Firmato un accordo tra Università di Pisa e ISSNAF, l’organizzazione che promuove la cooperazione con realtà scientifiche di USA e Canada
L’Università di Pisa ha recentemente siglato con l’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF) un accordo strategico, di durata triennale, con l’obiettivo di rafforzare e stimolare la nascita di progetti ed esperienze in ambito sia didattico che scientifico tra il nostro Ateneo e alcune tra le più prestigiose realtà scientifiche americane. ISSNAF è una autorevole organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2007 da 36 scienziati (di cui quattro premi Nobel) la cui missione è connettere e potenziare la diaspora intellettuale italiana in Nord America e mantenere un’identità condivisa e una cultura comune all’interno di questa comunità.
La Fondazione ISSNAF si estende su tutti gli Stati Uniti e il Canada e può contare su una rete di migliaia di studiosi e ricercatori in molti campi accademici e diversi importanti istituti di ricerca in Nord America. Inoltre, a partire dall’anno della sua fondazione, ISSNAF ha facilitato le connessioni tra giovani ricercatori provenienti dall’Italia e la sua rete di studiosi nordamericani, organizzando eventi per promuovere il networking e facilitando la cooperazione accademica, scientifica e tecnologica tra l'Italia e il Nord America allo scopo di aumentare la visibilità e il prestigio della ricerca italiana in Nord America.
“L’accordo con ISSNAF – aggiunge Francesco Marcelloni, prorettore per la Cooperazione e relazioni internazionali dell’Ateneo – si inserisce fra le collaborazioni internazionali strette dall’Università di Pisa per realizzare azioni concrete a beneficio dei propri studenti e ricercatori. In particolare, la collaborazione consentirà lo scambio di ricercatori e docenti con prestigiose università americane e opportunità di formazione e studio presso queste università per alcuni studenti di lauree magistrali e di dottorato che verranno selezionati attraverso un bando. Inoltre, verranno effettuate azioni di promozione della ricerca dell’Ateneo in aziende e università americane attraverso l’organizzazione di workshop. Siamo molto orgogliosi di essere la prima università in Italia a stipulare un accordo di questo tipo con una fondazione che raccoglie tanti connazionali che hanno avuto successo negli USA e in Canada”.
“Sono lieta e onorata – aggiunge Cinzia Zuffada, presidente di ISSNAF – che l’Università di Pisa sia un partner di ISSNAF in questo percorso collaborativo che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo in Italia di una nuova generazione di ricercatori e manager della ricerca che abbiano un’ampia visuale arricchita dal contatto con ambienti e culture professionali diverse. Il processo che ISSNAF facilita di inserimento di giovani italiani in formazione, dentro esperienze di arricchimento presso università e centri di ricerca e sviluppo, costituisce un incredibile punto di forza per garantire una espansione della ‘capacity’ dell’Italia di partecipare pienamente alla economia della conoscenza.”
La professoressa Dianora Poletti nominata giudice della Corte di Cassazione
La professoressa Dianora Poletti, ordinario di Diritto privato e di Diritto dell’Informatica all'Università di Pisa, è stata nominata Consigliere della Corte di Cassazione, per meriti insigni, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il decreto segue la designazione all’unanimità del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha individuato nella docente quelle “qualità culturali e professionali di grado preminente nell’ambito della categoria di appartenenza, tali da potere fornire alla giurisprudenza di legittimità un contributo di elevata qualificazione”, secondo la speciale nomina prevista dall’art. 106 della Costituzione italiana.
“La nomina della professoressa Poletti, cui vanno le mie più vive congratulazioni, a giudice della Corte di Cassazione è motivo di grande orgoglio per tutta la nostra comunità - ha dichiarato il Rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - In questi anni si sono moltiplicate le nomine di nostri docenti in posti determinanti per la costruzione di una società migliore. Incarichi che rappresentano la miglior conferma del lavoro svolto per fare di Pisa uno degli Atenei di punta del nostro Paese e un’eccellenza internazionale. Alla professoressa Poletti faccio i miei più sentiti auguri di buon lavoro”.
