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Giovedì, 19 Settembre 2013 09:28

«Crisi di Impresa e Strategie di Risanamento»

Al via la prima edizione del corso universitario di aggiornamento professionale in "Crisi di impresa e strategie di risanamento" organizzato dal Dipartimento di Economia e Management dell'Ateneo pisano in collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di La Spezia, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. L'inaugurazione è per venerdì 13 settembre alle 14.30 nell'aula magna del Dipartimento di Economia e Management e a dare il via ai lavori sarà la direttrice del Dipartimento Valeria De Bonis

Il corso nasce dall'esigenza di trovare più efficaci soluzioni alla crisi d'impresa, in grado di garantire un migliore equilibrio tra le esigenze contrapposte della tutela dei creditori e della conservazione del valore economico delle aziende insolventi. In questo senso l'iter formativo permetterà di acquisire una formazione avanzata per quanto riguarda i piani di risanamento, gli accordi di ristrutturazione dei debiti, i concordati preventivi e i concordati in continuità.

Le lezioni sono articolate in 5 moduli a cadenza bisettimanale ed si rivolgono principalmente a dottori commercialisti, esperti contabili e avvocati. Fra i docenti ci sono Vincenzo Pedone, Alessandro Farina, Luigi De Franco, Giacomo Lucente, Giovanni Sgambati e Francesca Picardi (rispettivamente giudice delegato del tribunale di Grosseto, di La Spezia, di Livorno, di Lucca, di Massa Carrara e di Pisa), il giudice di Cassazione Fabrizio Di Marzo, l'avvocato Giuseppina Ivone presidente dell'Associazione Curatori Fallimentari nonché professori universitari e professionisti con una lunga esperienza sulla crisi d'impresa.

Giovedì, 19 Settembre 2013 09:27

L'Ateneo ricorda il professor Giuseppe Pierazzini

Una giornata per ricordare il professor Giuseppe Pierazzini, già ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Pisa e direttore della Sezione pisana dell'INFN, e per ripercorrere con familiari, amici, colleghi e allievi, gli importanti progetti di cui il docente è stato appassionato sostenitore nel corso della carriera. È questo l'obiettivo del convegno che l'Ateneo pisano e il dipartimento di Fisica hanno voluto dedicare al professore pisano scomparso lo scorso 4 febbraio.

L'incontro si terrà venerdì 13 settembre 2013, a partire dalle ore 9, nell'Aula Gerace dell'area Pontecorvo. Ai saluti del sindaco Marco Filippeschi, del rettore Massimo Augello, del direttore del dipartimento di Fisica, Francesco Fidecaro e del direttore della Sezione di Pisa dell'INFN, Giovanni Batignani, seguiranno i ricordi degli ex rettori Luciano Modica e Marco Pasquali. Subito dopo sarà approfondito il ruolo scientifico che il Professor Pierazzini ha avuto nell'ambito del dipartimento di Fisica e della Sezione pisana dell'INFN con gli esperimenti a Serpukhov vicino Mosca e al CERN e l'avvio del progetto "Virgo", per poi analizzare il suo contributo alla costruzione delle reti SerRA e GARR, allo sviluppo della Ludoteca scientifica e ai progetti di didattica ed e-learning. Il momento finale della mattinata sarà affidato alla moglie del docente scomparso, la professoressa Nadia Ioli Pierazzini, che farà il punto in vista del "Completamento dei progetti di Giuseppe".

