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bannerairHa ufficialmente preso vita il progetto della "Campus Wireless Community Network", la comunità degli utenti dell'Università di Pisa che utilizzano la rete wireless di Ateneo. La quasi totalità dei 70.000 utenti che possono collegarsi alla rete wireless SerraUnipi - che dal punto di vista informatico è una rete "privata", ovvero riservata in modo esclusivo ai propri utenti - è composta dagli studenti dell'Università di Pisa. Proprio per questo, il progetto esplicita la volontà dell'Ateneo di investire nei servizi agli studenti, rispondendo alle loro concrete esigenze e dunque, in questo caso, potenziando la rete da loro più utilizzata, quella wireless. Naturalmente, la rete Wi-Fi sarà anche a disposizione dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dell'Università.

Il primo passo è rappresentato dalla realizzazione del portale della "Campus Wireless Community Network", disponibile all'indirizzo http://wifi.unipi.it/ o direttamente dalla Homepage del sito dell'Ateneo (www.unipi.it). Scopo del portale è quello di fornire le informazioni utili agli utenti della comunità, come le modalità e le istruzioni di collegamento alla rete, la mappa delle aree attive, con 180 access point già installati, il regolamento per l'accesso ai servizi di rete, le statistiche di utilizzo, che registrano picchi giornalieri di 2.300 utenti collegati contemporaneamente, le news trasmesse anche sul canale Twitter della Community.

studentesse wifiI passaggi successivi saranno destinati al potenziamento dell'infrastruttura di rete, in modo tale da allargare e potenziare la connettività wireless a disposizione degli studenti in tutte le aree ad alta frequentazione studentesca. Due sono i progetti in corso di realizzazione: "Internet in Giardino", che mira a illuminare con il segnale wireless tutti i giardini e i cortili dell'Università, e "Campus Wi-Fi", che intende offrire il segnale wireless di ateneo anche all'esterno delle mura dei palazzi dell'Università, nelle aree vicine comunemente frequentate dagli studenti. In questo modo si raggiungeranno quasi 250 access point installati, che permetteranno un notevole aumento del numero di utenti che possono collegarsi contemporaneamente.

Il potenziamento della infrastruttura wireless permetterà inoltre di offrire agli utenti della "Wireless Community" nuovi e moderni servizi, per ora in fase di studio e sviluppo. Tra le idee ci potrebbero essere, solo per fare qualche esempio, lezioni offerte in streaming o in podcast e nuovi sistemi per telefonare e inviare messaggi.

In definitiva, il progetto della "Wireless Community", coordinato dall'Unità Rete Dati del SerRA (Servizi Rete Ateneo), metterà a disposizione innanzitutto degli studenti e poi dell'intera comunità universitaria un nuovo e moderno mezzo per comunicare al loro interno, ma anche per migliorare il dialogo con la propria Università. Tramite il canale Twitter o gli indirizzi disponibili nel portale della Community, gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo potranno così presentare le esigenze di potenziamento del sistema, proporre nuovi servizi, segnalare guasti, o diventare parte attiva nella gestione della rete wireless loro dedicata.

Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa
LaNazione.it
InToscana.it 
PisaNotizie.it 
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Ascolta l'intervista di Ustation a Riccardo Cambini. 

gazzetta ufficialeIl nuovo Statuto dell'Università di Pisa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2012 (numero 55) ed entrerà quindi in vigore il 21 marzo. Da questa data partiranno tutte le procedure attuative, per giungere al completamento del processo di definizione dei nuovi organi entro l'inizio del prossimo anno accademico.

L'Università di Pisa, pur consapevole della possibilità di un ulteriore intervento da parte del ministero con riferimento alle modalità di costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione, esprime intanto soddisfazione per il risultato raggiunto, che è frutto di un lavoro lungo e approfondito all'interno degli Organi accademici dell'Ateneo e di un percorso largamente condiviso e partecipato da tutte le componenti della comunità universitaria pisana.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
TirrenoPisa.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it 

Quest'anno in occasione della giornata dell'8 marzo la nostra Università è impegnata in due iniziative organizzate dal Comitato pari opportunità: la prima, condivisa a livello territoriale, presenta un libro, curato da Rita Biancheri, dal titolo evocativo:"Ancora in viaggio verso la parità", la seconda si inserisce in una serie di seminari "Perché Nobel", dedicato alle tre donne - Ellen Johnson, Sirleaf Gbowee e Tawakkol Barman - che hanno vinto il premio per l'impegno profuso a favore della pace.

