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Comunicati stampa

Sarà la piattaforma di premialità GoodGo, realizzata da EcoGeko, spin-off dell’Università di Pisa, il motore tecnologico di “Bike&walk2beach”, il contest del Comune di Livorno lanciato con l’intento di incentivare gli spostamenti a piedi o in bicicletta tra i cittadini che vanno al mare presso i cinque stabilimenti balneari della città che hanno aderito all’iniziativa che si svolgerà dal 1° al 31 agosto: Lido, Onde del Tirreno, Roma, Pancaldi e Nettuno.

Scaricando l’app di EcoGeko, i clienti dei cinque stabilimenti potranno partecipare ad una competizione che permetterà loro di accumulare dei crediti ogni volta che si recano al mare a piedi o in bicicletta. Alla fine del mese, chi lo avrà fatto più volte, si aggiudicherà il premio che ogni stabilimento balneare metterà in palio a proprie spese. Il primo premio sarà quasi per tutti un abbonamento gratuito per il prossimo anno, in più i bagni Lido hanno anche previsto una gara per i non abbonati che invece si tradurrà in uno sconto sul biglietto di ingresso, sconto direttamente erogabile quest'anno.

“Si tratta di una iniziativa probabilmente unica nel suo genere – ha dichiarato l’assessora alla Mobilità Giovanna Cepparello, durante la presentazione dell’iniziativa – che abbiamo pensato per cominciare a lanciare la ciclovia Tirrenica, attualmente in corso di realizzazione ma che l'anno prossimo sarà sostanzialmente pronta su tutto il litorale”.

"Lo spin-off EcoGeko è impegnato nella promozione di una nuova cultura della mobilità orientata verso il rispetto per l'ambiente e i valori della sostenibilità che sempre più si stanno affermando nel nostro paese e anche a livello europeo – ha commentato Antonio Pratelli, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, uno dei soci fondatori dello spin-off accademico EcoGeko - Siamo costantemente impegnati a "fare innovazione" sia in termini di prodotto che di progetto, nel senso che quotidianamente lavoriamo per rendere la nostra suite di servizi e soluzioni tecnologiche sempre più performanti e in linea con le necessità del mercato, e - al tempo stesso - ci dedichiamo alla elaborazione di iniziative/progetti virtuosi e originali dal punto di vista dell'unicità delle idee realizzate. Ci auguriamo che il contest "Bike&Walk2Beach” realizzato in collaborazione con il Comune di Livorno possa aprire la strada a processi analoghi su scala nazionale”.

 

L’edizione 2023 di Bright Night, la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori che da diversi anni richiama a Pisa migliaia di visitatori nel centro della città l’ultimo venerdì di settembre, riparte dai bambini e da un video che attraverso l’esperienza di Liam e Emily racconta l’emozione e il sogno di essere ricercatori almeno per un giorno.

Il video, visibile sul canale YouTube dell’ateneo (https://youtu.be/Dy2ljp3yIkk) segue i due protagonisti nelle cinque colorate Piazze della Ricerca proposte lo scorso anno, attratti da giochi ed esperimenti, quiz e curiosità, e impegnati a ottenere i timbri e completare il “passaporto” pensato appositamente per loro. Il progetto è stato curato dal Polo Comunicazione del Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) con la regia di Livia Giunti.

Tantissime le attività dedicate alle bambine e ai bambini anche nell’edizione 2023, in programma venerdì 29 settembre nelle Piazze della Ricerca nel centro della città: spazi dedicati ai più piccoli, talk su argomenti legati all’attualità e stand interattivi. Nella mattinata i dipartimenti, le biblioteche, i musei, le sedi universitarie e i centri di ricerca saranno aperti alle visite di studenti delle scuole per attività laboratoriali, attività ed esperimenti a loro dedicati.

Le sedi della ricerca proporranno anche tante attività nelle loro sedi dove il pubblico potrà vedere da vicino il lavoro dei ricercatori e delle ricercatrici e partecipare a eventi divulgativi e dimostrazioni coinvolgenti.

