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Ancora pochi giorni e nel giardino della chiesa di San Sisto, fonscavo chiesadata nel 1087 e situata in pieno centro storico a Pisa, torneranno a scavare i ricercatori e gli studenti dell’Università di Pisa. Sta infatti per avere inizio la seconda fase del "San Sisto Project", il progetto di ricerca archeologica che indagherà una delle aree storicamente più interessanti della città nell’ambito di un progetto triennale promosso dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. L’attività offre a circa sessanta studenti dell’Ateneo pisano la possibilità di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante i corsi, cimentandosi nello scavo, nella documentazione sul campo, nel rilievo topografico, nel disegno, nella fotografia tecnica e nello studio dei reperti ceramici e antropologici.

Il progetto si avvale di un nutrito gruppo di ricerca interdisciplinare, diretto da Federico Cantini (professore di Archeologia medievale), che coinvolge specialisti provenienti da diversi dipartimenti dell’Università di Pisa (Riccardo Belcari, Monica Bini, Simone Collavini, Antonio Fornaciari, Mauro Ronzani, Emanuele Taccola, Chiara Tarantino) e dal CNR (Simona Raneri).

La rilevanza di quest’area è stata confermata dalla prima campagna di scavo, che si è svolta nel settembre 2020 e che ha consentito di ricostruire la storia dell’area dal XII-XIII secolo fino ai giorni nostri: a Sud della chiesa, lo scavo ha messo in luce i resti di una struttura coperta, che può essere identificata con un lato del chiostro, attestato anche nei documenti storici. In adiacenza all’edificio religioso sono state individuate anche tombe a cassone, che probabilmente costituiscono le sepolture privilegiate di personaggi di spicco nella comunità cittadina. Il chiostro sembra vivere fino alla fine del XIV secolo, periodo durante il quale il suo lato settentrionale accoglie ulteriori sepolture, questa volta realizzate nella nuda terra. Nel XV secolo il chiostro viene distrutto, forse a seguito della conquista fiorentina, e l’area a Sud della chiesa sembra divenire uno spazio aperto, probabilmente adibito ad orto fino al XVIII secolo.

I risultati della prima campagna di scavo archeologico nel giardino della chiesa di San Sisto, che si è svolta a settembre dello scorso anno, saranno raccontati in un evento in diretta streaming giovedì 13 maggio a partire dalle ore 17 da Federico Cantini (direttore dello scavo), Riccardo Belcari, Emanuele Taccola e Chiara Tarantino. L’iniziativa si concluderà con il video-documentario girato durante gli scavi da Alessio Sbrana (Cidic - Centro per l’innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Università di Pisa). La videoconferenza sarà trasmessa sul canale YouTube dell’Univeristà di Pisa a questo link.

foto ssisto5

Il San Sisto Project è ideato, diretto e gestito dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, con i fondi del Progetto di Eccellenza. La documentazione grafica è a cura del LaDiRe (Laboratorio di Disegno e Restauro). Le prospezioni sono realizzate dal Dipartimento di Scienze della Terra. Collabora il CNR di Pisa, curando prospezioni geoelettriche e carotaggi. Lo scavo, patrocinato dal Comune di Pisa, è realizzato grazie alla disponibilità di don Francesco Barsotti (parroco di S. Sisto), che ha concesso l’uso dell’area.

Gli interessati potranno seguire le attività di ricerca attraverso il sito web http://sansistoproject.cfs.unipi.it/ e i canali social dello scavo (www.facebook.com/sansistoproject; www.instagram.com/sansistoproject). Se consentito dalle norme di contenimento della pandemia, saranno organizzate visite al cantiere.

Lunedì, 10 Maggio 2021 11:06

Social Science and Humanities

 

astarteASTARTE EDIZIONI

Publisher aiming at enhancement of the tangible and intangible heritage of the Mediterranean, offering a catalog of titles that highlights the importance of contact and cultural exchange.

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Lunedì, 10 Maggio 2021 10:56

Agrifood

nexfoodNexfood S.r.l.

Transfer of basic and applied research results to product and process innovation and technology transfer in the food sector.

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safeatylogoSafeaty S.r.l.

Creation of computerized systems with high added value for the management of food safety in the agrifood sector.

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Lunedì, 10 Maggio 2021 10:51

Advanced Instruments

LogoMARWAN TECHNOLOGY S.r.l.

Laser systems, extended cavity laser diodes, and related sensors, meters, and controllers. Low noise accelerometers, seismic isolation systems, electrochemical micromachining, and laser optical pumping systems.

website | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | youtube | slides


Logo SpacedynamicsSPACE DYNAMICS S.r.l.

Algorithms for studying the dynamics of the Solar System. Asteroid orbit determination (MBA and NEO); data management, orbit determination, space missions, personnel training.

website | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 LogoTEA SISTEMI S.p.A.

Process Engineering, consulting services, innovative equipment, and software tools for the oil industry. Supply of research contracts and specialized services in the energy sector.

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Con un progetto d’impresa a supporto della micro-mobilità, tre studenti dell’Università di Pisa si sono classificati al secondo posto della Start Cup Competition 2020/2021 “Entrepreneurship in the Mediterranean” organizzata dalla rete UNIMED, network di Università situate nel bacino del Mediterraneo e di cui l’Ateneo Pisano è membro. Il progetto Hexago, creato da Davide Barasti, Giovanni Sorice e Gianmarco Santi, propone lo sviluppo di infrastrutture speciali per tenere al sicuro i monopattini elettrici sparsi per la città, con locker posizionati in aree specifiche dove poterli “parcheggiare” in sicurezza.

Il team pisano, che annovera tra i suoi membri anche studenti provenienti da altri Atenei, è riuscito ad approdare alla finale insieme ad altri cinque progetti dopo una selezione sui Business Plan presentati da ogni team e svolta dalla giuria composta da UNIMED, European Training Foundation (ETF) e Agence Universitaire de la francophonie (AUF) che ha sponsorizzato il primo premio di mille euro.

I tre studenti dell'Università di Pisa sono stati aiutati nello sviluppo del loro business plan dallo staff del Contamination Lab e dell'Ufficio TTO dell'Ateneo che, con il loro supporto, hanno dato un contributo significativo al raggiungimento di questo risultato nella competizione internazionale.

Al primo posto si è classificato MEDASINS, progetto dell’Università Palestinese Al Quds University, che mira a sviluppare un database alimentare condiviso tra Palestina, Giordania e Libano per migliorare e monitorare la salute e la dieta degli adolescenti.

Il terzo posto è stato raggiunto dal progetto libanese TAKEAWAY GARDEN, un giardino “takeway” che può essere collocato ovunque e che offre cibo con basso consumo di acqua.

 

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