Ritengo che questa ricorrenza non debba essere solo una celebrazione, a volte o troppo consumistica o eccessivamente retorica, della festa delle donne ma un momento di riflessione, spesso trascurato sia nella ricerca che nella comunicazione di massa, per ribadire la necessità di promuovere le carriere femminili, in tutti i settori della società, e valorizzare le differenze nei modelli organizzativi del lavoro. Tale obiettivo è stato assunto non solo in maniera formale nel nostro Statuto e nel Codice Etico, ma anche sostanziato nell'impegno dimostrato attraverso l'attuazione di servizi di conciliazione a favore del nostro personale e degli studenti. Inoltre, la promozione degli studi di genere è un'importante finalità scientifica condivisa, come dimostrano i numerosi progetti di ricerca e le molteplici attività realizzate nelle diverse discipline.

Da parte mia resta viva la convinzione che la scarsa presenza delle donne nei luoghi decisionali sia una perdita di importanti competenze e creatività, dimostrate ampiamente dagli alti rendimenti scolastici. L'augurio, e il mio impegno espresso anche nella nomina dei miei pro rettori e delegati, va nella direzione di raggiungere una parità di genere e superare le diseguaglianze che tuttora caratterizzano il nostro paese e lo posizionano nei livelli più bassi delle graduatorie mondiali.

Il Rettore
Massimo Augello

L'Università di Pisa celebra la Festa della donna 2012, dedicata quest'anno a Rossella Urru, con un messaggio del rettore Massimo Augello e con la presentazione del volume Ancora in viaggio verso la parità - Dialogando con Anna Maria Galoppini, a cura di Rita Biancheri. Ospitiamo di seguito un intervento della curatrice del libro.

Rita BiancheriLa domanda a cui questo libro vuole rispondere è: "Perché siamo ancora in viaggio verso la parità?" e lo fa partendo dal significativo lavoro di Annamaria Galoppini, la cui prima data di pubblicazione risale al 1980. Un apporto importante e sicuramente antesignano nel nostro paese di un filone di studi e ricerche che stava lentamente emergendo in poche discipline fra cui la storia, la sociologia e la giurisprudenza; settore, quest'ultimo, dove alcune norme, a metà degli anni Settanta, avevano contribuito ad estendere le conquiste del movimento femminista attraverso il riconoscimento di fondamentali diritti di cittadinanza, da cui la donna era ancora esclusa.

Il titolo evocativo Ancora in viaggio verso la parità, intende richiamare le tante ragioni che rendono tuttora viva la discussione sulla parità fra uomini e donne. Vi è la questione, classica e mai tramontata, del vuoto che ancora separa il riconoscimento costituzionale dell'uguaglianza formale (art.29, 2° comma, art.37, 1° comma) e l'effettivo raggiungimento di quella sostanziale: non a caso è relativamente recente l'inserimento, nella Costituzione, dell'art.51, 1° comma, secondo periodo (legge costituzionale 30 maggio 2003, n.1), e dell'art.117 (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3), i quali impongono allo Stato di promuovere le pari opportunità fra uomini e donne, di rimuovere ogni ostacolo alla piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e, ancora, di promuovere la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive. Il tema della conciliazione fra vita familiare e professionale, fra privato e pubblico, continua a essere, tuttora, un obiettivo di difficile realizzazione: lo mettono in evidenza, nel volume, pur da prospettive diverse, gli interventi di Barbara Henry, mio e di Laura Savelli.

