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Scendi in pista per Unipi

Il 2 ottobre 2022 si svolgeranno a Firenze i campionati universitari di podismo (corsa su strada). Possono partecipare tutti i dipendenti universitari, sia della componente docente, sia della componente tecnico-amministrativa. L'unica richiesta è di avere un certificato medico-sportivo di idoneità all'attività agonistica (per l'atletica leggera) valido alla data della manifestazione, ed essere iscritti al CRDU (Circolo Ricreativo Dipendenti Universitari), cosa che ovviamente si può fare contestualmente.

La competizione prevede una gara maschile (su una distanza intorno ai 10k) e una gara femminile (su una distanza intorno ai 5k). Le classifiche individuali hanno il loro fascino, che riguarda però un numero limitato di partecipanti, mentre quello che conta davvero è la classifica per ateneo. Per questa, in ogni gara vengono assegnati 1 punto all'ultimo arrivato, 2 al penultimo, 3 al terzultimo e così via; alla fine si sommano i punteggi di tutti i concorrenti provenienti dalla stessa sede e si ottiene la classifica finale dei vari atenei (ci sono anche altri correttivi basati sulle classifiche per categoria, cioè per fascia di età, ma l'idea è comunque questa). E' evidente che questo meccanismo premia, giustamente, il numero dei partecipanti, più che la prestazione singola. Per questo motivo, se si vuole come università aspirare al podio, occorre partecipare davvero in tanti. Purtroppo, nelle edizioni precedenti, la partecipazione pisana è stata numericamente molto scarsa, al punto da essere inferiore al minimo sindacale per comparire in classifica (va detto che la data coincideva spesso con almeno altre 2 manifestazioni podistiche di livello nazionale in Toscana, cosa che invece quest'anno non accade). Anche quest'anno le pre-adesioni non stanno decollando.

Ora ciascuno potrebbe pensare che si tratta di "roba per atleti" o addirittura "roba per atleti giovani". Non è così. Come già detto, le prestazioni assolute non sono importanti. Analizzando i risultati degli ultimi anni sembra emergere che qualunque uomo che corre un 10k intorno ai 50 minuti e qualunque donna che corre un 5k intorno ai 30 minuti si ritrova verso la metà della classifica, quindi ha senso partecipare anche se si hanno delle prestazioni inferiori a queste. Come già detto, anche dei camminatori portano punti!

D'altra parte, una stima ad occhio sembrerebbe indicare che nel nostro ateneo ci sono almeno 100/200 runner in grado di fare tranquillamente dei tempi da metà classifica, ma probabilmente molti non sanno nemmeno della manifestazione. 

La domanda è quindi la seguente: vogliamo partecipare in massa Firenze e tenere alto il nome di unipi anche in questa manifestazione? Vogliamo avere una vera "squadra unipi"? Sarebbe intanto un buono stimolo per mantenerci attivi ed allenati durante l'estate. Sarebbe poi l'occasione per fare gruppo una volta tanto, rispolverando un po' di "senso di appartenenza". Inoltre, sembra comunque una manifestazione simpatica circondata da un clima piacevole e un'occasione per fare networking con colleghi di altre università. Infine, nel nostro caso, la partecipazione è quasi a costo zero per ragioni geografiche (il CRDU offre il viaggio ed il pranzo sociale).

Chi fosse interessato, o anche solo volesse ulteriori informazioni, contatti Paola Calcinai (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), che negli ultimi anni ha sempre con entusiasmo coordinato il piccolo (ma speriamo questa volta numerosissimo) gruppo di partecipanti pisani.

Vi ringrazio per l’attenzione

Marco Gesi
Prorettore per i rapporti con il territorio con delega allo sport

Cvz9L9Sd 400x400Il dipartimento di Scienze Veterinarie e l’Università di Pisa si uniscono al cordoglio dei familiari per la prematura scomparsa del Prof. Adriano Podestà avvenuta questo 21 luglio.

Adriano, dopo la formazione medica, anche in ambito specialistico, si è dedicato all’insegnamento e alla ricerca nell’ambito della Biochimica prima presso la Facoltà di Medicina Veterinaria e poi presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.

