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Comunicati stampa

Is your phone draining its battery too quickly? The problem may depend on the different protocols we use to surf the web, and the latest ones are not necessarily the most energy-efficient. This is the conclusion of a study conducted by the University of Pisa and the CNR Institute for Informatics and Telematics, recently published in the journal Pervasive and Mobile Computing.


Specifically, the researchers set out to evaluate the energy consumption of smartphones and Internet of Things (IoT) devices in relation to the various HTTP protocols that underpin data transmission over the Internet.

“In general, when we talk about the different versions of the HTTP protocol, the focus is on ‘performance’, which is the time required to download data and resources over the network,” explains Alessio Vecchio, author of the study and professor at the Department of Information Engineering at the University of Pisa. Our study, on the other hand, focused on energy consumption, which is particularly relevant in the context of the Internet of Things (IoT), where many devices are battery-powered. In this context, saving energy makes it possible to significantly extend the life of the device, avoiding the need to replace or recharge batteries, with positive consequences in terms of sustainability and usability.”

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A photo of the system

 
The HTTP protocol is one of the most widely used communication protocols in computer networks; suffice it to say that the web is based on it. Communication between IoT devices, such as sensors or home automation systems, is also often based on the HTTP protocol. Currently, the three main versions are HTTP/1.1, HTTP/2 and the newer HTTP/3, which differ significantly in terms of performance. The study found that HTTP/3, which is generally more efficient than the previous versions, can consume up to 30% more in some scenarios. This happens, for example, when there is a lot of data to transfer, while it consumes less than the others when the volume of data is smaller.

“Our study is important for two reasons, one practical and one scientific,” Vecchio points out. ‘From a practical point of view, thanks to the results obtained, those who are interested in building systems that use smartphones and IoT devices can make choices that take into account energy aspects. From a scientific point of view, new research scenarios are opening up, such as the study of intelligent algorithms capable of dynamically selecting the most energy-efficient version of the HTTP protocol depending on the communication scheme, the amount of data to be transferred and the network conditions.”

The research was carried out in the context of the Future-Oriented REsearch LABoratory (FoReLab), a project of the Department of Information Engineering of the University of Pisa, funded by the Ministry of University and Research (MUR) within the framework of the Departments of Excellence programme.

Besides Alessio Vecchio, the study was conducted by Chiara Caiazza, PhD student in Smart Computing (joint PhD programme of the Universities of Florence, Pisa and Siena) and Valerio Luconi, PhD student in Information Engineering at the University of Pisa in 2016 and researcher at the CNR Institute of Informatics and Telematics since 2019.
All three participants in the research group share an interest and concern for environmental issues, in particular energy sustainability. Therefore, the study of the energy implications of network protocols was an excellent start to combine research aspects related to computer science and systems engineering with energy saving issues.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A partire dal secondo semestre dell’a.a. 2023/2024 le studentesse e gli studenti regolarmente iscritte/i all’Università di Pisa possono presentare domanda di ammissione alle attività formative erogate dalla Scuola Superiore Sant’Anna con una procedura concordata tra l’Università e la Scuola che riduce gli adempimenti richiesti allo studente. Sarà possibile frequentare i corsi della Scuola, sostenerne il relativo esame e richiedere un riconoscimento crediti all’Università di Pisa.

Leggi i dettagli

Le studentesse e gli studenti regolarmente iscritte/i in corso ai corsi di laurea magistrale oppure al 4° anno di corso o successivi dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università di Pisa possono presentare domanda di ammissione alle attività formative erogate dalla Scuola Superiore Sant’Anna secondo le modalità indicate nel bando di selezione. I vincitori della selezione potranno frequentare i corsi interni della Scuola, sostenerne il relativo esame e richiedere all’Università il riconoscimento dei crediti conseguiti, purché coerenti con il proprio percorso di studio, ai fini del conseguimento del titolo.
Per l’anno accademico 2024/2025, è possibile presentare domanda entro le ore 13:00 del 18 settembre 2024.

