Pubblichiamo il comunicato stampa redatto dalla Biblioteca Universitaria di Pisa a seguito della riunione del Gruppo di lavoro tecnico sul palazzo della Sapienza, convocato dal rettore Massimo Augello per lunedì 25 giugno 2012, a cui hanno partecipato il sindaco Marco Filippeschi e i rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte nella questione.
Nella giornata di ieri, 25/06/2012, si è svolto l'incontro del gruppo di lavoro tecnico indetto dal Rettore dell'Università per trovare soluzione al problema del trasferimento della Biblioteca Universitaria di Pisa, al fine di procedere ai lavori di consolidamento dell'Edificio della Sapienza. L'incontro ha evidenziato una volta di più la difficoltà di trovare una soluzione definitiva per la Biblioteca Universitaria di Pisa, che necessita di una collocazione per il suo ingente patrimonio bibliografico.
L'Ufficio del Demanio, a cui era demandato il compito di svolgere un'indagine per reperire nel centro cittadino un bene demaniale, idoneo per collocazione e dimensioni a contenere l'intero posseduto della Biblioteca, ha individuato nel palazzo dell' Intendenza di Finanza di Piazza Carrara una possibile soluzione per l'esigenze della stessa. Il medesimo ha fatto però presente che il palazzo richiede onerosi lavori di ristrutturazione e tempi di lavorazioni quantificabili in almeno 5 anni.
Una soluzione intermedia scaturita dall'incontro, potrebbe però essere quella di cominciare ad utilizzare una parte dell'edificio, soprattutto gli ambienti collocati al piano terra, per l'apertura di un punto di consultazione al fine di non interrompere del tutto il servizio offerto agli utenti dell'Istituto.
Nel contempo la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, preso atto delle difficoltà illustrate dal Rappresentante del Demanio, nelle more della ricollocazione di parte del materiale più significativo della Biblioteca nella sua sede storica e del recupero edilizio dell'Edificio di piazza Carrara, ha stabilito di rivolgersi al mercato privato per trovare una soluzione alternativa, anche se a titolo oneroso per il Ministero, per le prime esigenze di immagazzinamento del materiale librario, soluzione da trovare nei tempi più rapidi.
Nel frattempo, per svolgere le proprie funzioni gestionali, la Biblioteca Universitaria ha trovato accoglienza temporanea presso la sede della locale Soprintendenza, che ha messo a disposizione spazi adeguati per consentire lo svolgimento delle attività ordinarie di funzionamento interrotte dal 29 maggio u.s..
Così pure, sempre grazie alla collaborazione con la Soprintendenza, è stato possibile trovare spazi idonei e tutelati per accogliere gli arredi di pregio dell'Istituto (quadri, stampe, statue ecc....) e per il materiale bibliografico più prezioso attualmente ospitato in un'apposita stanza blindata all'interno della sede della Biblioteca.
Infine resta da segnalare la disponibilità del Rettore a far collocare al piano terra dell'Edificio della Sapienza quel materiale bibliografico che, per il piano di sgombero predisposto dall'Ateneo, dovrà essere per primo inscatolato e trasferito dal secondo piano della Biblioteca.
Gli intervenuti concordano sulla necessità, sull'urgenza di interventi di consolidamento alla luce dell'ordinanza sindacale del 29 maggio u.s.
Ne hanno parlato:
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Tirreno Pisa
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Sarà aperta lunedì 25 giugno 2012 la sede provvisoria della Biblioteca Giuridica, che raccoglie e mette a disposizione degli studenti, dei docenti e del pubblico parte del materiale bibliografico custodito fino a qualche settimana fa nelle strutture del Palazzo della Sapienza di proprietà dell'Ateneo e sede della facoltà di Giurisprudenza.
La nuova sede, che si trova in via Volta n. 4 all'interno del Palazzo del Granduca, dispone di una grande sala affrescata, con 25 postazioni per lettura e consultazione. Al suo interno sono stati ricavati circa 500 metri lineari di scaffalatura destinati ad accogliere libri e riviste, con particolare attenzione per le opere di più frequente consultazione e per i testi che rientrano tra i programmi di esame. La sede provvisoria servirà inoltre come punto di servizio per richiedere, ritirare e restituire il materiale giuridico portato via dalla Sapienza e trasportato nell'Archivio generale dell'Ateneo di Montacchiello.
