Al via le attività dei nuovi Referenti della Qualità dei dipartimenti
In un incontro che si è tenuto giovedì 30 marzo 2023, i nuovi referenti della Qualità dei dipartimenti dell’Università di Pisa hanno incontrato la presidente del Presidio della Qualità, Simonetta Bassi, i membri del Presidio della Qualità, la delegata per la Qualità, Roberta Moruzzo, e i componenti dell’Ufficio per la Programmazione e la Valutazione.
L’avvio delle nuove attività, già definite per i primi mesi del 2023, si inquadra nella cornice di condivisione e collaborazione fra tutte le componenti della comunità universitaria dell’Ateneo pisano. Il sistema della qualità, quando correttamente inteso, non comporta l’uniformazione della vita universitaria, ma al contrario si traduce in uno strumento utile ed efficace per valorizzare le specificità dei corsi di studio, dei dipartimenti e dei dottorati. Questo risultato si raggiunge grazie al lavoro comune e al rapporto continuo e coordinato in Ateneo.
Anche in relazione alla visita dell’Anvur, che avrà luogo nel primo semestre del 2026, l’Ateneo di Pisa intende sollecitare capillarmente la sensibilità alla pratica dell’autovalutazione, per poter crescere e migliorare assieme ai suoi studenti e questo incontro, molto partecipato, rappresenta il primo di una serie di appuntamenti volti a creare opportunità di dialogo e confronto.
Torna a Pisa il Festival della robotica
Pisa diventa ancora una volta “RoboTown”, la città dei robot, grazie alla terza edizione del Festival della Robotica in programma nella città della Torre Pendente dal 19 al 21 maggio 2023. È di nuovo la città toscana - che, con il territorio circostante, vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività per la ricerca, lo sviluppo, l’applicazione di sistemi robotici in settori sempre più ampi – a ospitare l’evento per rendere la robotica, in molte delle sue declinazioni, osservabile da tutti. Numerosi gli eventi pensati per coinvolgere la cittadinanza e per far vivere in prima persona esperienze che danno l’idea di un oggi che è già il domani.
'Viviamo oggi il nostro domani' è infatti il claim dell'edizione 2023 che desidera far comprendere a un pubblico vasto - con una estesa azione di divulgazione scientifica - come e in quale misura la Scienza della Robotica, al pari della Intelligenza Artificiale, con tutte le sue applicazioni, possano migliorare la qualità della vita.
Il Festival della Robotica, che vede nella Fondazione Tech Care (promossa da Università di Pisa, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Fondazione Arpa) il soggetto attuatore, riceve il sostegno di Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Fondazione Arpa e di altri enti e istituzioni ed ha il patrocinio di Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Comune di Volterra, Comune di San Giuliano Terme, CNR e di altri enti e istituzioni.
Arsenali Repubblicani, Stazione Leopolda sono soltanto alcune delle sedi di Pisa dove avranno luogo tavole rotonde, laboratori ed esposizioni. Oltre a Pisa, ci saranno due anticipazioni: una nel contesto dell’Agrifiera di Pontasserchio, nella quale, nei giorni 28 e 29 aprile, si svilupperà il tema della Robotica nell’Agricoltura, con numerosi laboratori che vedranno la partecipazione di personale del Dipartimento di Agraria dell’Università di Pisa e studenti delle scuole cittadine; l’altra a Volterra, nel fine settimana dal 12 al 14 maggio dove si tratterà il tema Robotica, Arte e Cultura, con esposizioni nella sede della Pinacoteca comunale, ed una conferenza presso il Centro Sudi della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra curate dalla Scuola Superiore Sant’Anna.
Il programma – che si sta delineando - comprende seminari, talk show, conferenze, laboratori didattici, esposizioni di carattere scientifico-divulgativo per rispondere alle aspettative, alla curiosità ed agli interrogativi che si pone un pubblico ampio e variegato. Il Festival, infatti, ha una finalità essenzialmente culturale: mostrare alla cittadinanza lo stato dell’arte della Robotica (e, almeno in parte, dell’Intelligenza Artificiale) declinata nei temi dell’Agricoltura, del Cinema, dell’Arte e della Cultura, dell’Ingegneria, della Medicina, dell’Educazione scolastica, del Commercio, dell’Industria.
Esposizioni di sistemi per la chirurgia robotica, per la riabilitazione e strumenti di addestramento attraverso la simulazione in diversi ambiti saranno il valore aggiunto della manifestazione che desidera rivolgersi e coinvolgere il grande pubblico. È inoltre prevista una rassegna cinematografica che trarrà spunto da capolavori sui temi del Festival per riflessioni sui grandi temi che la robotica sottende.