Nato nel settembre del 1941, il professor Pierazzini amava definirsi come "uno dei pochi pisani doc tra i docenti nella città della Torre". Diventato presto ordinario nel nostro Ateneo, ha svolto un ruolo molto attivo nella Fisica sperimentale, dalle particelle elementari agli acceleratori, e guidato gruppi di ricerca di rilievo internazionale. Come direttore della Sezione di Pisa dell'INFN dal 1992 al 1998, ha dato un forte impulso alla realizzazione del laboratorio di ricerca "Virgo" per la rivelazione di onde gravitazionali. Da sempre esperto di calcolatori e di reti, il professor Pierazzini è stato il principale artefice del progetto SerRA che, precorrendo i tempi, ha visto la stesura di una rete in fibra ottica dell'Ateneo per collegare le strutture universitarie pisane e anche i principali edifici pubblici cittadini, facendo così di Pisa uno snodo cruciale delle reti di ricerca nazionali e internazionali. Negli ultimi anni, il professore aveva affiancato la moglie Nadia nella promozione e valorizzazione dell'esperienza della Ludoteca Scientifica, concepita come struttura per avvicinare alla scienza gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori.

Ancora un'ottima performance dell'Ateneo pisano nei ranking internazionali delle università: nella classifica mondiale compilata dall'Agenzia QS, trai 26 atenei italiani presenti nella Top 400, Pisa risulta quinta dopo Bologna, la Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Milano. Su base mondiale, nel 2013 Pisa guadagna ben 55 posizioni in classifica rispetto al 2012 e raggiungendo la 259° posto, risultando l'ateneo italiano che è maggiormente progredito.

Il QS World University Rankings dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo basandosi su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione. La classifica rende conto anche delle varie aree disciplinari: quest'anno Pisa risulta 131° nelle Scienze Naturali, 156° nelle "Arts and Humanities", 232° nelle Life Sciences e Medicina e 247° in Ingegneria e Tecnologia.

Tra i rankings compilati dall'Agenzia QS, alcuni mesi fa erano stati pubblicati anche quelli per singola disciplina, dove Pisa era prima in Italia e 42° nel mondo in "Fisica e Astronomia". Inoltre si piazzava tra il 100° e 150° posto al mondo in Lingue moderne, Storia, Computer Science e Matematica e tra la 150° e la 200° posizione nei settori della Chimica, dell'Ingegneria meccanica, dell'Ingegneria elettrica, della Medicina, della Farmacia, della Giurisprudenza e della Statistica.

L'Università di Pisa si conferma dunque ai vertici tra gli atenei italiani, che nel 2013 registrano complessivamente un trend di crescita positivo a livello mondiale. Ben Sowter, direttore della QS Intelligence Unit, ha commentato: «Nonostante la crisi economica, l'Italia è un Paese dove esistono eccellenze straordinarie nell'ambito dell'insegnamento e della ricerca universitaria. Per essere fortemente competitiva l'Italia deve dotarsi di un 'sistema paese' che sostenga la genialità e il talento, incrementi e razionalizzi gli investimenti nella ricerca. Il capitale umano - ha concluso Sowter - è la vera ricchezza del Paese, che sta perdendo una generazione di ricercatori per la scarsità delle risorse e la precarietà dei percorsi di carriera».

Proprio per affrontare in maniera sistematica le questioni che limitano le potenzialità del sistema universitario italiano, nelle scorse settimane il rettore Massimo Augello ha lanciato la proposta della convocazione degli Stati generali dell'Università, un momento di confronto e riflessione per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale".

Con una didattica a distanza che coinvolge l'Università di Pisa e quella di Trier, è partita la prima edizione della e-FRAME Summer School in "Misurazione del benessere e del progresso economico-sociale", un corso intensivo di una settimana che coinvolge 21 studenti in Italia e 26 in Germania, uniti a lezione in videoconferenza. Il corso intende fornire una panoramica sulle tematiche di welfare e social progress nell'ottica di superamento e integrazione del concetto di PIL, tanto che le lezioni saranno seguite anche da una settantina di funzionari di enti di statistica da tutta Europa, collegati in video conferenza.

I partecipanti in aula sono studenti universitari e di master del settore delle Scienze sociali: a Pisa sono arrivati da tutta Italia, ma anche da università straniere, in particolare dalla Norvegia e dalla Turchia. La didattica è tenuta da docenti delle tre università toscane, dell'ISTAT, dell'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), della Fondazione Enrico Mattei e della britannica Young Foundation.

