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Svelato il segreto della navigazione oceanica delle berte: è tutta una questione di naso
Non ci sono montagne o altri punti di riferimento nell'Oceano Atlantico e senza una mappa o GPS sarebbe molto difficile per chiunque ritrovare la strada di casa. Ma non per una berta maggiore. Questi uccelli passano la maggior parte della loro vita volando attraverso gli oceani, ma ogni anno tornano alla stessa piccola isola per riprodursi. Per noi sarebbe come trovare un ago in un pagliaio, ma loro non hanno problemi. Come fanno?
"Sino ad ora le possibili spiegazioni dell'eccezionale senso dell'orientamento delle berte erano due – spiegano Paolo Luschi e Anna Gagliardo ricercatori dell'Università di Pisa – l'olfatto o la percezione del campo geomagnetico naturale. La nostra ricerca dimostra per la prima volta che si tratta di una questione di naso, cioè che le berte si muovono seguendo delle mappe olfattive, anche se cosa esattamente odorino per tornare a casa resta comunque un mistero".
Lo studio, condotto da team internazionale composto da ricercatori delle Università di Pisa e delle Azzorre, del Max Planck Institute per l'ornitologia tedesco e del Centre national de la recherche scientifique francese (CNRS), si è svolto nell'arco di due anni, nel giugno del 2010 e del 2011, nell'arcipelago portoghese delle Azzorre, in una colonia riproduttiva di berte maggiori. I risultati sono state recentemente pubblicati su "The Journal of Experimental Biology" e ripresi poi nella pagina "Research Highlights" della rivista Nature.
La ricerca è stato condotta su 24 berte che sono state equipaggiate di registratori Gps o trasmittenti satellitari e suddivise in tre gruppi: ad otto è stato applicato un magnete cilindrico in modo alterare la loro percezione del campo geomagnetico naturale, ad altre otto è stato temporaneamente inibito il senso dell'olfatto con una soluzione di solfato di zinco mentre le ultime otto, il cosiddetto "gruppo di controllo", non hanno subito alcun trattamento. Gli uccelli sono stati quindi imbarcati su una nave da carico in partenza dall'isola di Faial, nelle Azzorre, verso Lisbona. Dopo 24-39 ore in mare il team ha rilasciato gli uccelli a circa 800 km di distanza dalla loro colonia nelle Azzorre.
"Tutti gli uccelli del gruppo di controllo e quelli dotati di magneti sono subito tornati alla colonia prendendo percorsi molto simili e ravvicinati – concludono Anna Gagliardo e Paolo Luschi – mentre quelli a cui era stato temporaneamente inibito il senso dell'olfatto non riuscivano ad individuare la colonia di origine e hanno seguito rotte più confuse, vagando anche per 1000 km, e sono tornati solo dopo un lungo e tortuoso viaggio. Questo genere di studi è importante per capire meglio il comportamento migratorio delle berte maggiori e contribuire a alla conservazione di questa specie".
Ne hanno parlato:
Agipress
LiberoQuotidiano (AdnKronos)
PisaInformaFlash
GoNews
GreenReport
Controcampus
PoliticaEcologica
Newsit24
Incontri e seminari per parlare di Geoscienze e società
Dal 15 al 18 settembre l'Università di Pisa ospita il Forum della Federazione Italiana di Scienze della Terra, una settimana di seminari, incontri e lezioni che si svolgeranno tra il Palazzo dei Congressi e il Polo Piagge. Per la prima volta il Forum non è soltanto un raduno di scienziati, ma si apre a tutti: al mattino i seminari e le tavole rotonde sono ad accesso libero e rivolte alla cittadinanza. Gli incontri sono stati pensati per illustrare come le Geoscienze possano concorrere alla soluzione di problemi della società e durante la mattinata l'attività sarà dedicata a tavole rotonde e plenary lectures di interesse generale ospitate nell'auditorium del Palazzo dei Congressi.
Lunedì 16 settembre, subito dopo l'inaugurazione affidata alle autorità accademiche e agli amministratori locali, alle ore 10.00 è prevista la tavola rotonda su "Scienze della Terra e ricerca: quale futuro", alla quale parteciperanno il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il presidente dell'Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, Bernardo De Bernardinis, esponenti del Governo e del Parlamento, rappresentanti degli enti di ricerca, del CUN e del mondo della professione. Al centro del dibattito ci saranno le Scienze della Terra e il loro ruolo strategico per lo sviluppo economico e sociale di qualunque nazione, con applicazioni fondamentali nel campo delle energie alternative, del reperimento e corretta gestione delle georisorse (in particolare quelle idriche), della difesa del suolo, della mitigazione dei rischi naturali, della sicurezza ambientale, della valorizzazione del territorio, della green economy.