La riflessione si soffermerà sulle implicazioni anche sociali, educative ed economiche legate alla sempre più massiccia diffusione della robotica, con approfondimenti con professionisti di tutti i settori, quali giornalisti, filosofi, sociologi che parteciperanno ad alcuni talk-show.
Taglio del nastro previsto agli Arsenali Repubblicani venerdì 19 maggio alle ore 17.00 alla presenza di organizzatori e autorità.
Di seguito i referenti delle varie sezioni del Festival: Rossano Massai e Marco Fontanelli (Università di Pisa) per Robotica e Agricoltura; Pericle Salvini (GREAT Robotics) per Robotica Educativa e anche per Robotica e Cinema, insieme a Giovanni Lippi (presidente regionale AGIS); Franca Melfi (Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana) e Luca Morelli (Università di Pisa) per Robotica e Medicina; Paolo Dario (Scuola Superiore Sant’Anna) per Robotica e Ingegneria; Massimo Bergamasco (Scuola Superiore Sant'Anna) per Robotica, Arte e Cultura; Paolo Ferragina (Università di Pisa) per Robotica e Intelligenza Artificiale; Giuseppe Turchetti (Scuola Superiore Sant'Anna) per Robotica Industria e Commercio.
“Dopo le prime due edizioni, promosse grazie all'intuizione del Prof. Franco Mosca, il Festival della Robotica riparte. È un evento culturale – spiega il presidente della Fondazione Tech Care Mauro Ferrari (nella foto a destra), in qualità di coordinatore scientifico - con l’abito della festa popolare e per questo motivo abbiamo voluto chiamarlo Festival; è una finestra che vogliamo aprire sulla Robotica, una scienza che abbraccia diverse discipline e si occupa della progettazione, programmazione e sviluppo dei robot. Con un avvertimento, per chi non l’avesse notato: la robotica è sempre più pervasiva nella vita di tutti i giorni e, secondo alcuni, ci si avvia ad una “convivenza” tra uomini e robot. Per questi motivi è importante ‘fotografare’ la robotica oggi e mostrarla anche a chi è incuriosito, ma poco informato: a questi il Festival offrirà un’occasione di arricchimento culturale e, in alcuni casi, ludico, creando momenti di gioco a premi con i simulatori dei robot chirurgici”.
“Per la Robotica – prosegue Mauro Ferrari -, Pisa ha di sicuro alcuni primati, ottenuti per la presenza, in una città medio piccola, di tante Istituzioni di didattica e di ricerca, quali l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna e un grosso insediamento del CNR, soltanto per citare le principali e poi il grande ospedale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. A Pisa si sono sviluppate scuole di ingegneria robotica che annoverano ricercatori considerati, nel mondo, tra i fondatori della robotica e, all'Ospedale di Cisanello, esiste un centro di Chirurgia Robotica di respiro europeo, dove molti chirurghi sono passati per osservare e studiare aspetti tecnici e organizzativi. In effetti, la componente della Robotica per la Sanità occupa uno spazio importante nel nostro Festival. Tutto questo – conclude Mauro Ferrari - definisce Pisa come un solido punto di riferimento nella Robotica, un faro che illumina anche il territorio in questa edizione limitato alla provincia, ma, nel futuro, auspicabilmente, esteso ad altre province toscane e magari all’intera Regione. D’altra parte, la diffusione della cultura è un preciso compito delle Istituzioni di didattica e di ricerca alle quali abbiamo chiesto di riempire di contenuti il nostro Festival della Robotica”.
Al via gli Open Days di Orientamento dell’Università di Pisa
Sono 26 le iniziative di orientamento che l’Università di Pisa, attraverso i suoi dipartimenti, dedica alle studentesse e agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori dell’intera Toscana, e anche oltre, da lunedì 3 a venerdì 14 aprile. “L’obiettivo degli Open Days 2023 – spiega la professoressa Laura Elisa Marcucci, delegata per le attività di orientamento – è di accompagnare le ragazze e i ragazzi verso una scelta consapevole e ragionata del percorso universitario, aiutandoli a guardare alla laurea con ‘la giusta prospettiva’, come ricorda la campagna promozionale, quella di un futuro in cui il talento di ognuno deve riuscire a trovare la strada per emergere”.
