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malvaldi_chimicaCome il più classico degli assassini torna sempre sul luogo del delitto, così lo scrittore Marco Malvaldi è rientrato per una mattina al dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa, dove ha trascorso diversi anni prima come studente e poi come ricercatore dell'Ateneo. L'occasione è stata data dall'esigenza di girare alcune scene di uno speciale sull'autore pisano, che andrà prossimamente in onda su Mediaset Premium Crime nell'ambito di un ciclo di trasmissioni dedicato agli scrittori italiani di gialli.

"In questo dipartimento - ha ricordato Malvaldi, girando all'interno del palazzo di via Risorgimento - sono stato dal 1992 al 2005, passando da studente a laureato, quindi a dottorato e assegnista di ricerca. Prima di abbracciare in pieno la carriera di scrittore, ho trascorso altri due anni da assegnista a Farmacia". Nel suo giro tra i corridoi e le aule del palazzo, Malvaldi si è soffermato in particolare su una stanza: "è qui - ha detto aprendo la porta - che ho scritto il mio primo libro, La briscola in cinque".

brasiliani_gruppo_2014_webEra solo una piccola rappresentanza dei 178 studenti brasiliani che quest'anno, grazie al programma Scienza senza frontiere, stanno frequentando vari corsi di laurea all'Università di Pisa. Dopo i primi mesi di lezione, i ragazzi hanno già superato i primi esami e alcuni di loro si sono riuniti per festeggiare i voti registrati sul libretto. "Scienza senza frontiere" è il programma di mobilità e internazionalizzazione promosso dalla presidente Dilma Rousseff che per il secondo anno consecutivo ha portato nella città della Torre decine di giovani studenti brasiliani, quest'anno con numeri triplicati rispetto alla prima mandata con "solo" 61 giovani. A Pisa gli studenti si sono iscritti a più di 40 corsi, tutti di ambito tecnico-scientifico, come prevede il programma: tra i corsi più frequentati ci sono Ingegneria edile-architettura e Ingegneria civile, Veterinaria, Scienze biologiche e Fisica.
 

1.Osnar_Obede_Da_Silva_AragaoOsnar Obede Da Silva Aragão, 22 anni, viene dalla Universidade Federal Rural do Rio de Janeiro e studia Agraria. A Pisa ha superato tre esami, tra cui "Tecniche vivaistiche" dove ha ottenuto un 28. È molto contento dell'esperienza a Pisa, attualmente vive con un altro ragazzo brasiliano, ma, appena arrivato, ha abitato con una famiglia italiana che lo ha accolto per i primi mesi in Italia.
 
 
 

2.Pollyana_Ruggio_Tristao_BorgesPollyana Ruggio Tristao Borges, 21 anni, viene dalla Universidade Federal de Minas Gerais e studia Fisioterapia. Per ora, a Pisa, ha dato due esami, "Organizzazione aziendale" e "Medicina legale", dove ha preso rispettivamente 30 e 28. Anche Pollyana, appena arrivata dal Brasile, ha abitato con una famiglia italiana dove ha potuto iniziare a parlare italiano. Adesso vive con altri studenti brasiliani, ma ha molti amici italiani.
 

3.Marcos_Machado_Rebeca_Rodrigues_e_RodriguesMarcos Machado, 27 anni, viene dalla Universidade Luterana do Brasil e studia Medicina. A Pisa ha già superato due esami con ottimi risultati, "Psichiatria" con 30 e "Nefrologia" con 25. Con lui è venuta dal Brasile anche la sua ragazza, Rebeca Rodrigues e Rodrigues, 23 anni, anche lei studentessa di Medicina della Universidade Luterana do Brasil. Qui a Pisa abitano insieme, condividendo questa importante esperienza di studio all'estero.

 
 

4.Ernani_VergnianoErnani Vergniano, 25 anni, viene dalla Universidade Federal do ABC dove studia Ingegneria ambientale. Qui a Pisa frequenta i corsi a Ingegneria dei trasporti e del territorio e anche per lui il primo esame è andato molto bene: ha superato "Indagini geotermiche e geofisiche" con un bel 27.

