Il 9 ottobre del 1963, alle ore 22.49, una grande frana si staccò dal Monte Toc, che sovrastava il lago artificiale del Vajont, sbarrato dalla diga omonima, appena realizzata e alta 265 m. In poche decine di secondi la frana piombò nel bacino a una velocità di 20-30 m/sec, dislocando quasi 50 milioni di m3 di acqua e provocando colossali onde di piena, alte più di 200 metri, che oggi potremmo definire come uno "tsunami di montagna". In meno di 12 minuti la catastrofe si compì, portando morte e distruzione in molti centri abitati, fra cui Longarone, Erto, Casso, Castellavazzo, Codissago, Pirago. Le vittime furono 1.910 e per molte di esse non è stato possibile neppure ritrovare i corpi, che giacciono ancora sepolti dalla frana e dai detriti.
In un documento ONU presentato nel 2008, in occasione dell'International Year of Planet Earth (IYPE), la tragedia del Vajont è stata considerata come il peggior esempio di gestione del territorio e dell'ambiente.
Il 50° anniversario di questa immane catastrofe, che è stata commemorata con molte iniziative a livello nazionale, sarà ricordato anche a Pisa con una mostra, un documentario e una conferenza. I tre eventi sono stati presentati al dipartimento di Scienze della terra dal direttore Michele Marroni, dal professore Alberto Puccinelli e dai ricercatori Giacomo D'Amato e Roberto Giannecchini.
La mostra, organizzata dall'Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi, si intitola "La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza". È composta da 13 pannelli illustrati con testi, disegni e fotografie di Edoardo Semenza, che è stato tra i primi a scoprire l'esistenza della frana quando ancora si poteva intervenire per evitare il disastro. L'esposizione, che ha già toccato molte sedi universitarie e centri di ricerca italiani, è finalizzata a sensibilizzare studenti, tecnici e professionisti, e soprattutto la società civile, sulla necessità di conoscere la geologia per il rispetto e la protezione dell'ambiente. Sarà visitabile da lunedì 11 a venerdì 15 novembre al dipartimento di Scienze della terra, in via Santa Maria.
All'esposizione sono associate altre due iniziative. Giovedì 14, alle ore 15, sarà proiettato un documentario sulla frana; mentre venerdì, 15 alle ore 11, ci sarà una conferenza della professoressa Monica Ghirotti, dell'Università di Bologna, esperta di frane, allieva di Edoardo Semenza e grande conoscitrice della frana del Vajont, su "La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza".
Si comunica che i direttori di dipartimento, accogliendo la richiesta presentata dai rappresentanti degli studenti, hanno disposto la sospensione delle attività didattiche per martedì 12 novembre, dalle ore 10 alle ore 12, per permettere agli studenti di partecipare all'Assemblea di Ateneo convocata al Polo Carmignani.
"Da Pisa a Mosca, un lungo viaggio attraverso storia e scienza" è il titolo della mostra che La Limonaia dedica a Bruno Pontecorvo a cento anni dalla nascita. Visibile fino al 22 dicembre nella sede di Palazzo Ruschi, l'esposizione ripercorre la vita e gli studi del grande fisico nato a Pisa il 22 agosto del 1913, oltre che soffermarsi sulle vicende della sua famiglia, a partire dai due fratelli, il regista Gillo e il biologo Guido. La mostra, a ingresso gratuito, è stata organizzata dall'Associazione "La Limonaia Scienza Viva", dall'Università di Pisa, dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Joint Institute for Nuclear Research di Dubna in Russia. I curatori scientifici sono Marcomaria Massai, docente del dipartimento di Fisica dell'Ateneo, Gloria Spandre, ricercatrice dell'INFN, ed Elena Volterrani, responsabile della Limonaia edell'INFN.
Giunta al culmine delle celebrazioni nazionali per il centenario della nascita, la rassegna mira a inquadrare il percorso umano e scientifico di Bruno Pontecorvo all'interno del difficile contesto storico in cui egli ha vissuto. Da un lato, infatti, Pontecorvo è ricordato come uno dei principali scienziati del '900, che ha dato un contributo decisivo allo sviluppo della fisica moderna e che, per ampiezza e profondità d'intuizioni, avrebbe sicuramente meritato il Premio Nobel. Dall'altro, deve la sua notorietà, anche fuori dalla comunità scientifica, alla scelta di trasferirsi con la famiglia nel 1950, in piena epoca da Guerra Fredda, nell'Unione Sovietica di Stalin.