Durante la giornata di lunedì 3 saranno protagonisti i Dipartimenti di Biologia, di Civiltà e Forme del Sapere e di Matematica, mentre nei giorni successivi si attiveranno gli altri 17 dipartimenti che presenteranno i 59 corsi di laurea triennale, i 9 corsi di laurea a ciclo unico e i 72 corsi di laurea magistrale che compongono l’offerta formativa dell’Ateneo pisano. Docenti e studenti tutor accoglieranno gli interessati nelle rispettive sedi dipartimentali per un primo contatto “fisico” con la realtà universitaria, per fornire loro i dettagli dell’offerta didattica e per far conoscere i tanti servizi e le opportunità che l'Ateneo mette a disposizione sul fronte del welfare universitario. In questo ambito si va dalle vaste possibilità di borse di studio e alloggi a una no tax area fra le più ampie in Italia, dall’assistenza sanitaria estesa anche ai fuori sede alle convenzioni sui trasporti, dall’attenzione per gli studenti con disabilità e disturbi specifici dell'apprendimento ai servizi di ascolto e consulenza anche psicologica e agli sportelli antiviolenza e contro ogni forma di discriminazione.
Per partecipare agli Open Days è necessario prenotarsi attraverso il portale: https://prenotazione-eventi.unipi.it/, mentre informazioni dettagliate e il calendario degli appuntamenti sono sul sito: https://orientamento.unipi.it/open-days-2023/.
“L’Università di Pisa – conclude il rettore Riccardo Zucchi – vanta una tradizione di eccellenza sia nel campo della ricerca che in quello della formazione, e guarda al futuro sviluppando progetti di didattica innovativa, corsi interdisciplinari e lauree congiunte con altre istituzioni europee ed extraeuropee. Due sono gli obiettivi che l’Ateneo si pone nel rapporto con i suoi studenti, presenti e futuri: cercare di non lasciare indietro nessuno e riuscire a valorizzare il talento di cui ognuno è dotato”.
Due ricercatori dell'Ateneo nella ricerca vincitrice del Premio Aspen 2023
"Un canale di potassio attivato dalla luce per l’inibizione neuronale”. Questo è lo studio che ha vinto l’Ottava Edizione del Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti. Il lavoro è frutto della collaborazione tra il laboratorio di Biofisica dei canali ionici del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano guidato da Anna Moroni, che ha costruito la nuova proteina, BLINK2 e il laboratorio di Neuromodulation of Cortical and Subcortical Circuits, guidato da Raffaella Tonini dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, che ne ha dimostrato la funzionalità sull’attività neuronale, in collaborazione con Columbia University a New York e University of Arizona a Tucson e altre organizzazioni scientifiche.
Il lavoro del laboratorio di Anna Moroni - nell’ambito del prestigioso finanziamento “noMAGIC” ricevuto dall’European Research Council (ERC-Advanced grant) - mira a costruire proteine sintetiche attivabili a distanza mediante stimoli fisici, quali la luce, gli ultrasuoni e i campi magnetici e nel 2015 aveva ottenuto la proteina BLINK1 nata dalla combinazione di un canale ionico di origine virale con una proteina fotorecettore proveniente dalle piante. Questi stimoli hanno il vantaggio di penetrare in profondità nei tessuti e possono pertanto essere utilizzati per controllare le proteine in remoto, in modo cioè non invasivo per l’organismo. Tali proteine trovano applicazione in vari settori della ricerca - in particolare le neuroscienze - in quanto permettono di controllare l’attività delle cellule in modo reversibile e con una elevata risoluzione temporale.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Nature Methods, viene sperimentata con successo l’efficacia di una nuova proteina sintetica che, attivata dalla luce blu, è in grado di alleviare il dolore neuropatico. Dato che in natura si trovano principalmente proteine in grado di attivare i neuroni, la messa a punto di proteine sintetiche a effetto inibitorio è un obiettivo di fondamentale importanza per trattare patologie legate all’ipereccitabilità dei neuroni, come il dolore cronico neuropatico, ad oggi difficilmente curabile. Una dimostrazione inclusa nella pubblicazione, conseguita nel laboratorio di Rajesh Khanna (University of Arizona a Tucson), è l'attivazione del canale BLINK2 in un modello di ratto di dolore neuropatico, con conseguente risultato di prolungata riduzione del dolore. Le ripercussioni di questo lavoro potranno portare a nuove terapie neurologiche.
Lo studio è stato realizzato dalla collaborazione fra ventotto scienziati delle seguenti università e organizzazioni scientifiche: Università degli Studi di Milano; Istituto Italiano di Tecnologia; Columbia University, New York; University of Arizona, Tucson; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milano); Università di Firenze; Università di Pisa; Institut Curie, Parigi; Technische Universität di Darmstadt.
