Prima in Italia, l’Università di Pisa ha attivato il Foundation Year, un anno preparatorio completamente in inglese volto a colmare le lacune tra scuola superiore e università di studenti provenienti da alcuni paesi extra europei come USA, Russia e alcuni Stati dell’America Latina. Il “Foundation Year” è una delle più grandi innovazioni in ambito nazionale e fornirà agli studenti dei suddetti paesi le basi accademiche necessarie per potersi iscriversi a un corso di laurea di primo livello o a ciclo unico a Pisa.
In base a una nota del Ministero, infatti, sono necessari un minimo di 12 anni di scolarità per potersi iscrivere a una università italiana (laurea triennale o a ciclo unico). Nel caso degli studenti americani, invece, è necessario che essi abbiano integrato il loro percorso scolastico (high school) con almeno 3 “Advanced Placement Courses” (AP) o in alternativa abbiano frequentato almeno due anni di college. Diversi paesi europei (tra cui UK, Germania, Olanda) hanno iniziato a offrire già da alcuni anni dei Foundation Year per colmare tale lacuna formativa.
Il Foundation Year (FY) organizzato dall’Università di Pisa è volto al conseguimento di 60 crediti complessivi che potranno essere scelti tra una rosa di insegnamenti in lingua inglese su materie umanistiche relative a arte, storia, letteratura italiana e corsi di insegnamento della lingua e cultura italiana tenuti da personale specializzato nella didattica della lingua italiana a stranieri del Centro Linguistico d’Ateneo (CLi) che li porteranno al raggiungimento di un livello B2 (necessario per l’iscrizione a un qualsiasi corso di laurea). Gli studenti saranno inoltre assisiti da un tutor per facilitare il loro inserimento nel tessuto accademico e sociale della città e del paese, e parteciperanno ad attività pratiche e di tirocinio oltre che eventi culturali e visite guidate presso musei e città d’arte.
«La progressiva attivazione di corsi di laurea, dottorato e master in lingua inglese e di corsi che rilasciano il doppio titolo con atenei stranieri hanno reso l’Università di Pisa una meta privilegiata per tutti coloro che puntano a un percorso internazionale – ha commentato Alessandra Guidi, prorettore per l’Internazionalizzazione – In pochi anni sono nati e si sono consolidati ben 10 corsi di laurea magistrali tenuti in lingua inglese in ambito informatico, economico, ingegneristico e delle neuroscienze. Ogni anno, grazie al reclutamento di studenti in varie parti del mondo, i programmi in lingua inglese hanno avuto un progressivo aumento di iscritti. Con l’attivazione per l’a.a. 2016-2017 del Foundation Year si va a favorire ulteriormente l’arrivo di studenti eccellenti dall’estero, da paesi importanti come gli USA».
In seguito ai vari interventi promossi negli ultimi anni, la crescita degli studenti internazionali all’Università di Pisa è stata notevole, passando in cinque anni da 1940 a 2753, con un incremento del 41,90%. Sono state promosse iniziative in collaborazione con numerosi governi stranieri, sviluppando importanti progetti con la Cina e altri paesi asiatici, il Brasile e tutta l’America. Pisa è anche l’università con la più ampia offerta in Italia di Summer e Winter School, con 32 corsi attivati in tutti i settori disciplinari, primato che le ha permesso di rientrare tra le mete dello “Study Abroad”, il periodo obbligatorio di studio all’estero, di due prestigiose università inglesi (Sheffield e Bristol), dell’Istituto Tecnológico de Monterrey (Messico) e dell’Universidade Positivo Curitiba (Brasile).
Info sul FY sono disponibili a questo link.
Il centro EndoCAS, centro di eccellenza della chirurgia assistita al calcolatore dell'Università di Pisa fondato dal professor Franco Mosca e attualmente diretto dal professor Mauro Ferrari, ha ricevuto il rinnovo dell’accreditamento da parte dell'American College of Surgeons (ACS) come centro per la formazione dei chirurghi attraverso la simulazione, dopo l’iniziale accreditamento avvenuto nel 2013.
La procedura è stata curata dall’Ing. Andrea Moglia in collaborazione con il Prof. Luca Morelli e l’Ing. Vincenzo Ferrari.
