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Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:47

Stefano Berrettini

Nato a Lucca nel 1956, il professore Stefano Berrettini si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa nel 1982, dove ha svolto tutta la sua carriera accademica e assistenziale. Nel 1986 si è specializzato con lode in Otorinolaringoiatria e nel 1988 ha conseguito la specializzazione con lode anche in Audiologia.

Nel periodo 1986-2000 è stato tecnico laureato convenzionato come dirigente medico presso la clinica di Otorinolaringoiatria dell’Università di Pisa. Dal 2000 al 2012 è stato professore associato di Otorinolaringoiatria e dal 2012 ricopre
il ruolo di professore ordinario di Otorinolaringoiatria presso il Dipartimento di Patologia chirurgica medica molecolare e dell’Area critica dell’Università di Pisa.

Nel periodo 2019-20 ha ricoperto la carica di membro del Senato accademico. È stato presidente dei corsi di laurea in Tecniche audioprotesiche, Tecniche audiometriche e Logopedia.

È direttore della Scuola di specializzazione in Otorinolaringoiatria e coordinatore delle scuole di specializzazione in Otorinolaringoiatria italiane. Ha contribuito in maniera determinante all’istituzione nel 2017 a Pisa della Scuola di specializzazione in Audiologia e Foniatria.

Ha svolto stage in diversi istituti universitari esteri. L’attività di ricerca ha interessato molti settori della Otorinolaringoiatria, ma principalmente l’au- dio-otologia con ricerche di base, cliniche e in particolare su nuove tecniche chirurgiche, materiali e tecnologie innovative, come gli impianti cocleari e le protesi impiantabili.

Nel 2010 ha istituito il laboratorio OtoLab, dove ha sviluppato ricerche d’avanguardia basate sull’ingegneria tissutale applicata all’orecchio medio e interno, con lo sviluppo di biomateriali innovativi da impiegare in ottica traslazionale. Nel laboratorio ha creato un centro di dissezione del temporale per ricerca e didattica.
Ha partecipato a molti programmi di ricerca nazionali e internazionali ed è stato principal investigator o coordinatore di unità in 13 progetti di ricerca finanziati. Ha prodotto 568 pubblicazioni scientifiche, di cui oltre 230 articoli compa- iono su riviste internazionali e ha un H-index di 34. È autore di tre brevetti italiani su protesi e materiali per l’orecchio medio.

È stato presidente della Società italiana di Otorinolaringoiatria pediatrica e della Società italiana di Audiologia e Foniatria ed è presidente dell’Accademia italiana di Otologia.
Nella carriera si è dedicato con notevole impegno all’attività clinico-chirurgica, svolgendo più di 15.000 interventi in tutti i distretti della specialità, molti dei quali di elevata complessità e contribuendo a portare i volumi chirurgici della clinica di Otorinolaringoiatria di Pisa ai vertici nazionali.
È direttore della Unità operativa di Otorinolaringoiatria Audiologia e Foniatria e del Dipartimento assistenziale di Specialità mediche e chirurgiche di AOUP. È stato affiliate professor presso l’ENT Department del Karolinska Institute di Stoccolma ed è consulente dell’Istituto Gaslini di Genova per l’otochirurgia.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Stefano Berrettini.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:45

Alberto Casadei

Nato a Forlì nel 1963, il professore Alberto Casadei si è formato a Pisa presso la Facoltà di Lettere e la Scuola Normale Superiore, della quale è stato allievo dal corso ordinario fino a quello di perfezionamento, addottorandosi nel 1989 con una tesi di argomento ariostesco sotto la guida di Luigi Blasucci.

La sua carriera accademica si è svolta interamente presso l’Ateneo di Pisa, dove è attualmente professore ordinario di Letteratura Italiana; ma i suoi vivaci interessi di ricerca, l’impegno didattico e l’attività di saggista, teorico della letteratura, poeta e narratore lo hanno reso noto in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Canada, dove ha tenuto e tiene numerose conferenze e cicli di lezioni.

