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Lunedì, 24 Ottobre 2016 15:54

Programma JUSTICE (2021-2027)

Sito web ufficiale del programma JUSTICE

Il nuovo programma JUSTICE 2021-2027 é il programma dell’Unione europea che promuove la cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, la formazione giudiziaria, un migliore accesso alla giustizia nell’UE e le iniziative politiche antidroga, inclusa la prevenzione dei reati. I progetti transnazionali devono coinvolgere almeno 2 paesi; è possibile, per certe tipologie di bando, presentare progetti nazionali. Il programma JUSTICE è gestito dalla Direzione Generale Giustizia della Commissione Europea (DG JUST).


Il Programma Justice fornisce supporto alla cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, come la formazione rivolta ai giudici e altri professionisti del diritto e l’effettivo accesso alla giustizia per i cittadini e le imprese. Inoltre contribuisce allo sviluppo di un’area europea di giustizia, basata sullo Stato di diritto, comprese l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura, il riconoscimento reciproco, la fiducia e la cooperazione giudiziaria. Il programma intende rafforzare la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali.


Le aree su cui si focalizza il programma sono: giustizia civile, giustizia penale, e-justice, protezione dei diritti dei sospettati e degli accusati, accesso alla giustizia, formazione giudiziaria, protezione dei diritti delle vittime.

 

Obiettivi

Il programma contribuisce all'ulteriore sviluppo di uno spazio europeo di giustizia basato sul riconoscimento e sulla fiducia reciproca. Principali obiettivi:

  • facilitare la cooperazione giudiziaria in materia civile, e penale e promuovere lo stato di diritto e l’imparzialità della magistratura, incluso il supporto al miglioramento dei sistemi nazionali di giustizia e l’effettiva applicazione delle decisioni; 
  • supportare e promuovere la formazione giudiziaria, allo scopo di facilitare lo sviluppo di una cultura comune in ambito legale, giudiziario e dello stato di diritto, nonché l’attuazione effettiva degli strumenti legali dell’Unioni rilevanti nel contesto del programma;
  • facilitare l’effettivo accesso non discriminatorio alla giustizia e un ricorso effettivo, anche per via elettronica (giustizia elettronica), promuovendo procedure civili e penali efficienti e promuovendo e sostenendo i diritti di tutte le vittime di reato, nonché i diritti procedurali degli indagati e degli imputati nei procedimenti penali.

 

Priorità

  1. Cooperazione giudiziaria in questioni penali e civili
    L’obiettivo dei progetti in questo ambito è quello di facilitare e supportare la cooperazione giudiziaria e promuovere e promuovere lo stato di diritto, l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura, anche sostenendo gli sforzi per migliorare l'efficacia dei sistemi giudiziari nazionali e l'effettiva esecuzione delle decisioni
  2. Formazione giudiziaria
    L'obiettivo dei progetti in questo settore è sostenere e promuovere la formazione giudiziaria, al fine di promuovere una cultura giuridica, giudiziaria e dello Stato di diritto comune, nonché l'attuazione coerente ed efficace degli strumenti giuridici dell'Unione relativi al diritto civile, diritto penale e diritti fondamentali, all'etica giudiziaria e allo stato di diritto, coprendo le lacune dei bisogni formativi in questi campi
  3. Accesso effettivo alla giustizia in Europa, compresi i diritti delle vittime di reato e i diritti procedurali nei procedimenti penali
    L'obiettivo dei progetti in questo settore è facilitare l'accesso effettivo e non discriminatorio alla giustizia per tutti e il ricorso effettivo, anche per via elettronica (e-justice), promuovendo procedure civili e penali efficienti e promuovendo e sostenendo i diritti di tutte le vittime di reato, nonché i diritti procedurali di indagati e imputati nei procedimenti penali.

 

Tipologia di azioni finanziate

  1. la sensibilizzazione e la diffusione delle informazioni al fine di migliorare la conoscenza delle politiche e del diritto dell'Unione negli ambiti del Programma; 
  2. l'apprendimento reciproco e lo scambio di buone pratiche fra i portatori di interessi al fine di migliorare la conoscenza e la comprensione reciproca del diritto civile e penale come anche degli ordinamenti giuridici e dei sistemi giudiziari degli Stati membri; 
  3. attività analitiche e di monitoraggio intese a migliorare la conoscenza e la comprensione dei potenziali ostacoli al buon funzionamento dello spazio europeo di giustizia e a migliorare l'attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione negli Stati membri; 
  4. la formazione dei portatori di interessi pertinenti al fine di migliorare la conoscenza delle politiche e del diritto dell'Unione;
  5. lo sviluppo e il mantenimento di strumenti delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e della giustizia elettronica, nel rispetto della vita privata e della protezione dei dati;
  6. lo sviluppo delle capacità delle principali reti a livello europeo e delle reti giudiziarie europee, incluse le reti istituite dal diritto dell'Unione;
  7. il sostegno alle organizzazioni della società civile e ai portatori di interessi senza scopo di lucro attivi nei settori interessati dal programma al fine di garantire un accesso adeguato per tutti i cittadini ai loro servizi, alle loro attività di consulenza e alle loro attività di sostegno, contribuendo in tal modo anche al rafforzamento della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali;
  8. il miglioramento della conoscenza del programma e della diffusione, trasferibilità e trasparenza dei suoi risultati nonché una maggiore prossimità ai cittadini, anche organizzando forum di discussione per i portatori di interessi.

