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Prima di intraprendere la procedura di riconoscimento del titolo di Dottorato conseguito all’estero è importante sapere che è possibile chiedere:

  1. il riconoscimento diretto ai fini del conseguimento del titolo italiano (equipollenza), mediante una procedura di valutazione del Dottorato estero per l’ottenimento di un corrispondente titolo finale italiano di terzo ciclo, con valore legale su tutto il territorio nazionale;

  2. il riconoscimento solo “ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici destinati al reclutamento di personale” (equivalenza), ai sensi dell’art. 38, comma 3, D.Lgs. n. 165/2001). L’equivalenza di un titolo di studio estero permette di partecipare a un concorso senza che venga rilasciato un titolo italiano e senza seguire la procedura per ottenere il riconoscimento accademico. La procedura di equivalenza è di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio P.P.A. – Servizio Reclutamento (www.mur.gov.it/it/aree-tematiche/universita/equipollenze-equivalenza-ed-equiparazioni-tra-titoli-di-studio/titoli-1).

Per il riconoscimento diretto (equipollenza) del Dottorato estero come titolo italiano di Dottorato di ricerca rilasciato dall’Università di Pisa, il titolo estero deve sempre rispettare tutte le seguenti caratteristiche:

  1. essere titolo ufficiale di terzo ciclo di Dottorato del sistema estero di riferimento, rilasciato da una Istituzione ufficiale del sistema estero, ovvero riferirsi a qualifiche rispettivamente poste al 3° ciclo del Processo di Bologna (QF-EHEA), al livello 8 EQF, o al livello del quadro ISCED 2011 o livello ISCED 6A pre 2011;

  2. conferire nel sistema estero di riferimento i medesimi diritti accademici del titolo italiano di dottorato di ricerca;

  3. presentare i medesimi elementi di natura e disciplinari del titolo italiano corrispondente in termini di durata (durata minima triennale), natura di ricerca e modalità di ottenimento;

  4. deve esistere un titolo di Dottorato di ricerca nel medesimo settore con cui si possa comparare il titolo estero, sia per tipologia che per ambito disciplinare. È pertanto possibile valutare un Dottorato estero esclusivamente se l’Istituzione italiana ha la facoltà di rilascio di tali titolazioni e se tale percorso estero sia riferito ad un settore scientifico-disciplinare afferente ad un Dottorato offerto dall’Istituzione italiana responsabile della procedura di riconoscimento.

Si fa presente che, al fine del riconoscimento del Dottorato estero, deve essere verificato il precedente titolo estero o italiano col quale è stato consentito l’accesso al Dottorato stesso. Tale titolo deve essere comparabile ad una qualifica di Laurea Magistrale in Italia, ovvero, essere un titolo ufficiale di secondo ciclo di natura accademica anche ottenuto all’estero.

Possono presentare domanda di riconoscimento del titolo estero di Dottorato di ricerca i cittadini italiani, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia, titolari del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria.

La domanda di riconoscimento può essere presentata dal 16 settembre 2024 al 13 giugno 2025.

Prima di rivolgersi all’Università per presentare domanda ufficiale di riconoscimento diretto, secondo le modalità di seguito indicate, gli interessati devono individuare il Dottorato dell’Università di Pisa con cui può essere comparato il titolo estero, per tipologia e per ambito disciplinare, consultando le pagine web

dottorato.unipi.it/index.php/it/ e dottorato.unipi.it/index.php/en/ 

dove sono descritti i corsi di dottorato attivi per l’a.a. in corso, con l’indicazione del Coordinatore di riferimento. Gli interessati devono quindi contattare direttamente, tramite e-mail, il Coordinatore di riferimento per chiedere una prevalutazione didattica informale.