L'iniziativa della Summer School rientra nel progetto e-Frame (European Framework for Measuring Progress) del Settimo Programma quadro della Commissione Europea ed è organizzata in collaborazione con EUROSTAT.

Combattono per il possesso di foglie e frutti di oliva, dando luogo a veri e propri incontri di "boxe", composti da rapidi inseguimenti, colpi di testa, boxing acts con le zampe anteriori e movimenti alari intimidatori. Uno studio condotto da Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, ha esaminato comportamenti e territorialità di un insetto di grande interesse agrario, la mosca delle olive (Bactrocera oleae), delineando forme e funzioni delle pulsioni aggressive in questa specie animale. La ricerca s'inserisce nell'ambito degli studi etologici svolti presso il DiSAAA-a, con Angelo Canale, e finalizzati alla messa a punto di strategie eco-compatibili per il controllo di questo importante fitofago.

La ricerca di Benelli, recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Insect Behavior, ha quantificato intensità e risultati delle interazioni aggressive, dimostrando che la residenza sul territorio difeso conferisce maggiori possibilità di scacciare gli intrusi. «Tra i maschi di B. oleae, le interazioni aggressive sono funzionali al mantenimento di singoli territori nei quali intraprendere il corteggiamento delle femmine grazie a peculiari "serenate" prodotte mediante la vibrazione delle ali (courtship songs) - spiega Benelli - Le interazioni aggressive femmina-femmina, possono contribuire al mantenimento di singoli siti per l'ovideposizione, al fine di garantire sufficiente quantità di nutrimento a ogni singola larva di B. oleae».

Giovanni Benelli ha dedicato la sua ricerca a Konrad Z. Lorenz, padre della moderna etologia, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita (1903-2013). Con la sua opera "On aggression" (1963), Lorenz ha posto una pietra miliare in quest'ambito, con particolar riferimento allo studio dell'aggressività intra- e interspecifica nei vertebrati. Come originariamente proposto da Lorenz per alcuni vertebrati, la ricerca di Benelli ha confermato il ruolo chiave dei comportamenti aggressivi per regolare la distribuzione della specie nel tempo e nello spazio, garantendo un'equa ripartizione delle risorse. Molto lavoro è ancora necessario per conoscere di più in merito a cosa scateni le pulsioni aggressive (si pensi, ad esempio, ai releasers di Tinbergen) e come queste sono ritualizzate nel corso dell'evoluzione della specie.

Sostenibilità e ambiente sono i temi centrali del Congresso Mondiale di Tribologia (World Tribology Congress, WTC, http://www.wtc2013.it/) che si svolge quest'anno per la prima volta in Italia. L'Università di Pisa, l'Associazione Italiana di Tribologia (AIT) che ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Ateneo pisano e il Politecnico di Torino sono i principali promotori e organizzatori dell'evento. Da domenica 8 a venerdì 13 settembre, Torino accoglierà circa 1.300 studiosi che, a partire da lunedì 9, presenteranno più di 1.000 lavori articolati in 10 sessioni parallele e 3 sessioni poster unitamente a un'esposizione tecnica ed alcuni eventi collaterali.

"Al centro di questa quinta edizione ci saranno l'ecotribologia, che riguarda tutti gli aspetti di risparmio energetico e di materiali, e la biotribologia che si occupa di problemi di attrito, usura e lubrificazione negli esseri umani e negli animali", ha spiegato il professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa e presidente dell'Associazione Italiana di Tribologia.

Il WTC V metterà in evidenza come le ricerche nel campo della tribologia (una parola che deriva dal greco e significa attrito) possano fornire un supporto fondamentale per minimizzare l'impatto ambientale. I lubrificanti biocompatibili, i cuscinetti a basso attrito e i rivestimenti superficiali sono solo alcuni dei possibili esempi di come possano essere risparmiati materiali ed energia grazie a minori attrito ed usura. Nel campo della biotribologia, saranno poi discussi i più recenti sviluppi su articolazioni naturali e artificiali, valvole cardiache, protesi dentali come pure il comportamento tribologico di pelle, capelli ed occhi. La comprensione di come nel mondo animale siano stati risolti alcuni problemi tribologici può inoltre costituire un enorme potenziale per soluzioni ingegneristiche bioispirate.

