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ll Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha approvato nuove misure straordinarie per l’emergenza Covid-19 a beneficio degli studenti borsisti, in attuazione degli indirizzi recentemente deliberati dalla Giunta Regionale con la DGR 441 del 31 marzo 2020.
L’iniziativa che distribuirà agli studenti borsisti di tutta la Toscana più di 4 milioni di euro è stata assunta in considerazione dell’impossibilità di molti studenti fuori sede di poter far ritorno alle proprie famiglie a causa delle norme governative e delle difficoltà, anche economiche, che questi stanno incontrando questi giorni. 

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Nel dettaglio gli interventi prevedono contributi una tantum per gli studenti nelle residenze per il disagio di questi giorni e un contributo per pagare l’affitto per quegli studenti borsisti che risiedano fuori dalle residenze. Viene poi previsto un contributo di disagio per compensare la mancata o ridotta fruizione dei servizi mensa.
Vengono inoltre accantonate risorse a sostegno dei borsisti fuori sede qualora questi siano posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, contraggano il virus e siano posti in quarantena, e nell’eventualità che vengano ricoverati in ospedale o in altre strutture preposte alla gestione dell’emergenza.

In sostanza, si tratta di un poderoso insieme di interventi che Regione e Azienda Regionale DSU mettono a disposizione degli studenti universitari borsisti per dare una risposta concreta al loro momento di grande disagio senza che debbano fare ricorso al supporto delle loro famiglie già duramente provate dalla crisi.
La copertura è stata possibile con le risorse regionali e proprie derivanti dalla gestione dei servizi che si sono rese disponibili a seguito dell’iscrizione nel conto economico preventivo 2020 di quelle residue delle annualità precedenti del Fondo Integrativo Statale (FIS) per le borse di studio.

L’Azienda si impegna a destinare ad altri interventi per gli studenti universitari tutte le risorse che verranno risparmiate dalla minore erogazione dei servizi a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

“Era doveroso – dichiara il Presidente del DSU Toscana Marco Moretti – offrire un aiuto a tutti gli studenti universitari destinatari dei nostri benefici in questo momento di difficoltà. Si tratta in molti casi di fuori sede impossibilitati a far ritorno a casa e che avrebbero avuto bisogno di un sostegno straordinario dalle loro famiglie se l’Azienda non fosse intervenuta ad offrire loro adeguato supporto. Il DSU ha come missione primaria quella di garantire l’accesso allo studio universitario ai soggetti in condizioni economiche meno favorevoli che in un momento di emergenza sanitaria ed economica come quello che stiamo vivendo devono essere ancora di più aiutati”.

(fonte: Ufficio Stampa ARDSU Toscana)

L’azienda spin off dell’Università di Pisa Safeaty srl, creata dalla professoressa Alessandra Guidi del dipartimento di Scienze Veterinarie, è appena stata riconosciuta tra le migliori dieci aziende europee del Food tech dalla rivista americana “Food and Beverage technical review”, che ogni anno pubblica la classifica basandosi sull'innovatività dei prodotti offerti e sulle potenzialità nel contesto attuale e futuro dell’industria alimentare.

La spin off dell’Università di Pisa ha sviluppato un sistema informatizzato destinato al management della sicurezza alimentare nel settore agrifood che ne permette una gestione da remoto. Le tecnologie digitali si stanno dimostrando sempre più importanti in questo settore ma diventano fondamentali in tempi di Covid-19 che ha costretto tutti i settori produttivi a modificare abitudini lavorative.

Il core business di Safeaty consiste in una piattaforma integrata con sistemi di rilevazione smart (IoT) per lo sviluppo, l’implementazione e la gestione dei piani di sicurezza e tracciabilità alimentare. “Il nostro è un sistema rivoluzionario, scalabile e di facile utilizzo che permette di gestire il piano di sicurezza alimentare in remoto riducendo quasi a zero l’utilizzo della carta – spiega la professoressa Guidi – Il suo punto di forza è la customizzazione, che permette all’operatore stesso di modificare il sistema al bisogno e di gestire, in tempo reale, uno o più siti produttivi attraverso un cruscotto centralizzato, visualizzando e registrando le attività da svolgere, svolte e le non conformità”.