Nei giorni successivi le tavole rotonde e i seminari si occuperanno di comunicazione del rischio, di geoetica, del mare e di geologia delle grandi opere. Nella seconda parte di ogni mattina sono previste sessioni plenarie su clima e paleoclima, rischi naturali e Protezione Civile, pericolosità e rischio sismico in Pianura Padana, tecnologie satellitari per le Scienze della Terra, idrocarburi tra prospettive e criticità. Al pomeriggio il Forum assumerà la configurazione di un classico congresso scientifico, con sessioni riservate ai partecipanti registrati, nelle quali si attuerà la condivisione dei risultati delle ricerche di base.
Leggi il programma dettagliato delle tavole rotonde e dei seminari.
Il Forum ospiterà anche una mostra sulla tragica frana del Vajont, a 50 anni dall'evento, anche questa ad accesso libero.
Teledidattica per i piccoli degenti di Oncoematologia pediatrica
In ospedale come fra i banchi di scuola, cliccando, disegnando, risolvendo esercizi di aritmetica, scrivendo un riassunto o un tema sul tablet, in collegamento con una classe elementare o media "vera", con insegnanti e alunni collegati in video in tempo reale con l'ospedale grazie alla tecnologia. Oggi tutto questo è possibile anche a Pisa grazie al progetto di teledidattica e intrattenimento per i piccoli degenti "Smart Inclusion 2.0", inaugurato questa mattina all'interno del reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Aoup (ospedale Santa Chiara) e voluto da Agbalt-Associazione genitori bambini malati di leucemia e tumori, Comune di Pisa, Cnr e Telecom Italia, Aoup stessa, Regione Toscana e la supervisione progettuale di Smart Services Cooperation Lab. Il tutto alla presenza del ministro della pubblica istruzione, dell'università e della ricerca scientifica Maria Chiara Carrozza, che è tornata nella città dove anche lei è stata seduta, scolara, fra i banchi di scuola.
Una presenza istituzionale forte, per battezzare un "gioiellino" di know-how al servizio della qualità della vita, ossia del benessere psico-fisico dei bambini ricoverati e delle loro famiglie. Un aiuto a superare la fase difficile delle cure e della lontananza da casa, sapendo di non interrompere il rapporto con la scuola e soprattutto di non perdere la frequenza scolastica. In pratica, all'interno del reparto (situato al I piano dell'Edificio 1 Pediatria e Oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Santa Chiara), è stata approntata un'aula attrezzata di lavagna interattiva Lim e con 10 banchi dotati di 10 tablet. Altri 10 tablet (tutti acquistati dall'Agbalt) saranno a disposizione nelle camere per i piccoli che non possono lasciare il letto o la stanza. Grazie al collegamento previsto, i bambini che restano in camera possono interagire sia con l'Aula che con la scuola. Il progetto prevede il collegamento con l'Istituto comprensivo Toniolo sia per la scuola primaria (elementare) sia per la scuola secondaria di I grado (media) e, a supporto dei bambini, sono infatti presenti in ospedale 2 insegnanti per la scuola elementare e un docente per la scuola media. Le lezioni proseguiranno anche nella Casa-alloggio "L'Isola dei Girasoli" (nella foto a sinistra, loc. Carraia, Ghezzano – San Giuliano Terme) gestita dall'Agbalt, per i bambini che verranno dimessi dall'ospedale ma rimarranno nella casa-alloggio per tutto il periodo di durata delle cure in day-hospital. Si tratta di un progetto di scuola a distanza riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e quindi le ore di lezione sono conteggiate ai fini del calcolo della frequenza obbligatoria (Ufficio Stampa AOUP).
"Smart Inclusion 2.0" a Pisa è stato possibile anche grazie a Telecom Italia, che ha reso disponibile la piattaforma tecnologica attraverso le proprie infrastrutture di cloud computing della Nuvola Italiana sulle quali già oggi è attiva la soluzione. Parte attiva del programma la Regione Toscana, che ha finanziato i progetti generali di smart school ed in particolare la LIM e le connessioni veloci. Importante il contributo degli uffici scolastici regionali, provinciali e comunali e l'apporto della conferenza educativa dell'area pisana. L'apporto di tutti fa raggiungere così il doppio obiettivo di avvicinare i bambini, temporaneamente e potenzialmente emarginati, alla loro vita naturale, la famiglia, la scuola, gli amici e aiutarli a ricordare il meno possibile la malattia durante la permanenza in ospedale. Uno strumento integrato che offre un senso di appartenenza e di continuità verso il futuro, un sistema semplice ed efficace che risponde ai bisogni reali e migliora la vita.