(Foto di Enzo Cei. Copyright della Fondazione Arpa).
L’accreditamento è concesso soltanto a quei centri che soddisfano determinati requisiti sulla qualità dei programmi di formazione offerti, disponibilità di simulatori e qualifiche del gruppo. L’ottenimento dell’accreditamento è subordinato al giudizio espresso da un revisore nominato dall’ACS che ha il compito di visitare il centro e successivamente alla valutazione del comitato di esperti dell’ACS per la decisone finale.
Essere accreditati significa anche avere il privilegio di partecipare a progetti innovativi basati sulla simulazione sotto l’egida dell’ACS, per esempio per la definizione di standard e il rilascio di certificazione.
Nel mondo ad oggi i centri accreditati dall’ACS sono 94, tra cui EndoCAS unico in Italia.
L’offerta formativa dal centro pisano spazia dall’ecografia alla laparoscopia fino alla chirurgia robotica e presto ne saranno offerti anche per la chirurgia endovascolare. I corsi si avvalgono dei simulatori di ultima generazione, donati dalla Fondazione Arpa al centro EndoCAS e dedicati alla memoria di Armando Cecchetti (1938-2008), Antonio Madonna (1938-2013) e Giovanni Di Martino (1933-2000), generosi finanziatori della Fondazione Arpa per molti anni della loro vita.
Cellulari e orologi senza batteria che si ricaricano con il calore del corpo, ma anche sensori impiantabili per applicazioni biomedicali che potranno funzionare con autonomia illimitata. E’ questa una delle nuove frontiere dell’elettronica su cui è impegnato un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa coordinati dal professore Giovanni Pennelli del dipartimento Ingegneria dell'Informazione. Il team sta mettendo a punto la tecnologia per realizzare un nuovo microchip che sfrutta l’effetto termoelettrico e su questo Giovanni Pennelli e la dottoressa Elisabetta Dimaggio hanno appena pubblicato un articolo sulla rivista internazionale “Nanoletters”.
“Lavoriamo da anni sui materiali e sulle tecnologie per trasformare direttamente il calore in energia elettrica sfruttando il cosiddetto effetto termoelettrico – sottolineano Pennelli e Dimaggio - l’obiettivo è di arrivare a realizzare microchip in grado di funzionare senza batteria ed anche di ottenere un netto miglioramento, fino al doppio, dell’efficienza delle attuali celle fotovoltaiche”.
Per risolvere il problema della conduzione del calore, ottimizzando il rapporto tra l’energia elettrica generata e la quantità di calore assorbito, i microchip del futuro utilizzeranno le nanotecnologie del silicio e il loro cuore sarà una “foresta” di nanofili del diametro di 50-80 nm (ve ne sono ben 10 milioni su un millimetro quadro).“Rimane il problema della realizzazione di contatti elettrici affidabili su questa miriade di nanofili – ha spiegato Giovanni Pennelli – solo così sarà finalmente possibile passare dalla teoria all’applicazione e proprio su questo si concentra la ricerca che abbiamo appena pubblicato”.
E così l’idea dei ricercatori dell’Ateneo pisano è quella di sfruttare semplici ed economici processi di attacco chimico del silicio e di elettrodeposizioni metalliche, che hanno costi esigui rispetto alle tecnologie standard dei circuiti integrati.
“E’ prevedibile che questa nuova tecnologia – hanno concluso Pennelli e Dimaggio - possa essere sviluppata entro i prossimi 2-5 anni rendendola così disponibile per tutti quei dispositivi per i quali l’utilizzo di batterie tradizionali causerebbe limitazioni inaccettabili in termini di ingombro e di autonomia”.
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Foto a destra Elisabetta Dimaggio e Giovanni Pennelli al lavoro nel Laboratorio di Nanotecnologie, dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Università di Pisa, foto a sinistra immagine al microscopio elettronico a scansione (SEM) di una foresta di nanofili di silicio, contattata tramite rame cresciuto per via elettrochimica.