Chi lo ha conosciuto non potrà non ricordare la persona colta, appassionata della libertà di colleghi e studenti ai quali proponeva proprio la conoscenza come strumento di liberazione. Lui stesso lo testimonia a prefazione di uno dei suoi libri: “Quando ero giovane mi capitava di ascoltare persone che erano parti della Storia. Ricordo l'emozione di allora. Ero sorpreso. Sorpreso di ascoltare persone che dicevano quello che io non sapevo dire ma che avrei voluto dire. Le avvertivo come maestri perché capivo che quanto dicevano veniva da quello che avevano attraversato in nome di una parola semplice e forte. Libertà. Quella vera, piena, onesta, sincera, umile. Quella uguale per tutti, anche per gli ultimi. L'unica che esista e di cui ci si possa sentire onorati.”

leggi i dettagli: https://www.unipi.it/index.php/formazione/item/23997-iscrizione-a-corsi-singoli-di-insegnamento-dell-universita-di-pisa-2022-2023

Nasce al Tecnopolo di Bologna il Centro Nazionale di Supercalcolo, il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico che svolgerà attività di ricerca e sviluppo a livello nazionale e internazionale a favore dell'innovazione nel campo delle simulazioni, del calcolo e dell'analisi dei dati ad alte prestazioni. Il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing (questo il nome completo) è uno dei cinque Centri Nazionali previsti dal PNRR e sarà gestito dalla Fondazione ICSC, tra i cui membri fondatori – provenienti dai settori pubblico e privato, dal mondo della ricerca scientifica e dell’industria, distribuiti su tutto il territorio nazionale – c’è anche l’Università di Pisa.

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Le attività del Centro partiranno il primo settembre e l’Università di Pisa sarà direttamente coinvolta nell’attività scientifica di quattro linee di ricerca: Future HPC & Big Data, coordinato dal professor Marco Danelutto: Multiscale Modelling & Engineering Applications, in cui l’Ateneo pisano è co-leader nazionale, coordinato dal professor Sergio Saponara; Materials & Molecular Sciences, coordinato dalla professoressa Benedetta Mennucci; Quantum Computing, coordinato dal professor Massimo D’Elia. Inoltre, il nostro Ateneo siederà tra i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

"Essere tra le quattro università che contribuiranno a guidare la Fondazione ICSC nella gestione del  neonato Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, oltre a far parte del board per il coordinamento scientifico delle sue attività di ricerca e sviluppo, è un fatto importantissimo per l'Ateneo pisano - ha commentato il Rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - È il riconoscimento della centralità del nostro Ateneo in campi oggi fondamentali per lo sviluppo scientifico, tecnologico, sociale ed economico del nostro Paese. Infatti, l’Università di Pisa sarà direttamente coinvolta in ben quattro dei dieci ambiti di attività del Centro. Ci occuperemo di sistemi di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e Big Data; di modellazione computazionale multiscala e loro applicazioni ingegneristiche; di scienza molecolare e dei materiali e, infine, di quantum computing. Si tratta di ambiti che rappresentano altrettante eccellenze del nostro Ateneo e attraverso le quali porteremo un contributo sostanziale al futuro dell’Italia e delle nuove generazioni".

Per portare a compimento la sua missione, il Centro conterà su un finanziamento, su fondi Next Generation EU nell’ambito della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR coordinata dal MUR Ministero dell’Università e della Ricerca, pari a circa 320 milioni di euro, di cui il 41% sarà investito al Sud. In particolare, del finanziamento complessivo, oltre 100 milioni di euro saranno dedicati al personale, un investimento che viene considerato prioritario, con una partecipazione femminile di almeno il 40%, e con quasi 16 milioni di euro riservati a borse di dottorato e quindi all’alta formazione di giovani ricercatori. Il budget finanziato all’Università di Pisa è di circa 4 milioni di euro.

È arrivato da pochi giorni nella regione Arequipa in Perù il professor Adriano Ribolini, docente del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, che nelle prossime settimane effettuerà una serie di indagini su due ghiacciai tropicali delle Ande centrali (Nevado Coropuna e Quelccaya Icefield) lavorando in un team internazionale di ricercatori. L’attività fa parte del progetto Motice (Modelling and monitoring tropical ice in South Peru: glaciers, rock glaciers and permafrost), guidato dalla spagnola National Distance University e finanziato del Ministero della Scienze e dell’Innovazione del governo spagnolo, e ha lo scopo di ricostruire l’evoluzione di questi ghiacciai a partire dagli anni ’60 e sviluppare modelli predittivi proiettati fino al 2100 secondo diversi scenari climatici.

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I ricercatori al lavoro per il rilevamento del Permafrost tramite Ground-Penetrating Radar.