La vita e le ricerche di Bruno Pontecorvo sono approfondite attraverso 45 pannelli descrittivi e sette monitor con immagini e filmati d'epoca, in cui scorrono anche interviste a illustri scienziati che parlano del fisico pisano. All'interno della mostra, saranno inoltre esposti materiali originali, alcuni dei quali di grande rilievo scientifico. Sono inediti e mai esposti prima, per esempio, i due voluminosi quaderni di appunti che il fisico scrisse subito dopo l'arrivo in URSS, tra 1950 e 1955, così come altri documenti del periodo sovietico e il Premio Lenin che ricevette nel 1963. Viene poi illustrato l'esperimento eseguito da Enrico Fermi nel laboratorio di via Panisperna, che portò alla scoperta dell''effetto paraffina' per il quale vinse il Nobel nel 1938 e al quale partecipò lo stesso Bruno Pontecorvo.
Nella sezione "Scienza" che descrive l'attualità delle idee proposte da Pontecorvo, saranno infine presentati un tracciatore di raggi cosmici, in funzione; un campione dell'esperimento Opera al Gran Sasso, che ha verificato l'ipotesi di Bruno Pontecorvo sull'oscillazione del neutrino; un fotomoltiplicatore gigante dell'esperimento Antares, che è un telescopio subacqueo per neutrini di altissima energia, e altri modelli di apparati sperimentali operanti al mondo.
Per tutte le informazioni sulla mostra si rinvia al sito: http://www.pontecorvopisa.it
Ne hanno parlato:Repubblica Firenze
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
PisaInformaFlash.it


Nell'anno in cui i finanziamenti ministeriali hanno subito un taglio del 77%, arrivano all'Università di Pisa i fondi dei Progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) che premiano le ricerche di ben 17 docenti dell'Ateneo. Sono cinque i ricercatori pisani che hanno ottenuto fondi come coordinatori nazionali dei progetti, per un importo totale di oltre 1,3 milioni di euro. Tra loro anche il fisico Guido Tonelli, che potrà proseguire gli esperimenti e gli studi sul bosone di Higgs, protagonista della vittoria del Nobel per la Fisica. Sono inoltre 12 i ricercatori che sono stati premiati come responsabili locali di progetti (Unità B).
Nel complesso quella dell'Università di Pisa è una performance positiva, se si pensa che, a livello nazionale, i finanziamenti del MIUR sono passati dai 170 milioni di euro dello scorso anno ai 38 milioni di quest'anno. I cinque progetti a coordinamento nazionale premiati nell'ambito dei PRIN sono stati selezionati tra i 48 presentati dall'Ateneo, con un rapporto del 10,41%.
Qui nel dettaglio i progetti finanziati.
Coordinatori nazionali dei progetti:
1) Settore LS – Life Sciences
- Maria Letizia Trincavelli (dipartimento di Farmacia): "Il controllo dell'osteoblastogenesi quale nuova strategia terapeutica per le patologie ossee". Totale progetto 353.445 euro, contributo assegnato 247.411.
2) Settore PE – Mathematics, physical sciences, information and communication, engineering, universe and earth sciences
- Giovanni Bianucci (dipartimento di Scienze della Terra): "Biodiversità marina e produttività primaria nei bacini neogenici di avanarco andini: relazioni tra Konservat-Lagerstätten a vertebrati marini e la deposizione di tappeti a diatomee. I ruoli della cenere vulcanica e del moderno regime di circolazione oceanica come fattori di fertilizzazione delle acque e di rafforzamento dell'upwelling costiero. La Formazione di Pisco (Perù) come caso studio". Totale progetto 252.605 euro, contributo assegnato 176.823.
- Guido Emilio Tonelli (dipartimento di Fisica): "H-TEAM: trigger, elettronica avanzata e metodi innovativi per misure di precisione nel settore dell'Higgs ad LHC". Totale progetto 459.725 euro, contributo assegnato 321.808.
3) Settore SH – Social Sciences and Humanities
- Leonardo Boncinelli (dipartimento Economia e Management): "Economia dell'intuizione e del ragionamento: uno studio sul cambiamento delle attitudini razionali in presenza di due sistemi di elaborazione (acronimo inglese: SOCRATES)". Totale progetto 76.718 euro, contributo assegnato 53.703.
- Antonella Gioli (dipartimento Civiltà e forme del sapere): "La vita delle opere: dalle fonti al digitale. Progetto pilota per la ricerca e la comunicazione nei musei della storia conservativa delle opere d'arte". Totale progetto 171.041 euro, contributo assegnato 119.729.