Da mercoledì 27 luglio 2016 è aperto al Polo Fibonacci, in via Buonarroti 4, Matricolandosi, il centro per le immatricolazioni che, insieme allo sportello Welcome International Students! (WIS!), accoglie ogni anno gli studenti italiani e internazionali che scelgono di iscriversi all'Università di Pisa. Oltre al centro servizi che fa ormai parte della tradizione dell'Ateneo, è attivo anche il portale web (http://matricolandosi.unipi.it), pensato per essere fruito anche sui dispositivi mobili. E anche quest'anno sarà disponibile un'applicazione che, con il semplice inserimento del voto di maturità e dell’ISEE, sarà in grado di calcolare in tempo reale l’importo delle tasse da pagare.
Alla giornata di apertura del Centro Matricolandosi era presente Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, che oltre a salutare le nuove matricole, ha annunciato il potenziamento del “Tutor alla pari”, il servizio sperimentato con successo lo scorso anno in alcuni dipartimenti, nato appositamente per contrastare il fenomeno dei cosiddetti “studenti inattivi”. «Dopo l’esperienza nei dipartimenti di Matematica, Chimica, Economia e Civiltà e forme del sapere, da settembre il servizio sarà attivo anche a Giurisprudenza, Scienze politiche, nei tre dipartimenti di Ingegneria, Agraria, Scienze Biologiche, Fisica, Filologia e linguistica e Informatica, con l’idea di coprire tutti i dipartimenti entro il 2017 – ha dichiarato la professoressa Tognetti - Una “task force” di ragazzi formati ad hoc sarà a disposizione degli studenti rimasti indietro con gli esami per cercare di aiutarli a riprendere il normale ritmo degli studi. Anche le nuove matricole, qualora trovassero difficoltà nel loro percorso accademico, avranno l’opportunità di usufruire di questo prezioso supporto che va ad affiancare i numerosi già esistenti”.
Nato nel 2004, "Matricolandosi" è sempre molto apprezzato dai nuovi allievi sia perché presenta in forma semplice e omogenea tutte le informazioni sui corsi di studio, sia perché guida passo dopo passo i ragazzi nelle procedure di immatricolazione, fino alla consegna in tempo reale del libretto universitario e della Cartapiù, la carta di riconoscimento che l'Università di Pisa ha creato per i suoi studenti in collaborazione con la Banca di Pisa e Fornacette. Cartapiù è una card multiservizi che può essere usata per l’accesso ai servizi universitari come la mensa e il prestito bibliotecario, e, se attivata, come carta conto dotata di IBAN e quindi utilizzabile come un qualsiasi conto corrente.
Il Centro "Matricolandosi" è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 fino al 14 ottobre 2016. Dall’8 al 19 agosto 2016 resterà chiuso per la pausa estiva. Gli stessi orari valgono anche per il WIS! che, oltre ad accogliere gli studenti internazionali, costituisce un punto di accoglienza unico per tutti gli studenti stranieri coinvolti in programmi di mobilità, a cui si può accedere tramite appuntamento all’interno dell’orario di apertura.
Come immatricolarsi
Per le immatricolazioni ai corsi di laurea di primo livello e ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, i termini decorrono dal 27 luglio al 30 settembre 2016. Dopo il 30 settembre e fino al 2 gennaio 2017, sarà sempre possibile perfezionare l’immatricolazione con il pagamento di un’indennità di mora crescente, mentre non sarà più possibile immatricolarsi dopo il 2 gennaio 2017. La registrazione e la scelta del corso deve avvenire via web seguendo le indicazioni riportate sul sito matricolandosi.unipi.it.
Per completare l'immatricolazione è necessario consegnare al Centro “Matricolandosi”, o in una sede decentrata della segreteria studenti, i seguenti documenti: un formulario sottoscritto dallo studente, una fotocopia di un documento d’identità valido e la ricevuta del pagamento della prima rata delle tasse universitarie di 423 euro, oppure la ricevuta di richiesta di borsa di studio DSU nel caso in cui sia stata inoltrata apposita domanda on line che scade il 15 settembre 2016.
Tutte le informazioni per accedere ai benefici DSU (borsa di studio, alloggi, borsa servizi, mensa) sono disponibili sul sito web e presso lo sportello dell’Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario di Pisa in Lungarno Pacinotti 32.