"I lavori per fronteggiare l'emergenza Sapienza stanno proseguendo a un ritmo molto intenso su più fronti – ha dichiarato il prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci – grazie all'impegno dimostrato dal personale tecnico/amministrativo e bibliotecario dell'Ateneo, che ringrazio davvero in modo sentito. Ritengo molto soddisfacente essere riusciti a dare una nuova sede operativa alla Biblioteca Giuridica, a poco più di venti giorni dall'ordinanza del sindaco di Pisa con cui si imponeva la chiusura immediata del Palazzo".
Fino all'estate la Biblioteca Giuridica sarà aperta la mattina, dal lunedì al venerdì, tra le ore 11 e le 13, e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15 alle 17. A partire da settembre sarà invece adottato un orario più esteso.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
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Il sito iTunes U dell'Università di Pisa è protagonista dell'ultimo spot che la Apple ha confezionato per promuovere le funzionalità di iCloud, il nuovo servizio che permette di archiviare automaticamente i diversi contenuti - dalla musica alle foto, dai video ai documenti, fino alle rubriche - e di condividerli tramite wireless su tutti i dispositivi della "mela". Nella pubblicità, che sta andando in onda nelle ore di punta delle principali reti nazionali, si vede in primo piano un iPhone da cui vengono scaricate le lezioni di Letteratura russa tenute dal professor Guido Carpi, che fanno parte del materiale didattico messo a disposizione dal sito iTunes U dell'Ateneo pisano. Subito dopo, le immagini mostrano il cofanetto del corso griffato "Unipi" mentre viene inserito nello scaffale di una biblioteca digitale, accanto ad altri volumi elettronici.
La sequenza dura solo qualche frazione di secondo, ma è altamente significativa perché è la prima volta che la Apple si rivolge a un'università italiana per la sua pubblicità. Questa scelta testimonia dunque la crescente importanza dell'Ateneo pisano nel panorama dei corsi on line e, più in generale, dei materiali messi a disposizione attraverso il portale che la Apple dedica al mondo della ricerca e dell'istruzione universitaria.
Il sito iTunes U dell'Università di Pisa, di cui è responsabile la professoressa Enrica Salvatori, è stato lanciato a gennaio del 2011, come primo caso in Toscana e tra i primissimi in Italia, per permettere il libero accesso a un ampio materiale didattico audio e video riguardante lezioni, conferenze pubbliche, presentazioni e squarci di vita universitaria. Nel corso di questo anno e mezzo si è progressivamente arricchito di contenuti, passando da 150 a quasi 1.000 prodotti, con una media di 1.000 utenti giornalieri che usufruiscono dei servizi di streams e downloads.
Per raggiungere l'Università di Pisa su iTunes U nello spazio iTunes Store ci si deve collegare all'indirizzo http://itunes.apple.com/gb/institution/id394222197
Ne hanno parlato:
Il Fatto Quotidiano
Tirreno Pisa
Corriere Toscano
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CorriereDelleComunicazioni.it
Un Ateneo a quattro stelle, con punte di cinque nelle aree della ricerca, dell'innovazione tecnologica e dell'accesso agli studi. È questo il lusinghiero giudizio che l'Università di Pisa ha ricevuto dall'agenzia di rating internazionale Quacquarelli Symonds (QS), che ha svolto anche per il 2013 un approfondito audit sulle principali attività dell'Ateneo. Secondo QS, che da diversi anni compila una delle più accreditate classifiche degli atenei mondiali in cui l'Università di Pisa è stabilmente tra le prime in Italia, l'Ateneo pisano è dunque "ad elevato grado di internazionalizzazione, in grado di dimostrare eccellenza sia nella ricerca che nell'insegnamento: una istituzione che offre a studenti e docenti un eccellente ambiente di lavoro".