 

5.Jefferson_ScherrerJefferson Scherrer, 36 anni, viene dalla Universidade Paulista e studia Farmacia. Qui a Pisa ha già superato quattro esami, "Bioinformatica" con 24, "Biotecnologie farmaceutiche" con 30, "Biotecnologie farmacologiche" con 25 e "Inglese" con 30. A Pisa Jefferson continua a coltivare la sua passione per la musica: è entrato nel gruppo italiano di musica brasiliana "Pisana fulo" e fa parte del Coro e dell'Orchestra dell'Università di Pisa, dove suona il flauto.

 

6.Fernando_LucchesiFernando Lucchesi, 24 anni, viene dalla Universidade Estadual de Campinas e studia Informatica. Qui a Pisa ha superato due esami nel corso di Informatica umanistica, "Linguistica computazionale" con 28, e "Lingua latina" con 26. Come racconta il suo nome, Fernando ha origini italiane, il suo bisnonno era migrato in Brasile da Borgo a Mozzano, dove presto tornerà a trovare i parenti. A Pisa si è integrato molto bene e canta nel Coro della Chiesa di San Frediano dove ha conosciuto molti amici.
 

7.Artur_Teixeina_PereiraArtur Teixeina Pereira, 23 anni, viene dalla Universidade Federal de Lavras (UFLA) e studia Veterinaria. A Pisa ha già superato tre esami, "Tecnologia della riproduzione", "Andrologia" e "Semiotica medica", ma l'esperienza più importante l'ha fatta all'Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado, dove per la prima volta, sotto la supervisione del professor Iacopo Vannozzi, ha potuto partecipare a un intervento chirurgico su un gatto.



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Ne hanno parlato:
La Nazione Pisa
Il Tirreno Pisa

 

lisbonaIn occasione dell'Erasmus+Day, la giornata organizzata dall'Università di Pisa per promuovere il Programma Erasmus+, martedì 15 aprile, alla Stazione Leopolda, si è svolta la premiazione del concorso "Il mio Erasmus", il contest fotografico riservato agli studenti chiamati a raccontare in un'immagine la loro esperienza all'estero.

Vincitrice del concorso è risultata Joanna Pluta, con la foto (a destra) "Erasmus, il miglior libro sulla vita" scattata a Lisbona; al secondo posto Allegra Mazzeo, con "La serenità della Moschea blu" scattata a Istanbul; al terzo Giorgio Aprile, con "The Autumn in the Czech Republic" scattata a Terezin, nella Repubblica Ceca. A premiare i ragazzi durante la serata animata da Radioeco c'era la professoressa Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione.

Al concorso fotografico hanno partecipato più di 150 ragazzi, che hanno inviato in totale 450 foto. Altre immagini hanno meritato una segnalazione speciale: "LBParigi" di Luca Bargagli; "Sulla cresta dell'onda", scattata a Weymouth (Inghilterra) da Luca Emanuele Facchini; "L'alba inizia prima per le mongolfiere", scattata a Göreme in Cappadocia (Turchia) da Martinus Hensgens; "Flashing Red Light Means GO", scattata a Siviglia da Serena Cortopassi. Ai tre vincitori del concorso sono andati come premi alcuni strumenti informatici - un notebook, un tablet e un e-book - da poter utilizzare per le loro attività didattiche.

Guarda la galleria di immagini con tutte le foto del concorso. 

Erasmus+Per promuovere il Programma Erasmus+ e il nuovo Bando Erasmus per la mobilità degli studenti, il 15 aprile l'Università di Pisa organizza l'Erasmus+Day, una giornata informativa che, con varie iniziative, farà scoprire tutte le opportunità di studio e tirocinio all'estero.

Per entrare nel clima europeo, già a pranzo, grazie alla collaborazione con il DSU Toscana, sarà possibile gustare piatti tradizionali di diversi Paesi europei alle mense universitarie di via Martiri, via Betti e via Cammeo. Leggi il menù.