Unità B:
1) Settore LS:
Lupetti Antonella – dipartimento Ricerca Traslazionale
Petroni Giulio - dipartimento Biologia
Vitti Paolo – dipartimento Medicina clinica
2) Settore PE:
Berarducci Alessandro - dipartimento Matematica
Cappelli Chiara – dipartimento Chimica e chimica industriale
Grossi Roberto - dipartimento Informatica
Di Bari Lorenzo - dipartimento Chimica e chimica industriale
Frangioni Antonio - dipartimento Informatica
Diani Marco – dipartimento Ingegneria informazione
3) Settore SH:
Salvati Nicola – dipartimento Economia e Management
Petralia Giuseppe – dipartimento Civiltà e forme del sapere
Barrotta Pierluigi – dipartimento Civiltà e forme del sapere
Sono state avviate mercoledì 30 ottobre 2013 le operazioni di messa in sicurezza della Casa Torre di Palazzo Bianchi-Monzon, lo storico edificio adiacente alla Sapienza e al dipartimento di Scienze politiche, che ospita due aule al piano terreno e alcune stanze di docenti e personale tecnico-amministrativo nei restanti piani.
Queste operazioni di messa in sicurezza della Casa Torre che, in accordo con la Protezione Civile e il Comando dei Vigili Urbani del Comune di Pisa, hanno richiesto la parziale chiusura dell'edificio e il transennamento delle zone circostanti, si protrarranno presumibilmente fino alla fine dell'anno, per poi proseguire con uno specifico progetto di pieno recupero dell'edificio.
I lavori fanno parte del programma di valutazione del rischio sismico e dei conseguenti interventi sul patrimonio immobiliare dell'Ateneo avviato a seguito dei noti eventi dell'anno passato. Questo programma prevede una serie di analisi della vulnerabilità statica e sismica degli edifici storici finalizzate all'individuazione di criticità che possano costituire un potenziale pericolo per persone e cose, anche tenendo conto del contesto urbano in cui sono inseriti questi immobili.
Un'intera giornata per festeggiare i 100 anni e la rinascita della Scuola d'Ingegneria a Pisa. Il 31 ottobre nell'aula magna "U. Dini" in largo Lucio Lazzarino i lavori cominceranno alle 9,30 e, dopo i saluti del rettore Massimo Augello, ci sarà l'intervento del neo Presidente della Scuola, professor Massimo Ceraolo. Nel pomeriggio, dalle 15.00, è prevista una tavola rotonda sulla formazione della figura professionale dell'ingegnere che sarà moderata dal direttore di Alma Laurea Andrea Cammelli e alla quale partecipano il presidente Oto Melara Carlo Alberto Iardella, il direttore generale Alenia Aermacchi Massimo Lucchesini, il direttore Motori e Elettronica Scuderia Ferrari Luca Marmorini, l'amministratore delegato Ansaldo Energia Giuseppe Zampini, il presidente CoPi (Conferenza per l'Ingegneria) Fabrizio Micari e il Presidente CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri) Armando Zambrano.
"L'obiettivo della tavola rotonda – spiega il professor Luigi Lazzeri, coordinatore del comitato organizzatore dell'evento - è di approfondire il rapporto fra la figura dell'ingegnere e le nuove sfide del mercato del lavoro. E non è certo un caso che il compito della rinata Scuola di Ingegneria sarà di coordinare le attività didattiche dei tre dipartimenti nati dalla ex Facoltà di Ingegneria (Ingegneria civile e industriale, Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni e Ingegneria dell'informazione) e di quelli di Matematica e Fisica per garantire una solida formazione nelle scienze di base e una visione interdisciplinare, caratteristiche indispensabili per il moderno ingegnere".
Durante la giornata sarà inoltre possibile visitare la mostra "Storia e futuro degli studi ingegneristici: dal trattato agli e-book" allestita nei locali della Biblioteca, e la mostra relativa ad un secolo di Ingegneria che illustra la storia della "Scuola di Applicazione per gl'ingegneri", di cui fu promotore e primo direttore il professor Ulisse Dini, nata appunto cento anni fa, nel 1913. Consulta il programma in dettaglio della giornata.
