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Giovedì, 21 Gennaio 2021 10:58

Il paese innovatore

Il 22 gennaio, alle ore 16,45, il professore Giuseppe Iannaccone dell’Università di Pisa incontra Antonio Fuggetta, autore di Il Paese Innovatore (Egea Edizioni,). L’appuntamento fa parte di i21, una serie di conversazioni con Giuseppe Iannaccone su come prepararsi al mondo che cambia e sull’impatto che scienza e tecnologia hanno sull’economia, società, lavoro, istruzione, cultura.
L'evento sarà trasmesso in diretta streaming su YouTube e Facebook
Antonio Fuggetta è professore del Politecnico di Milano e amministratore delegato di CEFRIEL, un’impresa con origini universitarie che è oggi un campione nazionale dell’innovazione tecnologica.
L’attività si svolge nell’ambito del progetto Evo4.0, sull’evoluzione delle tecnologie industria 4.0 e il loro impatto socio-economico. Il progetto Evo4.0 è cofinanziato da Regione Toscana ed è coordinato da Giuseppe Iannaccone, nell’ambito del laboratorio Crosslab IT& Società del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università di Pisa.

 

Sono tre i progetti dell’Università di Pisa finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso le risorse del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR). Un risultato che conferma l’eccellenza dell’Ateneo pisano nell’ambito della ricerca competitiva, se si pensa che in totale sono 22 i progetti finanziati in tutta Italia a fronte di un numero di quasi 1000 domande. Il contributo complessivo assegnato ai tre progetti ammonta a circa 1,5 milioni di euro, che corrisponde al 5,66% del budget totale stanziato dal MUR per questo bando. L’Ateneo pisano è stato finanziato in tutti e tre i macrosettori (LS - Life Sciences; SSH - Social Sciences and Humanities; PE - Physical Sciences and Engineering) e nel settore SSH, è l’ente che ha ricevuto il finanziamento più corposo.

I tre progetti che coinvolgono docenti e ricercatori dell’Università di Pisa sono i seguenti:

Mencarelli webProgetto VIOLoC, "Analisi di VIno e OLio mediante un Laboratorio on-Chip (LoC) a remote connettivity (clouding)", coordinato da Fabio Mencarelli del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, che vede coinvolti come partner l'Università della Tuscia e il CNR-Nano Pisa. Il progetto prevede di rivoluzionare il mondo dell'analitica del vino e dell'olio grazie allo sviluppo e applicazione di microsensoristica (Lab on Chip) a base microfluidimetrica per l'analisi dei polifenoli del vino e dell'olio. Questi sensori affittati alle aziende potranno esser impiegati sia nel processo che nell'analitica e i segnali che acquisiranno saranno inviati in cloud a un centro (laboratorio, start-up) dove, grazie ad AI, saranno processati e rinviati alle aziende sotto forma numerica (concentrazione di un analita). Non girano bottiglie ma girano segnali e numeri.

Pappalardo web

Progetto S-P-HERITAGE, "Lezioni per il futuro dal patrimonio culturale del passato: quattrocentomila anni di risposta delle popolazioni umane alle variazioni del livello del mare e ai cambiamenti climatici nel Mediterraneo Nord-Occidentale", di cui è responsabile Marta Pappalardo del Dipartimento di Scienze della Terra, insieme a una équipe dell'Università di Milano. Il progetto, condotto in un'ottica interdisciplinare, cerca di approfondire le lezioni provenienti dalla storia profonda del nostro pianeta, da cui possiamo ricavare importanti informazioni sui cambiamenti climatici, osservando in particolare gli effetti provocati dalle variazioni del livello del mare avvenute negli ultimi 400mila anni in uno dei siti più importanti della preistoria europea, quello dei Balzi Rossi (IM).

Tommasi webProgetto SERICA, "Sino-European Religious Intersections in Central Asia. Interactive Texts and Intelligent Networks (Intersezioni Religiose tra Cina ed Europa sulle rotte dell'Asia Centrale. Testi interattivi e Reti Intelligenti", coordinato da Chiara Ombretta Tommasi del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Studiosi di differente formazione e background (compresi ricercatori del dipartimento di Ingegneria dell’informazione, oltre all'Università di Torino quale partner) collaborano con l’obiettivo di produrre un archivio di testi e di oggetti che sia in grado di fornire una visione globale delle interconnessioni tra Europa e Asia lungo la Via della Seta, articolate lungo tre assi portanti – idee, persone, realia – in una prospettiva diacronica che si estende dal II-I secolo a.C. al XIX.

marcelloni abateC’è anche l’Università di Pisa tra i partner di APPRAIS (governAnce, quality, accountability: a Piloting reform PRrocess in kurdistAn regIon of Iraq), il progetto che ha recentemente ottenuto dalla Commissione Europea un contributo complessivo di circa un milione di euro per migliorare e sviluppare il sistema di istruzione superiore nella regione del Kurdistan dell’Iraq. Coordinato dall’Unione delle Università del Mediterraneo (UNIMED) e presentato sull’azione di “Capacity-building in the Field of Higher Education” del programma Erasmus+, vede impegnati in prima linea i professori Francesco Marcelloni (a destra nella foto), prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali, e Marco Abate (a sinistra nella foto), prorettore per la didattica. L’Università di Pisa vi partecipa insieme a quelle di Oslo, Murcia ed Evora. Completano il consorzio otto atenei iracheni, inclusi i politecnici di Erbil, Suleimania e Duhok. 

L'idea del progetto, di durata triennale, nasce da una volontà precisa del Ministero dell'Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica iracheno (MOHESR KRG), che ha incoraggiato diverse università irachene ad adottare il sistema educativo europeo per attuare il processo di Bologna. Il progetto riguarda infatti la governance, la pianificazione strategica e la gestione degli istituti di istruzione superiore, con un’attenzione particolare al miglioramento delle capacità delle risorse umane e alla proposta di una riforma del sistema di istruzione superiore locale attraverso l'attuazione del processo di Bologna. 