 

Valore aggiunto per l’UE
Tutte le azioni finanziate dal programma devono produrre risultati i cui benefici vadano al di là di un singolo Stato membro. In particolare, devono essere tenuti presente i seguenti elementi: Il progetto contribuisce a un'attuazione efficace, completa e coerente degli strumenti e delle politiche del diritto dell'Unione? Migliorerà la consapevolezza e la conoscenza pubblica dei diritti, dei valori e dei principi derivanti dal diritto dell'Unione? Migliorerà la comprensione dei potenziali problemi che riguardano questi diritti? È volta a sviluppare fiducia reciproca tra gli Stati membri e migliorare la cooperazione transfrontaliera? Qual è il suo impatto transnazionale? Contribuisce all'elaborazione e alla diffusione delle migliori pratiche? Creerà strumenti e soluzioni pratici che affrontano le sfide transfrontaliere o dell'Unione?

 

Stati partecipanti
Tutti gli stati membri dell’Unione, eccetto la Danimarca. Per quanto riguarda i Paesi non UE, sono ammessi i Paesi che avranno concluso un accordo di associazione entro la firma del grant agreement.

 

Budget
La dotazione finanziaria per l'attuazione del programma per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027 è fissata a 305.000.000 euro. Non ci sono limiti di budget massimi per proposta progettuale, ma la richiesta non può essere inferiore a 75.000 euro. Il tasso di finanziamento da parte del programma può arrivare al 97%.

Giovedì, 20 Ottobre 2016 09:26

PRA 2017-2018 - scad. 2/12

Mercoledì, 19 Ottobre 2016 15:43

Horizon - Bandi aperti

Mercoledì, 19 Ottobre 2016 13:09

Due appuntamenti europei sul futuro della ricerca

Science|Business ha organizzato in questi giorni a Bruxelles due iniziative nelle quali selezionati esponenti dal mondo dell’accademia, dell’impresa e della politica si sono confrontati sugli scenari futuri della ricerca.

Nella giornata del 12 ottobre, dal titolo “Research Strategies: Europe 2030 and the next Framework Programme”, sono state discusse le strategie future di ricerca e sviluppo e il loro impatto su imprese, università e governi, guardando al 2030. Robert-Jan Smits, Direttore della DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori della Commissione per il prossimo programma quadro europeo per la ricerca, successore di Horizon 2020: il Framework Programme 9 (FP9), per il 2021- 2028. La road map del nuovo programma è già stata approvata: il primo appuntamento, a fine ottobre 2016, è una consultazione con esponenti della ricerca e dell’industria per condividere l’esperienza maturata in Horizon 2020. In parallelo, la Commissione ha lanciato uno studio su scenari di medio-lungo periodo chiamato “Bohemia Study” che sarà completato a metà del 2017, per raccogliere idee per affrontare le sfide del 2030. La commissione ha anche incaricato Pascal Lamy, già direttore generale del WTO e commissario europeo per il commercio, di guidare un gruppo di 12 esperti economisti per valutare entro giugno 2017 i risultati di Horizon 2020 e quanto emergerà dalla consultazione pubblica che inizierà il mese prossimo. I risultati finali della Commissione sono attesi per l’inizio del 2018.
Smits ha anticipato che tra le priorità del prossimo FP9 ci saranno la difesa e il maggiore supporto alla capacità di rinforzare l’economia dei paesi del centro ed est Europa, mentre si sta discutendo se continuare a finanziare le grandi aziende e come rafforzare la partecipazione dei paesi terzi ai progetti europei. E’ in discussione anche la dotazione economica del nuovo programma per la ricerca: il Parlamento potrebbe proporre 100 miliardi di euro, ma i governi dovranno fare la loro parte. Dei 77 miliardi di euro di Horizon, ne restano da distribuire ancora 30 miliardi e gli Stati membri hanno richiesto un ulteriore budget di 400 milioni di euro, che verrà speso per quattro iniziative prioritarie, non ancora rese note.