Nata a Carrara nel 1957, la professoressa Dianora Poletti si è laureata con lode in Giurisprudenza nel 1981 nell’Ateneo pisano, nel quale ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1987 e ha svolto l’intera sua carriera accademica, fino alla qualifica di professore ordinario, che ricopre dal 2004. Dopo avere svolto le funzioni di Preside della Facoltà di Economia dal 2010 al 2012, si è trasferita al Dipartimento di Giurisprudenza, dove attualmente riveste numerosi incarichi: dal 1° novembre 2020 è coordinatrice del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche, dall'aprile 2019 (con nomina rinnovata il 1° novembre 2021) è direttrice del Centro interdipartimentale in "Diritto e Tecnologie di frontiera" dell'Università di Pisa, composto a oggi da otto dipartimenti afferenti e, fin dalla sua attivazione nell’anno accademico 2014/2015, è direttrice del master di secondo livello in “Internet Ecosystem: Governance e Diritti”. In passato è stata componente del Consiglio direttivo della Scuola per le professioni legali e componente della Commissione per l'attribuzione del rating scientifico di Ateneo. È avvocato dal 1984.
Per l’Università di Pisa è stata nominata dal rettore presidente del Presidio della Qualità per due mandati (2013-2019) e ha acquisito la qualifica di esperto valutatore di sistema per ANVUR. Tra gli altri incarichi a livello nazionale, è stata componente della commissione ASN 2018-2020 per il settore concorsuale di sua afferenza.
La professoressa Poletti è autrice di due monografie, coautrice di un manuale, curatrice di due volumi e ha scritto oltre 140 pubblicazioni, tra cui alcune voci enciclopediche. È stata responsabile di unità e componente in numerosi progetti di rilevanza nazionale e ha partecipato a varie ricerche di ateneo. Fa parte di comitati di redazione di riviste giuridiche e di organi di valutazione scientifica (è rapporteur per i progetti PRIN ed è stata revisore esterno del GEV 12 per le due ultime VQR) ed è responsabile scientifica della collana "Studi in tema di Internet Ecosystem" della casa editrice Pisa University Press. È stata relatrice in numerosi convegni di rilevanza non solo nazionale e organizzatrice per l’Università di Pisa di incontri, tavole rotonde, workshop.
Dopo avere condotto approfondite ricerche sulla responsabilità civile e sul danno alla persona, oltre che sulla circolazione immobiliare, è riconosciuta come autorevole studiosa della protezione dei dati personali e delle implicazioni giuridiche delle tecnologie informatiche. Pioniera di questo tipo di ricerche, ha attivato nell’Università di Pisa, dall’anno accademico 2002/03, uno dei primi insegnamenti curriculari di Diritto dell’informatica.
Piano di Azioni Positive (PAP)
Leggi i dettagli sul sito del cug:https://cug.unipi.it/pap/
Selezione di personale tecnico cat.C a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Fisica. Scad. 25/03
Firmato un accordo tra Università di Pisa e ISSNAF, l’organizzazione che promuove la cooperazione con realtà scientifiche di USA e Canada
L’Università di Pisa ha recentemente siglato con l’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF) un accordo strategico, di durata triennale, con l’obiettivo di rafforzare e stimolare la nascita di progetti ed esperienze in ambito sia didattico che scientifico tra il nostro Ateneo e alcune tra le più prestigiose realtà scientifiche americane. ISSNAF è una autorevole organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2007 da 36 scienziati (di cui quattro premi Nobel) la cui missione è connettere e potenziare la diaspora intellettuale italiana in Nord America e mantenere un’identità condivisa e una cultura comune all’interno di questa comunità.
La Fondazione ISSNAF si estende su tutti gli Stati Uniti e il Canada e può contare su una rete di migliaia di studiosi e ricercatori in molti campi accademici e diversi importanti istituti di ricerca in Nord America. Inoltre, a partire dall’anno della sua fondazione, ISSNAF ha facilitato le connessioni tra giovani ricercatori provenienti dall’Italia e la sua rete di studiosi nordamericani, organizzando eventi per promuovere il networking e facilitando la cooperazione accademica, scientifica e tecnologica tra l'Italia e il Nord America allo scopo di aumentare la visibilità e il prestigio della ricerca italiana in Nord America.