Tra gli incarichi istituzionali pisani si ricordano il coordinamento della Scuola di Dottorato in Studi Italianistici, la presidenza del Consorzio interuniversitario ICoN (Italian Culture on Net), e dal 2024 la direzione del Laboratorio Ipermediale Dantesco, da lui stesso creato.

Le sue ricerche nel settore dell’Italianistica sono state rivolte fin dagli anni d’esordio alla letteratura del Cinquecento e del Novecento, tra l’opera di Ariosto, il poema cavalleresco, la lirica di Montale e di Amelia Rosselli. Si è quindi occupato della storia del romanzo del Novecento e dell’opera di Fenoglio in particolare. Soprattutto dal 2009 in avanti si è dedicato agli studi danteschi, nell’ambito dei quali ha avanzato originali proposte interpretative, aprendo nuove prospettive per la disciplina. I frutti di questa pregevole attività di critico e teorico, anche militante, sono stati segnalati o risultati vincitori di svariati premi, tra cui ricordiamo almeno il Premio Mondello Critica, XLIV edizione, per la monografia Biologia della letteratura. Corpo, stile, storia (2018).

Un notevole interesse ha riscosso anche la sua produzione di poeta e narratore, il cui frutto più recente è rappresentato dal romanzo La suprema inchiesta (2020).
Da sempre si occupa dei problemi e delle pratiche della didattica nelle scuole superiori oltre che all’università, collaborando molto attivamente con la sezione didattica dell’Associazione degli Italianisti, anche nell’organizzazione delle Giornate Nazionali della Letteratura e del Dantedì. Ha contribuito alla realizzazione di svariati manuali scolastici (soprattutto per Laterza) e dal 2023 è magna pars del Centro di Eccellenza per il Contrasto all’Impoverimento Linguistico del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, nell’ambito di un continuo e vitale dialogo tra scuola e università.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Alberto Casadei.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:45

Andrea Càiti

Nato a Napoli nel 1963, Andrea Càiti si è laureato con lode in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Genova nel 1988. Nello stesso anno è entrato come ricercatore al SACLANT Undersea Research Centre di La Spezia dove è rimasto fino al 1994. Successivamente ha avuto contratti di docenza e di ricerca presso le Università di Genova, di Trondheim, del Texas ad Austin. È poi entrato nel 1996 come ricercatore all’Università di Pisa e nel 1998 come professore associato all’Università di Siena. Nel 2001 è ritornato a Pisa, dove, dal 2007, è professore ordinario di Automatica.

Nell’ateneo pisano è stato direttore del Centro interuniversitario sui Sistemi integrati per l’Ambiente marino; coordinatore dei Dottorati di ricerca in “Automatica, Robotica e Bioingegneria” e in “Smart Industry”; presidente del consiglio di corso di laurea magistrale in Ingegneria robotica e dell’Automazione; direttore del Centro di Ateneo “Enrico Piaggio”. Nel periodo 2020-2024 è stato direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII). Sotto la sua direzione il DII ha ricevuto la qualifica di “Dipartimento di Eccellenza” per il secondo quinquennio consecutivo. Attualmente è delegato dell’Ateneo ai rapporti con l’Accademia Navale di Livorno.

La sua attività di ricerca si è incentrata principalmente sui problemi inversi nell’ambito della geofisica marina, sull’esplorazione oceanografica con strumentazione acustica e sullo sviluppo di robot subacquei per l’oceanografia e l’archeologia. Ha anche dato contributi più teorici alla stabilità dei sistemi dinamici e all’ottimizzazione non lineare. I suoi metodi ed algoritmi per la stima della velocità delle onde di taglio nei primi strati del fondale marino, così come il suo progetto e realizzazione prototipale di un veicolo autonomo a basso costo per l’oceanografia costiera, hanno portato allo sviluppo di prodotti industriali oggi utilizzati operativamente.

La sua attività sperimentale gli ha consentito di partecipare a più di venti crociere di ricerca, spesso come capo-ricercatore, nel Mediterraneo, nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Baltico e nel Circolo Polare Artico. Ha pubblicato dal 1991 oltre 100 articoli o capitoli di libro e oltre 200 contributi su atti di congresso internazionale. È stato curatore di cinque libri di ricerca editi da Kluwer e Springer ed è autore di voci per la Springer Encyclopedia of Robotics e per quella di Systems and Control.

