sponsor tecnico sarà Mizuno.
Il media partner dell’evento sarà ancora una volta Radio Bruno, presente all’Expo del sabato, allo Start Village e nell’area di arrivo la domenica della gara.
Atleti élite
Il gruppo degli atleti élite sarà nutrito come non mai. Assente il testimonial per eccellenza della manifestazione, Daniele Meucci (reduce dalla maratona di Londra) saranno presenti allo Start Village celebrati campioni nazionali e internazionali, assieme a un’ottima rappresentanza di atleti africani.
La Pisa Half Marathon 2020 vedrà anche la partecipazione di alcuni atleti molto speciali.
Andrea Lanfri, atleta paralimpico (corre con protesi simili a quelle di Pistorius) che si cimenterà per la prima volta sulla distanza della mezza maratona proprio a Pisa.
Antonino Lollo, poliziotto ed atleta di ottimo livello, già vincitore dell’edizione 2017 della Pisa Marathon (la manifestazione di dicembre). Lollo ha donato un suo stipendio a sostegno delle operazioni per contrastare la pandemia COVID-19.
Domenico Ricatti, già nazionale di atletica leggera, Campione Italiano Assoluto del 10.000 metri (su pista e su strada), Campione Italiano Master di maratona e mezza maratona (2019).
Lorenzo Properzi, “fresco” Campione Italiano di Mezza Maratona Juniores (Verona, 2020).
Ringraziamenti
La XIV edizione della Pisa Half Marathon sarà l’occasione per ricordare ancora una volta Francesco Avino, volontario tragicamente scomparso alla vigilia dell’edizione dell’anno 2017, e Pietro Ciccorossi, medico epatologo del Centro trapianti di Pisa, scomparso nel 2015.
Il Comitato Organizzatore desidera ringraziare le istituzioni locali e tutti coloro che renderanno possibile lo svolgimento della manifestazione. In particolare:
• Le forze del volontariato locale
• Le forze del volontariato sanitario (Pubblica Assistenza, Misericordia, e Croce Rossa)
• Geofor
• La Onlus Regalami un Sorriso
• L’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
• L’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci
(fonte: organizzatori "Pisa Half Marathon")
L’Eteam Squadra Corse dell’Università di Pisa cerca collaboratori per la stagione 2020/2021
L’Eteam Squadra Corse dell’Università di Pisa sta cercando studenti e studentesse per partecipare alla stagione 2020-2021. La Squadra Corse è un gruppo costituito da studenti multidisciplinari che ogni anno, collaborando insieme, progettano e realizzano una monoposto per partecipare alle competizioni di Formula Student, a livello nazionale e internazionale. Nell’ultima competizione, tenutasi nell’anno 2019, la squadra ha riscosso successo sia in Italia che in Germania conquistando il primo posto in ben tre prove.
Partecipare alla squadra è un’occasione per sperimentare nuove abilità, un’importante esperienza formativa riconosciuta anche all’esterno dell’università, e da poter inserire anche nel proprio curriculum.
Per maggiori informazioni, vistare il sito http://eteamsquadracorse.unipi.it/recruiting/faq, da dove è possibile compilare la richiesta di recruiting.
Per saperne di più e parlare con i ragazzi dell'Eteam, è inoltre possibile partecipare alla riunione che si terrà il 10 ottobre alle ore 17 nel canale teams al link http://tiny.cc/e-team-recruiting.
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Partecipare alla squadra è un’occasione per sperimentare nuove abilità, un’importante esperienza formativa riconosciuta anche all’esterno dell’università, e da poter inserire anche nel proprio curriculum.
Per maggiori informazioni, vistare il sito http://eteamsquadracorse.unipi.it/recruiting/faq, da dove è possibile compilare la richiesta di recruiting.
Per saperne di più e parlare con i ragazzi dell'Eteam, è inoltre possibile partecipare alla riunione che si terrà il 10 ottobre alle ore 17 nel canale Teams al link http://tiny.cc/e-team-recruiting.
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Sviluppo di un codice Matlab per l’implementazione della Virtual Crack Closure Technique (VCCT) riveduta”
Dall’Etiopia a Pisa: arrivati i due studenti del progetto UNICORE
Sono arrivati a Pisa i due studenti eritrei di UNICORE, il progetto University Corridors for Refugees che darà loro, già rifugiati in Etiopia, l'opportunità di proseguire il loro percorso accademico in Italia attraverso delle borse di studio. Tesfalem e Mehari sono stati accolti all’Università di Pisa con una piccolo cerimonia di benvenuto che si è tenuta nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza introdotta dal rettore Paolo Mancarella e dal prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali Francesco Marcelloni. Presenti anche alcuni professori che seguiranno i ragazzi nel loro percorso di studi, i rappresentanti dei partner territoriali del progetto (Caritas Diocesana Pisana, Chiesa Valdese e Cuamm), la vicedirettrice del CISP e lo staff dell’Ufficio internazionale dell’Ateneo.
