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toscolata vassoioLa sorpresa della Pasqua 2016 è la cioccolata con la Toscana nel cuore e, unendo le due parole, il nome non poteva che essere Toscolata, risultato (goloso) di un progetto di ricerca per unire la valorizzazione di prodotti toscani con l’esaltazione delle loro proprietà nutraceutiche, quindi con possibili effetti positivi sulla nostra salute. Vestri, l’azienda partner del progetto, ha ospitato oggi nel suo negozio di Borgo degli Albizi a Firenze la presentazione e, soprattutto, l’assaggio in anteprima dei nuovi prodotti della linea Toscolata.
La ricetta di questa cioccolata “made in Tuscany” è stata messa a punto durante il progetto omonimo, coordinato dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (IVALSA) del CNR, con la partecipazione dell'Università di Pisa, dell'Università di Siena, dell’Istituto di Scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie al finanziamento ottenuto tramite un bando della Regione Toscana e con il patrocinio dei Comuni Montani del Casentino (Arezzo), della Società di Ortoflorofrutticultura Italiana (SOI), della Provincia di Siena, del Vivaio forestale “Il Campino”.

La Toscolata non è soltanto gustosa ma potrebbe avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Infatti, in maniera parallela all’arrivo sul mercato, prosegue la fase di sperimentazione clinica condotta dai medici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, con il coinvolgimento di 30 volontari portatori di almeno tre fattori di rischio cardiovascolare come possono essere il fumo, il colesterolo alto, la familiarità per malattie cardiovascolari, il sovrappeso, l’ipertensione. Chi partecipa alla sperimentazione assume 40 grammi di Toscolata al giorno, seguendo il protocollo sperimentale che alterna la Toscolata con olio extravergine di oliva con quella a base di mela "Panaia" rossa, tipica del Casentino. I medici che seguono i volontari stanno valutando se l’ assunzione di Toscolata, possa aumentare il numero di cellule ematiche circolanti specializzate, note per essere diminuite nei pazienti che presentano fattori di rischio cardiovascolare ma importanti per evitare la progressione del danno che porta alla formazione della placca aterosclerotica, responsabile di infarto, ictus, ischemie periferiche.

toscolata gruppoIl progetto Toscolata è stato promosso per valorizzare in chiave nutraceutica prodotti tipici toscani, trasformandoli in alimenti innovativi a base di cacao. Frutti essiccati di varietà toscane, olio di oliva e farina di castagne sono stati uniti con il cacao per realizzare la Toscolata, prodotta da Vestri nel proprio stabilimento di Arezzo. Dal punto di vista salutistico, gli ingredienti della Toscolata sono tracciabili in ogni passaggio e derivano tutti da agricoltura biologica. Con questo progetto si sono quindi consolidate le basi per contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione di un sistema agroalimentare già sostenibile e innovativo come quello toscano.

“La Toscolata – afferma Claudio Cantini, coordinatore del progetto – è una intera nuova linea di prodotti dalle pregevoli qualità organolettiche e alimentari e infatti sono sicuro che tutti i consumatori ne apprezzaranno la bontà. Mangiando la Toscolata si soddisfa il palato, si assumono sostanze che contribuiscono al benessere psicofisico e si contribuisce al sostegno del comparto agroalimentare Toscano, aiutando le aziende che hanno fatto della qualità il proprio obiettivo principale.

toscolata copy

“Il nostro contributo – commenta Luca Sebastiani, all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è stato quello di selezionare nell’ampio germoplasma della Toscana le varietà di melo più ricche di molecole nutraceutiche. Tra le decine di mele oggetto dei nostri studi la mela Panaia è risultata al momento quella più interessante. Inoltre, abbiamo anche lavorato sull’ottimizzazione dei processi di essicazione della frutta da aggiungere al cacao riducendo così al minimo le perdite delle molecole della mela note per le loro proprietà nutraceutiche”

“Con questo progetto – spiega Marco Romi del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena - realizziamo un cacao di alta qualità utilizzando in maniera esclusiva varietà pregiate provenienti dalle piantagioni che Vestri possiede in Repubblica Dominicana. La Toscolata nasce dalla sua fusione con prodotti tipici dell’agroalimentare toscano, dagli elevati contenuti di molecole bioattive, benefiche per l’organismo. Per la presenza di alimenti di eccellenza, la tracciabilità del prodotto finito risulta fondamentale per assicurare sicurezza, autenticità e qualità. Sono state utilizzate alcune tra le più avanzate tecniche di ‘fingerprinting’ (impronta) genetico, con un sistema di analisi utilizzabile per una certificazione volontaria del prodotto, a vantaggio e garanzia del produttore e del consumatore”.