L'Ateneo ha ricevuto il punteggio massimo di cinque stelle nelle aree della ricerca, dell'innovazione tecnologica e dell'accesso agli studi, e il punteggio di quattro stelle nelle altre aree. Di particolare rilievo il passaggio da tre a quattro stelle nell'area dell'"employability", l'indicatore che misura le prospettive di lavoro dei laureati, un progresso estremamente significativo in un periodo come quello attuale.
Ricerca. Il riconoscimento alla ricerca ha confermato quanto già indicato dallo Shanghai Academic Ranking of World University, che colloca l'Università di Pisa tra le prime 150 al mondo e al primo posto in Italia, insieme alla Sapienza di Roma.
Il successo in quest'area è dovuto soprattutto all'elevata reputazione dell'Ateneo nel mondo accademico internazionale, all'ampio numero di lavori pubblicati dai propri docenti e ricercatori, al numero di citazioni ottenute da tali pubblicazioni, nonché ai numerosi premi e riconoscimenti attribuiti ai propri accademici. Spicca in particolare, in questo ambito, l'area delle scienze naturali.
Innovazione tecnologica. Il massimo punteggio nel supporto all'innovazione tecnologica è dovuto al numero di brevetti registrati, alla intensa cooperazione con le imprese per la ricerca e lo sviluppo e al numero di spin-off di successo nate con il supporto dell'Ateneo e dei propri incubatori di imprese.
Accesso agli studi. L'apprezzamento relativo alla facilità di accesso è stato ottenuto grazie all'elevato numero di borse di studio e assegni di ricerca, al diritto allo studio garantito a studenti con reddito basso e a parametri quali il supporto ai disabili e la parità tra generi.
L'Ateneo ha avuto quattro stelle nelle aree della didattica, dell'internazionalizzazione e dell'edilizia universitaria, ottenendo un risultato particolarmente significativo se rapportato all'attuale difficile congiuntura economica e all'incertezza del quadro normativo che regolamenta le università pubbliche italiane.
Didattica. Nell'area della didattica, la nostra Università risulta competitiva con le più prestigiose istituzioni internazionali in parametri quali il grado di soddisfazione degli studenti e la proporzione di laureati di primo livello che proseguono i propri studi con lauree magistrali, specializzazioni e dottorati, mentre è inevitabilmente penalizzata per quanto riguarda il valore del rapporto tra docenti e studenti. È sotto gli occhi di tutti che l'università italiana non abbia potuto disporre, negli ultimi anni, di fondi elevati per il reclutamento delle docenze. Deve semmai far riflettere che una valutazione imparziale come quella cui Pisa è stata sottoposta segnali che, pur con tutti gli altri indicatori a livelli di eccellenza, il numero di docenti sia da considerarsi tutt'altro che adeguato. Quanto al numero degli studenti, possiamo dire con orgoglio che la nostra è un'università pubblica che, al contrario di certe università straniere, non fa e non vuole fare selezione né attraverso tasse di iscrizione proibitive, né con il numero chiuso.
Internazionalizzazione. L'elevato grado di internazionalizzazione è dovuto soprattutto alle numerose e prestigiose collaborazioni internazionali nell'ambito della ricerca, ultima delle quali con il MIT di Boston, mentre vi è margine di miglioramento in parametri quali il numero di studenti stranieri e la proporzione di studenti di scambio (Erasmus e non solo). Consapevole di questi limiti, l'Ateneo è fortemente impegnato proprio su tali aree strategiche.