Ha fatto parte del comitato organizzatore di numerose conferenze e workshop nazionali e internazionali; nel 2015 è stato General Chair di Oceans’15 Genova, la conferenza “flagship” della Oceanic Engineering Society dell’IEEE, nell’occasione tenutasi in Italia per la prima volta in sessant’anni. Dal 1993 è stato responsabile come coordinatore di svariati progetti di ricerca di cui 8 europei, 9 nazionali e 6 regionali. È consulente della UE e del National Research Council norvegese. Nel 2016 ha ricevuto il premio SMAU per l’innovazione digitale. Nel 2017 l’IEEE lo ha nominato Fellow per i suoi contributi scientifici alla inversione geo-acustica ed ai veicoli subacquei autonomi.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Andrea Càiti.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:42

Stefano Taddei

Nato a Pisa nel 1957, il professore Stefano Taddei ha frequentato l’Università di Pisa dove si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1982 con il massimo della votazione e lode e si è specializzato in Farmacologia clinica nel 1986. Dal momento della laurea, il professore Taddei ha lavorato presso il Centro Ipertensione della Clinica medica dell’Università di Pisa, dove ha svolto la sua attività di ricerca e clinica. Dal 1991 al 1992 ha trascorso un periodo di studio presso il “Center for Experimental Therapeutics” del Baylor College of Medicine a Houston in Texas (USA), sotto la direzione del professore Paul M. Vanhoutte.

È stato nominato professore associato nel 2000 e nel 2006 professore ordinario di Medicina interna presso l’Università di Pisa. In AOUP è stato direttore dell’Unità operativa di Medicina interna 2 dal 2007 al 2009 e attualmente è direttore dell’Unità operativa di Medicina interna 1 universitaria (Centro di riferimento regionale per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa). È stato vicepreside con delega alla didattica della Facoltà di Medicina dal 2006 al 2010, presidente della commissione scientifica di Area 06 dell’Università di Pisa dal 2012 al 2016 e vicepresidente Scuola di Medicina dell’Università di Pisa dal 2017 al 2019. Dal 2020 al 2024 è stato direttore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.

È stato componente della Commissione terapeutica della Regione Toscana dal 2010-2020 e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio dal 2021. È membro del Consiglio di Ammini- strazione della Fondazione Stella Maris dal 2022 e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pisa per la Scienza dal 2022.
Il professore Taddei è fellow dell’European Society of Cardiology e membro dell’European Society of Hypertension, International Society of Hypertension, American Society of Hypertension, dell’European Society of Clinical Investigation e del High Blood Pressure Council dell’American Heart Association.

Il professore Taddei fa parte dell’Editorial Board di numerose riviste scien- tifiche internazionali e nazionali, tra cui Hypertension, Journal of Hypertension, Journal of Cardiovascular Pharmacology, Blood Pressure. È Deputy Editor dell’European Heart Journal.

L’attività scientifica del professore Taddei riguarda essenzialmente il controllo neuro-umorale del circolo arterioso periferico nell’ipertensione essenziale e secondaria con particolare attenzione ai meccanismi adrenergici, neuro- trasmettitori non adrenergici, il sistema renina-angiotensina circolante e vascolare e la funzione endoteliale. Altri argomenti di studio sono lo scompenso cardiaco, la farmacologia clinica e l’utilizzo dei farmaci cardiovascolari. La sua attività scientifica è documentata da 418 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali (lavori originali, reviews, editoriali e capitoli di libri) con H index di 83 e 35.450 citazioni.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Stefano Taddei.

