Gestione rifiuti in Italia: più raccolta differenziata dove meno corruzione e più donne amministratrici pubbliche
La raccolta differenziata in Italia è maggiore dove c’è meno corruzione e “maladministration” e ci sono più donne che amministrano la cosa pubblica. E’ questo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Waste Management e condotto dalla professoressa Giulia Romano dell’Università di Pisa insieme a un gruppo di economisti delle università di Firenze, Chieti-Pescara e L’Aquila.
La ricerca ha analizzato i dati di 103 province italiane nell’arco di dieci anni, dal 2007 al 2016, considerando una serie di fattori socioeconomici. Dai risultati è emerso che il tasso di raccolta differenziata è maggiore dove i reati contro la pubblica amministrazione sono più perseguiti, dove ci sono più donne elette nei consigli comunali e dove gli abitanti hanno reddito, età e titolo di studio più alti. Al contrario il tasso di raccolta differenziata è minore quanto aumentano la numerosità dei nuclei familiari, il tasso di occupazione giovanile, la produzione di rifiuti pro capite e il ricorso alle discariche.
“Abbiamo messo in relazione fattori come corruzione e reati contro la pubblica amministrazione e presenza femminile nei consigli comunali per valutare la gestione dei rifiuti in Italia – spiega Romano – in particolare i risultati mostrano che le donne, nel loro ruolo di consigliere comunali, sono più sensibili degli amministratori uomini nel raggiungere gli obiettivi previsti di raccolta differenziata. E l’essere donne vale ancora più che essere giovani: la nostra analisi ha mostrato che il genere incide di più rispetto all’età nel promuovere comportamenti ambientalmente virtuosi”.
Più raccolta differenziata se meno corruzione e più donne amministratrici pubbliche
La raccolta differenziata in Italia è maggiore dove c’è meno corruzione e “maladministration” e ci sono più donne che amministrano la cosa pubblica. E’ questo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Waste Management e condotto dalla professoressa Giulia Romano dell’Università di Pisa insieme a un gruppo di economisti delle università di Firenze, Chieti-Pescara e L’Aquila.
La ricerca ha analizzato i dati di 103 province italiane nell’arco di dieci anni, dal 2007 al 2016, considerando una serie di fattori socioeconomici. Dai risultati è emerso che il tasso di raccolta differenziata è maggiore dove i reati contro la pubblica amministrazione sono più perseguiti, dove ci sono più donne elette nei consigli comunali e dove gli abitanti hanno reddito, età e titolo di studio più alti. Al contrario il tasso di raccolta differenziata è minore quanto aumentano la numerosità dei nuclei familiari, il tasso di occupazione giovanile, la produzione di rifiuti pro capite e il ricorso alle discariche.
“Abbiamo messo in relazione fattori come corruzione e reati contro la pubblica amministrazione e presenza femminile nei consigli comunali per valutare la gestione dei rifiuti in Italia – spiega Romano – in particolare i risultati mostrano che le donne, nel loro ruolo di consigliere comunali, sono più sensibili degli amministratori uomini nel raggiungere gli obiettivi previsti di raccolta differenziata. E l’essere donne vale ancora più che essere giovani: la nostra analisi ha mostrato che il genere incide di più rispetto all’età nel promuovere comportamenti ambientalmente virtuosi”.
Una passeggiata negli agroecosistemi
Sono aperte le visite nell’ex tenuta di Tombolo grazie al percorso “Una passeggiata negli agroecosistemi” realizzato dal Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" dell’Università di Pisa. Il percorso a tappe è accessibile a tutti in bicicletta o a piedi e prevede tre diversi itinerari da 3, 10 e 15 Km.
A partire dalla Basilica romanica di San Piero a Grado i visitatori potranno attraversare l’ex tenuta di Tombolo che ospita le ricerche del Centro Avanzi sui sistemi di agricoltura sostenibile. Quindici cartelloni lungo il percorso presentano i vari temi, dalla mucca pisana, all’agricoltura biologica, passando per la meccanizzazione sostenibile, la gestione delle acque e l’apicoltura. Il testo dei cartelloni è disponibile in italiano e in inglese e i QR code accessibili da smartphone permettono di acquisire ulteriori informazioni.