L'emergere del concetto di genere negli studi politologici, storici e giuridici mette in discussione persino l'unitarietà e l'omogeneità interna dei concetti della soggettività e della cittadinanza (sottolineati da Marcella Aglietti e da Maria Rosaria Marella). Nient'affatto scontati appaiono, dunque, la portata e i confini dell'uguaglianza formale: talvolta invocata per abolire un preteso trattamento di favore per le donne o per contrastare lo stereotipo della dedizione alla cura e all'assistenza familiare come vocazione naturale femminile (si pensi al dibattito sull'età pensionabile, oggetto dell'intervento di Maria Vittoria Ballestrero); talvolta contraddetta per affermare una disuguaglianza formale di segno positivo per le donne come rimedio inevitabile contro la disparità sostanziale (è il tema delle quote rosa, sulle quali si sofferma l'intervento di Saulle Panizza e di Elettra Stradella); chiamata in causa, infine, nel dibattito suscitato dalla pratica di istituti estranei al diritto di famiglia occidentale (argomento non toccato dalla tavola rotonda, ma percorso da un altro recente filone di studi di Annamaria Galoppini).

Sullo sfondo delle tante questioni sollevate dagli interventi raccolti in questo volume si scorgono i segnali di un mutamento di volto - piuttosto che della scomparsa - del tratto sessista più tradizionale della società civile. Non ultimo i dati inquietanti e non adeguatamente meditati, al di là del loro carattere sensazionale, relativi alla recrudescenza della violenza sulle donne che caratterizzano la cronaca degli anni recenti.

Per concludere questo confronto, superato il dibattito tra principio universale dell'uguaglianza e riconoscimento della differenza a favore di un "universalismo differenziato", messi in discussione teorie e metodi, sia del pensiero femminista che degli studi di genere, rimangono alcuni elementi fondamentali del dualismo sfera pubblica/sfera privata e cioè che cosa si considera pubblico e aperto alla regolazione politica e cosa viene lasciato alle decisioni private? In che modo concorrono i diversi soggetti del welfare - stato, mercato, famiglia e terzo settore - a ridisegnare, dopo le inerzie riformistiche, una nuova architettura che superi il modello della divisione dei ruoli così profondamente radicato nella nostra organizzazione sociale? Come dimostrano gli studi comparativi, le sue varianti sono legate al permanere delle diseguaglianze, all'accesso alle risorse e al potere; in altri termini al conseguimento dell'effettività dei diritti, ancora dentro un cono d'ombra.

L'itinerario è stato lungo e pieno di insidie, occorre trovare efficaci mezzi di trasporto per un tragitto ancora lentissimo e con troppe fermate, dove gli ostacoli sono numerosi e costringono spesso non solo a procedere a velocità moderata, ma anche a tornare indietro da mete che sembravano raggiunte. Siamo ancora in viaggio verso la parità.

Rita Biancheri

Rita Biancheri (a cura di), Ancora in viaggio verso la parità - Dialogando con Anna Maria Galoppini, Edizioni Plus University press, 2012.

L'Università di Pisa, nell'ambito del piano di ottimizzazione del suo patrimonio immobiliare, ha deliberato un programma di vendita sia di fabbricati situati nella città di Pisa che di poderi nelle zone di Tombolo e San Piero a Grado.

Allo stesso tempo, l'Università ha avviato un'indagine di mercato per verificare eventuali manifestazioni d'interesse alla vendita di un immobile - anche da realizzare - ad uso foresteria, con disponibilità degli interessati per una permuta con immobili di proprietà universitaria non necessari per fini istituzionali. Questa iniziativa, tra le tante in favore dell'internazionalizzazione, nasce soprattutto dall'esigenza di garantire agli ospiti stranieri dell'Ateneo servizi di elevato livello qualitativo e quantitativo, tra cui, in primis, un'adeguata ricettività. La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 12 aprile 2012.

Complesso Santa MartaQuanto alle alienazioni, è attualmente in vendita mediante asta pubblica, in un unico lotto, un complesso residenziale situato in Pisa, via Santa Marta, costituito da cinque unità immobiliari libere (e in piena proprietà dell'Ateneo) e una unità gravata da diritto di usufrutto (di cui pertanto è in vendita la nuda proprietà). La superficie lorda complessiva pari a mq. 607 c.a. Il prezzo a base d'asta è di euro 850.000,00 con termine per la presentazione delle offerte fissato al 21 marzo 2012.