“L’accordo con ISSNAF – aggiunge Francesco Marcelloni, prorettore per la Cooperazione e relazioni internazionali dell’Ateneo – si inserisce fra le collaborazioni internazionali strette dall’Università di Pisa per realizzare azioni concrete a beneficio dei propri studenti e ricercatori. In particolare, la collaborazione consentirà lo scambio di ricercatori e docenti con prestigiose università americane e opportunità di formazione e studio presso queste università per alcuni studenti di lauree magistrali e di dottorato che verranno selezionati attraverso un bando. Inoltre, verranno effettuate azioni di promozione della ricerca dell’Ateneo in aziende e università americane attraverso l’organizzazione di workshop. Siamo molto orgogliosi di essere la prima università in Italia a stipulare un accordo di questo tipo con una fondazione che raccoglie tanti connazionali che hanno avuto successo negli USA e in Canada”.
“Sono lieta e onorata – aggiunge Cinzia Zuffada, presidente di ISSNAF – che l’Università di Pisa sia un partner di ISSNAF in questo percorso collaborativo che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo in Italia di una nuova generazione di ricercatori e manager della ricerca che abbiano un’ampia visuale arricchita dal contatto con ambienti e culture professionali diverse. Il processo che ISSNAF facilita di inserimento di giovani italiani in formazione, dentro esperienze di arricchimento presso università e centri di ricerca e sviluppo, costituisce un incredibile punto di forza per garantire una espansione della ‘capacity’ dell’Italia di partecipare pienamente alla economia della conoscenza.”
L’Università di Pisa adotta il Gender Equality Plan
L’Università di Pisa presenta il suo Gender Equality Plan, approvato nel dicembre 2021 dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, in attuazione delle indicazioni europee che lo individuano come strumento necessario per la sottoscrizione di Grant Agreement con la Commissione Europea da parte di tutti gli enti di ricerca europei.
Il Piano è stato redatto dal gruppo di lavoro, nominato dal Rettore Paolo Maria Mancarella a questi fini, composto oltre che dal Rettore stesso e dal Direttore Generale, Rosario Di Bartolo, da Mauro Bellandi, Elena Dundovich, Francesco Giorgelli, Alessandra Nucci, Francesca Pecori, Nadia Pisanti, Elettra Stradella e Francesca Zampagni.
Non è irrilevante nella costruzione di un GEP significativo e condiviso, il procedimento che ha condotto alla sua realizzazione. Ricorda infatti il Rettore che “l’Università di Pisa ha attivato questo processo attraverso l’istituzione, per mia iniziativa, di un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione di soggetti diversi per genere, per età e per ruolo all’interno dell’organizzazione, portatori di esperienze culturali, amministrative e politiche differenti. La condivisione dello strumento è stata assicurata dal confronto e dall’approvazione avvenuti sia all’interno del Senato Accademico, sia del Consiglio di Amministrazione, con la partecipazione, dunque, di tutte le componenti della comunità universitaria. Tali passaggi hanno teso a garantire da un lato la piena e convinta assunzione di responsabilità da parte degli organi di vertice sugli obiettivi contenuti nel documento, dall’altro la più diffusa condivisione e l’impegno da parte di tutti e tutte verso l’implementazione delle misure progettate. Così il GEP non rappresenta il mero assolvimento di un adempimento burocratico, ma un piano strategico di innovazione e sviluppo dell’Ateneo”.
Come illustra, inoltre, il Direttore Generale “il GEP non è un atto, ma un processo, che si articola ciclicamente. Si parte da una fase di raccolta di dati quantitativi, normativi, e pratiche all’interno dell’istituzione, procedendo attraverso la pianificazione, durante la quale si stabiliscono obiettivi e target e una tempistica delle misure da realizzare, nonché le risorse necessarie per farlo. Si giunge quindi all’implementazione, che richiede anche un’attività di sensibilizzazione e formazione per costruire consenso e condivisione intorno al progetto di cambiamento strutturale all’interno della comunità universitaria. Infine, le fasi di monitoraggio e valutazione sullo stato di avanzamento del piano sono essenziali per consentire correzioni e integrazioni delle linee di intervento, nel quadro della strategia di Ateneo per l’eguaglianza di genere”.
Il GEP si articola intorno a cinque aree tematiche: equilibrio tra lavoro e vita privata e cultura organizzativa; equilibrio di genere nella leadership e nel processo decisionale; parità di genere nel reclutamento e nella progressione di carriera; integrazione della dimensione di genere nei contenuti della ricerca e dell'insegnamento; misure contro la violenza di genere, comprese le molestie sessuali.