Il Centro “E. Avanzi” organizza inoltre su prenotazione delle visite guidate gratuite il martedì, il giovedì e il primo e terzo sabato del mese con partenza alle ore 8,30 (solo eccezionalmente e in relazione alle condizioni climatiche, la partenza potrà essere posticipata alle ore 15:30). Le escursioni sono riservate a gruppi di 6-16 persone e la prenotazione va effettuata con almeno 48 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per la gita è consigliato l’uso di biciclette da trekking, il Centro “E. Avanzi” ne mette a disposizione quattro a titolo gratuito previa prenotazione. Il tempo medio dell’escursione guidata in bicicletta di 15 km è di tre ore e mezzo e lungo il percorso è possibile riempire le borracce grazie ad un impianto di acqua potabile disponibile.
Per informazioni sulle visite e scaricare le mappe: https://avanzi.unipi.it/una-passeggiata-negli-agro-ecosistemi-2/
All’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa torna il “sabato botanico"
Ogni terzo sabato del mese, l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa propone una visita guidata dedicata alle sue preziose collezioni vegetali, un patrimonio botanico unico che muta nel corso delle stagioni. Il prossimo appuntamento del “Sabato botanico” è previsto sabato 16 aprile alle ore 15 con prenotazione obbligatoria da effettuare entro le ore 11 di venerdì 15 aprile scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
"Gran parte del pubblico visita in autonomia la nostra struttura, ma il livello di fruizione derivante da una visita autonoma non è paragonabile all'esperienza che può essere garantita da una visita guidata dai nostri comunicatori botanici – dichiara il professor Lorenzo Peruzzi, direttore dell'Orto e Museo Botanico – Proprio per questo motivo abbiamo pensato di lanciare dallo scorso febbraio i “sabati botanici". Il terzo sabato di ogni mese offriremo, a un numero limitato di persone, la possibilità effettuare una visita guidata con tematica calibrata su quanto di meglio può offrire l'Orto e Museo Botanico in quel momento".
Il costo della visita, che partirà con un minimo di 6 partecipanti paganti, è 8 euro a persona (gratuito sotto i 6 anni). Per accedere all’Orto e Museo Botanico i visitatori dovranno esibire la certificazione verde base COVID-19 (Green Pass base), e il documento di identità. Ulteriori informazioni su https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/.
Il robot subacqueo Zeno nei laghetti di Campo per il monitoraggio ambientale
Nell'ansa dell’Arno che ospita la frazione di Campo, S. Giuliano Terme, la splendida zona naturalistica lacustre diventerà un laboratorio a cielo aperto per il team di robotica subacquea del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che condurrà nelle acque diversi esperimenti che consentiranno un monitoraggio permanente e non invasivo dell’area.
E' stato infatti inaugurato il 13 aprile un accordo tra il Comune di San Giuliano Terme e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che consentirà ai ricercatori di fruire del lago per mettere al lavoro Zeno, un drone subacqueo autonomo in grado di monitorare lo stato del fondale e delle acque.
Il team del DII, secondo a sinistra Riccardo Costanzi, a seguire Andrea Caiti, Filippo Pancrazzi assessore del comune di San Giuliano Terme ed Elena Fantoni del servizio ambiente del comune di San Giuliano Terme
Per l'occasione, Zeno ha effettuato il primo monitoraggio, alla presenza dell'assessore all'ambiente del Comune di San Giuliano Terme, Filippo Pancrazzi, e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DII) dell'Ateneo Pisano, Andrea Caiti.
“A bordo del robot abbiamo vari sensori, incluso un side scan sonar - spiega Riccardo Costanzi, docente di robotica al DII - Da Zeno partiranno segnali acustici diretti al fondale, per stabilire in modo preciso la profondità grazie all’analisi dell'eco riflessa. Manderemo anche onde acustiche diffuse, per comprendere sia la conformazione del fondale sia le dimensioni della fauna marina che ci vive. In questo modo saremo anche in grado di individuare ed identificare eventuali oggetti presenti sul fondale.Inoltre, il robot è dotato di telecamera. Dopo il suo monitoraggio potremo quindi unire le informazioni visive e quelle acustiche, ed avere una mappatura precisa del lago. Questa convenzione ci permette di sperimentare diverse funzionalità del robot in un ambiente protetto come quello del lago e, al contempo, di mettere a disposizione del Comune di S. Giuliano Terme informazioni di montaggio ambientale sempre aggiornate”.