Al progetto hanno collaborato il professor Massimo Pasqualetti e la dottoressa Noemi Barsotti, del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. da anni impegnati nello studio della formazione dei circuiti neurali potenzialmente coinvolti, qualora alterati, nei disturbi del neurosviluppo. “Con la messa a punto di questa nuova proteina capace di inibire l’attività neuronale – ha dichiarato il professor Pasqualetti - avremo a disposizione uno strumento straordinario che consentirà di comprendere più a fondo la funzione delle diverse tipologie di neuroni presenti nel nostro cervello". “Grazie alla possibilità di silenziare da remoto in maniera altamente selettiva l’attività di precise popolazioni neuronali – ha continuato la dottoressa Barsotti - saremo in grado di studiarne il ruolo nel controllo di specifiche attività comportamentali sia in condizioni fisiologiche che di patologia”.
Il Premio Aspen
Il Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stato istituito nel dicembre 2015 nel quadro del costante impegno dell’Istituto per l’internazionalizzazione della leadership e per le relazioni transatlantiche. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una ricerca nell’ambito delle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e/o organizzazioni di ricerca dell’Italia e degli Stati Uniti. Il Premio consolida l’impegno dell’Istituto nei confronti dell’organizzazione di iniziative e incontri di approfondimento su temi connessi alla cultura scientifica e all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alla loro rilevanza per l’Italia.
La Giuria presieduta dall’On.Prof. Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia, è composta da:
- ssa Cristina M. Alberini, Center for Neural Science, New York University, New York
- ssa Alessandra Buonanno, Director, Max Planck Institute for Gravitational Physics - Albert Einstein Institute, Potsdam
- Domenico Giardini, Chair of Seismology and Geodynamics, ETH, Zurigo
- Luciano Maiani, Professore Emerito di Fisica Teorica, Sapienza Università di Roma
- Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma
- Lucio Stanca, Vice Presidente, Aspen Institute Italia, Roma
Ulteriori informazioni sul Premio sono disponibili su www.aspeninstitute.it
Due ricercatori dell'Ateneo nello studio che ha vinto il Premio Aspen 2023
"Un canale di potassio attivato dalla luce per l’inibizione neuronale”. Questo è lo studio che ha vinto l’Ottava Edizione del Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti. Il lavoro è frutto della collaborazione tra il laboratorio di Biofisica dei canali ionici del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano guidato da Anna Moroni, che ha costruito la nuova proteina, BLINK2 e il laboratorio di Neuromodulation of Cortical and Subcortical Circuits, guidato da Raffaella Tonini dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, che ne ha dimostrato la funzionalità sull’attività neuronale, in collaborazione con Columbia University a New York e University of Arizona a Tucson e altre organizzazioni scientifiche.
Il lavoro del laboratorio di Anna Moroni - nell’ambito del prestigioso finanziamento “noMAGIC” ricevuto dall’European Research Council (ERC-Advanced grant) - mira a costruire proteine sintetiche attivabili a distanza mediante stimoli fisici, quali la luce, gli ultrasuoni e i campi magnetici e nel 2015 aveva ottenuto la proteina BLINK1 nata dalla combinazione di un canale ionico di origine virale con una proteina fotorecettore proveniente dalle piante. Questi stimoli hanno il vantaggio di penetrare in profondità nei tessuti e possono pertanto essere utilizzati per controllare le proteine in remoto, in modo cioè non invasivo per l’organismo. Tali proteine trovano applicazione in vari settori della ricerca - in particolare le neuroscienze - in quanto permettono di controllare l’attività delle cellule in modo reversibile e con una elevata risoluzione temporale.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Nature Methods, viene sperimentata con successo l’efficacia di una nuova proteina sintetica che, attivata dalla luce blu, è in grado di alleviare il dolore neuropatico. Dato che in natura si trovano principalmente proteine in grado di attivare i neuroni, la messa a punto di proteine sintetiche a effetto inibitorio è un obiettivo di fondamentale importanza per trattare patologie legate all’ipereccitabilità dei neuroni, come il dolore cronico neuropatico, ad oggi difficilmente curabile. Una dimostrazione inclusa nella pubblicazione, conseguita nel laboratorio di Rajesh Khanna (University of Arizona a Tucson), è l'attivazione del canale BLINK2 in un modello di ratto di dolore neuropatico, con conseguente risultato di prolungata riduzione del dolore. Le ripercussioni di questo lavoro potranno portare a nuove terapie neurologiche.
