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Ci sono novità su Homo naledi, il nostro antenato ominine i cui resti fossili sono tornati alla luce in Sudafrica nel settembre 2013. Il 9 maggio sono usciti altri due articoli sulla rivista eLife dove vengono fornite nuove evidenze su questa specie di ominine (Dirks et al., “The age of Homo naledi and associated sediments in the Rising Star Cave, South Africa”, eLife 6:e2423; Hawks et al., “New fossil remains of Homo naledi from the Lesedi Chamber, South Africa”, eLife 6:e24232).
Abbiamo chiesto al professor Damiano Marchi, antropologo dell’Università di Pisa e unico ricercatore italiano del team che si è occupato dello studio dei resti della Camera di Dinaledi e che ha pubblicato recentemente sulla rivista Journal of Human Evolution (“The thigh and leg of Homo naledi”, marzo 2017) la descrizione del materiale fossile relativo all’arto inferiore, di spiegarci l’importanza delle nuove evidenze.

 marchi1.jpgDamiano Marchi

“I due articoli recentemente pubblicati rivestono una grande importanza per capire Homo naledi in particolare, ma anche per capire meglio le dinamiche evolutive del genere Homo. La data di 236.000-335.000 anni fa proposta dal primo articolo e ottenuta tramite diversi metodi di datazione è molto più recente di quello che credevamo in base all’anatomia della specie, che è abbastanza primitiva. Questo ci dice che in un periodo che grossomodo corrisponde all’apparizione dei primi antenati della nostra specie, in Sudafrica esisteva una specie di Homo molto primitiva e che si arrampicava sugli alberi. Questo ci obbliga a rivedere le nostre idee riguardo alle dinamiche evolutive che hanno portato all’evoluzione del genere Homo. Pensavamo che l’aumento del cranio e della massa corporea avessero guidato la sua evoluzione, in associazione all’abbandono degli alberi. Ma evidentemente la cosa è molto più complessa di quello che pensavamo.


Nell’altro articolo, si rende nota la scoperta di una seconda camera nel sistema di grotte Rising Star, denominata Camera di Lesedi, che contiene un minimo di tre individui di cui uno scheletro semicompleto articolato con un cranio quasi completo. Questo è molto importante perché ci dice che il primo ritrovamento non è un evento unico e fortuito ma che Homo naledi portava i propri morti sistematicamente in quelle grotte. Inoltre, ci ha fornito una prova diretta della validità delle ricostruzioni precedenti effettuate su elementi provenienti da individui diversi”.

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Scheletro parziale articolato dalla Camera di Lesedi, Credits: John Hawks

Nel 2015 la notizia della scoperta di Homo naledi fece il giro del mondo e finì sulle prime pagine dei più importanti quotidiani italiani. La ricerca fece scalpore per il numero di fossili trovati (almeno 15 individui) e per le sue caratteristiche morfologiche, sia primitive come il piccolo cranio e gli adattamenti per arrampicarsi, sia evolute come l’arto inferiore snello e il piede molto simile al nostro. Fece scalpore anche la spiegazione che il team propose per l’accumulo di così tanti fossili: Homo naledi avrebbe deposto intenzionalmente i propri morti in quella Camera nelle profondità della terra. Questa affermazione creò molte controversie nel campo accademico a causa del piccolo cranio che indicherebbe capacità cognitive molto inferiori a Homo sapiens, l’unica specie accertata che sistematicamente seppelliva i propri morti. Un’altra fonte di controversie sulla scoperta era la mancanza di una data per i fossili. La scoperrta di una nuova Camera fornisce supporto all’ipotesi di sepoltura intenzionale dei morti da parte di Homo naledi mentre un’età così recente per i fossili stimolerò la comunità paleoantropologica a rivedere le teorie riguardo all’origine del genere Homo.

homo_naledi_national_geographic.jpg

Venerdì, 19 Maggio 2017 08:33

È Notte dei Musei anche all’Università

È Notte dei Musei anche all’Università di Pisa, ecco tutte le iniziative organizzate dal Sistema Museale di Ateneo per la serata di sabato 20 maggio.