“Gli effetti benefici del cioccolato sono legati principalmente alla buona attività antinfiammatoria, ma il cioccolato deve essere fondente e di elevata qualità come quello di Toscolata – precisa Rossella Di Stefano dell’ Università di Pisa che coordina la sperimentazione clinica - affinchè ne siano preservate le proprietà nutraceutiche. Se la Toscolata, per la sua integrazione di cioccolato fondente e altri alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti, sia anche in grado di agire su cellule altamente specializzate per riparare i danni provocati dai più importanti fattori di rischio cardiovascolare e sull’assetto metabolico dei volontari arruolati, lo potremo dire alla fine della sperimentazione, in ottobre”.

Si conclude in questi giorni l’anno di Servizio civile regionale svolto dai primi 29 giovani accolti dall’Università di Pisa, che hanno prestato servizio in cinque diversi progetti, presso il Sistema bibliotecario d’ateneo (SBA), il Sistema museale di ateneo (SMA), il Centro linguistico d’ateneo (CLI), il Centro di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi" e l’Unità di servizi per l’integrazione degli studenti con disabilità (USID).
I volontari hanno vissuto un’intensa esperienza formativa e di impegno civile fianco a fianco col personale e con gli operatori di progetto. Le strutture hanno beneficiato di un supporto eccellente grazie al lavoro di giovani motivati, che hanno potuto maturare nuove competenze professionali.
Il Centro interdisciplinare di Ateneo "Scienze per la pace" (Cisp), che ha coordinato la gestione dei progetti e la formazione dei volontari e del personale coinvolto, ha appena concluso le attività per la presentazione alla Regione Toscana di 12 nuovi progetti, che potranno accogliere 72 volontari in 36 sedi sulle oltre 50 accreditate dell’Università di Pisa.
L'esperienza del Servizio civile regionale si consolida così come un importante punto di riferimento per la promozione di valori di impegno civile, solidarietà, partecipazione, inclusione e utilità sociale dei servizi resi dall'Ateneo. Inoltre rafforza l'impegno formativo delle giovani generazioni, potenziandone le capacità professionali e di inserimento lavorativo, con importanti ricadute sul territorio.

Esattamente un anno dopo il lancio Kickstarter della suite per lo sviluppo di soluzioni interconnesse tipiche dell’internet delle cose, la start up dell’Università di Pisa Viper diventa Zerynth. I quattro ricercatori - Gualtiero Fantoni, Daniele Mazzei, Giacomo Baldi e Gabriele Montelisciani - hanno concluso il percorso che li ha portati alla versione commerciale del software, iniziando di fatto una nuova avventura con un prodotto rinnovato e perfezionato nei suoi elementi. Il 1° marzo è infatti avvenuto il rilascio ufficiale della versione commerciale della suite che ha creato un nuovo modo di avvicinarsi al mondo dei microcontrollori e che consente ai professionisti e agli appassionati di elettronica di progettare e programmare oggetti interattivi con sforzi ridotti, in un linguaggio di alto livello (il Python) e in poco tempo.
“Crediamo molto nella unicità dei nostri strumenti, ed è per questo che meritano la giusta visibilità – commenta Gabriele Montelisciani, amministratore di Zerynth e post-doc dell’università di Pisa – Viper è stato un grande nome per la nostra suite, ma purtroppo altre aziende di rilievo hanno avuto la stessa idea alcuni decenni fa, con il risultato che Viper è un nome troppo comune e può creare delle ambiguità con altri prodotti e altri marchi. Visto che sia il prodotto che la startup sono cresciuti, ci è sembrato il momento più opportuno per cambiare nome contestualmente al rilascio della versione commerciale del software”.
Al momento la start up conta migliaia di utenti collegati che hanno sviluppato decine di soluzioni funzionante in diversi settori: dalla vetrinistica, al retail, dalla produzione alla logistica e questo in soli 9 mesi di vita di Viper nella sua versione Beta. Costruiti per essere cross-platform, gli strumenti di Zerynth sono pensati per la progettazione e la programmazione di alto livello di dispositiviinterattivi e nativamente connessi a Internet e ai nostri cellulari, ai tablet e così via.
Ma in cosa differisce la nuova release rispetto alla alfa dei mesi passati? “La nuova versione è stabile e molto più completa, abbiamo risolto tutti i bugs scoperti da noi e dagli utenti, abbiamo creato delle nuove librerie e supportato nuovi sensori, attuatori; ci sono inoltre nuove funzioni matematiche spesso utili – aggiunge Giacomo Baldi –Abbiamo anche sviluppato drivers per supportare protocolli di comunicazione diversi quali l’MQTT, il nuovo standard ISO per l’internet of things, lo smart bluethooth, e altre tecnicalità che interessano molto agli sviluppatori. Siamo inoltre compatibili con le schede Flip&Click prodotte da Mikroelektronika”.
La suite di Zerynth è composta da Zerynth Studio, un IDE basato su browser per embedded programmazione in Python dispositivi con caratteristiche di sincronizzazione cloud e di gestione di bordo; Zerynth Virtual Machine, un sistema operativo real-time multithreaded che fornisce una reale indipendenza dall’hardware e che permette il riutilizzo del codice su qualisiasi architettura ARM; Zerynth App, una App generica grazie alla quale un qualsiasi cellulare si trasforma nel telecomando e nel display degli oggetti intelligenti programmati con Zerynth. Questa suite è un insieme di strumenti compatibili con le diverse infrastrutture cloud hardware e, in grado di ridurre drasticamente il time to market e i costi di sviluppo di oggetti o infrastrutture.
Ora Zerynth celebra il nuovo nome contestualmente al lancio della prima uscita ufficiale della suite che può essere scaricata dal sito dell’azienda www.zerynth.com