Venerdì 14 marzo, alle ore 11, nell’Aula Magna Nuova del Palazzo "La Sapienza" (in via Curtatone e Montanara 15), si terrà la cerimonia ufficiale di conferimento dell’Ordine del Cherubino a 10 docenti dell’Università di Pisa. Quest’anno l’evento sarà aperto da un momento speciale dedicato a un alumnus di quasi 107 anni, Sebastiano Maccioni, originario di Nuoro e laureatosi in Ingegneria civile all’Università di Pisa nel 1947. Su iniziativa dell’Ateneo e dell’ALAP (Associazione Laureati dell’Ateneo Pisano), sarà consegnata all’ingegner Maccioni una targa “per il prezioso contributo offerto all’ingegneria italiana e per il longevo legame con l’Ateneo”. La targa sarà ritirata dai familiari e in Aula Magna sarà trasmesso un videomessaggio di Sebastiano Maccioni.

A seguire il rettore Riccardo Zucchi introdurrà la cerimonia dell’Ordine del Cherubino. I professori e le professoresse ai quali viene conferito il riconoscimento: Rolando Tarchi (Dipartimento di Giurisprudenza), Maria Concetta Morrone (Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia), Riccardo Cambini (Dipartimento di Economia e Management), Umberto Desideri (Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni), Stefano Taddei (Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale), Andrea Càiti (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), Alberto Casadei (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica), Stefano Berrettini (Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica), Maria Vittoria Salvetti (Dipartimento di Ingegneria civile e industriale), Alessandro Tredicucci (Dipartimento di Fisica).

L’Ordine del Cherubino è una onorificenza conferita dal rettore dell’Università di Pisa, in seguito a delibera del Senato accademico, a docenti ordinari dell’Ateneo pisano con almeno dieci anni di anzianità che abbiano contribuito ad accrescerne il prestigio per i loro particolari meriti scientifici o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Università. Il conferimento è accompagnato dalla consegna di un diploma e di una insegna nella quale è rappresentato il Cherubino con sei ali. La cerimonia si chiuderà con un’esibizione del Coro dell’Università di Pisa.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:40

Umberto Desideri

Nato a Firenze nel 1963, il professore Umberto Desideri ha conseguito presso l’Università di Firenze la laurea in Ingegneria meccanica nel 1988 e il dottorato in Ingegneria energetica nel 1993.

È stato ricercatore universitario all’Università di Perugia dal 1992 al 2000, dove è stato associato fino al 2004 e ordinario fino al 2014. Dal 2014 è professore ordinario presso l’Università di Pisa, dove è stato presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria energetica dal 2014 al 2016, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dal 2016 al 2020 e coordinatore del master “Commissioning of Renewable Power Plants” dal 2018. Presso l’Università di Pisa è stato relatore/ correlatore di 110 tesi di laurea magistrale e di 8 tesi di dottorato.

I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle energie rinnovabili, all’accumulo energetico, ai sistemi energetici innovativi e alla produzione ed utilizzo dell’idrogeno.
È membro dei comitati editoriali di varie riviste internazionali ad alto impatto, fra cui, in particolare, Applied Energy, per cui è stato Associate Editor dal 2017 e Senior Editor dal 2022. È Fellow dell’American Society of Mechanical Engineers.
È stato revisore di progetti Europei e di progetti di ricerca finanziati da enti nazionali e internazionali. È autore di oltre 360 pubblicazioni indicizzate su Scopus che hanno ottenuto nel complesso più di 8300 citazioni con h-index pari a 53. Fa parte del 2% dei top cited scientists.

Con riferimento al periodo pisano è coordinatore di due progetti Europei per i programmi Horizon 2020 e Clean Hydrogen (in fase di completamento del Grant Agreement); è stato Supervisor di una borsa Marie Sklodowska Curie Action ed è stato ed è Principal Investigator di 6 progetti europei e interregionali. È infine responsabile di sede per il Partenariato Esteso NEST Spoke 5 Energy Conversion, coordinatore di un progetto PRIN2020 e responsabile di sede di altri progetti nazionali finanziati dalla Regione Toscana e dall’ENEA.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Umberto Desideri.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:35

Riccardo Cambini

Nato a Livorno nel 1968, il professore Riccardo Cambini si è laureato in Scienze dell’Informazione all’Università di Pisa nel 1991 ed ha conseguito il dottorato di ricerca in Matematica applicata ai Problemi economici presso l’Università degli Studi di Trieste nel 1995. È in servizio dal 1993 presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pisa, oggi Dipartimento di Economia e Management, prima come ricercatore universitario e poi dal 1998 come professore associato, dal 2002 come professore straordinario e dal 2005 come professore ordinario, sempre nel settore dei “Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie”.