“Supportare la scienza e la ricerca mettendo a disposizione un luogo meraviglioso come l'area dei laghetti di Campo è motivo d'orgoglio per la nostra amministrazione - commenta l'assessore all'ambiente Filippo Pancrazzi -. La ricerca scientifica è, peraltro, inserita nella scheda norma del Poc relativa alle attività a cui è dedicata l'area dei laghetti. Ringrazio l'Università di Pisa, con cui collaboriamo sempre con piacere, in particolare il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione. Un tema fondamentale che questa collaborazione mette in evidenza è la tutela ambientale, che deve essere sempre più al centro delle agende politiche”.
"I laghetti di Campo hanno una grande potenzialità - aggiunge il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio -, in questa occasione nel campo della ricerca scientifica incentrata sulla tutela ambientale. Grazie al Dipartimento d'Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa per il lavoro e la condivisione: da noi le porte saranno sempre aperte per collaborare".
“Ringraziamo il Comune di San Giuliano Terme per questa opportunità - conclude Andrea Caiti, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione - Il robot Zeno proviene direttamente dai nostri CrossLab, laboratori che ospitano le tecnologie più mature e all'avanguardia in tutti i settori chiave della trasformazione digitale del 4.0. Accordi di questo tipo ci consentono di metterle a punto e adattarle alle esigenze specifiche degli enti pubblici e delle aziende, in questo caso le amministrazioni impegnate nella tutela del nostro territorio, e che nel prossimo futuro potranno avvalersi degli ultimi risultati della ricerca di frontiera.”
Una passeggiata negli agroecosistemi
Sono aperte le visite nell’ex tenuta di Tombolo grazie al percorso “Una passeggiata negli agroecosistemi” realizzato dal Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" dell’Università di Pisa. Il percorso a tappe è accessibile a tutti in bicicletta o a piedi e prevede tre diversi itinerari da 3, 10 e 15 Km.
A partire dalla Basilica romanica di San Piero a Grado i visitatori potranno attraversare l’ex tenuta di Tombolo che ospita le ricerche del Centro Avanzi sui sistemi di agricoltura sostenibile. Quindici cartelloni lungo il percorso presentano i vari temi, dalla mucca pisana, all’agricoltura biologica, passando per la meccanizzazione sostenibile, la gestione delle acque e l’apicoltura. Il testo dei cartelloni è disponibile in italiano e in inglese e i QR code accessibili da smartphone permettono di acquisire ulteriori informazioni.
Una foto dell'escursione organizzata nell'ambito di M'illumino di meno lo scorso 11 marzo
Il Centro “E. Avanzi” organizza inoltre su prenotazione delle visite guidate gratuite il martedì, il giovedì e il primo e terzo sabato del mese con partenza alle ore 8,30 (solo eccezionalmente e in relazione alle condizioni climatiche, la partenza potrà essere posticipata alle ore 15:30). Le escursioni sono riservate a gruppi di 6-16 persone e la prenotazione va effettuata con almeno 48 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per la gita è consigliato l’uso di biciclette da trekking, il Centro “E. Avanzi” ne mette a disposizione quattro a titolo gratuito previa prenotazione. Il tempo medio dell’escursione guidata in bicicletta di 15 km è di tre ore e mezzo e lungo il percorso è possibile riempire le borracce grazie ad un impianto di acqua potabile disponibile.
Per informazioni sulle visite e scaricare le mappe: https://avanzi.unipi.it/una-passeggiata-negli-agro-ecosistemi-2/
Il robot subacqueo Zeno nei laghetti di Campo per il monitoraggio ambientale
Nell'ansa dell’Arno che ospita la frazione di Campo, S. Giuliano Terme, la splendida zona naturalistica lacustre diventerà un laboratorio a cielo aperto per il team di robotica subacquea del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che condurrà nelle acque diversi esperimenti che consentiranno un monitoraggio permanente e non invasivo dell’area.
E' stato infatti inaugurato il 13 aprile un accordo tra il Comune di San Giuliano Terme e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, che consentirà ai ricercatori di fruire del lago per mettere al lavoro Zeno, un drone subacqueo autonomo in grado di monitorare lo stato del fondale e delle acque.
Il team del DII, secondo a sinistra Riccardo Costanzi, a seguire Andrea Caiti, Filippo Pancrazzi assessore del comune di San Giuliano Terme ed Elena Fantoni del servizio ambiente del comune di San Giuliano Terme
Per l'occasione, Zeno ha effettuato il primo monitoraggio, alla presenza dell'assessore all'ambiente del Comune di San Giuliano Terme, Filippo Pancrazzi, e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DII) dell'Ateneo Pisano, Andrea Caiti.