All'inaugurazione erano presenti: il Ministro dell'istruzione, università e ricerca scientifica Maria Chiara Carrozza; il presidente del Cnr Luigi Nicolais; Simone Battiferri responsabile Direzione business Telecom Italia; Vincenzo Raffaelli – executive manager Smart Service Cooperation Lab (Agid; Cnr; Miur; TelecomItalia ); Stella Targetti vicepresidente Regione Toscana; Francesco Tagliente prefetto di Pisa; Marco Filippeschi sindaco di Pisa; Domenico Laforenza presidente area di ricerca Cnr Pisa; Andrea Pieronipresidente Provincia di Pisa; Mario Petrini, direttore Dipartimento di Medicina clinica dell'Università di Pisa; Fabrizio Gemmi, direttore sanitario Aoup; Carlo Milli, direttore amministrativo Aoup; Claudio Favre direttore Dipartimento materno-infantile Aoup. (Ufficio Stampa Cnr e Comune Pisa)
Pisa scala 55 posizioni nel QS World University Rankings
Ancora un'ottima performance dell'Ateneo pisano nei ranking internazionali delle università: nella classifica mondiale compilata dall'Agenzia QS, trai 26 atenei italiani presenti nella Top 400, Pisa risulta quinta dopo Bologna, la Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Milano. Su base mondiale, nel 2013 Pisa guadagna ben 55 posizioni in classifica rispetto al 2012 e raggiungendo la 259° posto, risultando l'ateneo italiano che è maggiormente progredito.
Il QS World University Rankings dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo basandosi su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione. La classifica rende conto anche delle varie aree disciplinari: quest'anno Pisa risulta 131° nelle Scienze Naturali, 156° nelle "Arts and Humanities", 232° nelle Life Sciences e Medicina e 247° in Ingegneria e Tecnologia.
Tra i rankings compilati dall'Agenzia QS, alcuni mesi fa erano stati pubblicati anche quelli per singola disciplina, dove Pisa era prima in Italia e 42° nel mondo in "Fisica e Astronomia". Inoltre si piazzava tra il 100° e 150° posto al mondo in Lingue moderne, Storia, Computer Science e Matematica e tra la 150° e la 200° posizione nei settori della Chimica, dell'Ingegneria meccanica, dell'Ingegneria elettrica, della Medicina, della Farmacia, della Giurisprudenza e della Statistica.
L'Università di Pisa si conferma dunque ai vertici tra gli atenei italiani, che nel 2013 registrano complessivamente un trend di crescita positivo a livello mondiale. Ben Sowter, direttore della QS Intelligence Unit, ha commentato: «Nonostante la crisi economica, l'Italia è un Paese dove esistono eccellenze straordinarie nell'ambito dell'insegnamento e della ricerca universitaria. Per essere fortemente competitiva l'Italia deve dotarsi di un 'sistema paese' che sostenga la genialità e il talento, incrementi e razionalizzi gli investimenti nella ricerca. Il capitale umano - ha concluso Sowter - è la vera ricchezza del Paese, che sta perdendo una generazione di ricercatori per la scarsità delle risorse e la precarietà dei percorsi di carriera».
Proprio per affrontare in maniera sistematica le questioni che limitano le potenzialità del sistema universitario italiano, nelle scorse settimane il rettore Massimo Augello ha lanciato la proposta della convocazione degli Stati generali dell'Università, un momento di confronto e riflessione per porre con forza questo tema all'attenzione dell'opinione pubblica e per chiedere che esso diventi con urgenza grande "questione nazionale".
Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Sole24ore
Messaggero.it
Summer School in 'Misurazione del benessere e del progresso sociale'
Con una didattica a distanza che coinvolge l'Università di Pisa e quella di Trier, è partita la prima edizione della e-FRAME Summer School in "Misurazione del benessere e del progresso economico-sociale", un corso intensivo di una settimana che coinvolge 21 studenti in Italia e 26 in Germania, uniti a lezione in videoconferenza. Il corso intende fornire una panoramica sulle tematiche di welfare e social progress nell'ottica di superamento e integrazione del concetto di PIL, tanto che le lezioni saranno seguite anche da una settantina di funzionari di enti di statistica da tutta Europa, collegati in video conferenza.