"La tribologia ha a che fare con i più svariati aspetti della vita quotidiana – ha aggiunto Enrico Ciulli - un'automobile, una lavatrice, un computer ad esempio sono pieni di componenti a contatto e una corretta progettazione tribologica può portare grandissimi vantaggi in termini di risparmio energetico e di materiali, e quindi economici nella direzione di uno sviluppo sostenibile".

Il Congresso Mondiale di Tribologia si tiene ogni quattro anni e precedentemente si è svolto a Londra nel 1997, Vienna nel 2001, Washington DC nel 2005 e Kyoto nel 2009. L'edizione torinese del 2013 è stata fortemente voluta dell'Associazione Italiana di Tribologia. L'evento è stato realizzato dal comitato organizzatore presieduto dal professore Terenziano Raparelli del Politecnico di Torino, dal comitato scientifico presieduto dal professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa, da un International Advisory Board e da un National Advisory Board.

Sono arrivati dal Brasile in 177 e per un anno frequenteranno i corsi dell'Ateneo pisano, imparando l'italiano e vivendo a contatto con i loro "colleghi" italiani: sono i ragazzi di "Scienza senza frontiere", il programma di mobilità e internazionalizzazione promosso dalla presidente Dilma Rousseff che per il secondo anno consecutivo porta nella città della Torre decine di giovani studenti brasiliani. Con numeri triplicati rispetto alla prima mandata: dopo i 61 ragazzi del 2012, quest'anno sono quasi duecento i ragazzi sbarcati a Pisa, accolti al loro arrivo al Polo Carmignani dal prorettore per l'Internazionalizzazione Alessandra Guidi e dall'assessore comunale Marilù Chiofalo, da alcuni docenti e dallo staff dell'unità promozione internazionale. Grazie alla collaborazione del DSU, gli ospiti hanno potuto anche gustare una cena con menù tipico toscano alla mensa di via Martiri.

Con questi numeri, Pisa diventa la terza università in Italia tra le venti che accolgono gli studenti brasiliani, in tutto 1440 giovani che hanno scelto il nostro Paese per arricchire il loro percorso di studi. A Pisa gli studenti si sono iscritti a più di 40 corsi, tutti di ambito tecnico-scientifico, come prevede il programma: tra i corsi più frequentati ci sono Ingegneria edile-architettura e Ingegneria civile, Veterinaria, Scienze biologiche e Fisica. Gli studenti brasiliani frequenteranno un corso intensivo di lingua italiana al Centro linguistico di Ateneo e alcuni di loro hanno già potuto cimentarsi con l'italiano grazie a un corso online realizzato da ICoN, (Italian Culture on the Net), un consorzio interuniversitario per la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero che ha la sua sede principale a Pisa.

Tra le novità di quest'anno promosse dal programma "Scienza senza frontiere" c'è anche un concorso per visiting professor vinto da Marcello Mele, docente di Zootecnia dell'Ateneo pisano, che coordinerà un progetto di ricerca della durata di tre anni presso l'università brasiliana UFGD (Universidade Federal da Grande Dourados). Il titolo del progetto è "Carcass and meat quality of 'pantaneiro' sheep", una ricerca finalizzata al recupero e alla valorizzazione di una razza ovina autoctona della regione del Pantanal (stato del Mato Grosso do Sul).