In caso di esito positivo della prevalutazione, che dovrà essere allegata alla domanda ufficiale, (una semplice e-mail sarà sufficiente), il candidato/a dovrà rivolgersi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  inviando la documentazione per la verifica amministrativa e solo successivamente anche all'esito positivo amministrativo, il candidato/a potrà pagare la tassa e seguire la procedura per l'invio ufficiale.

potrà essere presentata domanda al Magnifico Rettore per il riconoscimento diretto del Dottorato estero, allegando la seguente documentazione:

  1. Solo per i Titoli di dottorato estero conseguiti nei Paesi Extra-UE (non rientranti nei 55 Paesi della convenzione di Lisbona: www.enic-naric.net) in alternativa alla dichiarazione di valore è possibile richiedere: Originale o copia autenticata del titolo di Dottorato estero, conseguito presso una Istituzione della formazione superiore ufficiale estera, con attestato di comparabilità e attestato di verifica rilasciati dal centro ENIC-NARIC italiano-CIMEA (www.cimea.it/pagina-attestati-di-comparabilita-e-verifica-dei-titoli). Per i titoli di dottorato conseguiti nei 55 Paesi della convenzione di Lisbona (www.enic-naric.net) si richiede  (1.a) Originale o copia autenticata del titolo di dottorato estero corrispondente al terzo ciclo secondo il quadro dei titoli del Processo di Bologna e di livello 8 secondo il Quadro Europeo delle Qualificazioni (European Qualifications Framework - EQF) conseguito presso una istituzione della formazione superiore ufficiale estera, munito di legalizzazione (come l'Apostille dell'Aja ove prevista) e della Dichiarazione di valore in loco rilasciata, non prima del 2020 dalla competente rappresentanza diplomatica-consolare italiana nel Paese di rilascio del titolo, contenente le seguenti informazioni minime: anni di scolarità pregressa, durata del percorso di dottorato, corrispondenza del livello di formazione secondo il Quadro Europeo EQF. 
  2. Attestazione/certificazione in originale rilasciata dalla competente Istituzione estera con timbro e firma in originale, attestante gli elementi, la modalità, la durata e le attività del dottorato, svolte al fine del conseguimento del titolo di studio finale.
     (2.a) In alternativa, il Diploma Supplement in originale, in lingua inglese su carta intesta dell'Istituzione estera, con firma e timbro in originale, nel caso in cui il sistema estero preveda il rilascio di tale documento;
  3. Tesi di dottorato in formato digitale con indicazione dell’indirizzo web del repository dell’Istituzione o della biblioteca nella quale la tesi è conservata e consultabile. In alternativa l’abstract della tesi in originale, su carta intestata dell'Istituzione che ha rilasciato il titolo o avvalorato con timbro e firma in originale dell'Istituzione stessa;
  4. Copia del titolo italiano di secondo ciclo col quale si ha avuto accesso al corso di dottorato estero, oppure, copia autenticata del titolo estero di secondo ciclo con legalizzazione o timbro "apostille", munita di dichiarazione di valore a cura della Rappresentanza Diplomatica Consolare Italiana competente per territorio, in alternativa alla dichiarazione di valore come sopra è possibile richiedere l'attestato di comparabilità e l’attestato di verifica rilasciati dal centro ENIC-NARIC italiano-CIMEA (www.cimea.it/pagina-attestati-di-comparabilita-e-verifica-dei-titoli);
  5. Traduzione ufficiale in italiano dei documenti richiesti, qualora non siano redatti in lingua inglese;
  6. Copia di un documento di identità in corso di validità;
  7. Per i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti: copia del permesso o della carta di soggiorno dal quale si evinca chiaramente il motivo del rilascio dello stesso;
  8. Ricevuta del versamento dell’importo di € 500,00 che deve essere effettuato:
    - tramite bollettino postale sul c/c n. 150565, intestato a: UNIVERSITA' DI PISA - ACCREDITI VARI - SERVIZIO TESORERIA - Lungarno Pacinotti, 43, 56100 Pisa - Causale obbligatoria: RIC DOT 
    oppure
    - con bonifico sull’IBAN  IT47Y0306914010100000046027 BIC/SWIFT BCITITMM Istituto cassiere: INTESA SANPAOLO - conto intestato a: Università di Pisa, Lungarno Pacinotti, 43-56126 Pisa – Causale obbligatoria: dati anagrafici e codice RIC DOT.