Tra le misure si segnala l’attivazione di uno sportello antiviolenza dedicato alla comunità universitaria, il cui avvio è previsto per questa primavera; l’introduzione di uno strumento specifico per la valutazione dei rischi sul lavoro in ottica di genere; il potenziamento delle misure di conciliazione e bilanciamento tra tempi di vita e tempi di lavoro da anni realizzate dal CUG; l’adozione di linee guida per l’equilibrio di genere nelle nomine e le designazioni da parte degli organi collegiali e monocratici; l’introduzione di incentivi per le chiamate dirette di studiosi/e del genere sottorappresentato, rientranti nelle categorie previste dalla legge per le chiamate dirette; l’istituzione per ciascuna struttura (Dipartimenti/Direzioni) di delegati/e per le questioni di genere e le pari opportunità; l’attivazione, già a partire dal prossimo anno accademico, di un insegnamento transdisciplinare e trasversale a tutti i corsi di laurea di “Studi di genere” e l’avvio di un master in “Studi, istituzioni e politiche di genere”.
Una scelta particolarmente importante che il GEP effettua, sulla scorta di quanto indicato dalla Commissione Europea e in linea con le università europee che già si sono dotate di un GEP è, infine, quella di istituire una unità organizzativa apposita per la parità di genere, l’Ufficio per l’eguaglianza e le differenze, per la quale sarà reclutato personale dedicato, che fungerà da spazio di raccordo tra il/la Delegato/a del Rettore alle politiche di genere, il Comitato Unico di Garanzia, il GEP Team, i/le delegati/e alle questioni di genere dei Dipartimenti e delle strutture dell’Ateneo (introdotti dal GEP), e guiderà in modo unitario il ciclo della governance di genere che passa attraverso le diverse fasi di redazione e monitoraggio del Bilancio di genere, del Piano di Azioni Positive, e del Gender Equality Plan.
Inoltre, l’Ufficio promuoverà, in sinergia con il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Ateneo (CIDIC), l’essenziale attività di disseminazione e comunicazione necessaria a promuovere la conoscenza del GEP all’interno dell’Ateneo e funzionale alla sua effettiva implementazione.
Il GEP 2022-2024, nella versione in italiano e in quella in inglese, è consultabile a questo link
Le Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa festeggiano 60 anni con un nuovo “look” e una mostra
1962-2022. Compiono sessant’anni le Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa, uno dei gioielli del Sistema Museale d’Ateneo (SMA), ancora poco conosciuto dal grande pubblico, seppur molto amato da studiosi e appassionati di archeologia e storia dell’antico Egitto, che qui possono ammirare reperti di raro valore scientifico.
Un compleanno importante, che l’Ateneo ha “festeggiato” sabato 19 febbraio con un incontro nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, durante il quale sono stati presentati il nuovo allestimento del museo e la mostra “Dall’Egitto a Pisa: Gaetano Rosellini e le sue collezioni”, caratterizzata dalla presenza di tre preziosi reperti dalla raccolta dell’Opera della Primaziale Pisana, a suggello di una importante collaborazione tra le due istituzioni.
Ideata a un anno dalla scomparsa di Edda Bresciani, egittologa di fama mondiale, alla quale le Collezioni sono intitolate, la mostra offre l’occasione unica di ammirare una scelta dei piccoli, grandi capolavori donati all’Opera della Primaziale Pisana da Gaetano Rosellini nel 1830, al rientro dalla celebre “Spedizione Franco-Toscana in Egitto e in Nubia” (1828-1829), guidata dal nipote Ippolito Rosellini insieme a J.F. Champollion, e alla quale Gaetano aveva partecipato in qualità di ingegnere e architetto. L’accostamento inedito tra questi reperti e quelli della Collezione Picozzi, donazione fatta all’Università di Pisa nel 1962 dagli eredi di Gaetano Rosellini, ed esposta alle Collezioni Egittologiche, permette dunque di riavvicinare parti di un patrimonio storico a lungo separate.
Grazie ai lavori che hanno interessato le sale del piccolo museo, inoltre, nuovi colori, una nuova illuminazione e nuove soluzioni espositive sottolineeranno al meglio la presenza dei tre reperti provenienti dalla raccolta dell’Opera della Primaziale Pisana.
Il colore guida del nuovo allestimento è il “carta da zucchero”, varietà di azzurro che richiama alcune delle tonalità presenti negli affreschi del Palazzo Mazzarosa, attuale sede delle Collezioni.