Notte_dei_musei_SMA_2017_inside.jpg

A Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9) il Museo della Grafica aprirà gratuitamente le sale espositive dalle nove sino a mezzanotte e per l’occasione ospiterà l’evento di lancio di “Europeana Photography Thematic Collection”, la nuova piattaforma online dedicata agli appassionati di fotografie storiche, insieme a una mostra fotografica virtuale e dimostrazioni in diretta. Sempre nella stessa giornata sarà inaugurata alle 19 una nuova esposizione intitolata “Anatomia. Realtà e rappresentazione” che resterà aperta al pubblico per i visitatori della Notte insieme all'altra esposizione in corso, “I colori di un mosaico. Acquerelli di Elisa Possenti”.

Apertura dalle 21 alle 24 e ingresso libero anche al Museo degli Strumenti per il Calcolo (Via Bonanno Pisano, 2) dove scienza e fumetti saranno protagonisti. Nel corso della serata sarà presentato in anteprima nazionale il nuovo albo a fumetti della collana Comics&Science realizzato da Alfredo Castelli e Gabriele Peddes e ambientato proprio nelle sale del museo. Alle 21 si svolgerà quindi l’incontro "Una storia da riscoprire. Documenti dalle origini dell’informatica in Italia" per raccontare dei primi calcolatori in Italia e dei suoi protagonisti di quell’avventura a partire dalla metà degli anni Cinquanta.

Sono inoltre aperti per le visite guidate in notturna con ingresso gratuito anche la Gipsoteca di Arte antica (piazza S. Paolo All'Orto, 20) dalle 21 alle 24, le Collezioni egittologiche (via San Frediano 12) dalle 21 alle 23, il Museo botanico (via Roma, 56) dalle 21 alle 23,30 e il Museo di Storia Naturale (via Roma, Calci) dalle 21 alle 24 e in questo caso l’ingresso è gratuito per la collezione permanente e a pagamento per gli acquari e le esposizioni temporanee. Per tutti i musei l’ultimo ingresso è mezzora prima della chiusura.

E’ Notte dei Musei anche all’Università di Pisa, ecco tutte le iniziative organizzate dal Sistema Museale di Ateneo per la serata di sabato 20 maggio. A Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9) il Museo della Grafica aprirà gratuitamente le sale espositive dalle nove sino a mezzanotte e per l’occasione ospiterà l’evento di lancio di “Europeana Photography Thematic Collection”, la nuova piattaforma online dedicata agli appassionati di fotografie storiche, insieme a una mostra fotografica virtuale e dimostrazioni in diretta. Sempre nella stessa giornata sarà inaugurata alle 19 una nuova esposizione intitolata “Anatomia. Realtà e rappresentazione” che resterà aperta al pubblico per i visitatori della Notte insieme alle altre esposizioni in corso, “I colori di un mosaico” e “Acquerelli di Elisa Possenti”.
Apertura dalle 21 alle 24 e ingresso libero anche al Museo degli Strumenti per il Calcolo (Via Bonanno Pisano, 2) dove scienza e fumetti saranno protagonisti. Nel corso della serata sarà presentato in anteprima nazionale il nuovo albo a fumetti della collana Comics&Science realizzato da Alfredo Castelli e Gabriele Peddes e ambientato proprio nelle sale del museo. Alle 21 si svolgerà quindi l’incontro "Una storia da riscoprire. Documenti dalle origini dell’informatica in Italia" per raccontare dei primi calcolatori in Italia e dei suoi protagonisti di quell’avventura a partire dalla metà degli anni Cinquanta.
Sono inoltre aperti per le visite guidate in notturna con ingresso gratuito anche la Gipsoteca di Arte antica (piazza S. Paolo All'Orto, 20) dalle 21 alle 24, le Collezioni egittologiche (via San Frediano 12) dalle 21 alle 23, il Museo botanico (via Roma, 56) dalle 21 alle 23,30 e il Museo di Storia Naturale (via Roma, Calci) dalle 21 alle 24 e in questo caso l’ingresso gratuito per la collezione permanente e a pagamento per gli acquari e le esposizioni temporanee. Per tutti i musei l’ultimo ingresso è mezzora prima della chiusura.