Il sensibile incremento di studenti stranieri all'Università di Pisa è stato raggiunto anche grazie alle iniziative di internazionalizzazione che l'Ateneo ha promosso negli ultimi anni nei Paesi del Sud America in particolare, presentando e promuovendo l'offerta didattica e la ricerca in occasione di visite ufficiali e partecipazione a fiere internazionale. Per accogliere gli studenti stranieri in arrivo all'Università di Pisa, è stato appena inaugurato a Palazzo Vitelli un Welcome Office dedicato appositamente a loro, con uno spazio in cui i ragazzi potranno trovare postazioni Internet, materiale informativo e assistenza da parte di personale madre lingua inglese, spagnolo, portoghese, cinese e araba.

In occasione dei concorsi di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per le Professioni sanitarie (prova unica in programma il 4 settembre) e per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria (prova unica in programma il 9 settembre), l'Università di Pisa invita i candidati a raggiungere la sede della prova attenendosi scrupolosamente a quanto indicato nelle informazioni pubblicate sul sito internet http://www.unipi.it/matricolandosi.

Le prove si terranno in una struttura dedicata situata sulla Strada Statale 1 Aurelia 9, in Località i Mortellini, a circa 200 metri dal Ristorante "Re di Puglia". In particolare l'Ateneo ricorda che nei pressi della sede concorsuale non è consentita né la sosta né la fermata, pertanto, chi proviene in auto deve raggiungere l'apposita area parcheggi e usufruire del servizio di bus navetta, che trasporterà i candidati dal parcheggio alla sede della prova. Il servizio di bus navetta è garantito anche per il ritorno.

Per chi arriva in treno alla stazione FS di Pisa Centrale, sono disponibili gli autobus della linea 10 presso il terminal della CPT in Piazza S. Antonio (in prossimità della stazione FS) con partenza alle ore 7.33 e 8.15 e con arrivo alla fermata "San Piero a Grado – San Guido", dalla quale parte il bus navetta per la sede concorsuale. Il servizio di autobus è altresì garantito al termine della prova per raggiungere la stazione FS di Pisa Centrale. Per chi intende raggiungere la sede concorsuale con il motociclo è possibile usufruire di un'area parcheggio adiacente alla struttura stessa.

Convocare a breve gli "Stati Generali" dell'università, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente interessati, per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". È questa la proposta avanzata negli scorsi giorni dal rettore dell'Ateneo di Pisa, Massimo Augello, e rilanciata in un suo intervento pubblicato da "Il Sole 24 Ore" lunedì 2 settembre. L'idea ha già avuto il sostegno del ministro Maria Chiara Carrozza e di molti autorevoli addetti ai lavori.

"Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo - ha scritto il rettore - segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa, che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università per spiegare e condividere il progetto di università che vogliamo costruire e per affrontare le problematiche di maggior impatto che ostacolano lo sviluppo delle nostre realtà".

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Di seguito si riporta l'intervento integrale del rettore Massimo Augello.

Stati generali per atenei più competitivi

Le classifiche pubblicate nelle ultime settimane sui migliori atenei al mondo, oggetto di un ampio dibattito sulla stampa nazionale, segnalano in modo univoco che il sistema universitario italiano sta perdendo rilievo internazionale, sia perché non adeguatamente competitivo con i paesi europei di più solida tradizione, sia perché scalzato dalle new entry delle nazioni del resto del mondo.

Nei dieci anni di vita del ranking ARWU di Shanghai, l'Italia ha visto peggiorare sia il suo peso quantitativo, scendendo da 23 a 19 università tra le prime 500, sia quello qualitativo, non potendo vantare da tempo alcun ateneo nelle prime 100 posizioni. Solo Pisa e "La Sapienza" di Roma riescono a stare tra i primi 150. Un'altra prestigiosa classifica internazionale, quella della QS, vede una sola università italiana tra le prime 200 e sei tra il 200° e il 350° posto. In quella del Times Higher Education bisogna arrivare ai posti dal 225° al 250° per incontrare le prime tre università italiane.