«Basta una visita per capire come le Collezioni Egittologiche “Edda Bresciani” siano una delle importanti risorse scientifiche e culturali del nostro territorio e per questo da valorizzare anche dal punto di vista turistico – ha commentato il Rettore dell’Università, Paolo Mancarella – Si tratta di una delle tante piccole eccellenze nascoste della nostra città che ci ricorda, peraltro, il primato del nostro Ateneo e di Pisa nel campo dell’egittologia. Non bisogna dimenticare, infatti, che noi abbiamo ospitato il primo corso in Italia di questa disciplina, a partire dall’autunno 1825, e che a tenerlo fu proprio Ippolito Rosellini, padre dell’egittologia italiana. Molti dei reperti oggi custoditi a Palazzo Mazzarosa sono dovuti alla generosità dei discendenti di Gaetano Rosellini».
«Dopo un breve periodo di chiusura le Collezioni Egittologiche riaprono ora con un allestimento completamente rinnovato, pensato per valorizzare al meglio gli importantissimi reperti qui custoditi – ha commentato Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo – Si tratta di un riallestimento che rientra in una più ampia opera di sistemazione delle realtà che compongono il nostro Sistema Museale. Oltre a essere il frutto di un bellissimo lavoro di squadra che ha coinvolto i vari settori dell’Ateneo a supporto della ditta allestitrice (ACME04) e del team del museo e dello SMA. Per il prestito che ha reso possibile la mostra devo ringraziare l’Opera della Primaziale Pisana, il professor Salvatore Settis, la Soprintendenza, così come il tavolo dei Musei voluto dal Comune di Pisa e seguito dall’Assessore Magnani. La mostra offre un’opportunità unica per vedere alcuni dei reperti dell’Opera della Primaziale, accanto a quelli già presenti alle Collezioni Egittologiche. Un modo per riflettere sul passaggio in Toscana delle grandi collezioni egizie dell’Ottocento».
«Siamo felici di questa collaborazione tra Opera della Primaziale e Università di Pisa. Collaborare per mostrare le nostre collezioni a un pubblico che speriamo possa essere sempre più ampio è motivo di orgoglio e soddisfazione» ha detto il Segretario Generale dell’OPA, dottor Gianluca De Felice, a nome del presidente Pierfrancesco Pacini.
L’Assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani ha quindi aggiunto che «come Comune di Pisa siamo orgogliosi di aver favorito i contatti e le collaborazioni tra le principali istituzioni della città, grazie al protocollo d’intesa PPM - Pisa Percorsi Museali e al tavolo che regolarmente si riunisce per condividere informazioni e creare sinergie».
Come sottolineato dalla Direttrice delle Collezioni Egittologiche “Edda Bresciani”, la professoressa Flora Silvano: «La mostra “Dall'Egitto a Pisa: Gaetano Rosellini e le sue collezioni” mette in luce la presenza di numerose antichità egizie nella città di Pisa, concentrate nei due poli museali dell'Opera della Primaziale Pisana e delle Collezioni Egittologiche "Edda Bresciani" di Ateneo». Le ha fatto eco Marilina Betrò, professoressa all’Università di Pisa e presidente del corso di laurea magistrale in Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente: «Trovo importantissimo che con il nuovo allestimento si facciano dialogare gli oggetti di collezioni diverse. Creare reti, sottolineare i nessi è il modo migliore per rendere vivi i musei e la cultura».
E se il legame tra collezioni egittologiche e università è particolarmente stretto a Pisa per una tradizione che risale a Ippolito Rosellini e che in anni più recenti ha annoverato nomi come Sergio Donadoni ed Edda Bresciani, «sarà naturalmente essenziale, qui come in altri ambiti, sottolineare efficacemente il nesso tra musei di Ateneo e viva attività di ricerca», ricorda Salvatore Settis, accademico dei Lincei e professore emerito della Scuola Normale Superiore, a capo del gruppo di studiosi che lavorano alla nuova sistemazione delle antichità del Camposanto Monumentale di Pisa.
Le Collezioni Egittologiche si trovano al primo piano del Palazzo Mazzarosa, situato in via San Frediano 12, a due passi da piazza dei Cavalieri. È necessario suonare il campanello al lato del portone. Ulteriori informazioni si trovano sul sito: https://www.egitto.sma.unipi.it/
My journey at the University of Pisa: un video diario degli studenti internazionali all’Unipi
Mika, Rocco, Sedef, Parsa, Chedu, Arya, Tola, Sofiia e Angelina sono i protagonisti del nuovo video dedicato agli studenti internazionali dell’Università di Pisa. Il video racconta attraverso un “diario” l’esperienza di studio e di vita degli studenti internazionali nell’ateneo pisano.