Appassionato studioso di ottimizzazione matematica, vanta significativi contributi inerenti aspetti teorici e computazionali nell’ambito della concavità/convessità generalizzata scalare/vettoriale, dei problemi di programmazione non-lineare, frazionaria, quadratica, del flusso su reti. I suoi lavori più recenti propongono algoritmi risolutivi per problemi di ottimizzazione bi-livello e low-rank. L’attività di ricerca del professore Riccardo Cambini si inserisce a pieno titolo nel dibattito scientifico, come testimoniano le numerose pubblicazioni su riviste di indiscusso prestigio, la sua presenza nei comitati scientifici di convegni internazionali e la sua attività come docente di summer schools. Dal 1997 è membro del Comitato Scientifico Internazionale del “Working Group on Generalized Convexity” (comunità scientifica con oltre 500 membri di 55 diversi paesi) di cui ricopre il ruolo di chair per il triennio 2022-2025.
Attualmente è membro del comitato scientifico della “Associazione per la Matematica Applicata alle Scienze Economiche e Sociali” (AMASES), associazione per la quale ha ricoperto anche il ruolo di Segretario Generale dal 2017 al 2022. È stato editor di due riviste scientifiche, guest editor di special issues e coordinatore di progetti di ricerca a livello nazionale.

Il suo impegno per la crescita della comunità scientifica è evidenziato anche dalla sua attività didattica e dalla sua partecipazione attiva nell’ambito del dottorato di ricerca in Economia politica e del dottorato in Matematica per le Decisioni economiche, entrambi dell’Università di Pisa. Nel corso della sua carriera, ha svolto presso l’Università di Pisa numerosi incarichi istituzionali con dedizione e spirito di servizio: è stato delegato del Rettore per la rete di Ateneo (2011-2012), presidente del Sistema informatico dipartimentale di Ateneo (2012-2016), presidente del dottorato di ricerca in Matematica per le Decisioni economiche (2007-2011), presidente del corso di laurea in Economia e Commercio (2006-2014). È stato più volte componente della commissione scientifica d’area 13 (Scienze economiche e statistiche) di cui è stato presidente nel 2023-2024.
Attualmente è vicedirettore e delegato per l’Assicurazione della Qualità del Dipartimento di Economia e Management.

È stato membro della commissione ASN per il s.c. 13/D4 (2016-2018) e membro del Comitato Scientifico del Consorzio AlmaLaurea (2017-2019).

Elemento distintivo della sua attività didattica è la capacità di far comprendere e apprezzare agli studenti di Economia e Management la matematica con le sue applicazioni. Ha tenuto vari insegnamenti a livello di lauree, lauree
specialistiche/magistrali, master e dottorati. In particolare, è titolare da quasi trenta anni di uno dei corsi di Matematica generale del primo anno e da circa quindici anni tiene il corso di Metodi computazionali per la Finanza. È stato relatore di circa 150 tesi di laurea specialistica/magistrale e di tre tesi di dottorato.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Riccardo Cambini.

Uno studio basato sulla tesi di Chiara Coviello, laureata in Fisica all’Università di Pisa nel 2023 e adesso al King’s College di Londra per un dottorato di ricerca, è stato recentemente pubblicato dalla rivista AVS Quantum Science. Al centro dello studio – intitolato “Gravitational waves and Black Hole perturbations in acoustic analogues” – ci sono i buchi neri che, con il loro fascino oscuro, sono tra gli oggetti più affascinanti del cosmo e sono incredibilmente difficili da analizzare.

Per comprenderli meglio, il gruppo di ricerca interdisciplinare di cui fa parte Coviello ha esaminato i buchi neri acustici, un equivalente analogico che intrappola le onde sonore e può essere creato in un esperimento da tavolo. Tra gli autori e le autrici dello studio ci sono anche la professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa, i professori Dario Grasso dell'INFN di Pisa, Stefano Liberati della SISSA di Trieste e Massimo Mannarelli dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, con la dottoressa Silvia Trabucco, dottoranda di ricerca al Gran Sasso Institute Science dopo essersi laureata in Fisica a Pisa.