Lo studio è stato realizzato dalla collaborazione fra ventotto scienziati delle seguenti università e organizzazioni scientifiche: Università degli Studi di Milano; Istituto Italiano di Tecnologia; Columbia University, New York; University of Arizona, Tucson; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milano); Università di Firenze; Università di Pisa; Institut Curie, Parigi; Technische Universität di Darmstadt.
Al progetto hanno collaborato il professor Massimo Pasqualetti e la dottoressa Noemi Barsotti, del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. da anni impegnati nello studio della formazione dei circuiti neurali potenzialmente coinvolti, qualora alterati, nei disturbi del neurosviluppo. “Con la messa a punto di questa nuova proteina capace di inibire l’attività neuronale – ha dichiarato il professor Pasqualetti - avremo a disposizione uno strumento straordinario che consentirà di comprendere più a fondo la funzione delle diverse tipologie di neuroni presenti nel nostro cervello". “Grazie alla possibilità di silenziare da remoto in maniera altamente selettiva l’attività di precise popolazioni neuronali – ha continuato la dottoressa Barsotti - saremo in grado di studiarne il ruolo nel controllo di specifiche attività comportamentali sia in condizioni fisiologiche che di patologia”.
Il Premio Aspen
Il Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stato istituito nel dicembre 2015 nel quadro del costante impegno dell’Istituto per l’internazionalizzazione della leadership e per le relazioni transatlantiche. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una ricerca nell’ambito delle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e/o organizzazioni di ricerca dell’Italia e degli Stati Uniti. Il Premio consolida l’impegno dell’Istituto nei confronti dell’organizzazione di iniziative e incontri di approfondimento su temi connessi alla cultura scientifica e all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alla loro rilevanza per l’Italia.
La Giuria presieduta dall’On. Prof. Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia, è composta da:
- Cristina M. Alberini, Center for Neural Science, New York University, New York
- Alessandra Buonanno, Director, Max Planck Institute for Gravitational Physics - Albert Einstein Institute, Potsdam
- Domenico Giardini, Chair of Seismology and Geodynamics, ETH, Zurigo
- Luciano Maiani, Professore Emerito di Fisica Teorica, Sapienza Università di Roma
- Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma
- Lucio Stanca, Vice Presidente, Aspen Institute Italia, Roma
Ulteriori informazioni sul Premio sono disponibili su www.aspeninstitute.it
Aperte le iscrizioni alla AIC2023 International School - Associazione Italiana Cristallografia
L'edizione 2023 della Scuola internazionale di cristallografia dal titolo “Electron Crystallography - A deep dive into nanocrystals” sarà ospitata dall'Università di Pisa dal 3 al 6 luglio. Le iscrizioni saranno aperte fino al 31 maggio.
Organizzata dall'Associazione Italiana Cristallografia e supportata dall'Ateneo pisano, la scuola quest'anno si concentrerà sulle procedure attualmente disponibili per l'analisi di diffrazione elettronica 3D tridimensionale (3DED). Le lezioni si terranno a Palazzo Ricci con delle sessioni pratiche che si svolgeranno presso il Dipartimento di Scienze della Terra.
Durante le quattro giornate i partecipanti alla Scuola saranno coinvolti in lezioni frontali e attività pratiche tenute da un gruppo internazionale di esperti del campo. Queste attività approfondiranno le conoscenze relative alle peculiarità della diffrazione di elettroni, le procedure di acquisizione dati e i software di riduzione dei dati. La scuola coprirà sia protocolli 3DED consolidati, basati su acquisizione graduale e precessione del fascio, sia protocolli più recenti basati sull'acquisizione continua di dati attraverso rivelatori veloci e sensibili di ultima generazione, particolarmente adatti per sostanze organiche e macromolecole. Verranno descritti, inoltre, metodi e routine per la soluzione e il perfezionamento della struttura, con particolare attenzione al trattamento e all'uso degli effetti dinamici residui.
Nelle lezioni frontali e nelle attività pratiche, saranno sottolineate le caratteristiche e le problematiche specifiche relative ai composti inorganici, organici a piccole molecole e macromolecolari. I partecipanti potranno, inoltre, utilizzare in prima persona diversi software per la riduzione dei dati 3DED, soluzione della struttura e perfezionamento della struttura. Gli studenti prenderanno parte anche ad attività di laboratorio, inclusa l'acquisizione di dati 3DED e la preparazione avanzata di campioni.