Bando per l’ammissione alle attività formative offerte dalla Scuola Superiore Sant’Anna – a.a. 2024/2025

Presentare la domanda

Prima di presentare domanda, si consiglia sempre di prendere in precedenza visione dell’offerta didattica della Classe di Scienze sperimentali e della Classe di scienze sociali della Scuola Superiore Sant’Anna disponibile ai seguenti link.

Classe di scienze sperimentali:

Classe di Scienze sociali:

Per maggiori informazioni sull’offerta didattica della Scuola e per gli aspetti logistici e organizzativi delle attività formative, è possibile fare riferimento agli uffici competenti della Scuola: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Non sono ammessi gli studenti fuori corso e/o non in regola con la contribuzione universitaria al momento della valutazione della domanda.
Per l’anno accademico 2024/2025, la domanda deve essere presentata mediante la compilazione del form telematico di ateneo (https://forms.office.com/e/c9fAqJpQxM) entro le ore 13:00 del 18 settembre 2024. Il modulo può essere compilato più volte se si intende richiedere l’ammissione a più di un’attività formativa. Alla domanda devono essere allegate:

  • Copia di un documento di identità in corso di validità;
  • Eventuale domanda di riconoscimento curriculare;
  • Ulteriore documentazione utile per la valutazione della coerenza tra l’insegnamento prescelto e il proprio percorso formativo (per es.: lettera di un docente o del relatore di tesi).

Ammissione alle attività formative

Entro l’inizio delle attività formative, la Segreteria studenti valuta la compatibilità delle candidature con i requisiti di ammissione previsti dal bando.
Nel caso in cui le domande per un’attività formativa che rispettano i requisiti di ammissione fissati dal bando, nonché l’eventuale preparazione iniziale richiesta, siano superiori alla capienza determinata dalla Scuola, sono previsti i seguenti criteri di selezione:

  • rendimento curriculare dello studente, con particolare riferimento alla percentuale di crediti universitari conseguiti dallo studente rispetto ai crediti previsti dalla durata normale del corso di studio a cui è iscritto;
  • media ponderata relativa ai voti degli esami superati alla data di scadenza di presentazione della domanda.

Nell’ipotesi di parità in base ai criteri precedenti, il criterio applicato sarà quello della maggiore coerenza dell’insegnamento prescelto con il percorso formativo individuale a giudizio di una commissione di ateneo eventualmente nominata con apposito decreto rettorale.
L’esito della selezione è in ogni caso comunicato allo studente via mail all’indirizzo istituzionale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). I vincitori sono tenuti a registrarsi sulla piattaforma studente Esse3 Web della Scuola: https://sssup.esse3.cineca.it .
Gli studenti ammessi sono tenuti al rispetto degli stessi obblighi degli allievi della Scuola in materia di frequenza delle attività formative, ammissione e modalità di svolgimento dei relativi esami finali.

Certificazione dell’esame superato e Riconoscimento curriculare

Al termine del corso e dopo l’eventuale superamento dell’esame finale, la Scuola certifica la frequenza, l’esito dell’esame finale e i crediti formativi universitari conseguiti nel relativo settore scientifico-disciplinare.
Lo studente dell’Università (purché non sia anche allieva/o della Scuola) può inoltre richiedere che i crediti conseguiti presso la Scuola siano considerati validi ai fini del conseguimento del titolo: è sufficiente richiedere il riconoscimento durante la procedura di presentazione della domanda di ammissione all’attività formativa della Scuola, attraverso la compilazione del form telematico. La richiesta sarà sottoposta al corso di studio di iscrizione presso l’Università di Pisa, che si esprimerà in merito sulla base dell’effettiva coerenza dell’attività formativa con il percorso formativo dello studente (ai sensi dell’art. 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/2004).
Se tale richiesta non è stata inoltrata al momento della presentazione della domanda di ammissione, lo studente può comunque chiedere il riconoscimento a posteriori dei crediti conseguiti presso la Scuola attraverso la procedura ordinaria. Si ricorda, però, che, in assenza di una delibera preventiva del corso di studio, non è garantito il riconoscimento a posteriori ai fini del conseguimento del titolo.