Dal 19 settembre e fino al 2 gennaio 2017, coloro che hanno completato l’immatricolazione, dopo aver ottenuto gratuitamente l’ISEE per il diritto allo studio presso un CAF, potranno presentare con un semplice click la domanda di riduzione tasse, accedendo all’area riservata del portale studenti. Dopo il 02/01/2017 sarà possibile solo con l’addebito di una indennità di mora. Dopo il 15/05/2017 non sarà più possibile presentare domanda di riduzione tasse.
Novità offerta didattica
Per l’a.a. 2016/2017, l’offerta didattica è stata oggetto di una generale revisione ordinamentale dei corsi e ha visto l’introduzione, per coloro che sono già in possesso di una laurea triennale, di due nuove lauree magistrali: Neuroscience e Materials and Nanotechnology, entrambe tenute interamente in lingua inglese e attivate in collaborazione con la Scuola Normale. Si tratta di corsi ad alta specializzazione focalizzati su settori oggi in forte espansione. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link.
È iniziato il primo corso di perfezionamento post-laurea sullo Studio delle mummie dell’Università di Pisa. Il corso, che si svolgerà dal 25 luglio al 5 agosto 2016, è il frutto della collaborazione tra la Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, che da molti anni si occupa di questo settore, il Centro di Documentazione Baronio Vincenzi di Borgo Cerreto (Perugia), sede di una importante collezione di mummie di età moderna, e il Comune di Cerreto di Spoleto (Perugia), grande sostenitore di iniziative didattico-culturali. La partecipazione alle lezioni è riservata a 10 studenti selezionati, provenienti da tutta Italia.
Le lezioni saranno tenute da specialisti in materia guidati dal professor Gino Fornaciari e dalla professoressa Valentina Giuffra dell’Università di Pisa, dal direttore scientifico del Centro di Documentazione Baronio Vincenzi, professor Lorenzo Costantini, e dalla curatrice dei reperti antropologici di Borgo Cerreto Agata Lunardini, con lo scopo di fornire adeguate competenze in un settore di studio che sta suscitando un forte interesse. Attraverso un approccio multidisciplinare, che spazia dall’analisi macroscopica e paleopatologica, all’istologia, all’entomologia, alle analisi isotopiche, alle applicazioni della radiodiagnostica più avanzata (come la tomografia computerizzata), fino alle indagini molecolari sul DNA antico, il corso rappresenta un’occasione unica per tutti gli appassionati dello studio dei corpi umani antichi mummificati.
Nella prima settimana le lezioni si svolgeranno presso la Divisione di Paleopatologia, mentre lo studio di imaging si svolgerà presso il Dipartimento di Radiologia diagnostica e interventistica, diretto dal professor Davide Caramella. Nella seconda settimana le attività saranno prevalentemente svolte in laboratorio presso il Centro di Documentazione Baronio Vincenzi di Borgo Cerreto. In questa piccola realtà locale, nel comune di Cerreto di Spoleto, è presente infatti una delle poche serie di mummie naturali non decontestualizzate, rinvenute nel 1959 all'interno della cripta del medico del XVI secolo Baronio Vincenzi e risalenti a un periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo. I partecipanti al corso di perfezionamento, grazie alla disponibilità del sindaco Luciano Campana, e del comune di Cerreto di Spoleto, saranno accolti nel cuore della Valnerina e avranno la possibilità di lavorare a stretto contatto con gli esperti del settore che da anni studiano e curano i preziosi reperti antropologici.
Presentazione ufficiale per la prima edizione del master “Building Information Modeling e BIM Manager” dell’Università di Pisa. Lunedì 25 luglio all'incontro in Rettorato sono intervenuti Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa, Matteo Giusti, presidente Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Provincia di Pisa e, per l’Ateneo i professori Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, Paolo Mancarella, Umberto Desideri, direttore del dipartimento DESTeC, e Paolo Fiamma, direttore del master.