N.B. Il pagamento della tassa di riconoscimento deve essere effettuato SOLO dopo aver acquisito l’esito positivo della prevalutazione didattica e, quindi, prima dell'invio di tutta la documentazione necessaria per l'avvio della procedura.

Si fa presente che, indipendentemente dall’esito del riconoscimento, la tassa versata non potrà essere rimborsata.

La domanda di riconoscimento con la documentazione completa può essere:

- spedita per posta con la dicitura “Richiesta riconoscimento diretto Dottorato estero” Direzione Didattica, Studenti e Internazionalizzazione-Unità Mobilità Internazionale, Palazzina Modica- Piazza Torricelli, 4 - 56126 Pisa;

oppure

- consegnata a mano alla Sezione Protocollo di Ateneo in Lungarno Pacinotti44-Uffici amministrativi-piano terra-atrio giardino interno, solo su appuntamento, prenotandosi ai seguenti numeri telefonici: 050 2212 161/ 526/ 035. Il Protocollo è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

La documentazione cartacea dovrà essere in originale o copia autenticata come indicato sopra nell'informativa, non si accettano fotocopie semplici di documenti esteri.

La documentazione deve essere inviata anche in formato PDF all’indirizzo PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sempre con la dicitura “Richiesta riconoscimento diretto Dottorato estero”.

L’Unità Mobilità Internazionale valuterà la completezza e correttezza formale della documentazione presentata per il successivo invio al Coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca corrispondente al titolo estero per il quale viene chiesto il riconoscimento ufficiale. Su richiesta del Coordinatore, il Collegio dei docenti del Corso di Dottorato provvederà alla valutazione sostanziale del titolo estero.

Si informa che, ai fini della valutazione formale e sostanziale, l’Unità Mobilità Internazionale e il Collegio dei docenti potrebbero chiedere ai candidati chiarimenti e/o integrazioni della documentazione.

N.B. Si fa presente che la procedura di riconoscimento non può essere avviata se la documentazione sopra indicata non sarà completa come richiesto.

La valutazione sostanziale di un Dottorato estero ai fini dell’ottenimento del titolo italiano di Dottorato di Ricerca può produrre i seguenti risultati:

  • il riconoscimento diretto del titolo estero che avviene mediante il rilascio di un Decreto Rettorale attestante l’equipollenza al corrispondente titolo italiano di Dottorato di Ricerca;

  • il diniego al riconoscimento del titolo estero di Dottorato nel caso di “differenza sostanziale” rispetto al corrispondente titolo italiano.

Per informazioni  di carattere amministrativo, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per informazioni specifiche sulla correttezza e completezza della documentazione da allegare all'istanza, si raccomanda di inviare in visione a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  tutta la documentazione in un'unica e-mail in formato PDF. Invii parziali non saranno acquisiti ne valutati.

 

 

Mercoledì, 26 Ottobre 2022 09:31

Sustainable development and climate change

Si è svolta il 19 e 20 ottobre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali, l’International conference su “Sustainable development and climate change: 30 years after the HC degree in agricultural sciences to Lester Russell Brown”. Il 14 febbraio 1991 l’Università di Pisa conferì la Laurea Honoris Causa in Scienze Agrarie al Dottor Lester Russell Brown, agronomo americano, per la sua rivoluzionaria (potremmo dire ‘visionaria’) attività di ricerca sui problemi derivanti dall’interazione tra i processi ambientali e quelli socio-economici. A 30 anni di distanza (+ 1 a causa della pandemia), prestigiosi studiosi non solo europei ma anche di oltre oceano si sono di nuovo radunati a Pisa per fare il punto sui risultati scientifici ottenuti in ambito internazionale sullo sviluppo sostenibile. L’evento è stato fruibile anche da remoto sul canale youtube dell’ateneo. L’iniziativa ha usufruito del contributo finanziario del MIPAAF.