Coviello e gli altri autori e autrici hanno indagato se i buchi neri acustici possano essere utilizzati per comprendere le interazioni tra le onde gravitazionali e i buchi neri astrofisici. In un'analisi teorica, hanno esplorato come generare perturbazioni simili a onde gravitazionali in un condensato di Bose-Einstein di atomi ultrafreddi, uno stato della materia in cui qualche centinaia di migliaia di atomi si comportano collettivamente come se fossero un unica grande molecola. Nei condensati di Bose-Einstein, le eccitazioni di più bassa energia sono perturbazioni della densità, descritte da particella quantistiche chiamate fononi.

Nello studio, i fononi si muovono come particelle senza massa in una geometria che può essere ingegnerizzata in modo da riprodurre caratteristiche di un buco nero per quanti di luce, o fotoni, cioè un buco nero astrofisico. Negli analoghi buchi neri acustici, infatti, sono i fononi a rimanere intrappolati e al tempo stesso costituire la cosiddetta radiazione di Hawking, predetta dal celebre astrofisico Stephen Hawking per i buchi neri astrofisici. Utilizzando quanto noto sulle onde gravitazionali, le autrici e gli autori hanno sviluppato un dizionario tra buchi neri astrofisici e buchi neri acustici, per comprendere meglio gli effetti di perturbazioni simili alle onde gravitazionali sull’orizzonte acustico di un buco nero da laboratorio. L'idea è usare esperimenti di fisica della materia in tavoli ottici di qualche metro quadro come simulatori quantistici altamente accurati e controllabili per studiare proprietà di oggetti di interesse astrofisico e cosmologico.

“Siamo entusiasti che questa fisica possa essere studiata in esperimenti attualmente realizzabili, ad esempio con atomi ultra-freddi, offrendo un nuovo modo per analizzare questi sistemi in un ambiente controllato”, ha dichiarato l’autrice Chiara Coviello.

I risultati potrebbero essere utilizzati per studiare gli effetti di dissipazione e riflessione delle perturbazioni simili alle onde gravitazionali nei buchi neri acustici. Gli autori e le autrici ritengono che ciò contribuirà a far luce sui comportamenti universali e sul ruolo delle fluttuazioni quantistiche nei buchi neri astrofisici.

Il team di ricerca, composto da una collaborazione tra diverse università e centri di ricerca, intende proseguire lo studio analizzando le proprietà di viscosità dell’orizzonte acustico in relazione alla sua entropia, note per avere comportamenti universali, cioè non dipendenti dallo specifico sistema fisico. I risultati potrebbero fornire nuove intuizioni sulla teoria fisica di base e sulle simmetrie dei buchi neri astrofisici.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:32

Maria Concetta Morrone

Nata a Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) nel 1955, la professoressa Maria Concetta Morrone si è laureata con lode in Fisica all’Università di Pisa nel 1977. Nel 1981 è divenuta ricercatrice in Fisica generale presso la Scuola Normale Superiore e poi nel 1995 prima ricercatrice presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa.

È stata professoressa ordinaria di Psicobiologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e dal 2008 è professoressa ordinaria di Fisiologia presso l’Università di Pisa. È stata referente della Laurea Magistrale “Neuroscience” dell’Università di Pisa fino al 2021, membro del Senato Accademico nel 2019, e del Consiglio di amministrazione nel quadriennio 2021-2024.
La professoressa Morrone è un’esperta del sistema visivo dell’uomo e dei mammiferi e del loro sviluppo, che studia utilizzando metodologie che spaziano dall’elettrofisiologia alla psicofisica, alla modellistica computazionale e alle neuroimmagini, partecipando alla progettazione e sviluppo del Centro IMAGO7 di Pisa.