"Nel tempo che passerete qui da noi scoprirete un luogo in cui uno studente ha l'opportunità di studiare e vivere in un contesto davvero straordinario: dall'ambiente universale che ogni giorno si respira nelle aule e nei laboratori, a una Pisa animata da un inatteso spirito cosmopolita, che nasce dall'essere un luogo in cui si ritrova una delle maggiori concentrazioni di sapere e di qualità scientifica in Italia - ha detto il rettore Paolo Mancarella - Sono sicuro che saprete far buon uso di tutto ciò e che sfrutterete al massimo le opportunità che questa nostra istituzione, antica di quasi 700 anni, vi saprà offrire”.
All’Università di Pisa Tesfalem frequenterà laurea magistrale in Computer Science and Networking, mentre Mehari quella in Exploration and applied Geophysics. “Voglio esprimere ancora una volta la mia gratitudine a tutti coloro che ci hanno accolto qui a Pisa con grande calore – ha dichiarato Mehari nel suo intervento - È un po' come aver ritrovato una famiglia: tutti si prendono cura di noi, ci sorridono e fanno in modo che non ci manchi niente. Siamo davvero molto motivati e pronti ad affrontare le sfide che ci pone questa nuova vita per raggiungere i nostri obiettivi di studio”. “Sono molto grato per quello che l'Università di Pisa sta facendo per me – ha aggiunto Tesfalem - Questa borsa di studio ci ha aperto una porta verso un futuro brillante e spero che nei prossimi anni dia la stessa opportunità ai molti studenti che si trovano nei campi rifugiati e che, nonostante un grande potenziale, non hanno i mezzi per proseguire gli studi”.
Il progetto UNICORE coinvolge in tutto 10 atenei italiani e vede la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, di Caritas Italiana e Diaconia Valdese. Per l'Università di Pisa la partecipazione al Progetto Corridoi Universitari si inserisce nel quadro delle molteplici azioni adottate per sostenere l'ammissione dei rifugiati all'istruzione e alla ricerca universitaria, promuovendo l'integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica. "I rifugiati non sono numeri e non sono un peso. Con questo progetto e insieme a un gruppo di enti e di persone di valore, abbiamo dimostrato che creare canali sicuri di ingresso in Italia è possibile e che l'università sa fare la sua parte", ha commentato il professor Marcello Di Filippo, referente del progetto.
Dall’Etiopia a Pisa: arrivati i due studenti del progetto UNICORE
Sono arrivati a Pisa i due studenti eritrei di UNICORE, il progetto University Corridors for Refugees che darà loro, già rifugiati in Etiopia, l'opportunità di proseguire il loro percorso accademico in Italia attraverso delle borse di studio. Tesfalem e Mehari sono stati accolti all’Università di Pisa con una piccolo cerimonia di benvenuto che si è tenuta nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza introdotta dal rettore Paolo Mancarella e dal prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali Francesco Marcelloni. Presenti anche alcuni professori che seguiranno i ragazzi nel loro percorso di studi, i rappresentanti dei partner territoriali del progetto (Caritas Diocesana Pisana, Chiesa Valdese e Cuamm), la vicedirettrice del CISP e lo staff dell’Ufficio internazionale dell’Ateneo.
"Nel tempo che passerete qui da noi scoprirete un luogo in cui uno studente ha l'opportunità di studiare e vivere in un contesto davvero straordinario: dall'ambiente universale che ogni giorno si respira nelle aule e nei laboratori, a una Pisa animata da un inatteso spirito cosmopolita, che nasce dall'essere un luogo in cui si ritrova una delle maggiori concentrazioni di sapere e di qualità scientifica in Italia - ha detto il rettore Paolo Mancarella - Sono sicuro che saprete far buon uso di tutto ciò e che sfrutterete al massimo le opportunità che questa nostra istituzione, antica di quasi 700 anni, vi saprà offrire".