Alle 19, alla Stazione Leopolda in Piazza Guerrazzi, avrà inizio il vero appuntamento con l'Erasmus+, organizzato in collaborazione con AEGEE Pisa, ESN Pisa, garagErasmus e Radioeco. Porteranno i loro saluti il rettore Massimo Augello, Maria Luisa Chiofalo, assessore alle Politiche socioeducative e scolastiche del Comune di Pisa, il prorettore all'Internazionalizzazione Alessandra Guidi e Francesco Malfatti di garagErasmus. Attraverso cibo, musica e intrattenimento, si potranno scoprire i dettagli del nuovo bando e ascoltare le storie di studenti Erasmus ed ex Erasmus che interverranno alla serata. Seguirà una apericena con menù europei e la premiazione del vincitore del concorso fotografico "Il mio Erasmus", con la proiezione delle foto inviate dagli studenti.

La serata si chiuderà con il Dj set by Radioeco.

ospiti_OpenPer gli Open Day della Ricerca dell'Università di Pisa, inaugurati giovedì 10 aprile con dibattiti, incontri e 32 stand della ricerca, arriva il giorno dell'evento organizzato nell'ambito dei "Dialoghi dell'Espresso". Venerdì pomeriggio, alle ore 16, appuntamento nell'Aula Magna del Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri con l'incontro "Spioni, spiati. Etica e democrazia" aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e del direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis, del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa, e del giornalista de l'Espresso Alessandro Gilioli.

La mattinata di venerdì sarà all'insegna della ricerca, con tre talk che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

Ne hanno parlato:
Espresso
Repubblica Firenze
Tirreno
Tirreno Pisa (12/04, 2)
Tirreno Pisa (12/04, 1)
Tirreno Pisa (11/04, 2)
Tirreno Pisa (11/04, 1)
Tirreno Pisa (04/04)
Nazione Pisa
Espresso.it (2)
Espresso.it (1)
RaiNews.it

Ansa.it (2)
Ansa.it (1)
Repubblica.it
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it (2)
PisaInformaFlash.it (1)
NazionePisa.it
TirrenoPisa.it
PaginaQ.it
PisaNews.net

unione europeaMartedì 8 aprile, nella sede del CNR di Roma, un gruppo di scienziati italiani ha presentato il "Manifesto per un'Europa di progresso", un documento che ha l'obiettivo di "risvegliare dal torpore" gli scienziati di tutto il continente per rilanciare il progetto di un'Europa unita e democratica, costruita sulla base dei principi di libertà, democrazia, conoscenza e solidarietà. Nel Manifesto si legge: "Come scienziate e scienziati di questo continente – consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia – sentiamo la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa è la più importante opportunità che ci è concessa dalla storia".

Il Manifesto ha avuto tra i suoi promotori e primi firmatari i professori Vincenzo Cavasinni e Guido Tonelli del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, che lavorano rispettivamente negli esperimenti ATLAS e CMS (di cui Tonelli è stato a capo) che, all'acceleratore LHC del CERN, hanno scoperto la particella di Higgs. Nel corso della presentazione romana è stata lanciata anche l'idea di organizzare una riunione degli scienziati europei da tenere a Pisa, la sede in cui, nel 1839, si svolse la prima Riunione degli scienziati italiani che dimostrò, prima ancora dell'Unità d'Italia, la consapevolezza degli scienziati di appartenere a un'unica nazione. Nel 2011, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, la riunione del 1839 è stata ricordata dalla associazione "La Limonaia" con un convegno dedicato e un documentario. Dopo Pisa l'idea è che ogni anno si tengano nuovi incontri, in una città del continente, fino a quando l'obiettivo non sarà raggiunto.

Per sottoscrivere il "Manifesto per un'Europa di progresso" ci si può collegare al sito:
http://www.osservatorio-ricerca.it/sondaggi/foreurope2014/registrazione_survey.php

KenamunCome ogni storia legata all'antico Egitto, anche quella della mummia di Kenamun, fratello di latte del faraone Amenofi II, è piena di fascino e mistero. Sbarcata in Toscana nel 1829 assieme a molti reperti recuperati dal giovane professore pisano Ippolito Rosellini negli scavi archeologici a Tebe, la mummia era scomparsa nel nulla fino a quando, l'anno scorso, è riemersa in modo del tutto casuale al Museo di Storia Naturale di Calci, sotto le spoglie di uno scheletro. Ora l'Università di Pisa dedica all'"undicesima mummia" un'intera mostra che ripercorrerà le tappe della vicenda di Kenamun e del suo sarcofago. L'inaugurazione si terrà al Museo di Calci sabato 12 aprile alle ore 11 e l'esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno.