 

Informazioni a cura di:
Direzione Didattica, studenti e internazionalizzazione
largo Bruno Pontecorvo n. 3 – Pisa
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Si sono aperti oggi, in Palazzo alla Giornata, sede del Rettorato dell’Università di Pisa, i Lunch dell'Innovazione dell'Ateneo pisano. Il nuovo format nato per parlare di valorizzazione delle conoscenze e impatto sociale in un contesto conviviale e informale, in vista della seconda edizione di Converging Skills che si terrà dal 21 al 22 maggio 2024. Ospite di questo 'pranzo' inaugurale, Shiva Loccisano, Amministratore Unico di Behold, la holding degli Spinoff dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e già membro del Consiglio Direttivo di Netval e Project Manager della piattaforma Knowledge Share, nonchè vicepresidente del Comitato per il Trasferimento Tecnologico di LES International.

"L'idea dei Lunch dell'Innovazione nasce dall'obiettivo, ambizioso, che l'Università di Pisa si è data con la nuova governance: guidare e sostenere la crescita culturale, sociale ed economica del Paese – ha spiegato il professor Corrado Priami, Prorettore per la valorizzazione della conoscenza e suo impatto -  Ogni 'pranzo' sarà, per i nostri docenti e ricercatori, un'occasione di confronto con esperti del mondo accademico e imprenditoriale, e uno stimolo per trasferire alla società esplorare i risultati delle attività portate avanti dal nostro Ateneo anche mediante nuove iniziative imprenditoriali”. 

“Abbiamo iniziato con Shiva Loccisano, col quale abbiamo parlato di terza missione, ossia delle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale dal mondo accademico alla società civile e al tessuto imprenditoriale -  ha aggiunto Priami -  Nei prossimi appuntamenti, invece, ci occuperemo dell'incontro tra la tecnologia e la filiera culturale e creativa, di investimenti in startup e, più in generale, di come rendere concreto quel ruolo centrale che le Università dovrebbero avere nella nostra società e recentemente ricordato anche dal Presidente Mattarella".

 “Sono stato molto onorato di essere il primo ad aprire questo ciclo di incontri ed avere avuto l’opportunità di confrontarmi con colleghi del trasferimento tecnologico, Professori e Ricercatori – ha commentato  Shiva Loccisano - Abbiamo potuto discutere insieme e analizzare la valenza strategica di questa missione che, sebbene ufficialmente sia considerata “Terza” (dopo Formazione e Ricerca), per un numero crescente di stakeholder è invece considerata “prima”, a voler intendere che l’impatto sulla società, perseguito più direttamente attraverso le attività di trasferimento di conoscenze e tecnologie, sia di fatto l’obiettivo ultimo a cui anche formazione e ricerca contribuiscono, come elementi fondanti”.

Quattro, complessivamente, i ‘pranzi’ in programma, pensati come altrettante tappe di avvicinamento alla seconda edizione di Converging Skills (Pisa, 21-22 maggio), l'evento nato nel 2023 per esplorare le migliori pratiche a livello mondiale nella convergenza di discipline e tecnologie, nel rapporto tra ricerca e industrie, nella precoce collaborazione tra start-up e investitori e nella cooperazione tra aziende anziché nella competizione. Tendenze evidenti di crescita sociale, culturale ed economica su cui l'Università di Pisa sta puntando per dare forma ad una nuova visione strategica finalizzata alla creazione di un ecosistema di successo di ricercatori, imprenditori e investitori che credono in questi principi e sono disposti a apportare cambiamenti alle pratiche attuali.

I prossimi appuntamenti con i Lunch dell'Innovazione sono previsti per il 28 febbraio, il 20 marzo e il 17 aprile. Di volta in volta, a seconda dei temi affrontati, ogni pranzo si rivolgerà a docenti e ricercatori specificatamente coinvolti fino ad un massimo di 20 partecipanti.