Edilizia universitaria. L'agenzia QS ha giudicato molto positivamente le strutture informatiche, sportive, mediche e gli spazi riservati alle associazioni studentesche. Anche in questo caso appare evidente il peso del modello delle università di stampo anglosassone. Tali istituzioni, infatti, sono dotate di campus nei quali alloggi di proprietà dell'università stessa sono messi a disposizione di tutti gli studenti. In un quadro normativo come il nostro, invece, l'Azienda regionale per il diritto allo studio, che si occupa tra l'altro di offrire alloggi agli studenti, non ha il compito istituzionale di dotare ogni iscritto di un posto letto, ma solo di assicurarlo a chi non potrebbe disporne altrimenti. Pisa, inoltre, come moltissime altre realtà italiane ed europee, segue il modello del "city campus" e sono quindi gli studenti stessi a preferire alloggi presi in affitto nel centro storico, piuttosto che camere nelle case dello studente. Né questo è discriminatorio rispetto a quanto avviene altrove, in quanto la somma della retta universitaria e dell'affitto di una camera in centro è comunque largamente inferiore al costo di iscrizione a un'università anglo-americana. È ovvio quindi che, giudicato sul parametro del numero dei posti letto offerti direttamente dall'Università, l'Ateneo di Pisa risulti ingiustificatamente penalizzato.
In sintesi, le quattro stelle ottenute dall'Università di Pisa valgono anche più di quello che significano e accertano la possibilità per studenti e ricercatori di lavorare e vivere in un ambiente di eccellenza nel quale coltivare i propri studi e percorsi formativi. Sarebbe tuttavia sbagliato interpretare le indicazioni dell'agenzia QS in una chiave trionfalistica. Un audit ha infatti tanto più valore se indica la strada da intraprendere per migliorare ulteriormente quanto già esiste e per questo il rapporto è già allo studio degli organi di governo dell'Ateneo, degli uffici e di tutta la nostra comunità accademica.
Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione
Marco Guidi, prorettore per la Comunicazione e la promozione dell'internazionalizzazione
La stampa locale continua a riportare notizie e opinioni di varia provenienza che non sembrano tener conto di quanto realmente accaduto nelle ultime settimane al Palazzo della Sapienza; notizie e opinioni che, allo stesso tempo, sembrano confondere poteri e responsabilità di ognuna delle istituzioni coinvolte. Per questo, vogliamo tornare ancora una volta, sperando sia l'ultima, a spiegare come sia nata e si sia sviluppata questa vicenda, fissando alcuni dati oggettivi che devono fare da punto di riferimento per comprendere la questione e per sviluppare con serietà una riflessione profonda e costruttiva:
1) Il Palazzo della Sapienza è stato sgomberato a seguito di una specifica ordinanza del sindaco di Pisa, con la quale si intimava "di procedere immediatamente a mantenere inutilizzato per le attuali destinazioni l'intero edificio". Tale ordinanza è giunta al termine dell'iter di verifica richiesto dall'Università dopo le recenti scosse di terremoto e del relativo sopralluogo svolto dai Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. In pericolo non vi era solo l'edificio della Sapienza, con il prezioso patrimonio librario e culturale che custodisce, ma l'incolumità delle migliaia di studenti, docenti e ricercatori, amministrativi e tecnici, turisti e cittadini pisani che ogni giorno frequentavano quella sede.
2) Tutti gli accertamenti effettuati hanno confermato le preesistenti gravi criticità strutturali del Palazzo, legate soprattutto all'eccessivo carico costituito dai libri della Biblioteca Statale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (che ammontano a circa 600.000 volumi), criticità aggravate a seguito dell'ultimo sciame sismico. L'Ateneo di Pisa, negli ultimi decenni, ha denunciato ripetutamente questa condizione di degrado dell'immobile, segnalando la non sostenibilità di un'azione di affastellamento di libri nei piani e nelle soffitte di un palazzo storico, che certamente non è nato per questi scopi. Ancora negli ultimi mesi prima della chiusura, il rettore Massimo Augello è tornato sulla questione, denunciando la gravità della situazione direttamente al ministro Lorenzo Ornaghi, che ha personalmente incontrato a Roma.
3) L'Università di Pisa ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per ridurre al minimo i disagi a carico degli studenti, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e di tutti coloro che quotidianamente "vivono" la sede della Sapienza; per gestire la prima emergenza legata alla didattica e alle altre attività della Facoltà di Giurisprudenza e per riprogrammare gli spostamenti del personale e delle stesse attività future; per provvedere alla salvaguardia dei beni artistici presenti nel Palazzo; per svuotare le strutture e le biblioteche dell'Ateneo presenti nell'edificio. In tal senso, ha operato in tempi rapidi e con elevata professionalità, attivando immediatamente una "Unità di crisi", come riconosciuto da tutti i soggetti interessati e dagli stessi studenti.