La cornice che fa da sfondo al racconto è la spedizione franco-toscana in Egitto del 1828, quella che ebbe come protagonista Ippolito Rosellini, professore di Lingue orientali all'Università di Pisa, che partì insieme al decifratore dei geroglifici Jean-Francois Champollion. Fu una missione storica, finanziata dallo Stato francese e dal Granducato di Toscana, i cui reperti andarono ad arricchire le raccolte d'arte del Louvre di Parigi e del Museo Egizio di Firenze. «Dagli scavi in Egitto, Rosellini portò al Granduca di Toscana quasi duemila oggetti, tra cui undici sarcofagi intatti con le loro mummie – spiega Marilina Betrò, presidente del Sistema museale dell'Ateneo di Pisa e docente di Egittologia – L'undicesima mummia però non venne mai consegnata al Granduca Leopoldo II, perché si era danneggiata nel trasporto per mare a bordo del mercantile Cleopatra approdato al porto di Livorno. Di lei avevo trovato traccia in un archivio di Praga dove son conservati parte dei documenti di Leopoldo II, con l'elenco dei reperti portati da Rosellini per il Granduca, ma nessuno sapeva dove fosse finita».
 

cranio con scritta

Il giallo della mummia scomparsa è arrivato a una svolta nel novembre 2012, quando in una scatola sepolta nei magazzini del Museo di Storia Naturale di Calci fu ritrovato uno scheletro: "È stato lo stesso direttore del museo, Roberto Barbuti, che lo ha rintracciato – continua la professoressa Betrò – Lo scheletro era stato ripulito nell'Ottocento, le bende non esistevano più, ma sul cranio c'era una scritta inequivocabile, che lo attribuiva al materiale che Ippolito Rosellini riportò in Italia dalla spedizione in Egitto del 1828-1829. Inoltre erano presenti anche segni del processo di mummificazione". La ricomparsa di quei resti nel 2012 è coincisa con la pubblicazione da parte della professoressa Betrò di nuovi documenti inediti di Rosellini, che per la prima volta rivelavano l'esistenza di un undicesimo sarcofago andato perduto negli anni: "L'undicesima mummia, danneggiata dall'acqua, fu lasciata a Pisa, probabilmente regalata da Rosellini stesso all'amico Paolo Savi direttore allora del Museo di Storia Naturale – aggiunge Betrò – Il sarcofago, con molte parti rovinate, finì nei magazzini del Museo Egizio di Firenze, dove non era stato finora identificato: la lettura dei suoi testi ha svelato l'identità del suo antico occupante. Oggi ne sopravvive la sola cassa, che è stata oggetto di un restauro finanziato dal Sistema Museale dell'Università di Pisa.

A poco a poco, dunque, gli studiosi hanno ricostruito la storia di quelle ossa, ricollegandole a Kenamun, fratello di latte di Amenofi II. Siamo intorno alla fine del XV secolo avanti Cristo e lui era uno dei favoriti alla corte del faraone, che aveva creato una rete di potere basata su pochi intimi assai influenti. Kenamun era il Gran Maggiordomo del Re, amministratore della più importante città portuale e base navale dell'Egitto del nord, Perunefer, il porto del "Buon viaggio". La sua vita finì presto, fra i 25 e i 30 anni, probabilmente in disgrazia, come dimostra la sua tomba, sottoposta a una furia distruttiva che si accanì quasi esclusivamente sulla sua figura, sul suo nome e sui titoli.

Il percorso della mostra
statuetta firenze Intorno a questa storia e al sarcofago, la mostra dispone una selezione degli oggetti che i nobili egiziani dell'epoca facevano deporre nelle proprie tombe e forse anche Kenamun portò con sé: dai piatti per le offerte ai sandali con cui affrontare il lungo viaggio attraverso il regno della morte fino alla rinascita, che amuleti, balsami e ammalianti figure femminili propiziavano. Un sarcofago appartenente alla stessa epoca, ma perfettamente conservato, darà un'idea di come doveva essere quello di Kenamun prima delle traversie subite.