L'ultima parte della scuola introdurrà infine altre metodologie all'avanguardia, come la diffrazione elettronica seriale, la mappatura dell'orientamento di fase e la funzione di distribuzione delle coppie di elettroni (ePDF).
Alla fine della scuola, gli studenti avranno acquisito una comprensione completa dei vantaggi e dei limiti dei metodi di diffrazione elettronica e saranno in grado di eseguire autonomamente la riduzione dei dati 3DED sui propri campioni di interesse. Per la maggior parte degli studenti, la Scuola AIC2023 sarà anche il punto di partenza per i partecipanti per stabilire connessioni nel campo in forte crescita della cristallografia elettronica.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://school2023.cristallografia.org/
Sottoscritto il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi dell’Università di Pisa
Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi e il dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia postale per la Toscana, Lorena La Spina siglano il Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici a tutela dei sistemi informativi e delle infrastrutture tecnologiche in uso all’Ateneo pisano. Il Protocollo, firmato nella Sala Mappamondi di Palazzo alla Giornata, prevede l’adozione di procedure condivise d’intervento, basate sul tempestivo e reciproco scambio di notizie utili, teso a favorire la circolarità del flusso informativo, essenziale ai fini di una più efficace strategia di prevenzione e di incident response nel delicato settore della protezione della sicurezza cibernetica. Inoltre, il Protocollo contempla la programmazione di incontri formativi e la realizzazione di eventuali tecnologie per incrementare i livelli di prevenzione e di contrasto dei crimini informatici ai danni dei sistemi gestiti dall’Università di Pisa.
L’iniziativa, che si inserisce nel consolidato modello di sicurezza “partecipata”, mira a rafforzare ulteriormente la “rete” che, nell’ambito del territorio toscano, vede uniti e impegnati Polizia postale, altri attori istituzionali ed i più qualificati rappresentanti del mondo imprenditoriale per la protezione delle infrastrutture informatiche individuate come “sensibili”, poiché gestite da soggetti che forniscono prestazioni essenziali. Ciò è tanto più importante anche in considerazione dei rischi derivanti dal delicato scenario internazionale, caratterizzato dal perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha portato a un complessivo aumento del numero degli episodi su base nazionale, specie ai danni di istituzioni finanziarie, nonché di Enti ed aziende che operano in altri settori strategici per il nostro Paese.
Il documento è stato firmato alla presenza del Questore di Pisa, Gaetano Bonaccorso, che ha così commentato l’iniziativa: “Sono particolarmente grato all’Università di Pisa, alla Scuola Normale Superiore e ai rispettivi vertici, che hanno creduto e condiviso con la Polizia di Stato l’utilità di questo protocollo con il Centro Operativo della Polizia postale per la Toscana, struttura di eccellenza nella prevenzione e nel contrasto agli attacchi informatici. La collaborazione sinergica con Enti e Istituzioni e, in particolare, con il mondo universitario su questo territorio è ritenuta dalla Polizia di Stato non solo un’opportunità, ma una vera e propria necessità, con particolare riferimento ai settori della sicurezza che più di altri richiedono un supporto di conoscenza tecnica ed una costante attività di ricerca. Strumenti cui può essere fornita linfa vitale dal rapporto di collaborazione odierno, che segue quello già sottoscritto nel settembre 2022 con la Scuola Normale. La Polizia di Stato ritiene pertanto che la collaborazione con le Università Pisane, il cui prestigio è stato recentemente riaffermato anche sul piano internazionale, debba essere implementata, guardando prioritariamente alle principali emergenze di sicurezza che il nostro paese sta attraversando, nel convincimento che il reciproco scambio di conoscenza e supporto esprima una straordinaria rilevanza strategica per la soluzione di problemi complessi e ricorrenti in tema di sicurezza ed ordine pubblico.”
“In questa epoca di continui attacchi cybernetici è importante che le istituzioni pubbliche facciano squadra, mettendo a fattor comune le proprie competenze - ha dichiarato il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Pisa, su questo fronte, vanta una lunghissima tradizione e con il protocollo firmato oggi, il nostro Ateneo si impegna, quindi, a mettere a disposizione la sua importante esperienza tecnica in materia, vista anche l’estensione dei nostri sistemi informatici, sia in termini geografici che di calcolo”.