“Migliorare la qualità dell’istruzione rendendola più equa e inclusiva non è un obiettivo solo nazionale o europeo – commenta il prorettore Francesco Marcelloni – Per raggiungerlo occorre allargare oltre l’Europa la platea dei paesi che fanno riferimento al quadro creato dal processo di Bologna. Condividere un patrimonio di conoscenze e lo stesso linguaggio, introdurre un sistema di titoli comprensibili e comparabili basato su regole uniformi, garantire la trasparenza dei corsi di studio attraverso un comune sistema di crediti, permettere il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio consentirà di far dialogare i sistemi universitari di paesi anche lontani, modernizzando e migliorando l’istruzione superiore a livello globale”.

Nell’autunno del 2019 una delegazione di eminenti accademici, rettori, prorettori e presidi, insieme a membri dei Ministeri dell'Istruzione della Regione autonoma curda (KRG) e dell'Iraq federale (IQ), e al personale dell’UNESCO, aveva visitato dipartimenti e laboratori dell'Università di Pisa nell'ambito di un progetto coordinato dall'UNESCO. In quell’occasione, la delegazione guidata dalla professoressa Katherine Isaacs - in qualità di vice presidente del “Gruppo dei Seguiti di Bologna" (BFUG) ed esperta coinvolta nello stesso progetto dell’UNESCO - aveva potuto studiare da vicino come vengono organizzati in Europa i corsi di studio secondo i principi dell'apprendimento incentrato sullo studente.

L'Iraq (IQ federale e Regione autonoma curda), grazie al progetto dell'UNESCO, ha già creato un quadro dei titoli e un sistema di accreditamento. Ora nell’ambito di APPRAIS, l’Università di Pisa e i suoi partner europei contribuiranno ad attuare concretamente il processo di Bologna negli istituti superiori della regione del Kurdistan iracheno, definendo una tabella di marcia per migliorare la governance universitaria. Attraverso la formazione e il supporto forniti dai partner europei a quelli iracheni, inoltre, il progetto migliorerà le competenze di presidenti, vicepresidenti, responsabili degli uffici internazionali e responsabili della qualità in materia di pianificazione strategica, garanzia di qualità e riconoscimento dei crediti, nonché le capacità del personale addetto alla gestione amministrativa dell'università, alla garanzia della qualità e alle strategie di internazionalizzazione. “Infine – aggiunge il prorettore Marcelloni – grazie alla fase di armonizzazione, il processo pilota di riforma non si fermerà alla sola regione del Kurdistan, ma sarà esteso a tutto il Paese mediorientale. Ogni università definirà il proprio piano strategico istituzionale, rendendo possibile e tangibile il cambiamento”.

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A partire da martedì 19 gennaio il Museo di Storia Naturale e l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa riaprono al pubblico. Le visite saranno consentite dal lunedì al venerdì (non nei giorni festivi), fintanto che la Toscana sarà considerata “zona gialla”. In base all’evolversi della situazione verrà data comunicazione tempestiva della possibilità di rimanere aperti.

Il numero di visitatori sarà contingentato e, per il Museo di Storia Naturale, l’ingresso sarà possibile solo previa prenotazione online sul sito del museo al link: https://www.msn.unipi.it/it/prenota-online/.

Per tutti i dettagli vi invitiamo a consultare i siti internet dei musei e del Sistema Museale di Ateneo.

 

A partire da martedì 19 gennaio il Museo di Storia Naturale e l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa riaprono al pubblico. Le visite saranno consentite dal lunedì al venerdì (non nei giorni festivi), fintanto che la Toscana sarà considerata “zona gialla”. In base all’evolversi della situazione verrà data comunicazione tempestiva della possibilità di rimanere aperti.

Il numero di visitatori sarà contingentato e, per il Museo di Storia Naturale, l’ingresso sarà possibile solo previa prenotazione online sul sito del museo al link: https://www.msn.unipi.it/it/prenota-online/.

Per tutti i dettagli vi invitiamo a consultare i siti internet dei musei e del Sistema Museale di Ateneo.

 

Al via il ciclo di incontri “Pillole di nutraceutica”, cinque appuntamenti on line con i ricercatori dell’Università di Pisa sul valore salutistico degli alimenti, per vivere meglio e far bene anche all’ambiente. Si inizia il 21 gennaio dalle 15 alle 16.30 con un incontro sulle proprietà nutraceutiche, cioè nutritive e terapeutiche, dell'olio extravergine di oliva, dell'acqua, ma anche di ortaggi e zafferano. Moderati dal professor Federico Da Settimo, ne parleranno i professori Marco Macchia, Vincenzo Calderone e la professoressa Carlotta Granchi del Dipartimento di Farmacia e il dottor Diego Moriconi del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica. Per partecipare basta collegarsi al link https://www.youtube.com/watch?v=O_0QJKbEl-k o alla pagina facebook di Media Eventi unipi.

Il ciclo “Pillole di nutraceutica” è organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutraceutica e Alimentazione per la Salute Nutrafood dell'Università di Pisa e rientra nelle piano di sostenibilità di Ateneo trattando appunto temi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell'ONU.

I prossimi appuntamenti sono “Dalla scienza alla tavola: Pane, olio e formaggio” il 26 febbraio, “Scarti vegetali da rifiuto a risorsa per la salute dell’uomo e degli animali” il 19 marzo, Potenzialità di Nutraceutici nel trattamento di Patologie” il 16 aprile e “Humanimal: produzioni per una dieta sana” il 14 maggio.

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