4) Niente era stato fatto in passato per quanto di competenza della Biblioteca Statale, che appartiene – lo ribadiamo - al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonostante le molteplici segnalazioni sulle criticità dell'edificio. È evidente che fino a quando non sarà completato il trasferimento dei volumi di tale Biblioteca, non sarà possibile procedere con gli ulteriori e necessari accertamenti sullo stato dell'edificio e, di conseguenza, non sarà programmabile un piano di intervento, dettagliato nelle modalità e nelle tempistiche di svolgimento.
5) L'Università di Pisa, in attesa delle decisioni degli altri enti cui competono le iniziative al riguardo e di concreti segnali da parte delle istituzioni locali, ha convocato con procedura d'urgenza una "Conferenza dei servizi", con l'intento di affrontare, tra gli altri, il problema della sede temporanea - o di una eventuale nuova sede, da cercare nel centro storico della città - dove collocare la Biblioteca Statale, che rappresenta un patrimonio fondamentale per tutta la città. In sede di Conferenza dei servizi, l'Ateneo è stata l'unica istituzione, assieme al Demanio, ad aver avanzato ipotesi concrete, anche mettendo in gioco il proprio patrimonio immobiliare, dimostrando così un alto senso di responsabilità e la piena consapevolezza dell'esigenza di dare risposte veloci e adeguate alla dolorosissima chiusura del Palazzo della Sapienza. E altrettanto farà l'Ateneo nella prossima Conferenza dei Servizi, che sarà convocata a breve, nella speranza che anche le altre istituzioni e organismi coinvolti, mettendo da parte i proclami e le dichiarazioni di principio, avanzino ipotesi concrete e realmente praticabili per la soluzione dei problemi legati al trasferimento della Biblioteca Statale, da sottoporre al competente Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sarà cura del rettore portare gli esiti della Conferenza dei Servizi a conoscenza dell'opinione pubblica e degli organi di stampa.
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La delibera del Senato Accademico del 13 giugno
"Il Senato accademico, udita la dettagliata relazione del rettore sulla difficilissima situazione venutasi a determinare a seguito dell'ordinanza di chiusura della Sapienza emanata dal sindaco di Pisa per ragioni di sicurezza, prende atto con soddisfazione della tempestività e dell'incisività delle misure adottate dall'Ateneo per far fronte ai problemi di più urgente emergenza che rischiavano di paralizzare l'attività della facoltà di Giurisprudenza; mentre non può non rilevare che una prova di analoga tempestività e incisività non sembra essere venuta dalle altre istituzioni pubbliche direttamente o indirettamente coinvolte nella vicenda.
In particolare, le operazioni indispensabili per il trasferimento in altre sedi del materiale custodito nella Biblioteca Statale, di pertinenza del MIBAC (che costituisce il presupposto di qualunque intervento di messa in sicurezza dell'edificio) a tutto oggi non risultano nemmeno iniziate.
Le necessarie sedi alternative, anche a carattere provvisorio, non risultano individuate dalle varie istituzioni che erano rappresentate nella Conferenza dei servizi svoltasi per iniziativa dell'Ateneo lo scorso 4 giugno.
Il Senato ritiene non realistica l'ipotesi che la Biblioteca Statale, almeno nelle sue dimensioni attuali, possa essere nuovamente ospitata nei locali già occupati, rivelatisi inidonei come dimostrato dalle relazioni tecniche e perizie sino ad ora prodotte. Ritiene inoltre non percorribile una strada che porti ad individuare nella Sapienza ulteriori nuovi spazi, sottraendoli alla facoltà di Giurisprudenza che dovrà invece al più presto poter tornare nella sua storica sede.