 

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Il convegno al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali

Il primo giorno (19 ottobre 2022) ha visto un ciclo di relazioni sui vari aspetti della sostenibilità tenute da prestigiosi relatori internazionali e moderato dal prof. Piergiorgio Odifreddi. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Direttore del Dipartimento, prof. Marcello Mele, che ha anche presentato il nuovo corso di laurea magistrale in “Sistemi agricoli sostenibili”, sono intervenuti Amedeo Alpi, vicepresidente dell’Accademia dei Georgofili (e amico personale di Lester Brown), Jessica Duncan del Rural Sociology Group, Wageningen University (Paesi Bassi), Anne Mottet responsabile dello sviluppo zootecnico presso la FAO, John Couture, ecofisiologo della Purdue University in Indiana, Giuseppe Pulina, docente di Zootecnica dell’Università di Sassari e Michele Morgante, ordinario di Genetica all’Università di Udine. Giacomo Lorenzini dell’Università di Pisa, all’epoca giovane ricercatore, ha ricordato e commentato alcuni momenti salienti delle celebrazioni del 1991.

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Il moderatore del convegno, Piergiorgio Odifreddi

Il secondo giorno (20 ottobre 2022) i giovani ricercatori del Dipartimento hanno presentato i risultati delle loro ricerche su diversi aspetti della sostenibilità. I contributi saranno inseriti in uno special issue di una rivista specializzata. Per l’occasione è stata allestita una mostra di una collezione temporanea unica, costituita da 42 opere di Lester Brown presenti su tutto il territorio nazionale individuate, rintracciate e radunate presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali.

La collezione delle 42 opere di Lester Brown

Per citare una celebre frase di Lester Brown, “Non abbiamo più tempo per essere pessimisti”; è il momento di agire adesso per consentire a chi ci seguirà di vivere in un mondo accettabile e sicuro. Il convegno è stata quindi una preziosa occasione per comprendere come è opportuno indirizzare ricerca scientifica e comportamenti quotidiani verso la sostenibilità.

Silvia Pampana
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa

È stata presentata al pubblico la cattedra Unesco dell’Università di Pisa in “Sustainable Energy Communities” (https://unescochair.unipi.it/), prima a Pisa e tra le poche in Toscana, che contribuirà alla missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell'uso e della produzione di energia pulita. Caratterizzata per il profilo internazionale e per la multidisciplinarietà, vede la collaborazione dei dipartimenti dell’area di Ingegneria, di Informatica, di Giurisprudenza, di Chimica e Chimica industriale, di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, di Scienze politiche e di Economia e Management. Partner dell’iniziativa sono Eni e Électricité de France (EDF), CNR e CNR francese,  oltre a più di trenta università di tutto il mondo e alle diverse istituzioni pisane e toscane.

La cattedra è stata presentata mercoledì 26 ottobre, nel Palazzo della Sapienza, dal rettore e rettore eletto, Paolo Maria Mancarella e Riccardo Zucchi, e dal professor Marco Raugi, titolare della cattedra Unesco, che hanno sottolineato l’impegno prioritario dell’Ateneo pisano sulle questioni energetiche che riguardano lo sviluppo sostenibile della società. Il dibattito, moderato dalla giornalista Carmen Lasorella, è stato arricchito dai contributi del presidente del World Energy Council Italia, Marco Margheri, Presidente di Eni, Lucia Calvosa, della direttrice di Électricité de France, Sandrine Charousset, della vicedirettrice generale dell’Unesco Parigi, Stefania Giannini, e del ministro dell'Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi. Sono intervenuti inoltre il vicepresidente della Commissione Nazionale per l’Unesco, Salvatore Settis, e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

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Un momento della presentazione della Cattedra Unesco.