“L’Università di Pisa è oggi uno dei pochi Atenei in grado di proporre un master sul Building Information Modeling (BIM)”, ha dichiarato Nicoletta De Francesco che ha anche evidenziato il carattere interdisciplinare del percorso che formerà questi nuovi professionisti. Il BIM è infatti una metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni divenuta da pochi anni una priorità strategica per il nostro Paese dopo le direttive emanate dal Parlamento Europeo che hanno portato alla sua adozione anche in Italia.
“Su impulso dell’Europa, il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto per la prima volta nell’ordinamento italiano il BIM come standard di progettazione – ha sottolineato il professore Paolo Fiamma - da qui l’esigenza e l’urgenza di formare le nuove figure professionali, una sfida che come Ateneo possiamo raccogliere grazie all’attività di ricerca su questo tema che conduciamo da ormai quasi venti anni”.
Il BIM, acronimo che sta per “Building Information Modeling”, riguarda tutti gli aspetti di progetto, costruzione e manutenzione di un edificio. Non si tratta quindi di un prodotto in sé, né di un mero software, o di una norma, bensì di un metodo di raccolta e utilizzo integrato di informazioni su un edificio.
“Uno dei risultati attesi dall’applicazione del BIM sarà la razionalizzazione della spesa pubblica – ha detto Ermete Realacci – e sarà mia cura vigilare sulla sua attuazione nel Codice. Il BIM diventerà sempre più rilevante per tutto il mercato delle costruzioni, si tratta di una grande occasione in cui l’Italia, e Pisa in particolare, possono farsi portatori di qualità e bellezza, un ruolo che ben rappresenta la missione del nostro Paese nel mondo”.
E anche il master dell’Ateneo pisano in questo farà la sua parte. “E’ molto importante formare una questa nuova figura di tecnico per il Nuovo Codice degli Appalti – ha dichiarato Valter Tamburini – ed è importante che questo avvenga nell’alveo dell’ormai consolidato rapporto fra la Camera di Commercio e l’Università di Pisa”.
Oltre ad imparare l’utilizzo dei software gli allievi del master potranno metabolizzare reali casi di applicazione, incontrare chi già utilizza il BIM e svolgere un tirocinio in ambito lavorativo a scelta, dagli studi professionali, alle aziende costruttrici e di componenti, alle pubbliche amministrazioni.
“La nostra scommessa è che il BIM possa e debba essere una occasione per rendere pienamente partecipi le piccole e medie imprese italiane a questa sfida tecnologica e di mercato – ha concluso Matteo Giusti - è chiaro che le grandi imprese sono già partite in anticipo ma grazie a questa iniziativa dell’Università di Pisa abbiamo la possibilità di rendere anche il nostro tessuto produttivo locale, protagonista di questa prossima anzi imminente rivoluzione”.
Nella foto, da sinistra, Valter Tamburini, Paolo Mancarella, Nicoletta De Francesco, Ermete Realacci, Paolo Fiamma, Umberto Desideri, Matteo Giusti
A conclusione della prima tappa di Scienza senza Frontiere, il progetto di internazionalizzazione del governo brasiliano, l’Università di Pisa ha organizzato e ospitato in rettorato il quarto incontro degli studenti e ricercatori brasiliani con l'Ambasciata del Brasile. Hanno partecipato all’evento il diplomatico capo della Cooperazione Cultura e Educazione, Luiz Felipe Czarnobai e l’assistente tecnico per la Cooperazione per l’Educazione, Tiziana Masello, che ogni anno, per i quattro anni di durata del progetto, sono venuti a Pisa a incontrare gli studenti iscritti all’Ateneo pisano.
All’incontro erano presenti anche il prorettore per l’Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, il professor Maurizio Vernassa e Cláudia Guedes, del dipartimento di Scienze politiche, che hanno dato il loro contributo per quanto riguarda l’aspetto delle politiche pubbliche nello sviluppo del paese, e Caterina Attiani della Segreteria tecnica dell’Università di Bologna, che ha coordinato la rete italiana CsF (Ciência sem Fronteiras) composta da 25 università e 5 centri di ricerca.
Guarda la galleria di immagini della giornata.
Sono stati oltre 350 brasiliani tra studenti e ricercatori che in questi anni hanno studiato e fatto ricerca presso l’Università di Pisa e molti altri dottorandi si attendono fino alla fine del 2018.
