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Il CISUP, Centro per la Integrazione della Strumentazione dell'Università di Pisa, bandisce un concorso di idee destinato a studenti, borsisti, dottorandi e assegnisti dell'Università di Pisa per la realizzazione di un logo in grado di sintetizzare e comunicare la sua visione e il suo ruolo.

Il Centro gestisce e coordina l'attività di laboratori interdipartimentali, fornendo accesso a un vasto insieme di attrezzature e strumenti per la ricerca nel campo delle scienze fisiche e della natura.

Il premio in palio è un buono spesa da 1.000 euro per l'acquisto di materiale informatico.

Scadenza: 29 dicembre ore 14:00

In calce a questa pagina si trovano il bando del concorso, il regolamento del CISUP (che ne dettaglia le finalità), e la liberatoria per l'invio della proposta.

Per informazioni e invio delle proposte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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logo StAr okCi saranno i resti lignei provenienti dal villaggio preistorico di Biskupin, in Polonia, al centro di uno studio che coinvolge anche ricercatrici del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa. Ha infatti da poco avuto inizio il progetto StAr - Development of Storage and assessment methods suited for organic Archaeological artefacts - che ha l’obiettivo di studiare strategie di stabilizzazione chimico-fisica di reperti archeologici di natura organica, quali legno e cuoio, nel periodo immediatamente successivo allo scavo.

Il progetto, finanziato nell’ambito JPI Cultural Heritage, l’iniziativa europea di programmazione congiunta su patrimonio culturale e cambiamenti globali, è coordinato da ARC-Nucléart di Grenoble in Francia e vede tra gli altri partner il Museum of Cultural History dell’Università di Oslo (Norvegia) e il Museo archeologico di Biskupin. Il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa è costituito da Erika Ribechini, coordinatrice dell’unità, Jeannette J. Lucejko, Francesca Modugno e Maria Perla Colombini.

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Nella foto il team di ricerca, da sinistra: prof.ssa Erika Ribechini, prof.ssa Francesca Modugno, prof.ssa Maria Perla Colombini, dott.ssa Jeannette Lucejko, dott.ssa Alessia Andreotti.

Nel corso del progetto saranno dunque studiati reperti in legno rinvenuti a Biskupin, un importante sito archeologico polacco nel quale sono stati ritrovati consistenti resti lignei di un insediamento umano fortificato risalente all'età del bronzo (VIII sec. a.C.) e oggi anche sede dell’omonimo museo archeologico. “La stabilizzazione di materiali organici è fondamentale al fine di avere il tempo necessario per individuare e applicare i migliori e più idonei trattamenti di conservazione – spiega la professoressa Ribechini – La nostra unità di ricerca avrà il ruolo di sviluppare, validare e applicare metodologie innovative per la caratterizzazione dei reperti archeologici come legno e cuoio, e la valutazione del loro stato di degrado prima, durante e dopo la loro stabilizzazione e l’applicazione di protocolli conservativi”.

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Biskupin, il sito archeologico polacco nel quale sono stati ritrovati consistenti resti lignei di un insediamento umano fortificato risalente all'età del bronzo (VIII sec. a.C.) e oggi anche sede dell’omonimo museo archeologico.

Per raggiungere gli obiettivi del progetto saranno utilizzate tecniche analitiche strumentali all’avanguardia, come quelle basate su pirolisi accoppiata alla gas cromatografia e spettrometria di massa (Py-GC/MS) e sull’analisi dei gas evoluti (EGA-MS), anche grazie a una strumentazione recentemente acquisita dal Centro per l'Integrazione della Strumentazione scientifica dell'Università di Pisa (CISUP), nonché metodi analitici basati su cromatografia in fase gassosa o liquida accoppiata alla spettrometria di massa (GC/MS e LC-ESI-Q-ToF-MS). “Queste tecniche consentono di studiare il legno archeologico a livello molecolare dando informazioni sulla presenza delle macromolecole (lignina, cellulosa e emicellulosa) che lo costituiscono e sul loro grado di ossidazione e depolimerizzazione, fornendo le basi chimiche per la scelta dei migliori metodi di stabilizzazione e conservazione”, conclude la professoressa Ribechini.

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I reperti lignei rinvenuti a Biskupin (Polonia) nel 1936 e oggi oggetto di studio. 

Il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa ha una vasta esperienza nello studio e caratterizzazione di legno archeologico come dimostrato dai numerosi progetti e collaborazioni sviluppate su questa tematica. Ha infatti partecipato allo studio del legno delle navi antiche di Pisa, di legni rinvenuti a Ercolano e quelli che costituiscono la collezione di Oseberg (Norvegia) risalenti all’epoca vichinga.

Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha attivato l'iniziativa "StudioSì - Fondo Specializzazione Intelligente", dedicata agli studenti che intendono usufruire di un finanziamento a sostegno della propria formazione universitaria.