Con i vari oggetti sarà esposto il modello in scala 1:1 del bellissimo cocchio da corsa con cui Kenamun correva nel deserto e andava a caccia, il cui originale, oggi a Firenze, fu rinvenuto dagli operai di Rosellini nella stessa tomba da cui provengono il sarcofago di Kenamun e il suo arco, esposti nella mostra. Le pareti della sua tomba tuttora ricordano "il cocchio che Sua Maestà gli diede come segno del suo favore" e che egli volle con sé nella vita eterna. L'ultima parte del percorso è la "cripta" che ospita le spoglie mortali di Kenamun, per l'occasione ricongiunte al sarcofago.
In totale saranno esposti al pubblico circa quaranta pezzi del Museo Egizio di Firenze e delle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale d'Ateneo dell'Università di Pisa.

Il catalogo della mostra è acquistabile on line

Info e contatti:

http://www.msn.unipi.it/
www.sma.unipi.it
pagina facebook https://www.facebook.com/events/609331612492897/
050 2212970 - 050 2212990

Ne hanno parlato:
Corriere della Sera
Repubblica Firenze
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Stampa.it
PaginaQ.it
PisaInformaFlash.it
Tirreno.it
TirrenoPisa.it 

Ospiti open day

Tornano giovedì 10 e venerdì 11 aprile gli Open Day della Ricerca, la manifestazione promossa dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. Insieme agli stand della ricerca, che quest'anno si snoderanno tra Piazza dei Cavalieri e il Polo Carmignani, il programma prevede la presentazione di alcune tra le più innovative iniziative scientifiche dell'Ateneo: studi interdisciplinari che uniscono saperi umanistici e applicazioni multimediali, esempi di spin-off di successo e progetti nati nell'ambito di programmi di collaborazione internazionale. Le due giornate saranno inoltre caratterizzate dai dibattiti pomeridiani, che avranno come filo conduttore il tema dell'etica e che, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, rinnovano il legame con i "Dialoghi dell'Espresso".

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La kermesse sarà inaugurata giovedì 10 aprile, alle ore 15, con l'apertura degli stand, che illustrano in forma divulgativa la ricchezza e la varietà delle ricerche condotte nei dipartimenti dell'Università. Alle 16, al Polo Carmignani, ai saluti delle autorità seguirà l'incontro con Marco Pratellesi, direttore della divisione digitale del gruppo "L'Espresso" e tra i maggiori esperti italiani di giornalismo on line, che parlerà di "Etica 2.0. La comunicazione nell'era di internet". Subito dopo, sul palco si alterneranno la professoressa Laura Giarrè, dell'advisory board della "Andrea Bocelli Foundation", e due ricercatori dell'Ateneo, l'economista Simone D'Alessandro e l'ingegnere biomedico Arti Ahluwalia. Il dialogo, che sarà coordinato dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, avrà per titolo "Eticamente: la ricerca che fa bene". La giornata si chiuderà con la presentazione di GaragErasmus, la rete professionale della generazione Erasmus, a cura dell'executive chairman, Francesco Cappè, e con un momento in collaborazione con Radioeco, la web radio ufficiale degli studenti dell'Università di Pisa.
 

Conferenza Open

La mattinata di venerdì sarà incentrata su tre talk rivolti a un pubblico non specialistico e di giovani, che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

La sessione pomeridiana del venerdì, con inizio alle ore 16, sarà dedicata all'incontro dal titolo "Spioni, spiati. Etica e democrazia", organizzato nell'ambito del ciclo dei "Dialoghi dell'Espresso". L'apertura dei lavori sarà affidata al rettore Massimo Augello e al direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà quindi sviluppata e approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis e del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa.