Si sono aperti oggi, in Palazzo alla Giornata, sede del Rettorato dell’Università di Pisa, i Lunch dell'Innovazione dell'Ateneo pisano. Il nuovo format nato per parlare di valorizzazione delle conoscenze e impatto sociale in un contesto conviviale e informale, in vista della seconda edizione di Converging Skills che si terrà dal 21 al 22 maggio 2024. Ospite di questo 'pranzo' inaugurale, Shiva Loccisano, Amministratore Unico di Behold, la holding degli Spinoff dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e già membro del Consiglio Direttivo di Netval e Project Manager della piattaforma Knowledge Share, nonchè vicepresidente del Comitato per il Trasferimento Tecnologico di LES International.

"L'idea dei Lunch dell'Innovazione nasce dall'obiettivo, ambizioso, che l'Università di Pisa si è data con la nuova governance: guidare e sostenere la crescita culturale, sociale ed economica del Paese – ha spiegato il professor Corrado Priami, Prorettore per la valorizzazione della conoscenza e suo impatto -  Ogni 'pranzo' sarà, per i nostri docenti e ricercatori, un'occasione di confronto con esperti del mondo accademico e imprenditoriale, e uno stimolo per trasferire alla società esplorare i risultati delle attività portate avanti dal nostro Ateneo anche mediante nuove iniziative imprenditoriali”. 

“Abbiamo iniziato con Shiva Loccisano, col quale abbiamo parlato di terza missione, ossia delle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale dal mondo accademico alla società civile e al tessuto imprenditoriale -  ha aggiunto Priami -  Nei prossimi appuntamenti, invece, ci occuperemo dell'incontro tra la tecnologia e la filiera culturale e creativa, di investimenti in startup e, più in generale, di come rendere concreto quel ruolo centrale che le Università dovrebbero avere nella nostra società e recentemente ricordato anche dal Presidente Mattarella".

 

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Da sinistra: Shiva Loccisano, Amministratore Unico di Behold; Corrado Priami, Prorettore per la valorizzazione della conoscenza e suo impatto; Chiara Galletti, Delegata per le relazioni industriali; Giuseppe Iannaccone, Prorettore Vicario; Cristiana Barghini, Coordinatrice per i servizi per il trasferimento tecnologico

 

“Sono stato molto onorato di essere il primo ad aprire questo ciclo di incontri ed avere avuto l’opportunità di confrontarmi con colleghi del trasferimento tecnologico, Professori e Ricercatori – ha commentato  Shiva Loccisano - Abbiamo potuto discutere insieme e analizzare la valenza strategica di questa missione che, sebbene ufficialmente sia considerata “Terza” (dopo Formazione e Ricerca), per un numero crescente di stakeholder è invece considerata “prima”, a voler intendere che l’impatto sulla società, perseguito più direttamente attraverso le attività di trasferimento di conoscenze e tecnologie, sia di fatto l’obiettivo ultimo a cui anche formazione e ricerca contribuiscono, come elementi fondanti”.

Quattro, complessivamente, i ‘pranzi’ in programma, pensati come altrettante tappe di avvicinamento alla seconda edizione di Converging Skills (Pisa, 21-22 maggio), l'evento nato nel 2023 per esplorare le migliori pratiche a livello mondiale nella convergenza di discipline e tecnologie, nel rapporto tra ricerca e industrie, nella precoce collaborazione tra start-up e investitori e nella cooperazione tra aziende anziché nella competizione. Tendenze evidenti di crescita sociale, culturale ed economica su cui l'Università di Pisa sta puntando per dare forma ad una nuova visione strategica finalizzata alla creazione di un ecosistema di successo di ricercatori, imprenditori e investitori che credono in questi principi e sono disposti a apportare cambiamenti alle pratiche attuali.