La gestione del progetto Scienza senza Frontiere ha portato l’Università di Pisa a firmare diversi accordi di cooperazione con molte università brasiliane oltre ad aver ampliato la conoscenza delle realtà accademiche del Brasile, presupposto per la creazione di collaborazioni future.
Nel cuore del parco di San Rossore, l’Università di Pisa studia applicazioni per l’energia verde. Nel laboratorio Scalbatraio del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale è operativo e fresco di collaudo un nuovo laboratorio con due banchi di prova, uno dedicato ai motori aereonautici, l’altro alle turbomacchine.
“Per realizzare la struttura sono stati riconvertiti i volumi di costruzioni obsolete del dopoguerra – ha spiegato il professore Marco Beghini dell’Università di Pisa – naturalmente dopo le necessarie autorizzazioni dell’ente parco di San Rossore ottenute anche in considerazione del fatto che le ricerche che là svolgeremo sono finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale connesso a importanti attività umane”.
L’intera impresa, costata complessivamente circa 5 milioni di euro, è durata due anni e mezzo e alla sua realizzazione hanno concorso in sinergia partner internazionali, aziende ed enti locali. Il primo banco di prova è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo GeTFuTuRe, sviluppato dall’omonimo consorzio composto dall’Università di Pisa, dalla spin off AM Testing di Pisa e dalla azienda Catarsi Costruzioni Meccaniche di Fornacette. Il banco, ora completamente operativo, è, nel suo genere, il più potente d’Europa e permette di validare le prestazioni di un sofisticato sistema di ingranaggi realizzato da Avio Aero con l’obiettivo finale di ridurre del 20% o più il consumo di carburante nei motori aereonautici. Una delle prove già eseguite a giugno, di fronte ai partner locali e internazionali del progetto, ha riprodotto le condizioni operative al decollo del velivolo, quando la trasmissione è sottoposta alla massima velocità e alla massima potenza, pari a oltre 13 megawatt, ovvero la potenza elettrica di un paese con oltre 4.000 abitazioni.
“Il progetto GeTFuTuRe è stato per noi anche uno stimolo per completare un’altra importante iniziativa – ha concluso Marco Beghini – sfruttando infatti un finanziamento della Regione Toscana, questa volta in collaborazione con GE Nuovo Pignone di Firenze, abbiamo realizzato un altro banco (TPJB, Tilting Pad Journal Bearings) che ha caratteristiche altrettanto elevate con il quale è possibile provare innovativi cuscinetti impiegati nelle future turbine per la produzione di energia. I due banchi costituiscono un fiore all’occhiello dell’Università di Pisa che si presenta come il gestore di un laboratorio per lo studio delle turbomacchine all’avanguardia a livello internazionale”.
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Didascalie foto: a sinistra banco prova GeTFuTuRe in fase di allestimento, a destra manifestazione del 'first run' del banco GeTFuTuRe, 6 maggio 2016, con alcuni degli artefici del progetto, personale di UNIPI, AM Testing, Catarsi Srl e Avio Aero. Sullo sfondo l'ingresso del nuovo laboratorio realizzato nel parco di San Rossore.
Sabato 16 luglio è venuto a mancare il professor Giuseppe Falcone, Professore Emerito dell'Università di Pisa, collocato a riposo dal novembre 1999, considerato unanimemente il fondatore della scuola microbiologica pisana in campo medico e biologico.
Biografia del professor Giuseppe Falcone
Il professor Giuseppe Falcone è nato a Napoli il 18 settembre 1926 e ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con lode presso l’Università di Napoli il 18 dicembre 1950.
La sua formazione scientifica si è realizzata inizialmente presso l'Istituto di Patologia Generale dell'Università di Napoli e quindi presso prestigiose istituzioni internazionali, quali l’Istituto Pasteur di Parigi e l’Istituto di Microbiologia della Rutgers University, New Brunswick, N.J., dove, sotto la guida del premio Nobel S. Waksman, ha ricoperto il ruolo di Assistant Professor in Microbial Biochemistry dal settembre 1958 a luglio 1960.