I ragazzi provengono da varie parti del mondo (Kazakhstan, Botswana, Turchia, Iran, Filippine, Irlanda, Russia) e frequentano a Pisa l’IPH - The International Programme in Humanities, un progetto del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere per gli studenti internazionali che desiderano iniziare a ottenere i primi crediti della loro laurea in inglese, mentre imparano l’italiano e approfondiscono lo studio della cultura italiana a Pisa.
Interprete principale del video è Mika (Meruyert Nurtazina), studentessa originaria del Kazakistan che, dopo la laurea triennale all’Unipi, ha deciso di rimanere a Pisa anche per la laurea magistrale.
Il video è un progetto del Polo della Comunicazione e del Polo Multimediale del Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC); la regia è stata curata da Livia Giunti.
Alcune immagini di backstage
Giulia Di Gregorio, assegnista di ricerca UniPi, vince l’ATLAS Thesis Award
Sarà premiata nel corso della cerimonia online prevista per il 24 febbraio Giulia Di Gregorio (in foto), attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, che si è aggiudicata l’edizione 2021 dell’ATLAS Thesis Award per la tesi di dottorato discussa presso l’ateneo.
Il riconoscimento internazionale seleziona ogni anno i più innovativi risultati ottenuti nel corso del lavoro di ricerca svolto nell’esperimento ATLAS e rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalle collaborazioni ATLAS e CMS, i grandi rivelatori ospitati al CERN protagonisti nel 2012 della scoperta del bosone di Higgs.
Le tesi di dottorato risultate vincitrici dell’ultima edizione del premio sono state 6, tra cui quella di Giulia Di Gregorio è l’unica italiana. La tesi, dal titolo: “Search for the Higgs boson produced in association with a vector boson and decaying into a pair of b-quarks using large-R jets with the ATLAS detector”, è realizzata in collaborazione con la sezione INFN di Pisa ed è dedicata allo studio delle proprietà del bosone di Higgs.
Giulia Di Gregorio ha 28 anni ed è maceratese. Ha effettuato tutti gli studi presso l’Università di Pisa dove ha conseguito la laurea in Fisica sviluppando una nuova procedura di calibrazione per il calorimetro adronico di ATLAS. Ha poi seguito il corso di Dottorato, discutendo la sua tesi a marzo 2021 e ottenendo il titolo con il massimo dei voti. Per maggiori dettagli: https://web.infn.it/atlas/a-giulia-di-gregorio-il-premio-per-la-migliore-tesi-di-atlas/
Giulia Di Gregorio, assegnista di ricerca UniPi, vince l’ATLAS Thesis Award
Sarà premiata nel corso della cerimonia online prevista per il 24 febbraio Giulia Di Gregorio (in foto), attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, che si è aggiudicata l’edizione 2021 dell’ATLAS Thesis Award per la tesi di dottorato discussa presso l’ateneo.
Il riconoscimento internazionale seleziona ogni anno i più innovativi risultati ottenuti nel corso del lavoro di ricerca svolto nell’esperimento ATLAS e rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalle collaborazioni ATLAS e CMS, i grandi rivelatori ospitati al CERN protagonisti nel 2012 della scoperta del bosone di Higgs.
Le tesi di dottorato risultate vincitrici dell’ultima edizione del premio sono state 6, tra cui quella di Giulia Di Gregorio è l’unica italiana. La tesi, dal titolo: “Search for the Higgs boson produced in association with a vector boson and decaying into a pair of b-quarks using large-R jets with the ATLAS detector”, è realizzata in collaborazione con la sezione INFN di Pisa ed è dedicata allo studio delle proprietà del bosone di Higgs.
Giulia Di Gregorio ha 28 anni ed è maceratese. Ha effettuato tutti gli studi presso l’Università di Pisa dove ha conseguito la laurea in Fisica sviluppando una nuova procedura di calibrazione per il calorimetro adronico di ATLAS. Ha poi seguito il corso di Dottorato, discutendo la sua tesi a marzo 2021 e ottenendo il titolo con il massimo dei voti.
Maggiori dettagli a questo link.