 

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Un momento del primo Lunch dell'Innovazione con Shiva Loccisano

 

I prossimi appuntamenti con i Lunch dell'Innovazione sono previsti per il 28 febbraio, il 20 marzo e il 17 aprile. Di volta in volta, a seconda dei temi affrontati, ogni pranzo si rivolgerà a docenti e ricercatori specificatamente coinvolti fino ad un massimo di 20 partecipanti.

Dagli scavi dell’antica città di Doliche, situata nel sud-est dell’odierna Turchia, emergono i resti di un edificio che, grazie alle numerose impronte di sigillo in terracotta ritrovate dagli archeologi, è stato possibile identificare come l’antico archivio cittadino, il luogo in cui venivano conservati i documenti in papiro e pergamena. Sono questi i primi risultati della missione archeologica che l’Università di Pisa ha intrapreso la scorsa estate in collaborazione con l’Università di Münster a Doliche, città nota nell’antichità come uno dei centri urbani più importanti dell’antica Siria del Nord. Fondata sotto i successori di Alessandro Magno (i Seleucidi), era stata chiamata come molte altre fondazioni di quella zona col nome della città greca da cui i coloni provenivano: Doliche in Tessaglia, vicino al Monte Olimpo.

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Veduta aerea dell'area di scavo.

“Il sito dell’antica Doliche è stato oggetto di indagini tedesche già dagli anni ’70 del secolo scorso – spiega Margherita Facella, professoressa di Storia greca nell’Ateneo di Pisa e direttrice della missione pisana – Dal 2015 un team internazionale sotto la guida del professor Engelbert Winter ha condotto prospezioni e scavi, portando alla luce i resti di alcuni edifici pubblici, tra cui delle terme romane. Accanto a queste terme, erano stati identificate le tracce di un'altra costruzione, ora parzialmente scavata dai nostri archeologi. Si tratta di un archivio cittadino, come rivelano le numerose impronte di sigillo in terracotta qui trovate: più di 2000 impronte (cosiddette bullae) sono state recuperate nell’area e sottoposte, laddove possibile, a pulizia e restauro. Le impronte di sigillo indicano chiaramente che qui venivano conservati documenti scritti su papiro e pergamena, andati poi distrutti a causa di un incendio”.

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Impressioni su argilla.

Gli antichi documenti venivano sigillati con cordicelle attorno alle quali erano posti grumi di argilla di piccole dimensioni (0,5-2 cm), spesso frammentate e difficili da riconoscere a occhio nudo. Su questa argilla venivano impressi anelli, decorati o iscritti, così da poter sigillare i documenti e impedirne l’apertura. Solo nel caso in cui un archivio sia stato distrutto da un grave incendio, le impronte dei sigilli si possono conservare, in quanto cotte e dunque indurite, mentre i documenti periscono nel fuoco: “Le poleis dell’Oriente ellenistico e romano dovevano certamente possedere archivi per la conservazione di documenti di carattere amministrativo e legale – aggiunge la professoressa Facella – La loro sopravvivenza, tuttavia, è un evento assai raro, possibile solo in caso di incendio e successivo abbandono dell’edificio. Infatti, se da una parte il fuoco causa la distruzione dei documenti, dall’altra consente la cottura dell’argilla cruda su cui i sigilli sono impressi, garantendone così la sopravvivenza. Nel 253 d.C., il re persiano Shapur I distrusse numerose città nella provincia romana della Siria, inclusa Doliche, come conseguenza di una sanguinosa guerra tra l’Impero Romano e quello dei Sasanidi”.

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A sinistra: Giove Dolicheno stringe la mano ad imperatore romano; a destra Tyche seduta.