Il palinsesto di Bright prevede anche le Passeggiate con la Scienza dedicate a cittadini, famiglie e bambini interessati a scoprire o approfondire luoghi, storie e curiosità della città con la guida dei ricercatori.

Bright Night, protagonista a Pisa come in tutta la Toscana, si svolge in occasione della Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, nata nel 2005 su impulso della Commissione Europea. Con il sostegno della Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, ne sono promotori gli atenei toscani (Università di Firenze, Pisa, Siena, Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca), insieme a un’ampia rete di enti di ricerca, fra i quali ci sono il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

L’Università di Pisa si conferma al vertice in Italia e tra i primi 200 atenei nel mondo nell’Academic Ranking of World Universities (ARWU)), la classifica elaborata dalla Shanghai Ranking Consultancy, una delle più accreditate agenzie di rating internazionale per la valutazione di università ed enti di ricerca. Nell’edizione 2023 l’Ateneo pisano si conferma nella fascia tra il 151° e il 200° posto su scala mondiale, subito dopo La Sapienza di Roma (che è tra il 101° e il 150°) e insieme alle Università di Milano e Padova. Tra 201° e 300° seguono poi le Università di Bologna, Napoli “Federico II” e Torino, oltre al Politecnico di Milano.

arwu logo

Sono state oltre 2.500 le università scrutinate complessivamente dall’agenzia asiatica e di queste soltanto 1.000 sono rientrate in classifica, con 40 presenze italiane. Al primo posto mondiale rimane l’Università di Harvard, seguita dalla Stanford University e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT). La top ten globale è interamente dominata da atenei degli Stati Uniti, ad eccezione degli inglesi Cambridge, quarto, e Oxford, settimo, con Parigi e Zurigo uniche presenze non anglosassoni tra le prime 20.

Il ranking ARWU è elaborato sulla base di sei indicatori: i premi Nobel e le Medaglie Fields di ex studenti (Alumni) o di ricercatori della singola università (Award), il numero di ricercatori altamente citati affiliati presso l’Ateneo (Hi-Ci), le pubblicazioni su “Nature & Science” (N&S), le pubblicazioni sulle riviste più citate nelle aree tecnico-scientifico e sociale (PUB), più un ulteriore indicatore che rapporta i precedenti cinque parametri allo staff accademico, fornendo una sorta di produttività di pro-capite (PCP).

“Preferisco tra tutti il ranking ARWU – ha commentato il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone - perché è basato su dati oggettivi e immutati da venti anni: nessun sondaggio, piccole variazioni nella classifica di anno in anno, trascurabili possibilità di manipolazione. Ha anche tanti difetti, intendiamoci: misura solo la ricerca e favorisce le università più grandi, perché il 90% dei punti vengono dati su valori aggregati. Visto che siamo al giro di boa dell’estate, due note di ottimismo. Prima di tutto, il sistema universitario nazionale è forte, tiriamo fuori un po’ di orgoglio. Su 33mila università in tutto il mondo, ARWU classifica le principali 2500, e di queste 40 tra le prime 1000 sono italiane, praticamente quasi la metà delle università pubbliche. Lo stesso numero della Germania, che ha il 40% di popolazione in più e il 65% di PIL in più. Dove l’Italia è assente è al top, per un sistema di distribuzione delle risorse intenzionalmente poco concentrato. La seconda: l’Università di Pisa, con Milano Statale e Padova, è nella fascia tra il 150° e il 200° posto (la Sapienza di Roma ancora meglio nella fascia 101°-150° posto, anche per il recente Nobel di Parisi). Come fa Pisa, che pure è più piccola delle altre? Due punti: anche grazie alla Normale sono stati studenti dell’Università di Pisa alcuni Nobel e medaglie Fields (Alessio Figalli tra i più recenti). E poi una produttività scientifica procapite migliore di chi ci precede in Italia. Utile per ripartire con convinzione con il prossimo anno accademico”.

Venerdì, 04 Agosto 2023 11:08

Chiusura estiva 2023

calendario 2023Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da mercoledì 9 agosto (compreso) a venerdì 18 agosto (compreso).