Ne hanno parlato:
Il Tirreno - Pisa
La Nazione - Pisa
Agipress
Controcampus
Nazione.it
PisaToday.it
GoNews.it
PisaNews.it
La Nazione - Pisa
Il Tirreno - Pisa
Per chi cerca un'opportunità di studio, ricerca o insegnamento negli Stati Uniti, arrivano le borse di studio Fulbright. Come ogni anno l'omonima Commissione, nata oltre sessanta anni fa per favorire gli scambi culturali tra diversi paesi, ha bandito circa 35 borse destinate a cittadini italiani interessati a vivere un'esperienza accademica nei campus americani. In particolare, per i laureati italiani sono disponibili fino a 15 borse per intraprendere percorsi di specializzazione post-laurea di master e PhD e, parallelamente, opportunità di ricerca e di insegnamento per profili junior e senior. Nei giorni scorsi, il programma di scambio è stato illustrato a studenti, laureati e docenti dell'Università di Pisa da Sandro Zinani (nella foto in basso a sinistra), educational advisor della Commissione Fulbright, che ha spiegato come candidarsi per i vari posti disponibili.
Nel caso di master e PhD, le borse riguardano tutti gli ambiti disciplinari fatta eccezione per l'ambito "business" e le specializzazioni in ambito medico, odontoiatrico e delle scienze veterinarie. I finanziamenti coprono fino a 38.000 dollari per la frequenza del primo anno accademico di corso negli USA. Per chi vuole fare domanda, le scadenze per le diverse competition scadono a dicembre e ad aprile, con diverse modalità di candidatura.
Le borse di studio per opportunità di ricerca si rivolgono invece ad assegnisti di ricerca, ricercatori confermati e professori associati interessati a svolgere soggiorni di ricerca di 6-9 mesi presso campus americani. I finanziamenti per la ricerca coprono tutti gli ambiti disciplinari a eccezione delle discipline cliniche dell'ambito medico, delle scienze veterinarie e delle scienze odontoiatriche. Il ricercatore, nel momento in cui presenta domanda di borsa di studio Fulbright, dovrà avere già concordato con un campus americano i termini del proprio soggiorno di ricerca.
Infine le opportunità di insegnamento si suddividono in opportunità per profili junior e senior. Nel primo caso tramite il concorso Fulbright FLTA vengono offerte borse di studio a giovani laureati, in possesso del titolo triennale e massimo 29 anni di età, interessati a ricoprire il ruolo di assistenti di lingua e cultura italiana per un anno accademico presso college statunitensi che richiedano teaching assistantships.
Nel secondo caso i destinatari sono docenti universitari di I e II fascia e ricercatori confermati con affidamento didattico per andare a svolgere brevi soggiorni di insegnamento nel solco degli Italian Studies presso le 5 università con cui la Commissione Fulbright ha accordi di partnership, ovvero Georgetown, Northwestern, Notre Dame, Chicago, Pittsburgh.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.fulbright.it.
La fan page "Università di Pisa - Pagina Ufficiale" ha superato in questi giorni i 10.000 "like" sul social network "Facebook". La pagina, inaugurata a febbraio 2012, è seguita soprattutto da utenti con un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ed è stata fortemente voluta per i valorizzare il dialogo con tutta la comunità accademica, ma anche con le diverse realtà esterne, con un'attenzione privilegiata per il mondo giovanile. Gallerie fotografiche, video e articoli d'interesse per studenti e non solo arricchiscono la pagina, aggiornata ogni giorno con nuovi post.
L'Ateneo è presente anche sul microblogging Twitter con il nickname "@Unipisa" con quasi 5000 follower. Di recente, inoltre, la redazione Twitter è arricchita dal contributo di alcuni studenti che seguono gli eventi principali dell'Ateneo con live twitting.
L'Università di Pisa, inoltre, ha attivato su YouTube ben due canali: "VideoUNIPI" è il canale ufficiale, in cui sono pubblicati i video sulla vita universitaria, mentre il canale "RassegnaStampaSUP" è una sezione in cui sono raccolti i filmati della rassegna stampa tratti da Tg e trasmissioni che parlano dell'Ateneo e delle altre istituzioni del Sistema Universitario Pisano.
Sono in crescita di quasi quattro punti percentuali le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell'Università di Pisa. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo, alla data del 15 ottobre, i nuovi iscritti all'anno accademico 2013/2014 sono 7.677 contro i 7.394 registrati alla stessa data dell'anno passato. La differenza è dunque di 283 immatricolati, pari a circa il 3,8%.
L'aumento di immatricolazioni riguarda diverse aree disciplinari e molti dipartimenti. In termini assoluti, i maggiori incrementi si registrano ai dipartimenti di Biologia, con 209 matricole in più rispetto allo scorso anno, pari al 65%, Scienze politiche (+52 e 11,7%), Filologia, letteratura e linguistica (+52 e 8,9%) e Ingegneria dell'informazione (+43 e 7,4%). Particolarmente significativi sono poi i risultati dell'area medica - in particolare dei dipartimenti di Medicina clinica e sperimentale (+33 e 8,2%) e di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica (+20 e 16,7%) - di Civiltà e forme del sapere (+32 e 5,5%), Informatica (+25 e 12,6%) e Matematica (+13 e 12,3%).