Il 18 ottobre si è tenuta invece la conferenza dal titolo “10 tech enablers: Europe’s rising university-industry clusters”, in partnership con Huawei Technologies e con la partecipazione del Commissario Europeo alla Formazione e alla Cultura Tibor Navracsics. Oggetto del dibattito sono stati dieci clusters europei nei quali accademia, industria e governi collaborano per potenziare l’innovazione digitale, su temi centrali per il futuro dell’Europa quali 5G, networking, Big Data, cloud, Internet of things, Industry 4.0, nuove tecnologie per innovare i sistemi di trasporto, i servizi sanitari e il mondo dell’energia. Lo studio sui dieci cluster, commissionato a Science Business da Huawei Technologies Co. Ltd., è confluito in questo report. L’evento si è posto inoltre l’obiettivo di fare incontrare stakeholder europei provenienti da università, centri di ricerca, parchi scientifici, incubatori, start-up, multinazionali e agenzie governative, con l’auspicio di creare nuove partnership. Dall’Università di Pisa hanno partecipato all’incontro i docenti Vincenzo Gervasi (Dipartimento di Informatica) e Giovanni Stea (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione).

Nella foto: l’incontro del 18 Ottobre a Bruxelles (Science/Business)


 

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, e PNICube, Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition locali, hanno istituito il Premio "L’innovazione che parla italiano", quale riconoscimento dell’alto valore innovativo di Start up Tecnologiche che operano all’estero e fondate da cittadini italiani.

Il premio, che consisterà in una medaglia e in un diploma del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, verrà conferito alla Start Up vincitrice in occasione della Conferenza degli Addetti Scientifici il 10 gennaio 2017 a Roma alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, e della Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.

Modalità di partecipazione: è necessario presentare le domande entro il giorno 16 ottobre 2016 al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scarica il bando

Per informazioni: Unità Valorizzazione della ricerca, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì, 07 Luglio 2016 07:17

MIT-UNIPI Project - V call for proposals

Scadenza: 19 settembre 2016

Obiettivo della call

Il MIT-UNIPI Project ha l'obiettivo di facilitare gli scambi e le attività di ricerca in collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e l'Università di Pisa in tutte le aree scientifiche.

Tra il MIT e l'Università di Pisa sono già attive collaborazioni scientifiche e scambi tra gruppi di ricerca. Il MIT-UNIPI Project mira a ampliarli attraverso nuovi progetti che saranno sostenuti da Seed Funds, e che sosterranno le nuove collaborazioni nella loro fase iniziale.

Nella consapevolezza che le partnership si realizzano pienamente quando la conoscenza, la creatività e le attività di ricerca fluiscono in modo bi-direzionale, il MIT-UNIPI Project promuoverà attività di ricerca che prevedano un'effettiva reciprocità negli scambi.

Il MIT-UNIPI Project finanzierà Seed Funds per promuovere nuove collaborazioni di ricerca tra l'Università di Pisa e il MIT. Le proposte devono essere presentate da due PI, uno proveniente da UNIPI, l'altro dal MIT.


Le proposte saranno valutate dal MIT-UNIPI Project, secondo i seguenti criteri:
- qualità scientifica;
- originalità;
- innovazione;
- sostenibilità del progetto;
- novità della collaborazione.

I Seed Funds - fino a un massimo di 23.000 dollari - possono essere utilizzati per coprire spese di viaggio, vitto e soggiorno del gruppo di ricerca del nostro Ateneo che si recherà presso il MIT.
I progetti dovranno essere realizzati tra gennaio 2017 e agosto 2018.
Ogni gruppo di ricerca può presentare una sola proposta.
I gruppi di ricerca già finanziati sulle prime tre call non possono sottomettere proposte su questa call.

Il nostro Ateneo ha sottoscritto un accordo con la Cassa di Risparmio di San Miniato a sostegno delle collaborazioni di ricerca tra MIT e UNIPI.
La Cassa di Risparmio di San Miniato si impegna quindi, per questa call for proposal, a finanziare alcuni progetti, uno dei quali obbligatoriamente nell'area tematica delle "Scienze economico/aziendali, sociali ed ambientali".

Sottomissione della proposta

Dal sito del MIT-UNIPI Project è possibile sottomettere l'application on line.Il file pdf generato dopo la sottomissione va inviato a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e in cc a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
La scadenza per la sottomissione è lunedì 19 settembre 2016.

 

Per informazioni

Settore Ricerca - Unità Ricerca Europea e Internazionale
tel: 0502212 594/099/391/079
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì, 24 Giugno 2016 09:45

Incontro: i progetti LIFE - 5/07/2016

Martedì 5 luglio dalle ore 9.30 alle ore 17 si terrà in Sala Formazione, piano terra, Palazzo Vitelli, un incontro su "I progetti LIFE".

L’incontro vedrà la partecipazione del dott. Roberto Di Gioacchino, esperto in gestione e rendicontazione di progetti europei ed internazionali, che si soffermerà sulle attività di predisposizione del budget, sulle voci di costo ammissibili e sulle modalità di rendicontazione.

Informazioni relative alle prossime call LIFE in scadenza https://www.unipi.it/index.php/unione-europea/item/4323-programma-life

Per informazioni:

Settore Ricerca - Unità Ricerca Europea e Internazionale
tel: 0502212 594/099/079/391
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì, 24 Giugno 2016 09:40

Programma LIFE (2014-2020)

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