Uno studio preliminare di questi materiali rivela che si tratta sia di sigilli privati come di sigilli ufficiali della città. "Le immagini sui sigilli ufficiali della città sono direttamente collegate alla città. Di solito mostrano le divinità più importanti come Giove Dolicheno, il dio principale della città – spiega Michael Blömer, professore dell’Università di Munster e visiting professor dell’Università di Pisa nel 2023, che ha co-diretto gli scavi – Le impronte dei sigilli privati più piccoli mostrano una vasta gamma di immagini e simboli che dicono molto sul patrimonio culturale e religioso degli abitanti di Doliche. Figure mitiche e rari ritratti privati indicano una forte influenza greco-romana su questa regione a metà fra Oriente e Occidente”. Lo studio di queste impressioni è quindi del tutto essenziale per ricostruire non solo la realtà amministrativa di una città, ma anche il suo tessuto culturale e religioso.

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Michael Blömer e Margherita Facella.

“Siamo felici dei risultati di questa prima campagna e siamo grati al rettore Riccardo Zucchi e al professor Federico Cantini, delegato per la promozione della ricerca nel settore delle scienze sociali e umanistiche, per il sostegno economico e a tutto il personale amministrativo che ci ha affiancato in questo lavoro – conclude la professoressa Facella – A nostro avviso è anche importante che il progetto interessi una zona recentemente colpita da un devastante terremoto, in cui l'investimento di risorse è di sicuro aiuto per la popolazione, che ha trovato nelle strutture della missione archeologica un rifugio e da parte del gruppo di ricerca un aiuto concreto. La valorizzazione del patrimonio archeologico a fini turistici sarebbe poi indubbiamente un apporto significativo alla ripresa di questa regione, che vive molto di turismo interno ed esterno.

La rete GARR e la digitalizzazione come motori dello sviluppo del territorio.  E' stato questo il tema dell'incontro che si è tenuto lunedì 29 gennaio nell'aula Magna dell'Itis Galileo Galilei di Livorno e dove, davanti ad una platea di circa 200 ragazzi e ragazze, sono intervenuti, per l'Università di Pisa, il delegato per la transizione digitale, Giuseppe Anastasi,  il prorettore ai rapporti con il territorio, Marco Macchia, e il dirigente della Direzione Infrastrutture Digitali (DID), Stefano Suin, per parlare di transizione digitale, delle infrastrutture e dei servizi che l'Ateneo mette a disposizione del territorio per sostenerne il processo di transizione digitale. Con loro, a discutere del ruolo dell'innovazione digitale nella scuola, nella società e nel mondo economico, anche l'assessora all'Innovazione del Comune di Livorno, Barbara Bonciani, e il dirigente comunale del Settore Sistemi informativi Ing. Stefano Lodi Rizzini.

"Il futuro della scuola e del lavoro è legato a doppio nodo con le moderne tecnologie digitali. Per questo l'Università di Pisa ha da tempo deciso di mettere a disposizione del territorio le sue forti competenze nel campo della digitalizzazioni e le sue infrastrutture - ha spiegato il professor Giuseppe Anastasi - Le nuove tecnologie, d'altronde, stanno cambiando radicalmente la nostra società e se vogliamo affrontare al meglio le future sfide sulla formazione, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico è fondamentale accelerare il processo di transizione digitale del nostro territorio. Per farlo è necessario però un cambio di postura mentale. Incontri come quello organizzato all'Itis Galileo Galilei di Livorno, in cui si discute delle opportunità create dalla digitalizzazione, servono proprio a questo, a creare, tra le nuove generazioni, la necessaria sensibilità affinché tale transizione avvenga con consapevolezza".

Oggi, infatti, grazie ad una accordo con il Comune di Livorno, sono oggi collegati alla Rete GARR dell'Università di Pisa  tutti i centri di ricerca presenti a Livorno e afferenti al Citem Centro per l'Innovazine e le tecnolgie del mare ( Scoglio della Regina e Dogana d'Acqua) del Polo universitario dei sistemi Logistici e di molti istituti scolastici secondari. Tutti gli Istituti scolastici secondari di Livorno sono stati inoltre già predisposti per la connessione alla rete GARR (istituto Vespucci, Istituto Nautico Cappellini, Liceo Enriquez, Liceo Cecioni, Istituto musicale Mascagni, Istituto tecnico industriale Galilei, Istituto per Geometri Buontalenti.