Nel 1961 il professor Giuseppe Falcone ha conseguito l’abilitazione alla libera docenza in Patologia Generale, nel 1962 è stato incaricato del corso di Microbiologia presso l’Università di Sassari e quindi, trasferito nel 1964 presso l'Ateneo pisano, è stato nominato professore ordinario di Microbiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1966, ruolo ricoperto per oltre trenta anni.
Nella sua lunga carriera accademica presso l'Università di Pisa, il professor Giuseppe Falcone ha ricoperto importanti cariche istituzionali. È stato Direttore dell'Istituto di Microbiologia dal 1964 al 1988; Prorettore dal 1977 al 1983; Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia dal 1970 fino al suo collocamento a riposo nel 1999, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie infettive e Presidente del corso di Dottorato di Ricerca in Microbiologia Medica e Sperimentale dalla loro istituzione al 1999.
Nel 1975 è stato insignito con l'Ordine del Cherubino, la massima onorificenza che l'Università di Pisa riconosce ai suoi docenti più illustri, e nel 2000 è stato nominato Professore Emerito dell'Ateneo pisano.
La sua attività scientifica è stata particolarmente intensa. Il professor Falcone è stato responsabile e coordinatore di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. I suoi risultati più significativi riguardano principalmente la fisiologia microbica e la patogenicità batterica, con particolare riguardo allo studio sperimentale delle basi biologiche che regolano l'interazione degli agenti infettivi con il sistema immunitario dell'ospite. I temi di ricerca e le metodologie sviluppate nel corso dell'attività scientifica del professor Giuseppe Falcone hanno caratterizzato per oltre un trentennio la scuola microbiologica pisana e costituiscono le tematiche che i suoi allievi hanno affrontato, nell'Università di Pisa ed in altre università italiane, proseguendo sulla strada tracciata dal loro Maestro.
È stata firmata martedì 19 luglio, nella Sala dei Mappamondi del Rettorato, la convenzione tra Università di Pisa e UnipolSAI-Divisione SAI di Pisa che metterà a disposizione di tutti i dipendenti dell’Ateneo servizi assicurativi e bancari a condizioni vantaggiose. Alla presentazione sono intervenuti il rettore Massimo Augello e il direttore generale Riccardo Grasso, da un lato; i titolari dell’Agenzia Generale UnipolSAI–Divisione SAI di Pisa, Maurizio Sbrana, Fabrizio Cusin e Antonio Parducci, il dirigente di Unipolbanca, Stefano Cavalli, il direttore di filiale Unipolbanca, Valerio Falleni, e l’area manager Mauro Nobile, dall'altro.
La convenzione, che si inserisce nel solco di una lunga tradizione di collaborazione tra UnipolSAI e Università, non solo su temi economici ma anche culturali, prevede numerosi vantaggi per i dipendenti dell'Ateneo, con nuovi elementi che sono legati a tutta la produzione assicurativa di UnipolSAI, attualmente la più grande società assicuratrice in Italia nei rami danni. La compagnia ha introdotto sul mercato una serie di coperture assicurative, arricchite da servizi complementari di natura assistenziale e dal forte contenuto tecnologico in evoluzione continua e al passo con le più recenti dinamiche in questo ambito: scatola nera satellitare, Unibox-rilevatore domestico e aziendale, centrali di assistenza e altro.
Nel loro intervento, il rettore e il direttore generale hanno ricordato che la convenzione siglata riserva benefici economici per tutto il personale docente e tecnico-amministrativo, ma anche - importante novità - per tutti i dipendenti in quiescenza e i relativi familiari, sottolineando che UnipolSAI si è recentemente aggiudicata, a seguito di procedura a evidenza pubblica, la gestione di servizi assicurativi dell’Ateneo.
Dal canto loro, i titolari dell’Agenzia Generale divisione SAI di via Battelli hanno evidenziato che la convenzione copre anche i servizi di Unipolbanca, la banca del gruppo, che consente di provvedere al pagamento delle coperture assicurative con frazionamento mensile a tasso zero, oltre a proporre altre vantaggiose offerte di più squisita natura bancaria (mutui, conti correnti, gestione risparmio e così via).