Gli uffici della Direzione Servizi per la Didattica e gli Studenti (Largo Pontecorvo 3, Pisa) saranno chiusi da mercoledì 9 agosto (compreso) a venerdì 18 agosto 2023 (compreso).

Il Centro Matricolandosi sarà chiuso dal 7 al 25 agosto e riaprirà al pubblico dal 28 agosto, con orario 9-13 dal lunedì al venerdì.

Nel periodo estivo le biblioteche resteranno chiuse o osserveranno orari ridotti. A questo link è possibile consultare gli orari completi.

Sono disponibili tre opuscoli sulle modalità di interazione e accesso alle figure di Ateneo (Consigliera di fiducia, Medico competente, SPP, RAR, RAD etc.) e sul Codice etico di Ateneo realizzati a seguito dell’analisi dei risultati dei questionari sul benessere organizzativo in Ateneo 2022 del personale docente e tecnico-amministrativo-bibliotecario.

I report di analisi hanno infatti evidenziato una insufficiente conoscenza della figura della Consigliera di fiducia e una non completa conoscenza di tutte le funzioni della Struttura del Medico Competente di Ateneo e della struttura del Servizio di Prevenzione e Protezione oltre alla necessità di un maggior rispetto del codice etico.

Leggi la notizia: https://www.unipi.it/index.php/news/item/26391-alla-scoperta-della-complessita-della-mente-e-del-cervello-con-la-circle-u-summer-school-in-sensory-neuroscience

Giovedì, 03 Agosto 2023 14:32

Studiare a Pisa è internazionale!

L'Università di Pisa offre molte opportunità di studio all’estero, grazie a una varietà di accordi, programmi e convenzioni che mettono l’Ateneo in collegamento diretto con paesi europei ed extra-europei. Oltre all’ormai consolidato Programma Erasmus, l’Ateneo pisano ha attivato circa 30 double degree e joint degree, corsi di studio che consentono di frequentare lezioni in parte a Pisa e in parte all’estero e conseguire una doppia laurea o un titolo congiunto rilasciati da Unipi e da un ateneo europeo o extra-europeo (con anche università della Cina, del Giappone e del Sudafrica).

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Studenti dell'Università di Pisa a una Summer School in Cina presso il Beijing Institute of Technology.

Studiare all’Università di Pisa vuol dire inoltre studiare in un ateneo che fa parte di una Alleanza Universitaria Europea: Unipi è infatti uno dei 9 partner di Circle U. con Aarhus University, Humboldt-Universität zu Berlin, King’s College London, Université Paris Cité, Università di Belgrado, Università di Louvain, Università di Oslo e Universität Wien, che si sono unite per sviluppare insieme iniziative di eccellenza sul piano della formazione, della ricerca e dell’innovazione. Nell’ambito di Circle U. sono già attive alcune Summer School, finanziamenti di iniziative proposte da studenti e sono in arrivo corsi di studio congiunti. 

L’Università di Pisa ha poi accordi speciali con atenei della Cina, tra cui il prestigiosissimo Beijing Institute of Technology, all’avanguardia in particolare su ingegneria, scienze e tecnologia. D’intesa con la Fondazione ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation) offre poi borse di studio e ricerca in Nord America

Inoltre, ogni anno l’Università di Pisa bandisce contributi di mobilità per studiare, fare tirocini formativi oppure svolgere la tesi all’estero.

Recentemente l’Università di Pisa, attraverso il suo Dipartimento di Scienze della Terra, è sbarcata in Uzbekistan con un progetto di cooperazione internazionale che nel suo genere è il primo in Italia. L’Ateneo pisano ha infatti attivato una sede a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, e in collaborazione con la University of Geological Sciences del Paese asiatico ha avviato un corso di laurea triennale in Geologia, con 50 studenti che hanno appena superato l’anno propedeutico in vista della prossima immatricolazione a Unipi. Ulteriori sviluppi didattici sono in via di definizione, con la progettazione di un curriculum dedicato alla Geologia ambientale e di un corso di laurea magistrale congiunto in Scienze e tecnologie geologiche, che porterà a un titolo di studio valido sia in Italia che in Uzbekistan.

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