Come evidenzia Lorena La Spina: “Dopo il Protocollo sottoscritto a settembre 2022 con la Scuola Normale Superiore di Pisa, si aggiunge oggi un ulteriore, fondamentale tassello al complesso di azioni che vedono il nostro Centro operativo quotidianamente impegnato nella prevenzione degli attacchi informatici ed al fine di migliorare le capacità di risposta in caso di eventi critici. La consolidata collaborazione con gli Enti e le Istituzioni che gestiscono settori di rilevanza strategica, come quello dell’istruzione universitaria, costituisce per noi un investimento essenziale. Nello scorso mese di ottobre 2022, presso ognuno dei diciotto Centri operativi presenti sul territorio nazionale, è stato istituito un apposito Nucleo operativo per la sicurezza cibernetica, cui sono affidate le delicate attività in materia di difesa digitale, nell’ottica del continuo rafforzamento degli strumenti di cui la Polizia postale dispone in questo fondamentale settore di intervento”.
Al Museo della Grafica si inaugura la mostra "I colori dell'anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)”
Venerdì 31 marzo 2023, alle ore 18:00, al Museo della Grafica (in Lungarno Galileo Galilei 9) sarà inaugurata la mostra "I colori dell'anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)”.
I colleghi giornalisti sono invitati a partecipare alla conferenza stampa di presentazione della mostra che si terrà venerdì 31 marzo alle ore 17:00 presso il Museo della Grafica.
“Sono i colori dell’anima”: così Giuseppe Viviani giustificava il magico accordo cromatico di un suo dipinto del 1941 (La zuppiera) tanto amato dall’amico Giuseppe Mesirca.
Con poetica semplicità, l’artista spiegava tutto. Nella tavolozza del pittore come nella lastra dell’incisore, i suoi colori e i suoi segni affascinavano molti dei grandi intellettuali, conoscitori e collezionisti della prima metà del ‘900, da Sebastiano Timpanaro a Carlo Ludovico Ragghianti, da Enzo Carli a Giuseppe Mesirca, da Piero Chiara a Giovanni e Vanni Scheiwiller. E con gli occhi di oggi, i colori dell’anima sono ancora in grado di trasmettere emozioni tra le più intense alla contemporaneità.
A distanza di oltre mezzo secolo dalle grandi mostre antologiche che Pisa tributava al maestro nel 1960 e nel 1966, e dopo la recente Segni con l’odore del mare dedicata alle incisioni, le sale del Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi tornano a presentare un’ampia selezione di dipinti, disegni e incisioni dell’artista pisano.
Pittore di notevolissima originalità e straordinaria densità poetica, con Giorgio Morandi e Luigi Bartolini incisore tra i più apprezzati del ‘900 – e come l’incisore marchigiano anche scrittore e poeta – Giuseppe Viviani (1898-1965) ha popolato le sue opere di gelatai e biciclette, cani e cocomeri, monumenti in miniatura e foglie di fico, raccontando una malinconica, struggente periferia surreale e fiabesca.
In un suggestivo percorso cronologico, con opere provenienti da collezioni pubbliche e private e di cui molte riscoperte e riproposte per l’occasione, la produzione dell’artista viene ricomposta attraverso i più significativi momenti espositivi che ne hanno accompagnato l’ampio successo internazionale.
La mostra si articola nelle seguenti sezioni: Ritratti; A Marina di Pisa; Negli anni ’30, tra pittura e incisione; Gli anni ’40: tra i grandi del ‘900; Gli anni ’50: il successo, i premi, gli amici; I colori e i fiori dell’anima.
Mostra a cura di Alessandro Tosi. Con la collaborazione di Paolo Bassano, Francesco Bosetti, Antonio Cariello, Franco Fiorenzani, Lorenzo Gremigni, Rocco Leone, Nicola Micieli, Sergio Simi, Lucia Tongiorgi Tomasi. Con la consulenza, per le opere pittoriche di Giuseppe Viviani, di Silvio Guarasci. Restauri Silvia Gazzina. Montaggi e allestimenti Acme04. Fotografie Vincenzo Pennè.
Mostra realizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) con la collaborazione e il patrocinio di: Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Comune di San Giuliano Terme, Fondazione Arpa, Istituto centrale per la grafica, Palazzo Blu, Regione Toscana, Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pisa, Teatro Verdi.
Ringraziamenti
Si ringrazia il Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo (MAC USP) e la Galleria Guastalla.
Ringraziamenti non convenzionali vanno rivolti ai collezionisti privati che con entusiasmo e generosità hanno reso possibile la realizzazione della mostra.