È autrice di oltre 230 pubblicazioni sulle migliori riviste internazionali del campo (19000 citazioni, h-index 73, fonte: Google Scholar), incluse le riviste del gruppo Nature e del gruppo Cell Press. Le è stato assegnato un ERC Advanced Grant (ECSPLAIN 2014-2019) ed è stata Senior Scientist di STANIB e GENPERCEP ERC Advance Grants dal 2009 al 2024. È stata membro ASN del SSD BIO/09 ed è Presidente Eletta della Società Italiana di Neuroscienze. Fin dall’inizio della carriera ha allacciato importati relazioni internazionali: è stata borsista dell’Università di Ulm, dell’Università della Western Australia, professoressa aggiunta delle Università di Boston e di Sydney.
È membro corrispondente dal 2014 e nazionale dal 2024 dell’Accademia Nazionale dei Lincei e membro dell’Academia Europæa dal 2023. Ha svolto attività di valutazione e programmazione di importanti enti di ricerca internazionali, come l’École Normale Supérieure di Parigi e l’Hungarian Research Network. Le sono stati conferiti numerosi premi: del Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali nel 2002; la “Perception Lecture” nel 2004; la Medaglia di Koffka dell’Università di Giessen nel 2011; la “Ken Nakayama Medal for Excellence in Visual Science” nel 2019.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino alla professoressa Maria Concetta Morrone.

Mercoledì, 12 Marzo 2025 12:26

Rolando Tarchi

Nato a Rosignano Solvay nel 1957, il professore Rolando Tarchi si è laureato con lode nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa nel 1982 e nel 1988 ha conseguito il dottorato di ricerca. Ha percorso la sua carriera
accademica nelle Università di Firenze, Cagliari e di Pisa.

Professore straordinario dal 1995, nel 1998 è diventato ordinario, prima di Istituzioni di diritto pubblico poi di Diritto pubblico comparato presso la Facoltà (ora Dipartimento) di Giurisprudenza. L’impegno costante a servizio dell’Ateneo lo ha condotto ai ruoli di direttore del Dipartimento di Diritto pubblico, di membro del Comitato di presidenza della Facoltà di Giurisprudenza, del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa.
È stato presidente del corso di laurea in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle pubbliche amministrazioni dal 2006 al 2013 e vicedirettore del Dipartimento di Istituzioni, impresa e mercato dal 2009 al 2012.

Dal 2023 è presidente della Commissione scientifica di Ateneo per l’Area 12. Fa parte del Comitato scientifico e del Consiglio di direzione delle riviste Diritto pubblico comparato ed europeo, DPCE online e Osservatorio sulle fonti. È membro dell’Associazione italiana dei costituzionalisti (AIC), dell’Associazione italiana di Diritto comparato (AIDC), dell’International Academy of Comparative Law (IACL) e dell’Associazione Diritto pubblico comparato ed europeo (DPCE). Di quest’ultima è membro del Consiglio direttivo dal 2015 e presidente dal 2019.
Dal 15 marzo 2024 è segretario generale della Conferenza della società e delle associazioni di area giuridica.

Ha svolto un’intensa attività didattica ricoprendo vari insegnamenti, anche presso l’Accademia navale di Livorno, il Campus di Lucca, il Centro dei servizi logistici di Livorno, oltre che nel Dipartimento di Giurisprudenza e di Scienze politiche di questo Ateneo. Ha svolto un’intensa attività di ricerca, testimoniata dalle numerose relazioni a convegni, nazionali e internazionali e dalle oltre 150 pubblicazioni, tra le quali quattro monografie. Gli studi di maggior rilievo sono dedicati alla comparazione giuridica, alle fonti del diritto (il volume del 1990 sulle leggi di sanatoria nel diritto intertemporale è ancora l’opera di riferimento per gli studi di settore), ai sistemi federali e regionali, alla giustizia costituzionale, alle forme di Stato e al rule of law.

Di particolare rilievo il contributo scientifico sulle forme di governo, tema indagato fin dalla prima monografia del 1990, con riflessioni di carattere metodologico e riferite alle distinzioni tra i diversi sistemi istituzionali nella prospettiva globale e al valore delle relative tassonomie.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Rolando Tarchi.

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