Podere Poggio al LupoÈ inoltre in vendita, sempre mediante asta pubblica, il complesso immobiliare "Podere Poggio al Lupo", situato in Pisa, via Aurelia sud, in prossimità della frazione di Stagno. Si tratta di un interessante complesso costituito da vari fabbricati di tipologia rurale. La superficie coperta complessiva è di circa mq. 1.240, con una volumetria di circa mc. 5.200 e terreno annesso di oltre un ettaro. Il prezzo a base d'asta è di euro 513.000,00, con termine per la presentazione delle offerte fissato al 28 marzo 2012.

Per informazioni è possibile fare riferimento al sito internet dell'Ateneo http://patrimonio.unipi.it/ o rivolgersi all'Ufficio Patrimonio (tel. 050 2212924-2212342 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

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Rdioeco Faces Lunedì 5 marzo è ripartito il palinsesto della web radio universitaria Radioeco.it. La voce degli studenti dell'Università di Pisa si arricchisce con sei nuovi programmi che si vanno ad aggiungere al mix di musica, news, sport, scienza e intrattenimento in onda tutti i giorni 24 ore su 24. Le novità sono variegate: "Associazioni di idee", il nuovo "spazio sociale" di Radioeco, porterà ai microfoni le realtà associative no profit che operano sul territorio pisano e non solo; "Portrait" vi accompagnerà in un viaggio nel passato per scoprire i lati più nascosti delle icone del '900; i ragazzi di "UNIverso giovani" vi terranno compagnia con un'ora di tutto quello che passa nella testa dei giovani d'oggi: dipendenze, sesso, studio, lavoro, moda e tendenze.

orsorosso Ultimi ma non certo meno importanti, partono "Freakconomics", il programma che spiegherà l'economia in modo semplice e divertente anche ai meno esperti, e due nuovi programmi musicali "Dèjà la nuit", un'isola di musica nel mare silenzioso della notte, e "L'ora del randagio" un'escursione alla scoperta della musica più ricercata e raffinata.

Radioeco MixerLe nuove trasmissioni si aggiungono al palinsesto composto dai programmi ormai "storici" di Radioeco. Dagli aggiornamenti per gli studenti dell'ateneo pisano ("Unipi News") e format che si occupano di sport ("L'eco dello sport" e "NBA Big 3"), di cinema ("Super8"), di intrattenimento ("Il cinghiale Trashendentale" e il "Lato B"), di scienza ("Le mutande di Einstein"), di cucina ("Chef futuristico") e danno ampio spazio alla musica. Un mondo musicale pieno di programmi che trattano ogni tipo di genere musicale dall'elettronica ("Electro dust") all'indie ("Camden Town"), dalla dance ("Radioeco club Chart") alla musica dell'ultimo decennio ("0010") passando dal raggae ("Rasta Town Dread") e un grande spazio dedicato alle band emergenti ("Overdrive Underground").

facesRadioecoGrande attenzione viene data all'approfondimento con una trasmissione dedicata all'attualità con un focus sulla mafia ("Mafia Gnuda") e un programma prodotto dalla Comunità Europea che dona un quadro attuale della situazione politica ed economica dell'Europa ("22 minuti"). Per gli amanti dei libri c'è un angolo musicoletterario ("Orsorosso non avrai il mio scalpo") accompagnato dall'appuntamento europeo ("Un libro per l'Europa").

Radioeco sta inoltre seguendo gli incontri del "Caffè invernale della Versiliana", trasmettendo in diretta audio tutti gli appuntamenti, e continua a condurre il programma "M2U - M2O University" assieme alle altre web radio universitarie italiane, in onda tutte le mattine alle 7.00 su M2O (celebre emittente giovane del gruppo l'Espresso). Ma le novità non sono finite: gli studenti di Radioeco promettono incredibili sorprese in arrivo per tutti gli ascoltatori.