“A bordo del robot abbiamo vari sensori, incluso un side scan sonar - spiega Riccardo Costanzi, docente di robotica al DII - Da Zeno partiranno segnali acustici diretti al fondale, per stabilire in modo preciso la profondità grazie all’analisi dell'eco riflessa. Manderemo anche onde acustiche diffuse, per comprendere sia la conformazione del fondale sia le dimensioni della fauna marina che ci vive. In questo modo saremo anche in grado di individuare ed identificare eventuali oggetti presenti sul fondale.Inoltre, il robot è dotato di telecamera. Dopo il suo monitoraggio potremo quindi unire le informazioni visive e quelle acustiche, ed avere una mappatura precisa del lago. Questa convenzione ci permette di sperimentare diverse funzionalità del robot in un ambiente protetto come quello del lago e, al contempo, di mettere a disposizione del Comune di S. Giuliano Terme informazioni di montaggio ambientale sempre aggiornate”.
“Supportare la scienza e la ricerca mettendo a disposizione un luogo meraviglioso come l'area dei laghetti di Campo è motivo d'orgoglio per la nostra amministrazione - commenta l'assessore all'ambiente Filippo Pancrazzi -. La ricerca scientifica è, peraltro, inserita nella scheda norma del Poc relativa alle attività a cui è dedicata l'area dei laghetti. Ringrazio l'Università di Pisa, con cui collaboriamo sempre con piacere, in particolare il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione. Un tema fondamentale che questa collaborazione mette in evidenza è la tutela ambientale, che deve essere sempre più al centro delle agende politiche”.
"I laghetti di Campo hanno una grande potenzialità - aggiunge il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio -, in questa occasione nel campo della ricerca scientifica incentrata sulla tutela ambientale. Grazie al Dipartimento d'Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa per il lavoro e la condivisione: da noi le porte saranno sempre aperte per collaborare".
“Ringraziamo il Comune di San Giuliano Terme per questa opportunità - conclude Andrea Caiti, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione - Il robot Zeno proviene direttamente dai nostri CrossLab, laboratori che ospitano le tecnologie più mature e all'avanguardia in tutti i settori chiave della trasformazione digitale del 4.0. Accordi di questo tipo ci consentono di metterle a punto e adattarle alle esigenze specifiche degli enti pubblici e delle aziende, in questo caso le amministrazioni impegnate nella tutela del nostro territorio, e che nel prossimo futuro potranno avvalersi degli ultimi risultati della ricerca di frontiera.”
“Dall'Acropoli all'Agorà: il monumento ai Tirannicidi” chiude il ciclo di incontri in Gipsoteca
Mercoledì 13 aprile alle 17 si chiude il ciclo di incontri sul tema dell’Acropoli di Atene organizzato dalla Gipsoteca dell’Università di Pisa, con la conferenza dal titolo " Dall'Acropoli all'Agorà: il monumento ai Tirannicidi " della dottoressa Chiara Tarantino (Università di Pisa).
L’incontro potrà essere seguito sul canale YouTube del dipartimento di Civiltà e forme del sapere tramite il link https://youtu.be/Aw_-yTwwEqQ, oppure in diretta dalla Gipsoteca (piazza S. Paolo all’Orto 20) prenotando a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L’iniziativa rientra nella manifestazione “Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità”, organizzata dalla Gipsoteca di arte antica e antiquarium del Sistema museale di ateneo, con il patrocinio del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica e del Comune di Pisa, in cooperazione con USID – Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità.
INVITO STAMPA: prima immersione del robot subacqueo Zeno dell’Università di Pisa nei laghetti di Campo per il monitoraggio ambientale
Il 13 aprile alle 11 il robot subacqueo Zeno si immergerà per la prima volta nei laghetti di Campo a San Giuliano Terme in provincia di Pisa per monitorare lo stato del fondale e delle acque. Qui la geolocalizzazione per raggiungere il luogo dell'immersione dove si terrà la conferenza stampa: https://goo.gl/maps/TTcmKGfFirn3XSyL7 (in caso di necessità contattare Alessandra Parravicini 333 588 7441).
Saranno presenti l’assessore all'ambiente del Comune di San Giuliano Terme, Filippo Pancrazzi e il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Ateneo pisano Andrea Caiti.
Il monitoraggio ambientale del robot Zeno è legato ad una convenzione appena siglata tra il Comune di San Giuliano Terme e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Addio a Chiara Frugoni, raffinata studiosa del Medioevo
Chiara Frugoni, studiosa del Medioevo vissuto e 'parlante' nelle immagini e nei testi, è morta il 9 aprile 2022 a Pisa, la città in cui era nata nel 1940 e ha abitato per buona parte della sua vita.