All’Università di Pisa Tesfalem frequenterà laurea magistrale in Computer Science and Networking, mentre Mehari quella in Exploration and applied Geophysics. “Voglio esprimere ancora una volta la mia gratitudine a tutti coloro che ci hanno accolto qui a Pisa con grande calore – ha dichiarato Mehari nel suo intervento - È un po' come aver ritrovato una famiglia: tutti si prendono cura di noi, ci sorridono e fanno in modo che non ci manchi niente. Siamo davvero molto motivati e pronti ad affrontare le sfide che ci pone questa nuova vita per raggiungere i nostri obiettivi di studio”. “Sono molto grato per quello che l'Università di Pisa sta facendo per me – ha aggiunto Tesfalem - Questa borsa di studio ci ha aperto una porta verso un futuro brillante e spero che nei prossimi anni dia la stessa opportunità ai molti studenti che si trovano nei campi rifugiati e che, nonostante un grande potenziale, non hanno i mezzi per proseguire gli studi”.
Da sinistra: Mehari e Tesfalem.
Il progetto UNICORE coinvolge in tutto 10 atenei italiani e vede la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, di Caritas Italiana e Diaconia Valdese. Per l'Università di Pisa la partecipazione al Progetto Corridoi Universitari si inserisce nel quadro delle molteplici azioni adottate per sostenere l'ammissione dei rifugiati all'istruzione e alla ricerca universitaria, promuovendo l'integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica. "I rifugiati non sono numeri e non sono un peso. Con questo progetto e insieme a un gruppo di enti e di persone di valore, abbiamo dimostrato che creare canali sicuri di ingresso in Italia è possibile e che l'università sa fare la sua parte", ha commentato il professor Marcello Di Filippo, referente del progetto.
A colloquio con Olga Tokarczuk, Nobel per la letteratura nel 2019
Fabrizio Franceschini, Direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa e Coordinatore del progetto di Ricerca L’ebreo errante: temi, idee e persone in movimento nello spazio e nel tempo, e Giovanna Tomassucci, membro del CISE e docente di Letteratura polacca, lo scorso settembre, nella cornice del festival Pordenonelegge, hanno incontrato Olga Tokarczuk, che ha ricevuto nel 2019 il Premio Nobel per la letteratura (2018).
Fabrizio Franceschini e Olga Tokarczuk
Come sottolinea Tomassucci (a destra nella foto con la Premio Nobel), la Tokarczuk ha conquistato schiere di lettori di molti paesi con i suoi racconti e romanzi che riflettono sul rapporto con il tempo e la morte, con il mito, la storia e il mondo delle creature viventi, da noi sottomesso e ignorato. Pur esprimendo dissenso e indignazione, essi ci narrano quel “potenziale degli sconfitti” cui la scrittrice è estremamente sensibile, anche grazie alla sua formazione di psicologa: figure costrette ai margini, spesso donne, capaci di fermarsi a osservare il mondo da una prospettiva rovesciata ed empatica e di salvarlo dall’alienazione.
“Nel lungo e caloroso incontro di domenica 20 mattina abbiamo parlato- aggiunge Franceschini - dei temi cari alla narratrice, legati a un nuovo paradigma che non vede più l’uomo maschio, forte dei suoi dogmatici credi, al centro dell’Universo e in una posizione di dominio sulle donne, sugli animali e sulle cose, ma configura un’umanità di donne e di uomini ricca di diverse lingue, religioni e culture e intenta a costruire un nuovo rapporto con gli animali e col pianeta. Questa non è una prospettiva “buonista” o falsamente irenistica, ma un programma di iniziativa e di lotta che anche con la sua opera Tokarczuk vuole creativamente alimentare”.
L’ultimo, originalissimo e fortunato romanzo di Tokarczuk, Ksiegi Jakubowe (2014), è frutto di un appassionato lavoro di dieci anni e presenta un complesso affresco sul mondo che ruota intorno alla controversa figura del “Messia” sabbatista Jakob Frank. Il testo, già tradotto in inglese e francese (The books of Jakob, Les livres de Jakób), apparirà in italiano nella prima metà del 2021.
“Dio si deve esser detto – dice una frase del libro – Non posso avere un uomo a un tempo libero e totalmente sottomesso. Non posso avere un uomo totalmente libero da ogni peccato che possa essere un uomo. Preferisco quindi un’umanità peccatrice a un mondo senza uomini.”
Nel corso dell’incontro si è discusso della possibilità di costruire a Pisa, nel 2021, un importante momento di riflessione letteraria, linguistica e ideale attorno a questo grande libro. Olga ha accolto con grande slancio e convinzione l’idea, dando a Tomassucci e Franceschini un cordiale arrivederci a Pisa.
Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020: menzione speciale a "M A N A S - sui sentieri della mente"
Il progetto di film "M A N A S - sui sentieri della mente" di Livia Giunti e Francesco Andreotti, laureati e docenti dell'Università di Pisa, ha ricevuto una menzione speciale alla 35ma edizione del prestigioso Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020 dedicato alla scrittura di film documentari. Il film, che sta producendo la società SANTIFANTI di Pisa, si propone di raccontare in maniera creativa le missioni in India e le attività di ricerca del professor Bruno Neri, docente del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, che hanno come oggetto l'analisi degli effetti degli stati non ordinari di coscienza indotti mediante pratiche meditative sull'attività cerebrale. La ricerca multidisciplinare, che vede coinvolti ricercatori dell'Ateneo pisano e studiosi delle più antiche e prestigiose università monastiche tibetane, è coordinata dal professor Angelo Gemignani del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica.
I due registi, oltre a essere laureati dell'Ateneo, svolgono attività di docenza all'Università di Pisa: Livia Giunti insegna "Italian Cinema" al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere e "Cultura digitale" al Campus Lucca; Francesco Andreotti è docente del laboratorio di tecniche di ripresa video al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere.
Queste le motivazioni della giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020 che ha assegnato la menzione speciale al film: "Per aver sviluppato un progetto estremamente originale in maniera complessa e articolata, dimostrando, anche durante la sessione di pitch, una consapevolezza stilistica che si promette di governare e integrare stilemi registici e sguardi eterogenei: dall'osservativo alla visione soggettiva, all'onirico. Il progetto riflette inoltre su un tema di grande rilevanza nel dibattito attuale che coinvolge i rapporti fra scienza e spiritualità, Oriente e Occidente, cultura scientifica e filosofia buddista, seguendo le nuove traiettorie di ricerca medica sperimentale intorno alle neuroscienze e alle frontiere inesplorate fra mente e cervello".
La produzione si avvale della collaborazione di Costanza Julia Bani come producer internazionale, (PhD Università di Pisa e assistant professor per la cattedra di Film and Media Production alla Stockholms Dramatiska Högskola/Stockholm University of the Arts) e del contributo di Federico Gherardini, ideatore e primo finanziatore del progetto.
Borsa di ricerca per lo svolgimento di una ricerca dal titolo: “Limiti fondamentali per comunicazioni wireless con superfici intelligenti”.
Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020: menzione speciale a “M A N A S - sui sentieri della mente”
Il progetto di film “M A N A S - sui sentieri della mente” di Livia Giunti e Francesco Andreotti, laureati e docenti dell’Università di Pisa, ha ricevuto una menzione speciale alla 35ma edizione del prestigioso Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020 dedicato alla scrittura di film documentari. Il film, che sta producendo la società SANTIFANTI di Pisa, si propone di raccontare in maniera creativa le missioni in India e le attività di ricerca del professor Bruno Neri, docente del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che hanno come oggetto l’analisi degli effetti degli stati non ordinari di coscienza indotti mediante pratiche meditative sull’attività cerebrale.
Il regista Francesco Andreotti e il professor Bruno Neri (secondo e terzo da sinistra).
La ricerca multidisciplinare, che vede coinvolti ricercatori dell’Ateneo pisano e studiosi delle più antiche e prestigiose università monastiche tibetane, è coordinata dal professor Angelo Gemignani del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica.
I due registi, oltre a essere laureati dell’Università di Pisa, svolgono attività di docenza in alcuni corsi di laurea dell'Ateneo: Livia Giunti insegna “Italian Cinema” al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere e “Cultura digitale” al Campus Lucca; Francesco Andreotti è docente del laboratorio di tecniche di ripresa video al Dipartimento di Civiltà e forme del sapere.
Il regista Francesco Andreotti durante le riprese.
Queste le motivazioni della giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema 2020 che ha assegnato la menzione speciale al film: “Per aver sviluppato un progetto estremamente originale in maniera complessa e articolata, dimostrando, anche durante la sessione di pitch, una consapevolezza stilistica che si promette di governare e integrare stilemi registici e sguardi eterogenei: dall’osservativo alla visione soggettiva, all’onirico. Il progetto riflette inoltre su un tema di grande rilevanza nel dibattito attuale che coinvolge i rapporti fra scienza e spiritualità, Oriente e Occidente, cultura scientifica e filosofia buddista, seguendo le nuove traiettorie di ricerca medica sperimentale intorno alle neuroscienze e alle frontiere inesplorate fra mente e cervello”.
La regista Livia Giunti con l'attestato del Premio.
La produzione si avvale della collaborazione di Costanza Julia Bani come producer internazionale, (PhD Università di Pisa e assistant professor per la cattedra di Film and Media Production alla Stockholms Dramatiska Högskola/Stockholm University of the Arts) e del contributo di Federico Gherardini, ideatore e primo finanziatore del progetto.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..