L’utilizzo delle autostrade del mare in Italia è più conveniente del trasporto tutto-strada. E’ questa, in sintesi, la conclusione di uno studio, relativo ai collegamenti tra la Penisola italiana e la Sicilia, condotto all’Università di Pisa da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale e del Polo universitario Sistemi Logistici di Livorno, composto dai professori Marino Lupi e Antonio Pratelli e dai dottori Alessandro Farina e Denise Orsi.

autostrade_del_mare.jpg

Lo studio, pubblicato sul “Journal of Transport Geography”, ha messo a confronto i tragitti “tutto strada”, in cui l’unica parte marittima è l’attraversamento dello Stretto di Messina, e quelli “intermodali”, cioè strade più Autostrade del Mare (AdM), in modo tale da confrontare i costi monetari e i tempi di trasporto a partire dalle principali città della penisola italiana e verso i più importanti centri della Sicilia.

“Dal punto di vista del costo monetario il tragitto intermodale è quasi sempre il più conveniente – spiega Antonio Pratelli - mentre dal punto di vista del tempo il tutto strada risulta conveniente solo per alcune coppie origine/destinazione: dipende dalla disponibilità e dalla frequenza delle rotte e dalla posizione geografica delle città di origine e di destinazione”.

In termini assoluti, per fare alcuni esempi, il vantaggio di utilizzare le Autostrade del Mare può andare dalle 8 ore circa nella tratta Napoli-Messina o quantificarsi in quasi 1.000 euro nel tragitto fra Venezia e Palermo.
Nella seconda parte dello studio i ricercatori hanno quindi confrontato i dati e il modello di rete intermodale che hanno realizzato con i tragitti effettivamente scelti dai trasportatori attraverso una campagna di interviste ad alcune aziende che operano tra la penisola e la Sicilia. Quello che è emerso è che le scelte operate dalle aziende sono il più delle volte in linea con i risultati ottenuti dal modello. “Le aziende del nord Italia scelgono quasi sempre il trasporto intermodale, date le maggiori distanze – dice Alessandro Farina – al contrario di quelle del sud che utilizzano con maggior frequenza il tutto strada”.

“Il nostro studio ha evidenziato che è necessario incrementare il numero di rotte e le frequenze di quelle esistenti – ha concluso Marino Lupi - una ragione fondamentale per cui in Italia il trasporto merci tramite Autostrade del Mare è ancora una percentuale minoritaria è dovuta alle poche rotte in esercizio, specialmente nell’area adriatica, dove c’è solo la Ravenna – Brindisi – Catania, senza alcun collegamento con il nord-est e con Trieste malgrado l’alta densità di attività produttive e di strutture logistiche esistenti nell’area”.