Figlia di Arsenio Frugoni, grande e raffinato storico della Chiesa medievale, e docente alla Scuola Normale Superiore fra 1954 e 1962, Chiara si laureò a Roma nel 1965, e subito dopo frequentò il corso di perfezionamento della Scuola Normale, passando poi a lavorare nella Biblioteca Universitaria di Pisa. Nel 1974-75, con l'attivazione (una delle primissime in Italia) del corso di laurea in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro Ateneo, fu chiamata ad insegnarvi una materia anch'essa 'nuova' come "Esegesi delle fonti della storia medievale". Il suo primo corso - al quale ebbi l'onore di partecipare come studente - fu dedicato al tema dell' "Incontro fra i tre vivi e i tre morti"; nelle sue lezioni, tenute con tono suadente e colloquiale, Chiara mise a confronto e fece interagire testi letterari e immagini, con quel suo metodo caratteristico che avrebbe in seguito sempre più affinato, ampliando gli interessi letterari in una più ampia prospettiva storica che, partendo sempre (o quasi) dalle immagini, ne studiava il contesto di produzione e la funzione di ammaestramento e persuasione. Esemplari, in tal senso, i suoi studi degli anni '80 sugli affreschi del Camposanto pisano, allora da poco attribuiti a Bonamico Buffalmacco.
Nel frattempo, vinto nel 1980 il concorso nazionale per professore ordinario, era stata chiamata a ricoprire la terza cattedra pisana di Storia medievale, affiancandosi così a Cinzio Violante e Emilio Cristiani. Vi sarebbe rimasta fino al 1988, quando passò all'allora giovane "Seconda Università" di Roma (oggi Roma Tor Vergata); finché, nel 2000, decise di lasciare l'insegnamento accademico per dedicarsi completamente all'attività scientifica e alla alta divulgazione del Medioevo. Celebri e apprezzati i suoi molti studi sulla figura di Francesco d'Assisi ("uomo" prima che santo), nei quali riuscì a far entrare nella discussione, allora vivissima fra gli storici, sulla personalità e gli ideali dell'Assisiate, le prime raffigurazioni di lui come santo: come le biografie ufficiali, da Tommaso da Celano a san Bonaventura, anche tali rappresentazioni subirono una progressiva evoluzione, nel solco della profonda trasformazione vissuta (e in parte subita) dall'Ordine dei Frati Minori nel corso del Duecento e del primo Trecento.
Particolarmente innovativo e molto discusso fu il libro dedicato nel 1993 a "Francesco e l'invenzione delle stimmate". Con Francesco, accanto a lui ma anche nella sua specificità di "donna religiosa", la studiosa si occupò intensamente della sua omonima Chiara d'Assisi, portatrice coraggiosa e indomita della rivendicazione della povertà e della 'precarietà' come valori irrinunciabili della proposta religiosa francescana. Il Medioevo delle donne divenne anzi uno dei terreni preferiti della ricerca e della divulgazione di Chiara Frugoni; ma lo furono anche il Medioevo della "vita quotidiana" (con le sue piccole ma decisive invenzioni, quali gli occhiali e i bottoni) e il Medioevo delle città, fra chiese, palazzi pubblici e luoghi di lavoro. Il volume del 2016 "Storia di un giorno in una città medievale", firmato insieme con il padre (scomparso prematuramente e tragicamente nel 1970) segnò, simbolicamente, l'incontro fra i percorsi intellettuali seguiti, in epoche diverse, da Arsenio e Chiara Frugoni; con la memoria di quel genitore esigente e lontano Chiara aveva fatto pubblicamente i conti con il sofferto libro "Perfino le stelle devono separarsi", uscito nel 2014, nel centenario della nascita di Arsenio Frugoni.
All'Università di Pisa e ai giovani colleghi e studenti degli anni '70 e '80 Chiara Frugoni è rimasta legata fino all'ultimo. Oggi la ricordiamo con affetto e rimpianto, ringraziandola per aver saputo insegnarci che lo studio delle fonti scritte e lo studio delle immagini possono e devono combinarsi, perché la "Storia" è sempre un po' più in là e un po' più in alto delle sue declinazioni accademiche.
Mauro Ronzani
Professore di Storia medievale all'Università di Pisa