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Logo IDEMGli utenti dell'Università di Pisa possono consultare da casa o in viaggio le risorse in formato elettronico del servizio bibliotecario, tramite il sistema di autenticazione IDEM oppure tramite il sistema openVPN.

Dalla fine del 2011, infatti, l'Ateneo pisano è entrato a far parte della Federazione IDEM (IDEntity Management per l'accesso federato), consorzio di enti di formazione e di ricerca italiani per la gestione condivisa degli accessi alle risorse on-line. Nelle settimane successive si è svolta la necessaria fase iniziale di sperimentazione, che si è ora conclusa positivamente, mettendo molti servizi a disposizione di tutti gli utenti dell'ateneo. Alcuni di questi servizi, oltre a una lista di reti Wifi federate, sono disponibili alla pagina: http://reteateneo.unipi.it/index.php/it/news/191-servizi-idem-per-luniversita-di-pisa

Al momento i servizi IDEM principali sono quelli per l'accesso alle riviste scientifiche online e alle banche dati, cui si può accedere attraverso la pagina del Sistema bibliotecario d'Ateneo: http://biblio.unipi.it/content/page/accesso-esterno-alle-risorse-elettroniche

Con il semplice utilizzo delle proprie credenziali di ateneo è possibile, per esempio, utilizzare un qualsiasi computer in Italia o all'estero per accedere alle riviste della banca dati ScienceDirect (Elsevier), SpringerLink (Springer), oltre che a Scopus e WebOfKnowledge, e alle altre risorse elencate nella pagina sopra indicata.

Non tutte le risorse online sottoscritte dal Sistema bibliotecario di ateneo sono attualmente raggiungibili utilizzando la federazione IDEM. Proprio per tale motivo, è stato realizzato un sistema complementare per l'accesso alle riviste online basato su tecnologia openVPN. In questo caso, le informazioni sono disponibili al seguente link:

http://biblio.unipi.it/content/page/accesso-esterno-alle-risorse-elettroniche#AccessotramiteVPN

Questi servizi sono stati realizzati grazie al lavoro del personale del SerRA, che ha realizzato il sistema openVPN (Unità Networking e Sicurezza) e permesso la federazione ad IDEM (Unità Servizi di Rete), oltre che del personale del Sistema Bibliotecario di Ateneo, che cura la gestione delle risorse online e ha collaborato alla fase di test dei nuovi sistemi.

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Conferenza StatutoL'Università di Pisa ha approvato il nuovo Statuto, l'atto normativo fondamentale che disciplinerà l'organizzazione e il funzionamento dell'Ateneo già a partire dai prossimi mesi. Al termine dell'iter di esame dei rilievi ministeriali da parte degli Organi accademici, il rettore ha emanato lo Statuto, che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, salvo un ulteriore intervento da parte del ministero.

"Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione - ha commentato il rettore Massimo Augello - hanno scelto una linea di massima apertura nei confronti dei rilievi ministeriali e hanno respinto soltanto quelli che, apparendo non corretti sotto l'aspetto della legittimità o non opportuni nel merito, erano maggiormente in contrasto con lo spirito dello Statuto". Il rettore - che ha illustrato il percorso di approvazione e i contenuti del nuovo Statuto insieme al prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, al prorettore per gli Affari giuridici, Francesco Dal Canto, al direttore amministrativo, Riccardo Grasso, e al vicedirettore amministrativo, Elena Perini - ha poi precisato che "nella maggior parte dei casi si è trattato di rilievi assolutamente formali o di scarso peso, mentre altri si fondavano su una lettura della legge non condivisibile, soprattutto laddove si presupponeva il principio, in contrasto con l'autonomia normativa delle università prevista dalla Costituzione, in forza del quale deve intendersi vietato tutto ciò che il legislatore non consente espressamente".