L’utilizzo delle autostrade del mare in Italia è più conveniente del trasporto tutto-strada. E’ questa, in sintesi, la conclusione di uno studio, relativo ai collegamenti tra la Penisola italiana e la Sicilia, condotto all’Università di Pisa da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale e del Polo universitario Sistemi Logistici di Livorno, composto dai professori Marino Lupi e Antonio Pratelli e dai dottori Alessandro Farina e Denise Orsi.
Lo studio, pubblicato sul “Journal of Transport Geography”, ha messo a confronto i tragitti “tutto strada”, in cui l’unica parte marittima è l’attraversamento dello Stretto di Messina, e quelli “intermodali”, cioè strade più Autostrade del Mare (AdM), in modo tale da confrontare i costi monetari e i tempi di trasporto a partire dalle principali città della penisola italiana e verso i più importanti centri della Sicilia.
“Dal punto di vista del costo monetario il tragitto intermodale è quasi sempre il più conveniente – spiega Antonio Pratelli - mentre dal punto di vista del tempo il tutto strada risulta conveniente solo per alcune coppie origine/destinazione: dipende dalla disponibilità e dalla frequenza delle rotte e dalla posizione geografica delle città di origine e di destinazione”.
In termini assoluti, per fare alcuni esempi, il vantaggio di utilizzare le Autostrade del Mare può andare dalle 8 ore circa nella tratta Napoli-Messina o quantificarsi in quasi 1.000 euro nel tragitto fra Venezia e Palermo.
Nella seconda parte dello studio i ricercatori hanno quindi confrontato i dati e il modello di rete intermodale che hanno realizzato con i tragitti effettivamente scelti dai trasportatori attraverso una campagna di interviste ad alcune aziende che operano tra la penisola e la Sicilia. Quello che è emerso è che le scelte operate dalle aziende sono il più delle volte in linea con i risultati ottenuti dal modello. “Le aziende del nord Italia scelgono quasi sempre il trasporto intermodale, date le maggiori distanze – dice Alessandro Farina – al contrario di quelle del sud che utilizzano con maggior frequenza il tutto strada”.
“Il nostro studio ha evidenziato che è necessario incrementare il numero di rotte e le frequenze di quelle esistenti – ha concluso Marino Lupi - una ragione fondamentale per cui in Italia il trasporto merci tramite Autostrade del Mare è ancora una percentuale minoritaria è dovuta alle poche rotte in esercizio, specialmente nell’area adriatica, dove c’è solo la Ravenna – Brindisi – Catania, senza alcun collegamento con il nord-est e con Trieste malgrado l’alta densità di attività produttive e di strutture logistiche esistenti nell’area”.

Giovedì, 18 Maggio 2017 07:57

Agenda UNIPI: gli eventi del 19 maggio

Ad Agraria si celebra il "Fascino delle piante"
In occasione della “Giornata Internazionale del Fascino delle Piante”, venerdì 19 maggio alle 9 il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa (Via del Borghetto, 80) ospita il convegno "Piante e animali" in cui si parlerà dei complessi rapporti fra questi due mondi nel corso di milioni di anni di coevoluzione. Ospite speciale della mattinata sarà il maestro di fotografia naturalistica, Carlo Delli che mostrerà al pubblico i suoi lavori. Al termine del convegno avverrà la premiazione del concorso fotografico “Piante e animali”, riservato agli studenti del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo.

Convegno storici e geografi
Il 19 maggio alle 9.30, nell'aula CAR1 del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’ateneo pisano (Via Pasquale Paoli, 15) si svolge il convegno "Historical GIS: Pratiche e metodi nell’uso dei Sistemi Informativi Territoriali tra gli storici e i geografi". L’incontro è organizzato dai professori Enrica Salvatori e Massimiliano Grava e coordinato da Paolo Macchia e Cristiana Torti.

La lotta quotidiana dei malati di SLA: una testimonianza
Cosa ne sappiamo della lotta che quotidianamente sostengono le persone affette da SLA per riuscire a mantenersi in comunicazione con i loro familiari e amici e con il mondo che li circonda? Venerdì 19 maggio alle 14,30 nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (via del Borghetto 80), Giancarlo Scalabrelli, già professore ordinario di Viticoltura, offrirà la propria testimonianza. L’incontro è introdotto dal professore Rossano Massai con la partecipazione di Maria Sidonia Aonofreesei (Accanto agli "Slaleoni"), Elena Avadani (Al di là delle apparenze), Annita Toffanin e Giuseppe Ferroni.

Presentazione libro sul parco urbano di Cisanello
Venerdì 19 maggio alle ore 17 nella Sala Baleari di Palazzo Gambacorti (Lungarno Gambacorti, 1) verrà presentato il volume "Pratiche di democrazia partecipativa locale - Il caso del parco urbano di Cisanello" curato da Luca Corchia dell’Ateneo pisano.

Incontro in Gispoteca
Venerdì 19 maggio alle 17.30 nella Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo All'Orto, 20), si svolge l'incontro “Democrazia - indipendenza - libertà: conoscere il passato per capire il (nostro) presente”. Intervengono Margherita Facella, Chiara Tarantino Mafalda Toniazzi e Stefano Landucci.

Conferenza sui social media
Venerdì 19 maggio alle 9.30 al Polo Piagge dell’Università di Pisa (Via Giacomo Matteotti, 11) si svolge la conferenza dal titolo "Emerging trends in qualitative research. A focus on Social Media". L’appuntamento fa parte del progetto Sim Affiliate Conference Workshop & Special Issue of Mercati e Competitività.