“Questi ghiacciai sono scientificamente strategici perché si trovano ai tropici e quindi hanno una sensibilità particolare all’attuale riscaldamento planetario – spiega il professor Ribolini – ma soprattutto rappresentano dei chiari esempi di risorsa d’acqua che alimenta numerosi insediamenti anche di dimensione rilevante posti in regioni aride della terra. L'attività progettuale è variegata, il mio compito sarà quello di effettuare misure di spessore del ghiacciaio Nevado Coropuna con una strumentazione Ground-Penetrating Radar, fornendo dati cruciali per il successivo modelling. L’ambiente di lavoro sarà sicuramente affascinante, ma anche impegnativo, perché prevede di fare attività di rilevamento e misure strumentali a quote tra 4500 e 5500 metri”.

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Il Coropuna.

L’attività progettuale è costituita da misure di carattere glaciologico (topografico e nivologico), remote sensing dei ghiacciai (analisi di immagini aeree e satellitari riprese a partire dal secolo scorso), geomorfologiche (studio dei depositi abbandonanti dai ghiacciai nel processo di ritiro, e della presenza di orizzonti sotto-superficiali permanentemente congelati-Permafrost). In particolare, l’attività dei ricercatori si prefigge di descrivere le modalità e le velocità del ritiro di questi ghiacciai tropicali (situati a circa 15° di latitudine sud) a partire dagli anni ’60, osservando anche le conseguenti trasformazioni del paesaggio e iniziando un programma di monitoraggio del bilancio di massa dei ghiacciai. Tra gli obiettivi del progetto c’è anche creare un modello che possa riprodurre il pattern di ritiro dei ghiacciai esaminati nell’intervallo di tempo 1960-2020 e utilizzare il modello per predire l’evoluzione dei ghiacciai esaminati dal 2025 al 2100 secondo diversi scenari climatici, valutando la perdita di risorsa d’acqua.

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Distretto di Pampacolca con il Coropuna sullo sfondo.

Il progetto va dunque ad analizzare una situazione ambientale critica nelle regioni aride andine, me che potrebbe essere una possibile prospettiva anche per le nostre regioni alpine nei prossimi decenni: “Oltre all'importanza scientifica dei risultati ottenibili, che si collocano nel solco dello studio del climate change, la ricaduta della ricerca per la società civile è collegata al tema della risorsa d’acqua, minacciata dai cambiamenti climatici globali anche alle nostre latitudini, come evidente dalla cronaca nazionale – conclude Ribolini – Il progetto ha anche connessioni con altre iniziative nella regione andina che stanno sensibilizzando le comunità sulle strategie di adattamento ai cambiamenti in atto nella disponibilità delle risorse d'acqua”.

Oltre all’Università di Pisa, partecipano al progetto ricercatori delle università Complutense di Madrid, Santiago de Compostela, Extremadura, Bologna, University of Sheffield (UK), dell'Università Nazionale a Distanza (Spain), National Institute for Glaciers and High Mountain Research (INAIGEM, Perù), Peruvian Space Agency (CONIDA). Partecipano anche tecnici dell'Autoridad Nacional dell'Agua (Perù).

In Piazza dei Miracoli per guardare proiettate sulle pareti esterne del Camposanto Monumentale le immagini dell’universo come non si era mai visto finora, in una nottata memorabile organizzata dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e con l’Opera della Primaziale Pisana. Venerdì 22 luglio saranno presentati al pubblico i risultati del James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale più avanzato e tecnicamente complesso mai realizzato, le cui foto hanno fatto negli scorsi giorni il giro del mondo. Passate e presenti “cosmografie” faranno così da ponte tra i secoli. Le immagini, che rivelano l’universo invisibile infrarosso come mai visto dal genere umano, presentano una visione di futuro a partire da Fibonacci e Galileo nell’incantevole meraviglia di Piazza dei Miracoli.

L'afflusso in Piazza inizierà alle ore 22 e un quarto d’ora dopo si terranno gli interventi introduttivi e di benvenuto dell'Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, e dei docenti e studenti del Dipartimento di Fisica. La proiezione delle prime immagini riprese da James Webb Space Telescope avrà luogo dalle 22,30 alle 23,15, seguita dalla visione di oggetti del cielo profondo fino a mezzanotte e mezzo, in collaborazione con l’Associazione Cascinese Astrofili. L'evento, che rappresenta una delle prime uscite internazionali pubbliche previste per diffondere i risultati del telescopio spaziale, si svolgerà completamente al buio in modo da consentire la visualizzazione telescopica in loco.

L'ingresso all’iniziativa è gratuito e non è richiesta alcuna prenotazione. Le presentazioni saranno in italiano e inglese.