"La Cattedra Unesco sulle ‘Comunità energetiche sostenibili’ è il coronamento di un disegno che l'Università di Pisa ha iniziato a tracciare molti anni fa e attraverso il quale il nostro Ateneo vuole contribuire a ricomporre le fratture sociali e ambientali determinate da un modello di sviluppo ormai insostenibile - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Un impegno che nasce dalla consapevolezza che il legame tra istruzione e cambiamento sociale è strettissimo e che la formazione universitaria svolge un ruolo fondamentale, attraverso le sue attività di ricerca, formazione e terza missione, nel favorire una sempre più profonda diffusione, in Italia, di una solida cultura della sostenibilità".

“L’integrazione con gli altri – le Comunità, le istituzioni, il mondo Universitario, le persone –  è una leva fondamentale per rendere un’azienda un importante promotore degli obiettivi di sviluppo e sostenibilità, nonché portatore di un’effettiva crescita economica a beneficio del contesto sociale in cui essa opera”, ha dichiarato la Presidente di Eni Lucia Calvosa. “In Eni crediamo fortemente in questa integrazione e ci adoperiamo costantemente per attuarla”.

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 Il professor Marco Raugi, titolare della Cattedra, e la Presidente di Eni, Lucia Calvosa.

Il progetto elaborato dall’Ateneo pisano si propone di sviluppare uno strumento che è diventato particolarmente attuale anche in termini di autosufficienza e sicurezza energetica, oltre che di contribuire al programma dell'Unesco mirato a risolvere le esigenze prioritarie dell’Africa, attraverso il coinvolgimento di partner africani nella progettazione di strutture energetiche sostenibili specificamente basate sulle caratteristiche dei loro paesi. L’obiettivo finale è quello di definire principi e strumenti tecnici di progettazione per la simulazione e la definizione di comunità energetiche completamente autonome attraverso metodi innovativi per l'integrazione di sistemi elettrici e termici, alimentati solo da fonti rinnovabili prodotte localmente. In questo senso è necessario prefigurare un caso di studio del tutto innovativo, ribaltando l'attuale paradigma in cui le risorse energetiche si adattano alle richieste e ai bisogni degli utenti ed esaminando invece una nuova prospettiva in cui sono i fabbisogni energetici degli utenti ad adeguarsi alle risorse energetiche disponibili, sia in termini di consumi complessivi che di distribuzione oraria.

Martedì, 25 Ottobre 2022 11:49

Selezione per un tecnologo di secondo livello

leggi i dettagli: https://bandi.unipi.it/public/Bandi/Detail/c0871893-4f21-49c0-9430-f2a99edf7a61
Martedì, 25 Ottobre 2022 09:23

DJ Fresh in concerto

Sabato 29 ottobre alle ore 18.30 avrà luogo in Piazza Dante il concerto vocale e strumentale a cura di DJ Fresh.

L'ingresso è gratuito. Si tratta di un'attività autogestita organizzata dall'associazione BEAT e svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina

 

Martedì, 25 Ottobre 2022 09:21

L'inquinamento da microplastiche in Toscana

Il 27 ottobre alle 9, nella Sala Giovanni Gronchi del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli (Viale delle Cascine), si svolge un convegno sull'inquinamento da microplastiche in Toscana. L’evento arriva a conclusione del progetto "Micro e nano plastiche: metodologie di quantificazione, valutazione dell'impatto in ecosistemi marini e lacustri, strategie di remediation ambientale" finanziato dalla Fondazione CaRiLucca e coordinato dal CISUP (Center for Instrument Sharing) dell’Università di Pisa. Alla giornata partecipano esperti, ricercatori, chimici, biologi e geologi dell’Università di Pisa e di altri atenei, del Cnr e dell’Arpat. L’evento si svolge in collaborazione con l'Ente Parco di San Rossore e la sponsorizzazione di SRA Instruments e di Selene.