Tale preoccupante tendenza è confermata da una serie di dati. Nell'ambito dei progetti di eccellenza europei ERC, per esempio, la quota di vincitori italiani è scesa in poco tempo dal 6% a poco più del 4% del totale per quanto riguarda i Consolidated o Advanced, che riguardano ricercatori maturi; è calata in modo ancor più netto, dall'8 a circa il 3%, per i Starting, riservati a giovani con meno di sei anni dal dottorato. Allarmante è poi la diminuzione delle immatricolazioni che registriamo in Italia da alcuni anni.

A mio parere, sarebbe miope alimentare pur giustificate critiche sulla validità dei diversi modelli di valutazione, senza porci il tema fondamentale del ruolo che il sistema universitario è chiamato a svolgere all'interno del nostro paese, rassegnandoci così al progressivo arretramento del nostro ruolo scientifico internazionale. Per questo, come rappresentante dell'Ateneo di Pisa che anche dalle recenti indagini vede rafforzata la sua tradizione di prestigio e di eccellenza, ho lanciato nei giorni scorsi l'idea di una convocazione degli Stati Generali dell'università; proposta che è stata accolta in modo positivo dal ministro Maria Chiara Carrozza e da molti autorevoli addetti ai lavori.

Questo appuntamento, da tenersi a breve, con il coinvolgimento di tutti gli organismi e i soggetti istituzionalmente coinvolti, vuole porre con forza all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il tema dell'università e chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale". Gli atenei devono infatti fare un salto di qualità per quanto riguarda la propria capacità di dialogo con la società italiana e con quella parte consistente del paese con cui non sono entrati in piena sintonia, non riuscendo a far percepire l'enorme potenziale di ricchezza culturale ed economica che è al loro interno. In questo compito, dobbiamo dimostrarci capaci di parlare a tutti i nostri interlocutori - dal governo e dalla politica, alle famiglie, alle istituzioni e alle realtà produttive del territorio – spiegando e condividendo il progetto di università che vogliamo costruire e recuperando appieno la dimensione civile che è elemento fondante dell'istituzione universitaria.

All'interno di questo contesto, durante gli Stati Generali potranno essere affrontati i temi di maggior impatto per il nostro mondo, a partire dalla necessità di una decisa inversione di tendenza riguardo al finanziamento pubblico del sistema universitario, che ha subito una decurtazione di circa un miliardo di euro sui 7,5 di pochi anni prima, ma anche della certezza e della razionalizzazione delle risorse a disposizione. Parallelamente, andrà affrontato il problema delle risorse umane, con la limitata immissione di giovani che ha di fatto impedito il ricambio generazionale all'interno delle nostre realtà, mettendo a rischio la sopravvivenza di interi ambiti disciplinari. Andranno poi rilanciati i valori dell'autonomia responsabile delle singole università, in modo da esaltare le peculiarità di ogni istituzione, e del diritto allo studio, garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Occorrerà infine insistere nel percorso di affermazione della cultura della trasparenza, del merito e della valutazione, così come dei principi di semplificazione ed efficienza, promuovendo ulteriormente i processi in grado di aumentare la competitività delle nostre istituzioni sui decisivi aspetti dell'internazionalizzazione e dell'innovazione.

Massimo Augello
Rettore dell'Università di Pisa

Nuovo appuntamento al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa nella certosa di Calci in via Roma 79. Venerdì 6 settembre alle 19 torna "a cena con le balene" con un menù di pesce che si ispira alla dieta di questi grandi cetacei.

La serata prevede un aperitivo nella "Galleria storica" del museo in cui si possono ammirare i diorami allestiti da Paolo Savi nella prima metà dell'Ottocento. Seguirà quindi una visita guidata alla "Galleria dei carnivori" e alla "Galleria delle Scimmie e dell'Uomo". Infine, passando attraverso la "Galleria degli ungulati" gli ospiti potranno raggiungere la "Galleria dei cetacei" dove verrà servita la cena.

Il costo della serata è di 40 euro a persona. E' possibile prenotare ai numeri 0502212975 (giorni feriali 8.30-13.00), 0502212970 (sabato e festivi ore 10.00-19.00), oppure inviando una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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