In particolare, a Francesco Barsanti, Stefano Barsantini, Paolo Bassano, Francesco Bizzarri, Claudio Bolelli, Antonio Marcello Calamia, Graziano Campinoti, Claudio Cecchella, Franco Fiorenzani, Massimo Giacomelli, Rocco Leone, Massimo Melai, Davide Nesti, Giovanni Palma, Marco Piaggesi, Valeria Servello, Alberto Tosi, Marco Tramontani, Massimo Ughi.
Altrettanta gratitudine va a Luciana Bartolini, Paola Burchi, Gianfranco Castriotta, Sergio Di Maio, Federica Fiorenzani, Luca Fracassi, Francesco Lepri, Nicola Trabucco.
Da lunedì a domenica: 10:00-20:00
Intero 5,00 €
Ridotto 3,00 €
Informazioni
Museo della Grafica
Tel.: (+39) 050 2216060
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito: www.museodellagrafica.sma.unipi.it
Beni culturali e diritto: in Sapienza un incontro con i principali studiosi della materia
Venerdì 31 marzo, alle ore 10.30, nell’aula magna storica del Palazzo "La Sapienza", appuntamento con il convegno "Beni culturali e diritto. Un dialogo giuridico anche alla luce della recente riforma dell'articolo 9 della Costituzione". L’evento è pensato per costruire un dialogo giuridico fra le diverse anime che innervano il tema dei beni culturali, analizzati sotto il profilo delle problematiche costituzionalistiche, amministrativistiche e penalistiche da alcuni fra i principali studiosi della materia.
La sessione mattutina si apre alle 10.30 con i saluti di Francesco Dal Canto, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Carmelo Calabrò, direttore del Dipartimento di Scienze politiche, e Pierluigi Consorti, coordinatore del dottorato in Scienze giuridiche, e con la presentazione dell’evento a cura di Valentina Giomi, dell’Università di Pisa. Segue l’incontro “Beni culturali e Costituzione”. Presiede e coordina il professor Gian Luca Conti (Università di Pisa), ne discutono Stefania Mabellini (Università Roma Tor Vergata), Valeria De Santis (Università Napoli Parthenope) e Pietro Milazzo (Università di Pisa).
La sessione pomeridiana si apre alle ore 14.00 con i saluti della professoressa Giovanna Colombini (Università di Pisa). Introduce Vanessa Manzetti (Università di Pisa); presiede e coordina Maria Immordino (Università di Palermo e Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana). Segue l’incontro “Beni culturali e profili di diritto amministrativo, fra organizzazione, gestione e prospettive di valorizzazione”. Ne discutono Pierpaolo Forte (Università del Sannio), Loredana Giani (Università Europea di Roma), Domenico D’Orsogna (Università di Sassari). L’ultimo incontro del pomeriggio tratta il tema “Beni culturali e profili penalistici. Fra protezione, tutele ed esigenze di garanzia”, ne discutono Gian Paolo Demuro (Università di Sassari), e Domenico Notaro (Università di Pisa). Intervengono Claudia Tubertini (Università di Bologna), e Annarita Iacopino (Università Europea di Roma). Le conclusioni sono affidate a Fabio Merusi (Università di Pisa).
Il convegno fa parte delle attività della ricerca PRIN 2017 “Garanzia dei diritti e qualità dei servizi nella prospettiva dello sviluppo territoriale integrato. Buon andamento, multilevel governance e cooperazione territoriale per una nuova strategia di acquisizione di risorse e razionalizzazione della spesa pubblica” (responsabile dell'Unità locale Pisa Vanessa Manzetti).
Più di 800 visitatori alle Collezioni Egittologiche e alla Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium
Più di 800 persone hanno visitato le Collezioni Egittologiche e la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium sabato 25 e domenica 26 marzo, in occasione delle Giornate di primavera del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, il grande evento nazionale dedicato al patrimonio d'arte e cultura del nostro Paese.
Quella offerta dal Sistema Museale di Ateneo è stata un’occasione per viaggiare nel tempo e nello spazio, e in particolare per approfondire la conoscenza della Gipsoteca, con la sua raccolta di riproduzioni storiche in gesso da capolavori dell’arte antica, e con il suo antiquarium che ospita centinaia di manufatti originali antichi, di varie epoche e provenienza geografica. Il tutto racchiuso in uno dei gioielli dell’arte romanica pisana, ovvero la Chiesa di San Paolo all’Orto. Alle Collezioni Egittologiche si possono invece ammirare oggetti unici e straordinari, che raccontano la vita e la cultura dell’antico Egitto; oggetti donati all'Università di Pisa o rinvenuti nel corso delle campagne di scavo effettuate sotto il patrocinio dell’Ateneo