 DSC2124Si conclude in questi giorni l’anno di Servizio civile regionale svolto dai primi 29 giovani accolti dall’Università di Pisa, che hanno prestato servizio in cinque diversi progetti, presso il Sistema bibliotecario d’ateneo (SBA), il Sistema museale di ateneo (SMA), il Centro linguistico d’ateneo (CLI), il Centro di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi" e l’Unità di servizi per l’integrazione degli studenti con disabilità (USID).

I volontari hanno vissuto un’intensa esperienza formativa e di impegno civile fianco a fianco col personale e con gli operatori di progetto. Le strutture hanno beneficiato di un supporto eccellente grazie al lavoro di giovani motivati, che hanno potuto maturare nuove competenze professionali.

Il Centro interdisciplinare di Ateneo "Scienze per la pace" (Cisp), che ha coordinato la gestione dei progetti e la formazione dei volontari e del personale coinvolto, ha appena concluso le attività per la presentazione alla Regione Toscana di 12 nuovi progetti, che potranno accogliere 72 volontari in 36 sedi sulle oltre 50 accreditate dell’Università di Pisa.

L'esperienza del Servizio civile regionale si consolida così come un importante punto di riferimento per la promozione di valori di impegno civile, solidarietà, partecipazione, inclusione e utilità sociale dei servizi resi dall'Ateneo. Inoltre rafforza l'impegno formativo delle giovani generazioni, potenziandone le capacità professionali e di inserimento lavorativo, con importanti ricadute sul territorio.

Guarda il video con le interviste ai ragazzi. 

Mercoledì, 02 Marzo 2016 16:36

Explore this summer. Explore your future.

Le Summer School dell'Università di Pisa

Mercoledì, 02 Marzo 2016 16:03

Il Campano d'oro 2012 a Andrea Bocelli

Nel 1971 ALAP ha istituito il premio del "Campano d'oro" come tributo in onore di ex allievi dell'Ateneo pisano che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell'industria e delle professioni. Il premio raffigura la Torre del Campano posizionata a poche decine di metri dal palazzo della Sapienza e che deve il suo nome ad un'antica campana posizionata nella sua sommità che, a partire dal Medioevo e fino a non molti anni fa, scandiva l'inizio e la fine delle lezioni universitarie.
Tra i 40 premiati delle scorse edizioni, tutti di altissimo profilo scientifico, si possono leggere nomi di ex allievi di livello internazionale.
Una tradizione di notevole profilo culturale che si ripete anche quest'anno con l'attribuzione del Campano d'oro ad Andrea Bocelli.

Mercoledì, 02 Marzo 2016 15:53

E-Team - Dimostrazione a Ingegneria 15/02/2011

Mercoledì, 02 Marzo 2016 15:46

ABISSI. TERRA ALIENA

Le creature più strane del Pianeta, delfini sconosciuti, calamaro gigante di 13 metri.

Mercoledì, 02 Marzo 2016 15:43

Kenamun. L'undicesima mummia VideoUNIPI

La mostra parte da una serie di ricerche, ancora inedite, che hanno portato alla riscoperta nel Museo a Calci di una delle mummie, ormai scheletrizzata, portata dalla Spedizione Toscana di Rosellini in Egitto nel 1829; l'identificazione del suo sarcofago - prima ignoto - nei magazzini del Museo Egizio di Firenze; la restituzione attraverso la lettura dei testi geroglifici sul sarcofago dell'identità del personaggio, Kenamun, uno dei nobili più potenti del suo tempo, fratello di latte del faraone Amenofi II, vissuto verso il 1400 a.C.
In totale saranno esposte 40 pezzi del Museo Egizio di Firenze e delle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale d'Ateneo.
Saranno organizzate visite guidate e laboratori per le scuole.

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