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Giovedì, 18 Maggio 2017 07:35

Docufilm sulla canzone d'autore

L'Associazione LiberLabor, in collaborazione con Il Teatro dell'Assedio, realizzerà un  Docufilm sulla Canzone d'Autore. La partecipazione al progetto è libera e gratuita.

Partendo dal racconto di Enrico de Angelis, giornalista, critico musicale, storico della canzone italiana e responsabile artistico del Club Tenco, il film documentario indagherà il panorama cantautoriale, la sua genesi e il suo sviluppo.

Direzione artistica del progetto a cura del regista Michelangelo Ricci.

L'evento è organizzato dall'Associazione LiberLabor in collaborazione con Il Teatro dell'Assedio e con i contributi alle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Per partecipare: contattare l'associazione LiberLabor via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o al numero 3205785174.

 

monica agnolucciUn team dell’Università di Pisa ha sequenziato il DNA delle popolazioni di lieviti e batteri lattici del pane toscano, rivelando le potenziali proprietà salutistiche di questo alimento. Lo studio, coordinato dalla dottoressa Monica Agnolucci (foto) del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali e condotto insieme a Michela Palla, Caterina Cristani e alla professoressa Manuela Giovannetti, è stata pubblicato sull’«International Journal of Food Microbiology» e fornisce i primi dati in assoluto sull’impasto acido naturale - detto anche “lievito madre”, “impasto acido” o “sourdough” - del pane toscano DOP.

“Abbiamo lavorato per isolare e identificare i microrganismi autoctoni che sono alla base della produzione del pane toscano, dai quali abbiamo estratto il DNA - spiega Monica Agnolucci – che abbiamo quindi sequenziato e depositato nell’European Nucleotide Archive, una banca genetica internazionale”.

Le ricercatrici hanno isolato di più di 500 ceppi di lieviti e batteri lattici dal lievito madre per studiarne le proprietà funzionali e salutistiche, come la capacità di degradare i fitati, sostanze antinutrizionali che impediscono l’assorbimento di minerali come il ferro, lo zinco e il calcio. Attraverso lo studio del DNA è stato così individuato il complesso sistema biologico, in cui sono presenti diversi generi, specie e ceppi di lieviti e di batteri lattici omo ed eterofermentati che, con i prodotti del loro metabolismo, conferiscono al pane toscano peculiari caratteri tecnologici, organolettici e nutrizionali.

“A questo punto la nostra ricerca si concentrerà in particolare sui ceppi microbici che hanno mostrato di essere capaci di degradare componenti come i fitati, l’amido e le proteine - spiega Monica Agnolucci - con l’obiettivo futuro di produrre pane toscano e prodotti da forno con alto valore salutistico”.

Mercoledì, 17 Maggio 2017 09:12

Ecco il DNA del lievito madre del pane toscano

Un team dell’Università di Pisa ha sequenziato il DNA delle popolazioni di lieviti e batteri lattici del pane toscano, rivelando le potenziali proprietà salutistiche di questo alimento. Lo studio, coordinato dalla dottoressa Monica Agnolucci del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali e condotto insieme a Michela Palla, Caterina Cristani e alla professoressa Manuela Giovannetti, è stata pubblicato sull’«International Journal of Food Microbiology» e fornisce i primi dati in assoluto sull’impasto acido naturale - detto anche “lievito madre”, “impasto acido” o “sourdough” - del pane toscano DOP.
“Abbiamo lavorato per isolare e identificare i microrganismi autoctoni che sono alla base della produzione del pane toscano, dai quali abbiamo estratto il DNA - spiega Monica Agnolucci – che abbiamo quindi sequenziato e depositato nell’European Nucleotide Archive, una banca genetica internazionale”.
Le ricercatrici hanno isolato di più di 500 ceppi di lieviti e batteri lattici dal lievito madre per studiarne le proprietà funzionali e salutistiche, come la capacità di degradare i fitati, sostanze antinutrizionali che impediscono l’assorbimento di minerali come il ferro, lo zinco e il calcio. Attraverso lo studio del DNA è stato così individuato il complesso sistema biologico, in cui sono presenti diversi generi, specie e ceppi di lieviti e di batteri lattici omo ed eterofermentati che, con i prodotti del loro metabolismo, conferiscono al pane toscano peculiari caratteri tecnologici, organolettici e nutrizionali.
“A questo punto la nostra ricerca si concentrerà in particolare sui ceppi microbici che hanno mostrato di essere capaci di degradare componenti come i fitati, l’amido e le proteine - spiega Monica Agnolucci - con l’obiettivo futuro di produrre pane toscano e prodotti da forno con alto valore salutistico”.