In numeri assoluti, i dipartimenti con più immatricolati sono Economia e management con 1.028, Ingegneria civile e industriale (743), Filologia, letteratura e linguistica (634), Ingegneria dell'informazione (627), Giurisprudenza (618) e Civiltà e forme del sapere (615).
Sono perfettamente stabili, invece, i dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle lauree magistrali, con l'identica cifra di 1.130 registrata al 15 ottobre dell'anno scorso e di quest'anno. In questo caso, i dipartimenti con più iscritti sono Economia e management (200), Filologia, letteratura e linguistica (127), Ingegneria civile e industriale (124), Civiltà e forme del sapere e Ingegneria dell'informazione, entrambi a quota 108.
Sono infine in aumento di oltre 13 punti percentuali gli immatricolati con cittadinanza straniera, con prevalenza di studenti che provengono dall'Albania, dalla Romania, dal Marocco, dalla Cina e dalla Russia, ma con significative presenze anche da paesi quali l'Iran e la Moldavia. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all'impulso dato negli ultimi anni alle attività di internazionalizzazione e alla cooperazione con istituzioni internazionali, che hanno contribuito a promuovere il nostro Ateneo all'estero attirando studenti anche da Paesi extra-europei.
I termini per immatricolarsi ai corsi di laurea di primo livello e ai corsi di laurea a ciclo unico andranno avanti fino al 31 ottobre con il pagamento di una mora di 50 euro, fino al 2 dicembre con una mora di 100 euro e fino al 31 dicembre con una mora di 150 euro. Oltre il 31 dicembre 2013 non sarà più possibile immatricolarsi. Per i corsi di laurea magistrale la scadenza è fissata al 31 dicembre, senza pagamento di mora.
Sarà il regista Ettore Scola a inaugurare la 30esima edizione di Europacinema, il festival internazionale di cinema curato dal regista Daniele de Plano, che si terrà dal 21 al 24 novembre a Viareggio. Il regista italiano riceverà la cittadinanza onoraria della città di Viareggio e taglierà il nastro del trentennale del festival con la proiezione del suo ultimo film "Che strano chiamarsi Federico". Tra gli ospiti dell'inaugurazione anche Felice Laudadio, che fu ideatore del festival insieme a Federico Fellini, e direttore dello stesso fino al 2009. "Sarà un piacere tornare a Europacinema – ha detto il maestro Scola, in occasione del riconoscimento – per l'antico e proficuo rapporto che mi lega a questa manifestazione e alla città di Viareggio fin dai tempi della direzione di Laudadio".
In programma una selezione di 29 film delle edizioni dal 1984 al 2012. Saranno invitati i registi, gli sceneggiatori e gli attori che hanno popolato il trentennio di attività del festival internazionale coinvolgendo gli stessi in workshop, dibattiti e incontri con il pubblico in una celebrazione del "cinema europeo". Le proiezioni si svolgeranno al Centro Congressi Principe di Piemonte e al Cinema Politeama.
Tra gli eventi speciali una retrospettiva di Mario Monicelli, tra le più complete mai realizzate in assoluto, con 32 film. L'omaggio al regista, padre della commedia italiana, prevede inoltre un ciclo di lezioni frontali, in collaborazione con i docenti di Storia del cinema degli Atenei di Pisa, Bologna e Napoli, su alcuni aspetti legati alla sua filmografia e al genere della "commedia". A Monicelli sarà dedicata anche una mostra dei costumi del film "L'Armata Brancaleone", ideati da Piero Gherardi, curata da Cristina da Rold (presso il Centro Congressi Principe di Piemonte).
Durante il Festival si terranno quattro mostre: la personale del pittore Valente Taddei, autore del manifesto ufficiale di EuropaCinema 2013, "The Best of" con 60 gigantografie di Sergio Fortuna, esposte lungo tutta la "Passeggiata" di Viareggio, che ritraggono attori, registi e personalità che hanno animato le trenta edizioni del Festival. Presso i Musei Civici di Villa Paolina verrà installata la mostra "I disegni di Federico Fellini", un omaggio al grande regista a vent'anni dalla sua scomparsa, organizzata in collaborazione con Apulia Film Commission, Bifest di Bari e Città di Rimini (che insieme a Viareggio sono i tre luoghi dove si è svolto il Festival).