 

Per info:

https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6657-la-ricerca-sull-inquinamento-da-microplastiche-in-toscana

È un progetto dell’Università di Pisa il primo classificato della Start Cup Toscana 2022, la competizione regionale delle migliori iniziative imprenditoriali a elevato contenuto tecnologico provenienti dal mondo della ricerca. Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio è Bio3DPrinting, spin off dell’Ateneo pisano che sviluppa prodotti e servizi nell’ambito della biofabbricazione multiscala e multimateriale di costrutti cellulari 3D aventi l’eterogeneità e la complessa topologia dei tessuti umani. In collaborazione con l’azienda SolidWord, è stato già sviluppato il dispositivo Electrospider, una bio-stampante 3D che consente di ricreare tessuti compatibili con l'essere umano.


La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 24 ottobre presso il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e si è aperta con i saluti di Francesco Frati, rettore dell’Ateneo senese, e di Alessandra Nardini, assessora all'Istruzione, università e ricerca della Regione Toscana. Bio3DPrinting si è aggiudicata il premio di 5.000 euro e l’accesso alla competizione nazionale PNI "Premio Nazionale per l'Innovazione”, che si terrà a L’Aquila a inizio dicembre.

A presentare il progetto Bio3DPrinting era presente Aurora De Acutis, capogruppo del team composto da Carmelo De Maria, Giovanni Vozzi, Giovan Battista Semplici, Agnieszka Ewa Socha, Roberto Rizzo.

Oltre a Bio3DPrinting, tra i 10 finalisti della Start Cup Toscana, c’erano anche Continualist, spin off dell’Università di Pisa in via di accreditamento, e proBOX, progetto della Scuola Normale Superiore che si è aggiudicato il riconoscimento consegnato dallo Studio Rubino alla proposta più meritevole dal punto di vista dello sviluppo brevettuale. Questi tre progetti di impresa sono nati dal percorso del Contamination Lab.

Al secondo posto della Start Cup Toscana si è piazzata NABIS: NAnostructured on-demand 3D-printed BIostructureS (Istituto Italiano di Tecnologia), che ha come focus i dispositivi avanzati di coltura cellulare 3D che consentono agli operatori del campo delle biotecnologie di ottenere facilmente organoidi complessi, che imitano fedelmente i tessuti per test farmacologici e di bioingegneria; al terzo posto per MyEchosrl (Scuola Superiore Sant’Anna), che progetta soluzioni tecniche che semplificano e standardizzano le procedure di acquisizione di dati ecografici, al fine di rendere le ecografie meno operatore-dipendente e facilmente accessibili anche da personale non esperto e a distanza.

È stato inoltre segnalato dalla giuria con una menzione d’onore Neuro-RoboticTouch Lab (Scuola Superiore Sant’Anna), apparato multisensoriale automatizzato per l’analisi macroscopica di campione di tessuto biologico per le esigenze dei medici patologi e la formazione di assistenti e specializzandi.

L’edizione 2022 ha visto anche l’attribuzione della menzione “Green and Blue climate change” al progetto con il maggior potenziale di cambiamento climatico sponsorizzato dal gruppo GEDI. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato AgriZapp (Università di Firenze), piattaforma integrata per gli allevatori, accessibile via web da un qualsiasi dispositivo connesso, che con semplici operazioni fornisce informazioni semplici, chiare ed efficaci per gestire al meglio l’azienda, sfruttandone le risorse senza esaurirle, diminuendo i tempi e i costi, e tutelando l’ambiente.

Gli altri progetti in finale erano BYF-Build Your Future (Università di Siena), Innextart (Scuola Normale Superiore), Liquinvex (Università di Firenze).

Durante la mattinata si è tenuta la tavola rotonda “Il ruolo degli ecosistemi regionali di innovazione Life Science a supporto dell'innovazione e dell'imprenditorialità”, con Simone Bezzini, Assessore alla Salute della Regione Toscana, Davide Ederle, Vicepresidente Cluster ALISEI, Fabrizio Landi, Presidente Toscana Life Sciences e Marco Pierini, Prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università di Firenze.

La Start Cup Toscana è sponsorizzata e patrocinata da Regione Toscana, nell'ambito di GiovaniSì, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani; ed è realizzata in collaborazione con PNI - Premio Nazionale per l’Innovazione. Start Cup Toscana è organizzata, a rotazione, da una delle Università o Scuole Superiori toscane: Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi Lucca e Scuola Normale Superiore. Per l’anno 2022 l’organizzazione è stata curata dall’Università di Siena. 