Fino a quando questo non sarà possibile, occorrerà fare in modo che le attività istituzionali di didattica e ricerca della facoltà e dei dipartimenti coinvolti si possano svolgere in sedi il più possibile unitarie, evitando i rischi di una diaspora che ne comprometterebbe la funzionalità prima ancora che l'identità.
Il Senato infine, nel prendere atto dell'iniziativa del Rettore finalizzata ad indire a breve un a nuova conferenza dei servizi, è dell'avviso che gli Enti coinvolti debbano sottoporre al tavolo di confronto soluzioni operative tali da consentire, nel più breve tempo possibile, alla Biblioteca Statale di procedere al trasferimento di tutto il materiale e all'Università di attuare gli interventi finalizzati a mettere in sicurezza l'edificio e riaprirlo dopo le necessarie opere di consolidamento".
Leggi tutte le precedenti notizie sulla chiusura del Palazzo della Sapienza
Sabato 16 giugno, alle ore 17.00, saranno inaugurate al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi due nuove esposizioni: "The Absorbing Eye", con gli affascinanti scatti del fotografo Dario Zucchi e "L'opera architettonica di Federigo Severini (1888-1962)", con i disegni dell'ingegnere e architetto pisano che ha contribuito alla progettazione dell'insediamento balneare di Tirrenia. Le mostre saranno visitabili fino al 16 settembre.
Dario Zucchi, milanese residente a Washington, si configura come un vero e proprio "predatore urbano" che, armato di macchina fotografica, individua, segue e immortala i soggetti che più lo ispirano. Sono i visitatori dei musei ad attrarre la sua attenzione soprattutto quando, forse per un'inconscia sintonia, il loro aspetto fisico e il loro abbigliamento si fondono armonicamente con le opere d'arte che stanno ammirando. Mentre rimane affascinato dalle persone che osservano l'arte, tema già di per sé profondamente coinvolgente, Zucchi riesce a superare la semplice osservazione catturando acutamente le connessioni visive fra gli osservatori e l'arte che li circonda. La sua ricerca dei visitatori con una perfetta combinazione di colori, motivi e atteggiamenti, giustapposti ai dipinti e alle sculture, porta al piacere della sorpresa e allo stupore dell'agnizione. Ne risultano scatti unici che coinvolgono opere d'arte di Munch, Matisse, Rothko e Stella, immagini commoventi o ironiche ma sempre intensamente provocatorie.
Promossa dal Museo della Grafica e patrocinata dalla Federazione Italiana Amici dei Musei e dal Royal Victoria Hotel, la mostra è curata da Erik Denker della National Gallery di Washington ed è inserita nel calendario delle iniziative del "Giugno pisano".
"L'opera architettonica" presenta invece l'opera progettuale di Federigo Severini (1888-1962), ingegnere, architetto, ornatista, designer, accademico, imprenditore e pittore pisano, in occasione dei cinquant'anni dalla scomparsa. Disegni e progetti, provenienti dal nucleo donato nel 2004 dagli eredi all'Archivio di Stato di Pisa, documentano l'articolazione, la consistenza e la qualità delle opere che Severini sviluppa nel tempo secondo un mutevole linguaggio architettonico: dal neo-medievalismo e dall'eclettismo dei primi lavori al più rigoroso razionalismo degli anni Trenta, che coincide prevalentemente con i progetti formulati per il nascente insediamento balneare di Tirrenia. Partecipando concretamente al rinnovamento dell'architettura a Pisa, Tirrenia, Viareggio e in molte altre località toscane, l'opera di Federigo Severini è narrata attraverso un percorso diacronico e sincronico che ne esplicita l'abilità progettuale e ne ricostruisce anche la dimensione umana, oltreché professionale.
Curata da Federico Bracaloni e Massimo Dringoli, con la collaborazione di Claudia Massi e Rita Panattoni, l'esposizione comprende principalmente disegni e fotografie d'architettura, oltre ad alcuni oggetti di design, elaborati da Federigo Severini. L'iniziativa è promossa dal Museo della Grafica in collaborazione con l'Archivio di Stato di Pisa e con il patrocinio della Regione Toscana, della Federazione Italiana Amici dei Musei e del Royal Victoria Hotel di Pisa, con il contributo de Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani. La mostra è inserita nel calendario di iniziative del "Giugno pisano".
Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
PisaInformaFlash.it
PisaInformaFlash.it (1)
PisaToday.it
PisaNotizie.it
Per Elisabetta Carpenzano, studentessa dell'Università di Pisa, "Questi libri non fanno una piega". È questo lo slogan con cui la ragazza iscritta al primo anno di Lingue e letterature straniere ha vinto il concorso di idee "è-book" promosso dall'Associazione italiana editori (Aie) con il sostengo della Pisa University Press, che ha contribuito a promuovere l'iniziativa tra gli studenti pisani. In totale sono stati 10 gli slogan selezionati tra le 2.196 idee inviate dagli studenti delle università di tutta Italia e che adesso andranno a pubblicizzare diverse collane di e-book universitari didattici di prossima uscita. I ragazzi hanno vinto un premio di mille euro in buoni spendibili per l'acquisto di libri (o e-book) e il copyright sulla frase che hanno creato.
"Ho cercato di rendere lo slogan il più incisivo e "scherzoso" possibile", spiega Elisabetta Carpenzano. "In una società in cui l'arte di pubblicizzare qualsiasi prodotto è diventata ormai normale routine, dobbiamo "colpire lo spettatore" che ha visto di tutto, o quasi, in modo semplice e ironico. E con un po' di fortuna si può fare la differenza". Oltre al concorso per la creazione dello slogan, l'iniziativa prevedeva anche la compilazione di un questionario sulle abitudini di studio, lettura e socializzazione degli universitari. Le risposte presentate hanno fornito uno spaccato interessante del microcosmo dei giovani alle prese con libri cartacei e nuove tecnologie: gli universitari leggono e studiano ancora sui libri di carta, hanno computer e dotazioni tecnologiche, ma le usano per socializzare più che per studiare o per leggere.
Oltre allo slogan delle studentessa pisana, hanno vinto anche "Quando i megabyte diventano poesia", "E-book: sapere solido in cristalli liquidi", "Dai caratteri mobili all'e-book: il libro muta, non muore!". "L'unico spazio che dovrai fare sarà nella tua testa" e l'essenziale "Sapere senza pesare". C'è chi ha puntato sull'ironia ("Solo adesso? Peccato... Leopardi avrebbe preso un po' d'aria") e chi su una frase ad effetto ("Perché per imparare dalla storia non serve voltare pagina"). Due slogan vincitori, infine, sono in inglese: una invita a servirsi delle tecnologie per studiare ("Less Facebook, more e-book"), l'altra a "navigare" tra i contenuti digitali ("Surf your life. Read e-books").
L'iniziativa ha avuto il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università (AICUN).
Ne hanno parlato:
Corriere della Sera
NazionePisa.it
PisaNotizie.it
OgniSette.it
PisaToday.it
Repubblica.it
Si svolgerà a Pisa da giovedì 14 a sabato 16 giugno, all'Auditorium di Palazzo Blu, il convegno internazionale dal titolo "Talking along the Nile.
Ippolito Rosellini, travellers and scholars of the 19th century in Egypt", organizzato dalla professoressa Marilina Betrò con il patrocinio dell'Università e del Comune di Pisa.
Nelle tre giornate importanti studiosi internazionali - egittologi ed esperti di storia dell'egittologia – si avvicenderanno per disegnare il quadro della comunità di studiosi da cui nacque nell'Ottocento la moderna Egittologia, in uno scambio fruttuoso e vivace di idee e informazioni che si svolse allora sulle rive del Nilo e si ripete oggi a Pisa lungo l'Arno. Scorreranno in un'affascinante sequenza le figure dei pionieri dell'Egittologia, da quella misteriosa di Gerolamo Segato, passando attraverso John Gardner Wilkinson, Bonomi, il controverso Belzoni, fino a Champollion e gli egittologi storici del XIX secolo: Petrie, Spiegelberg, Borchardt.