La questione di maggior rilievo era incentrata sull'elezione dei membri del Consiglio di amministrazione. Nella prima versione dello Statuto era infatti previsto che il Senato accademico provvedesse a formulare un giudizio di ammissibilità delle candidature dei componenti interni e a definire una rosa di almeno otto candidati per la componente docente e una rosa di due candidati per la componente del personale tecnico-amministrativo. All'interno di queste rose, il personale docente veniva eletto dai professori e dai ricercatori a tempo sia indeterminato che determinato e la componente dei tecnici-amministrativi dal relativo personale, anche a tempo determinato. Il ministero ha ritenuto illegittima questa procedura, in quanto la legge numero 240 prevede la "designazione" o la "scelta" di tutti i componenti del Consiglio di amministrazione diversi dal rettore e non contempla sistemi di tipo elettivo. L'Università di Pisa ha respinto il rilievo, perché ha ritenuto che dal termine "scelta" possa legittimamente ricavarsi la soluzione del meccanismo elettivo: non a caso, il termine "elezioni" deriva dal latino "eligere", che significa "scegliere".

RettoreAltri aspetti su cui si sono soffermati i rilievi ministeriali hanno riguardato il potere del Consiglio degli studenti di esprimere pareri obbligatori sulle modifiche di Statuto; la composizione del Collegio di disciplina; il numero minimo di docenti al di sotto del quale si procede alla disattivazione di un dipartimento; la previsione di revoca del direttore di dipartimento; la delega alle Scuole di competenze nel campo della didattica; l'incardinamento dei corsi di studio in più dipartimenti; l'istituzione della Commissione paritetica docenti-studenti; le sanzioni previste in caso di procedimento disciplinare; l'inizio dei mandati elettivi legato all'avvio dell'anno accademico; il programma temporale per la prima applicazione dello Statuto, infine rinviato alle delibere di Senato e Consiglio di amministrazione.

Il percorso di definizione del nuovo Statuto dell'Università di Pisa, reso necessario a seguito dell'approvazione della legge 240 del dicembre 2010 (cosiddetta "legge Gelmini"), ha portato all'approvazione di un primo testo da parte del Senato accademico, dopo parere favorevole del CdA, nel luglio dello scorso anno. A novembre il MIUR ha comunicato i suoi rilievi all'Ateneo e tra gennaio e febbraio del 2012 gli Organi accademici hanno proceduto all'analisi di tali rilievi, modificando e integrando il testo precedente, fino all'approvazione finale del 22 febbraio. Negli scorsi giorni il rettore ha emanato lo Statuto, che è stato subito dopo trasmesso alla Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Consulta il nuovo Statuto dell'Università di Pisa

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ebookOltre 2.000 eBooks di tutti gli ambiti disciplinari presenti sulla piattaforma Science Direct dell'editore Elsevier, pubblicati a partire dal 2008, sono adesso accessibili grazie a un progetto avviato dal consorzio Cipe, al quale hanno partecipato le università aderenti, fra cui l'Università di Pisa, tramite il Sistema Bibliotecario.

Gli eBooks sono consultabili dalla piattaforma Science Direct:

scorri in ordine alfabetico

seleziona una o più collezioni disciplinari

La piattaforma offre inoltre molteplici opinioni per la ricerca di titoli specifici. I testi possono essere consultati, stampati e scaricati senza alcuna limitazione.

Alla fine del progetto, l'Università di Pisa individuerà una selezione dei testi di maggiore interesse, di cui rimarrà proprietaria.

Convegno Turing"È significativo che la figura di Alan Turing, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, sia celebrata nella città di Pisa, che da sempre si è distinta come culla dell'informatica e che, con la CEP, ha dato vita al primo calcolatore elettronico italiano". Con queste parole, il prorettore vicario Nicoletta De Francesco ha aperto il convegno scientifico dedicato ad "Alan Turing: il genio e l'uomo", che si è tenuto venerdì 17 febbraio 2012 nell'Aula Magna della facoltà di Scienze MFN.

Il convegno fa parte di due giornate organizzate dal dipartimento pisano di Informatica per far conoscere il grande scienziato inglese, che è tra i padri fondatori dell'informatica e dell'intelligenza artificiale e che ha anche dato un contributo fondamentale, durante la seconda guerra mondiale, a decifrare i codici militari nazisti. Il 16 si è tenuta un'edizione speciale della Gara nazionale di programmazione della "Macchina di Turing" per gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia che, coordinata dal professor Antonio Cisternino, ha visto la partecipazione dei 34 vincitori delle edizioni passate. La Gara è nata nel 1997 nell'ambito della settimana della cultura scientifica, su iniziativa del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, che tuttora la promuove. I suoi obiettivi sono sia la diffusione della cultura informatica, che l'orientamento per i ragazzi delle scuole superiori verso questa disciplina.