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Lanciato il 25 dicembre del 2021, il telescopio Webb ha impiegato diverse settimane per raggiungere il suo sito di osservazione a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, per sistemarsi nel profondo freddo dello spazio e per aprirsi lungo la strada come una farfalla per poi arrivare completamente dispiegato. A differenza del precedente telescopio spaziale Hubble, che è in bassa orbita terrestre, il Webb è stato progettato per scrutare nell'oscurità senza l'impedimento dell'atmosfera e per avere una lunga vita senza l'intervento umano.

Il telescopio è progettato osservando nell'infrarosso la parte dello spettro elettromagnetico che è invisibile all'occhio umano, come una finestra sul freddo universo. Qui gli oggetti più giovani della galassia emettono luce: stelle ancora immerse nelle nubi interstellari e sistemi planetari nati in dischi attorno alle protostelle. È anche il luogo in cui la luce delle galassie più lontane dell'universo diventa visibile, dalle prime stelle nel raggio delle prime centinaia di milioni di anni dopo l'inizio dell'espansione cosmica.

I credits della foto in homepage sono: NASA, ESA, CSA e STScI.

Per il periodo maggio/dicembre 2022 gli Uffici dell'Amministrazione saranno chiusi secondo il seguente calendario: 

  • venerdì 3 giugno 2022;
  • da mercoledì 10 agosto (compreso) a venerdì 19 agosto 2022 (compreso);
  • lunedì 31 ottobre 2022;
  • venerdì 9 dicembre 2022.

Per il periodo maggio/dicembre 2022 gli Uffici dell'Amministrazione saranno chiusi secondo il seguente calendario: 

  • venerdì 3 giugno 2022;
  • da mercoledì 10 agosto (compreso) a venerdì 19 agosto 2022 (compreso);
  • lunedì 31 ottobre 2022;
  • venerdì 9 dicembre 2022.

In tale periodo il personale tecnico-amministrativo in servizio presso l'Amministrazione è collocato in ferie.

È stato inoltre disposto che:

  • da lunedì 1 agosto a venerdì 2 settembre 2022 i rientri pomeridiani, presso gli uffici dell'Amministrazione, devono essere effettuati dal martedì al giovedì, su due o tre giorni a scelta del dipendente, in accordo con il responsabile della struttura;
  • è a discrezione del dipendente la scelta di effettuare, anche parzialmente, i suddetti rientri pomeridiani o, in maniera alternativa, sospenderli per il periodo sopradetto. Detta scelta deve essere effettuata e portata a conoscenza del Dirigente entro il 30 giugno 2022;
  • le ore non effettuate per il mancato rientro pomeridiano dovranno essere recuperate dal dipendente entro il 31 dicembre 2022 o per eccezionali motivi entro il primo bimestre dell'anno successivo;
  • in relazione ad alcuni specifici adempimenti che potrebbero rendersi necessari nel periodo di chiusura, ciascun Dirigente è autorizzato a garantire, nel periodo stesso, la necessaria presenza in servizio del personale competente.

Il 20 luglio, alle ore 10.30, si svolgerà l’Open Day del Polo Universitario Sistemi Logistici, rivolto ai diplomati, interessati ad iscriversi al corso di laurea in “Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici. Il corso di laurea, con sede a Livorno, costituisce un unicum nel panorama dell’offerta formativa universitaria, con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di progettare, gestire e valutare infrastrutture e servizi di logistica e trasporto, attraverso una preparazione multidisciplinare che copre, oltre l’ambito economico-aziendale, quello giuridico, logistico-organizzativo, ingegneristico, informatico e linguistico; tali aspetti sono analizzati nell’ottica del miglioramento continuo, con particolare attenzione alla sostenibilità ed all’innovazione.

L’incontro sarà l’occasione per conoscere più da vicino anche il corso di laurea magistrale in “Management e Controllo dei Processi Logistici”, un percorso di studi innovativo, per coloro, che, già in possesso di una laurea, desiderano acquisire una formazione di livello avanzato in ambito logistico.

In questi ultimi anni i risultati del placement sono saliti notevolmente: secondo i dati forniti da AlmaLaurea i laureati trovano il primo impiego all’incirca entro 3,5 mesi dalla laurea.

Durante la presentazione, il Presidente dei due corsi di laurea, Prof. Nicola Castellano, ne illustrerà i contenuti, gli obiettivi e gli sbocchi professionali. Saranno inoltre fornite informazioni sulle procedure di iscrizione e sulle agevolazioni contributive, offerte dall’Università di Pisa.

La partecipazione potrà avvenire in presenza, presso la sede del Polo Universitario Sistemi Logistici, Via dei Pensieri, 60, Livorno o, per chi fosse impossibilitato, anche on line. Per informazioni, consultare il sito www.polologistica.unipi.it.

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