Tra queste personalità spicca il pisano Ippolito Rosellini, che, giovanissimo professore di Lingue orientali a Pisa, divenne compagno di Jean-Francois Champollion e co-direttore con lui della Spedizione franco-toscana in Egitto, nel 1828-29, l'impresa da cui nacque la moderna egittologia. Per lui il Granduca creò la cattedra di Egittologia di Pisa, il primo Ateneo al mondo a ospitare l'insegnamento.
Il congresso sarà anche occasione per presentare i risultati del progetto Rosellini, cofinanziato dalla Fondazione CariPisa e dall'Università e diretto dalla stessa professoressa Betrò, che ha portato alla digitalizzazione e all'immissione in rete dello straordinario patrimonio del fondo Rosellini, conservato alla Biblioteca Universitaria di Pisa, grazie alla collaborazione tra l'Università e la Biblioteca Universitaria di Pisa, il Museo Egizio di Firenze e, per la parte informatica, l'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa e la Fondazione Rinascimento Digitale di Firenze.
Il 22 marzo 2012 sono stati estratti i premi del concorso "Rispondi al questionario del Bilancio Sociale e vinci" terminato il giorno 10 marzo 2012. Gli studenti vincitori saranno contattati via email e informati sulle modalità e sui termini per il ritiro dei premi.
- Elenco vincitori di riserva delle 1.000 chiavette USB griffate Università di Pisa e offerte in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e con la ditta CDC Point S.p.A. di Fornacette
L'Università di Pisa è entrata a far parte, con la sua rete wireless, della Federazione "EDUROAM" (EDUcation ROAMing), che ha l'obiettivo di offrire a tutti gli utenti delle organizzazioni partecipanti un accesso wireless facile e sicuro alla rete Internet.
In pratica, è adesso possibile agli studenti e ai docenti dell'Ateneo che visitano un altro istituto aderente alla federazione di collegarsi alla rete wireless locale attraverso l'uso delle proprie credenziali e senza la necessità di alcuna formalità da svolgere presso l'istituto ospitante. Viceversa, gli utenti italiani e stranieri in visita a Pisa e appartenenti a un ente federato potranno collegarsi alla rete wireless dell'Università di Pisa con le credenziali della propria istituzione di appartenenza.
Questo servizio da un lato agevola la libera mobilità di studenti, docenti e ricercatori, dall'altro segna un passo importante nel processo di progressiva apertura della rete di Ateneo a livello nazionale e soprattutto internazionale. Un accesso protetto e sicuro - basato su username e password rigidamente controllati dalla istituzione di appartenenza - è coniugato con la libertà di accesso alla rete wireless di tutte le istituzioni federate, che in Italia sono più di 80, in Europa diverse centinaia appartenenti a 37 diversi Paesi e nel mondo alcune migliaia che si estendono, solo per fare qualche esempio, a Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone e Australia.
Per usufruire del servizio "EDUROAM", che nell'Ateneo di Pisa è gestito dall'Unità rete dati, basta collegarsi alla rete wireless utilizzando il Service Set IDentifier (SSID) "eduroam", inserire le credenziali della propria istituzione di appartenenza e partire con la navigazione.
Un grazie va ai membri dell'Unità rete dati dei Servizi SerRA, ovvero Stefano Ciuti, Paolo De Rosa e Antonio Mugnani.
Ulteriori informazioni tecniche sono disponibili sulla pagina web: http://wifi.unipi.it/eduroam/
Gli utenti dell'Università di Pisa che intendono utilizzare il servizio "EDUROAM" devono preventivamente attivare il servizio sulla pagina: https://authportal.unipi.it/
Per rendersi conto della portata nazionale e internazionale della federazione "EDUROAM" si possono visitare le pagine di seguito indicate.
Sito ufficiale "EDUROAM" Worldwide: www.eduroam.org/
Mappa copertura "EDUROAM" in Europa: www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/mappa-europea
Mappa copertura "EDUROAM" in Italia: www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/mappa-aderenti
Elenco Istituti Italiani aderenti a "EDUROAM": www.servizi.garr.it/index.php/it/eduroam/elenco-istituti-aderenti1