Il 17 mattina è stata approfondita la figura di Turing come pioniere dell'informatica e nel pomeriggio, oltre al convegno prima richiamato, è stata rappresentata la pièce teatrale dal titolo "Il bivio di Alan" scritta da Mario Cristiani, Chiara Bodei e Maria Rita Laganà. A interpretare Turing il professor Paolo Mancarella, prorettore per la Didattica, mentre a dare voce alla "Macchina" ha provveduto Francesca Gelichi. A chiudere l'iniziativa la testimonianza del professor Martin Davis, della New York University, grande logico e informatico.

Paolo MancarellaAlan Turing è stato indubbiamente tra i più grandi scienziati del novecento. Poco più che ventenne, ha ideato un modello matematico, noto appunto come "Macchina di Turing", che è tuttora il modello di riferimento di ciò che possa essere calcolato da qualsiasi computer. Durante la seconda guerra mondiale, Turing fu arruolato dal governo britannico nel gruppo di crittografi, o più appropriatamente di crittoanalisti, che aveva il compito di decifrare i codici militari tedeschi. Il suo contributo fu decisivo in varie fasi, per esempio con la partecipazione al concepimento della macchina elettromeccanica messa a punto per decifrare in modo veloce i messaggi della marina militare tedesca. In quanto prima macchina in forma elettronica, questa era, di fatto, l'antenata dei moderni computer.

Nel dopoguerra Turing è stato uno dei pochi scienziati al mondo in grado di comprendere l'importanza dell'integrazione tra teoria del calcolo e tecnologia elettronica, nonché l'inefficienza del progettare macchine diverse per svolgere compiti diversi, rispetto al vantaggio di progettare una macchina universale in grado di elaborare, alla stregua dei dati, le istruzioni per trattarli. Forte di questo bagaglio, Turing s'imbarcò nel progetto di costruire una macchina elettronica capace di eseguire qualsiasi programma. La sua visione di questa sfida era quella, per dirla con le sue stesse parole, di "costruire un cervello".

Nel 1950 Turing ha pubblicato sulla rivista di filosofia "Computing Machinery and Intelligence" un saggio considerato una pietra miliare dell'intelligenza artificiale. Nel saggio ha proposto un esperimento oggi noto come "test di Turing", allo scopo di definire i requisiti necessari affinché una macchina possa essere considerata intelligente.

Data quest'ampia gamma di contributi non c'è da stupirsi se nel 1966 è stato dedicato a lui il "Turing Award", l'equivalente del premio Nobel per l'informatica. L'informatica non è stato il solo ambito cui Turing ha contribuito: dopo avere sconfinato nella filosofia, nel 1952 Turing si occupò di embriologia, sviluppando un approccio matematico alle basi chimiche della morfogenesi. S'interessò anche all'esistenza dei numeri di Fibonacci nella struttura di foglie e piante, con particolare attenzione ai girasoli. E chissà quali altri contributi avrebbe dato, se non fosse stato condannato per la sua omosessualità che all'epoca in Gran Bretagna era considerata un reato. Dovendo scegliere tra le prigioni e la castrazione chimica, scelse quest'ultima. Le conseguenze lo portarono a una profonda sofferenza e con ogni probabilità fu proprio questa a spingerlo al suicidio, nel 1954, quando aveva appena 42 anni. Solo nel 2009 il Governo Britannico ha riconosciuto pubblicamente il contributo di Turing alla scienza e alla vittoria degli Alleati e reso pubbliche scuse per il trattamento che gli era stato inflitto.

Guarda il video della pièce teatrale "Il bivio di Alan".
Guarda il servizio tg di 50 Canale sulla Gara della Macchina di Turing. 


 

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