Sarà firmato e presentato giovedì 27 ottobre, alle ore 11 nella Sala dei Mappamondi del rettorato, l’accordo quadro di collaborazione tra Università di Pisa e Agile Academy che mira a sviluppare percorsi di alta formazione e attività di ricerca sui temi della cybersecurity, della robotica, dell’Internet of Things e della Data Analysis.

Alla conferenza interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, il presidente di Agile Academy, Roberto Renai, l’amministratore delegato di Agile Academy, Piero Ferrari, e il professor Gian-Luigi Ferrari, ordinario di Informatica al dipartimento di Informatica.

Ad alcune settimane di distanza dalla prima volta, molto frequentata e apprezzata, torna la possibilità di guardare in Piazza dei Miracoli le immagini dell’universo come non si era mai visto finora, in una nuova nottata memorabile organizzata dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e con l’Opera della Primaziale Pisana. Giovedì 27 ottobre saranno presentati al pubblico i risultati del JW Space Telescope, il telescopio spaziale più avanzato e tecnicamente complesso mai realizzato, le cui foto hanno fatto negli scorsi giorni il giro del mondo. Sulle pareti del Camposanto Monumentale passate e presenti “cosmografie” faranno da ponte tra i secoli, su uno schermo più grande e suggestivo dell’iniziativa passata. Le immagini, che rivelano l’universo invisibile infrarosso come mai visto dal genere umano, sono un ponte tra passato e futuro nell’incantevole meraviglia di Piazza dei Miracoli.

L'afflusso in Piazza inizierà alle ore 21 e un quarto d’ora dopo ci saranno le brevi introduzioni e indirizzi di saluto, a cui seguirà la visione delle immagini con il commento dell’astrofisico Steve Shore. L'ingresso all’iniziativa è gratuito e non è richiesta alcuna prenotazione. Le presentazioni saranno in italiano e inglese.

L'evento di divulgazione scientifica è offerto dalla Conferenza internazionale “Quantum Gases, Fundamental Interactions, and Cosmology – QFC 2022” (https://agenda.infn.it/e/QFC2022), giunta alla sua terza edizione, organizzata a Pisa tra il 25 e il 28 ottobre dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e dall'INFN, in collaborazione con la Scuola Normale e il LENS di Firenze. Ha il patrocinio e sponsorizzazione della Fondazione Comel, la preziosa collaborazione di Palazzo Blu e il contributo di Frontiers Detectors for Frontiers Physics e di Bufalini Sas. QFC riunirà massimi esperti ed esperte di fisica e tecnologie quantistiche, interazioni fondamentali, e cosmologia, che in modo interdisciplinare discuteranno di domande fondamentali sulle origini e il funzionamento dell'Universo alla frontiera dei tre campi di ricerca, dalle scale di lunghezza ed energia dei quark a quelle del cosmo. Il Comitato scientifico di QFC, presieduto dalla professoressa Marilù Chiofalo, è composto da Laura Elisa Marcucci, Dario Grasso, Giancarlo Cella, Scilla Degl'Innocenti, Ignazio Bombaci, Jorge Yago Malo, oltre al Comitato scientifico internazionale che include, tra gli altri, Andrea Ferrara, Steve Shore, Guglielmo Tino, Gordon Baym, Gianfranco Bertone, Dmitri Kharzeev, e il premio Nobel Eric Cornell.

“La Conferenza – ha dichiarato la professoressa Chiofalo - vuole anche essere un’occasione per fare cultura e tracciare una visione, nella consapevolezza del fatto che senza cultura non possano esserci né tecnica né tecnologie davvero funzionali alla crescita dell’umanità. Pisa è città di scienza e di arte, non a caso visto che queste condividono la complessità di dare forma tangibile al pensiero creativo attraverso un linguaggio non sempre alla portata di tutti/e”.

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