Mercoledì, 17 Maggio 2017 08:42

Agenda UNIPI: gli eventi del 18 e 19 maggio

Incontro sulla violenza nelle rivoluzioni e nelle guerre civili
Giovedì 18 maggio alle 16 nell'aula B di Palazzo Carità dell’Università di Pisa (Via Pasquale Paoli, 15) si svolge l'incontro "La violenza è un problema storiografico? Politica e “mito” della violenza nelle rivoluzioni e nelle guerre civili". Interviene il professore José Luis Ledesma, del Departamento de Historia del Pensamiento y de los Movimientos Sociales y Políticos, Universidad Complutense de Madrid.

Steroidi e sport, dolore e terapia: la Pisa University Press presenta due libri alla Biblioteca SMS
Giovedì 18 maggio la Pisa University Press presenta due volumi alla Biblioteca SMS (Viale delle Piagge). Si comincia alle 15 "Steroidi Anabolizzanti nello sport. Usarli o evitarli? Conoscerli" a cura di Mario Giorgi e quindi alle 16,30 è la volta del libro "Il dolore e la sua terapia nella medicina occidentale” di Gianfranco Natale e Alberto Zampieri, a cura di Franco Mosca.

Poesia in biblioteca in ricordo di Elena Salibra
Giovedì 18 maggio alle ore 17.45, nel giardino della Biblioteca di Lingue e letterature romanze LM1, a palazzo Matteucci (Piazza Torricelli 2), si terrà il primo dei tre incontri sulla poesia contemporanea in ricordo di Elena Salibra, già docente di Letteratura italiana dell'Università di Pisa. Ospite di questo primo appuntamento sarà Paolo Valesio, scrittore, saggista e critico letterario, docente di letteratura italiana alla Columbia University di New York e direttore dell’Italian Poetry Review. Ad inaugurare l’incontro sarà il professore Vincenzo Manca quindi seguiranno gli interventi di Alberto Casadei, Francesco Brancati e Riccardo Socci. In occasione dell’evento la biblioteca ospiterà una piccola mostra dedicata all’opera critica e poetica di Elena Salibra.
I prossimi incontri si terranno il 6 giugno, ospite Gabriel Del Sarto con interventi di Alberto Casadei, Elena Santagata e Riccardo Socci, e il 22 giugno, ospite Matteo Fantuzzi con interventi di Chiara Portesine e altri critici e poeti.

Ad Agraria si celebra il Fascino delle piante
In occasione della “Giornata Internazionale del Fascino delle Piante”, venerdì 19 maggio alle 9 il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa (Via del Borghetto, 80) ospita il convegno "Piante e animali" in cui si parlerà dei complessi rapporti fra questi due mondi nel corso di milioni di anni di coevoluzione. Ospite speciale della mattinata sarà il maestro di fotografia naturalistica, Carlo Delli che mostrerà al pubblico i suoi lavori
Al termine del convegno avverrà la premiazione del concorso fotografico “Piante e animali”, riservato agli studenti del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo

Incontro in Gispoteca
Venerdì 19 maggio alle 17.30 nella Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa (Piazza S. Paolo All'Orto, 20), si svolge l'incontro “Democrazia - indipendenza – libertà: conoscere il passato per capire il (nostro) presente”. Intervengono Margherita Facella, Chiara Tarantino Mafalda Toniazzi e Stefano Landucci.

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