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Durante la mattinata , alcuni ragazzi dell'Itis Galileo Galilei coordinati dal Prof. Manuel Novi hanno spiegato l'importanza della rete in fibra ottica ad alta connettività per la didattica . In particolare si è parlato di come viene usata la rete dalla scuola e delle potenzialità della stessa rispetto alle attività didattiche. Grazie alla rete Garr 220 docenti e 2000 studenti possono utilizzare in contemporanea 600 dispositivi connessi contemporaneamente . In questo modo si offre un supporto importante alla didattica arricchendo l'esperienza educativa. Particolare attenzione è stata posta da parte dei ragazzi al tema del digital divide nel nostro Paese con un'analisi dello stato attuale e del ruolo proattivo  dei giovani nei nuclei familiari in termini di transizione al digitale.

”La giornata di oggi è stata molto importante per l'Amministrazione comunale, perché da un lato ha permesso di verificare con mano l'importanza della rete in fibra ottica a supporto della didattica mediante l’utilizzo che ne ha fatto l’Itis Galileo Galilei, dall'altro ha favorito un confronto fra studenti, professori e amministrazioni sul ruolo della transizione digitale nella nostra città e nel nostro territorio -  ha dichiarato  l’assessora all’Innovazione Barbara Bonciani -  L'auspicio è che tutti gli Istituti scolastici secondari possano usufruire della rete e comprenderne l'importanza in termini di arricchimento dell'esperienza educativa e di scambio interdisciplinare fra istituti scolastici. Utilizzare la rete Garr significa  infatti entrare a far parte di  una comunità interdisciplinare che collega istituti scolastici nazionali , europei e non solo”.

“Ho seguito con molto interesse la  tavola rotonda – commenta la dirigente scolastica Manuela Mariani - anche  per testimoniare i risultati raggiunti dal nostro Istituto grazie alla sinergia tra il consorzio Garr, l’Amministrazione Comunale di Livorno e l’Università degli studi di Pisa.
Il  collegamento all’infrastruttura in fibra ottica Garr ha permesso all’ITI di interconnettere  i propri  22.000 mq di edifici scolastici in cui sono dislocati oltre 100 locali tra aule,  laboratori e uffici per una media di 700-800 connessioni contemporanee,  garantendo performance d’avanguardia.  La connessione alla rete veloce è quanto mai indispensabile per attuare le  metodologie innovative sostenute dalle nuove tecnologie che impattano su una didattica più motivante e coinvolgente per gli studenti. Oggi  possiamo dire che la connettività alla banda ultralarga dedicata alla comunità educante  ci ha permesso di innalzare l’offerta formativa. Processo del quale sono stati resi partecipi e consapevoli gli studenti ed in particolare  quelli che hanno tenuto banco stamani al convegno, coadiuvati dal prof Manuel Novi, referente della Rete  di Istituto. Agli alunni della classe  quinta dell’indirizzo di  Elettronica e al Dipartimento  di appartenenza vanno i nostri più sentiti complimenti”.

Martedì, 30 Gennaio 2024 11:05

"Pitecus" al Teatro Nuovo

Martedì, 30 Gennaio 2024 10:59

"Pitecus" al Teatro Nuovo

Sabato 3 febbraio, presso il Teatro Nuovo, andrà in scena lo spettacolo comico dal titolo "Pitecus" con Antonio Rezza e Flavia Mastrella (che vantano il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia)

Essendo già esauriti i biglietti per la prima data pisana del 3 febbraio alle 21, il Teatro Nuovo ha aggiunto in rassegna una replica, sempre sabato 3 febbraio, ma alle ore 18.

‘Pitecus’ analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio. 

Il costo del biglietto ridotto per studenti e dipendenti dell'Università è di 13 euro.

Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli. 

Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa 

Contatti: 392.3233535; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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