Ne hanno parlato:
L'espresso
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Ansa.it
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
PaginaQ.it
TirrenoPisa.it 
NazionePisa.it
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PisaInformaFlash.it 
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laureati nucleari Sono quattro i giovani ingegneri pisani selezionati quest'anno per l'assegnazione della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) rilasciata dalla European Nuclear Education Network (ENEN). Simone Gianfelici, Marigrazia Moscardini, Simone Pupeschi e Lucia Sargentini, laureati in Ingegneria Nucleare all'Università di Pisa, fanno parte dei sedici selezionati provenienti da vari paesi europei che a settembre ritireranno il riconoscimento presso la sede della IAEA a Vienna e vanno ad aggiungersi a numerosi altri laureati pisani che in passato hanno ricevuto la stessa certificazione.

La certificazione EMSNE viene assegnata ai laureati che possiedono un curriculum studi che include le materie rilevanti per la formazione in ingegneria nucleare e che hanno svolto un periodo di studio o di tesi all'estero e rappresenta un "quality label" in campo europeo e internazionale. La notizia dell'assegnazione è stata data dal vicepresidente dell'Associazione, il professor Javier Dies, durante l'assemblea generale di ENEN, tenutasi il 7 marzo 2014 a Essen, in Germania, sotto la guida del suo presidente, il professor Walter Ambrosini dell'Università di Pisa.

Il conseguimento della certificazione EMSNE da parte dei quattro laureati pisani testimonia l'ottimo livello raggiunto dagli studi in Ingegneria Nucleare presso l'Università di Pisa. La recente introduzione dell'insegnamento dei corsi in lingua inglese ha reso ancora più attrattiva la sua offerta didattica in questo settore, permettendo ai laureati italiani e stranieri di inserirsi immediatamente nel contesto internazionale che caratterizza le discipline nucleari.

Ai quattro nuovi "EMSNE Alumni", che si aggiungeranno ai "testimonial" del corso di laurea magistrale in Ingegneria Nucleare, vanno i migliori auguri per la loro carriera e la loro vita.

Nella foto: in alto, da sinistra, Simone Gianfelici e Lucia Sargentini; in basso, da sinistra, Marigrazia Moscardini e Simone Pupeschi.

Ne hanno parlato: 
Nazione Pisa
PaginaQ
Controcampus.it
Greenreport.it 
PisaInformaFlash.it 
StampToscana.it 

 

Tiggi UnipiÈ ai nastri di partenza Tiggì Unipi, il nuovo telegiornale frutto della collaborazione tra l'emittente televisiva 50 Canale e l'Università, che mira ad approfondire le principali tematiche del mondo studentesco e universitario. Il progetto è stato presentato mercoledì 26 marzo dal rettore Massimo Augello, dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, dall'amministratore delegato di 50 Canale, Nicola Rossi, e dagli studenti che compongono la redazione, Federica Calvia, Irene Cava, Chiara Cervasio e Simone Papale.

La prima puntata del telegiornale, che avrà cadenza quindicinale, andrà in onda giovedì 27 marzo, alle ore 21.30, e sarà visibile anche in streaming sul sito www.50canale.tv. Tra gli argomenti dei servizi, un approfondimento sulla crisi economica e sui riflessi che essa ha sulla vita degli studenti, la questione degli appelli d'esame a Lettere e Economia e la presentazione degli eventi e delle mostre in città, tra le quali in particolare l'esposizione a Palazzo Blu su "Balle di scienza" e la mostra fotografica su "Fenomenologia della fine".

Tiggì Unipi 1Tiggì Unipi è un telegiornale universitario, che tratterà le principali tematiche del mondo studentesco e non solo, soffermandosi anche sugli eventi culturali e sulla vita fuori dalle aule universitarie. Non mancheranno, infine, rubriche fisse e l'intervista con un ospite in studio.

"Abbiamo creduto da subito a questa iniziativa - ha detto il rettore Augello - come opportunità per rafforzare ancora di più il nostro legame con la città di Pisa e il suo territorio, collaborando con una realtà importante nel panorama informativo locale". Il prorettore Guidi e l'amministratore delegato Rossi hanno poi sottolineato l'autonomia con cui opererà la redazione di Tiggì Unipi e la funzione formativa dell'attività svolta, che servirà a tutti gli studenti interessati per acquisire esperienze, competenze e professionalità aggiuntive rispetto a quanto previsto dai loro rispettivi corsi di studio.

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
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