In particolare, questa opportunità è rivolta a chi è iscritto o si sta iscrivendo a un corso di laurea a ciclo unico o magistrale, a un master di primo o secondo livello o a una scuola di specializzazione in qualsiasi università riconosciuta dal MUR, tranne quelle telematiche, con termine del corso di studio non oltre il 31 dicembre 2025. Condizione necessaria è la residenza in una delle seguenti otto regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Erogato dal gruppo bancario ICCREA e da Intesa San Paolo, con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), l'iniziativa "StudioSì" prevede l'erogazione di importi fino a 50.000 euro a tasso zero, senza spese e senza alcun tipo di garanzia, anche in assenza di reddito, a copertura dei costi sostenuti per le tasse e per altri aspetti legati alla vita universitaria quali affitto, vitto, trasporto, viaggi, materiale didattico e di supporto.

Per ulteriori informazioni sui requisiti e sulle modalità di partecipazione:

Giovedì, 19 Novembre 2020 15:36

StudioSì: i finanziamenti del MUR

Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha attivato l'iniziativa "StudioSì - Fondo Specializzazione Intelligente", dedicata agli studenti che intendono usufruire di un finanziamento a sostegno della propria formazione universitaria.

In particolare, questa opportunità è rivolta a chi è iscritto o si sta iscrivendo a un corso di laurea a ciclo unico o magistrale, a un master di primo o secondo livello o a una scuola di specializzazione in qualsiasi università riconosciuta dal MUR, tranne quelle telematiche, con termine del corso di studio non oltre il 31 dicembre 2025. Condizione necessaria è la residenza in una delle seguenti otto regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Erogato dal gruppo bancario ICCREA e da Intesa San Paolo, con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), l'iniziativa "StudioSì" prevede l'erogazione di importi fino a 50.000 euro a tasso zero, senza spese e senza alcun tipo di garanzia, anche in assenza di reddito, a copertura dei costi sostenuti per le tasse e per altri aspetti legati alla vita universitaria quali affitto, vitto, trasporto, viaggi, materiale didattico e di supporto.

Per ulteriori informazioni sui requisiti e sulle modalità di partecipazione:

 

https://cisp.unipi.it/formazione/corsi-brevi/corso-leadership-e-sviluppo-organizzativo/

La torre di Pisa si illuminerà di blu come segno di unione e di speranza in occasione della nuova edizione di “Bright, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori” il prossimo 27 novembre. Ma non sarà l’unica, ad accendersi in città ci saranno infatti anche i luoghi simbolo della ricerca, il rettorato a Palazzo alla Giornata per l’Università di Pisa, il Palazzo della Carovana per la Scuola Normale e la sede della Scuola Sant’Anna in piazza Martiri della Libertà.

"In un anno difficile come quello che stiamo vivendo - commenta il Rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - la luce di Bright continua a brillare sulla ricerca scientifica. Mai come oggi, d'altronde, è chiaro a tutti come la comunità scientifica abbia un ruolo fondamentale nella costruzione di un futuro migliore. Perché questo sia possibile è necessario, però, sostenere la ricerca con ogni mezzo e far sì che le nuove generazioni vi si avvicinino in modo consapevole. Per questo l'Università di Pisa ha voluto celebrare con il massimo impegno anche questa edizione di Bright-night, mettendo insieme un programma di circa 80 appuntamenti fra dirette sul web ed eventi registrati. Un'edizione "digitale" e questo, spero, ancor più in grado di raggiungere un vasto pubblico per un dialogo sempre più stretto e avvincente tra Università e città".

E’ infatti un’edizione straordinaria e speciale questa di Bright 2020 che per l’emergenza Covid-19 si sposta dalle piazze cittadine a quelle virtuali con moltissimi appuntamenti sul web registrati e in diretta. Gli stessi di sempre sono invece gli enti della ricerca del territorio pisano coinvolti: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ego-Virgo Cascina.
Per quanto riguarda l’Università di Pisa parte centrale di tutto il programma sarà una diretta on line dalle 16 alle 18,30 condotta dalla giornalista e divulgatrice scientifica Silvia Bencivelli dal titolo “Bright 2020 – Il futuro è (in) remoto” che servirà da contenitore, guida e approfondimento per gli eventi della giornata.
Introdotta dalla musica composta per l’occasione dal maestro Manfred Giampietro direttore dell’Orchestra dell’Università, si parte con l’inaugurazione con i video di saluto dei rappresentanti degli enti pisani e della neo eletta assessora all’università e ricerca della Regine Toscana Alessandra Nardini.
Seguiranno poi quattro tavole rotonde con docenti e ricercatori dell’Ateneo ognuna dedicata a un tema specifico: l’emergenza Covid-19, il cambiamento climatico, la fisica moderna dalle nanoparticelle allo spazio e come momento finale una riflessione di tutti i direttori dei centri di Ateneo su “Insieme si vince” ovvero sulla multidisciplinarità come chiave per affrontare le sfide di un mondo sempre più complesso.
In contemporanea si svolgerà poi una vera e propria maratona on line: sono infatti circa 80 gli appuntamenti proposti fra in diretta sul web ed eventi registrati con contributi che si rifanno alle macroaree di questa edizione dedicata alla sostenibilità (Un mondo migliore per tutti!, Per una comunità sostenibile, Ricerca ... in salute! Futuri-amo e Sosteniamo il pianeta). Anche in questa veste on line, i ricercatori e le ricercatrici racconteranno così il loro lavoro a beneficio di un vasto pubblico e con particolare attenzione alle generazioni più giovani. A voce dare loro voce ci sarà anche RadioEco, la radio degli studenti dell’Università di Pisa, con interviste e approfondimenti.

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