Il Food tech è un settore in forte crescita in cui le tecnologie digitali vengono utilizzate lungo tutta la filiera alimentare, dalla raccolta alla distribuzione degli alimenti. L’Italia, grazie alla sua vocazione e tradizione alimentare e alla ricerca sviluppata in questo settore, è diventata uno dei punti di riferimento a livello internazionale. Il risultato ottenuto da Safeaty ne è la dimostrazione.

guidi safetyL’azienda spin off dell’Università di Pisa Safeaty srl, creata dalla professoressa Alessandra Guidi del dipartimento di Scienze Veterinarie, è appena stata riconosciuta tra le migliori dieci aziende europee del Food tech dalla rivista americana “Food and Beverage technical review”, che ogni anno pubblica la classifica basandosi sull'innovatività dei prodotti offerti e sulle potenzialità nel contesto attuale e futuro dell’industria alimentare.

La spin off dell’Università di Pisa ha sviluppato un sistema informatizzato destinato al management della sicurezza alimentare nel settore agrifood che ne permette una gestione da remoto. Le tecnologie digitali si stanno dimostrando sempre più importanti in questo settore ma diventano fondamentali in tempi di Covid-19 che ha costretto tutti i settori produttivi a modificare abitudini lavorative.

Il core business di Safeaty consiste in una piattaforma integrata con sistemi di rilevazione smart (IoT) per lo sviluppo, l’implementazione e la gestione dei piani di sicurezza e tracciabilità alimentare. “Il nostro è un sistema rivoluzionario, scalabile e di facile utilizzo che permette di gestire il piano di sicurezza alimentare in remoto riducendo quasi a zero l’utilizzo della carta – spiega la professoressa Guidi – Il suo punto di forza è la customizzazione, che permette all’operatore stesso di modificare il sistema al bisogno e di gestire, in tempo reale, uno o più siti produttivi attraverso un cruscotto centralizzato, visualizzando e registrando le attività da svolgere, svolte e le non conformità”.

Il Food tech è un settore in forte crescita in cui le tecnologie digitali vengono utilizzate lungo tutta la filiera alimentare, dalla raccolta alla distribuzione degli alimenti. L’Italia, grazie alla sua vocazione e tradizione alimentare e alla ricerca sviluppata in questo settore, è diventata uno dei punti di riferimento a livello internazionale. Il risultato ottenuto da Safeaty ne è la dimostrazione.

flags 69190 640Scuola Normale, Scuola Sant'Anna e Università di Pisa hanno sottoscritto un accordo per gestire con un’unica procedura le mobilità degli allievi dei corsi ordinari delle Scuole, che come è noto sono contestualmente iscritti ai corsi di laurea di primo e secondo livello presso l'Università di Pisa.

La nuova procedura sintetizza in un unico documento le informazioni che l'Università e le due Scuole universitarie somministravano separatamente. È stato predisposto e sarà infatti valido un solo "Learning Agreement", cioè un testo comune in cui l'allievo definisce le attività da svolgere all’estero. Il "Learning Agreement" si rivolge a studenti che intendano svolgere mobilità per studio o per tirocinio curriculare all’estero nell’ambito di bandi di mobilità (per esempio, Erasmus+) pubblicati da Normale e Sant'Anna. In questo modo gli allievi del corso ordinario di Normale e Sant'Anna potranno svolgere durante i soggiorni all'estero attività destinate al riconoscimento anche nel piano di studio del loro corso di laurea presso l'Università di Pisa, utilizzando un’unica procedura.

Analogo unico documento è previsto per studenti provenienti da Atenei stranieri iscritti a corsi di livello Bachelor o Master of Science, e comunque a corsi corrispondenti ai corsi di laurea di primo e secondo livello, in mobilità verso Normale e Sant'Anna e che intendono seguire corsi anche presso l’Università di Pisa.

L'accordo è un unicum in Italia e in Europa e rispetta l'unicità della collaborazione delle tre istituzioni universitarie in essere per gli studenti normalisti e santannini.

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