I partecipanti in aula sono studenti universitari e di master del settore delle Scienze sociali: a Pisa sono arrivati da tutta Italia, ma anche da università straniere, in particolare dalla Norvegia e dalla Turchia. La didattica è tenuta da docenti delle tre università toscane, dell'ISTAT, dell'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), della Fondazione Enrico Mattei e della britannica Young Foundation.
L'iniziativa della Summer School rientra nel progetto e-Frame (European Framework for Measuring Progress) del Settimo Programma quadro della Commissione Europea ed è organizzata in collaborazione con EUROSTAT.
La «boxe» degli insetti che difendono il loro territorio
Combattono per il possesso di foglie e frutti di oliva, dando luogo a veri e propri incontri di "boxe", composti da rapidi inseguimenti, colpi di testa, boxing acts con le zampe anteriori e movimenti alari intimidatori. Uno studio condotto da Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, ha esaminato comportamenti e territorialità di un insetto di grande interesse agrario, la mosca delle olive (Bactrocera oleae), delineando forme e funzioni delle pulsioni aggressive in questa specie animale. La ricerca s'inserisce nell'ambito degli studi etologici svolti presso il DiSAAA-a, con Angelo Canale, e finalizzati alla messa a punto di strategie eco-compatibili per il controllo di questo importante fitofago.
La ricerca di Benelli, recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Insect Behavior, ha quantificato intensità e risultati delle interazioni aggressive, dimostrando che la residenza sul territorio difeso conferisce maggiori possibilità di scacciare gli intrusi. «Tra i maschi di B. oleae, le interazioni aggressive sono funzionali al mantenimento di singoli territori nei quali intraprendere il corteggiamento delle femmine grazie a peculiari "serenate" prodotte mediante la vibrazione delle ali (courtship songs) - spiega Benelli - Le interazioni aggressive femmina-femmina, possono contribuire al mantenimento di singoli siti per l'ovideposizione, al fine di garantire sufficiente quantità di nutrimento a ogni singola larva di B. oleae».
Giovanni Benelli ha dedicato la sua ricerca a Konrad Z. Lorenz, padre della moderna etologia, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita (1903-2013). Con la sua opera "On aggression" (1963), Lorenz ha posto una pietra miliare in quest'ambito, con particolar riferimento allo studio dell'aggressività intra- e interspecifica nei vertebrati. Come originariamente proposto da Lorenz per alcuni vertebrati, la ricerca di Benelli ha confermato il ruolo chiave dei comportamenti aggressivi per regolare la distribuzione della specie nel tempo e nello spazio, garantendo un'equa ripartizione delle risorse. Molto lavoro è ancora necessario per conoscere di più in merito a cosa scateni le pulsioni aggressive (si pensi, ad esempio, ai releasers di Tinbergen) e come queste sono ritualizzate nel corso dell'evoluzione della specie.
Ne hanno parlato:
Greenreport.it
Intoscana.it
NazionePisa.it
ilReporter.it
PisaInformaFlash.it
Sostenibilità e ambiente al centro del V Congresso Mondiale di Tribologia

"Al centro di questa quinta edizione ci saranno l'ecotribologia, che riguarda tutti gli aspetti di risparmio energetico e di materiali, e la biotribologia che si occupa di problemi di attrito, usura e lubrificazione negli esseri umani e negli animali", ha spiegato il professore Enrico Ciulli (in foto) dell'Università di Pisa e presidente dell'Associazione Italiana di Tribologia.
Il WTC V metterà in evidenza come le ricerche nel campo della tribologia (una parola che deriva dal greco e significa attrito) possano fornire un supporto fondamentale per minimizzare l'impatto ambientale. I lubrificanti biocompatibili, i cuscinetti a basso attrito e i rivestimenti superficiali sono solo alcuni dei possibili esempi di come possano essere risparmiati materiali ed energia grazie a minori attrito ed usura. Nel campo della biotribologia, saranno poi discussi i più recenti sviluppi su articolazioni naturali e artificiali, valvole cardiache, protesi dentali come pure il comportamento tribologico di pelle, capelli ed occhi. La comprensione di come nel mondo animale siano stati risolti alcuni problemi tribologici può inoltre costituire un enorme potenziale per soluzioni ingegneristiche bioispirate.
"La tribologia ha a che fare con i più svariati aspetti della vita quotidiana – ha aggiunto Enrico Ciulli - un'automobile, una lavatrice, un computer ad esempio sono pieni di componenti a contatto e una corretta progettazione tribologica può portare grandissimi vantaggi in termini di risparmio energetico e di materiali, e quindi economici nella direzione di uno sviluppo sostenibile".
Il Congresso Mondiale di Tribologia si tiene ogni quattro anni e precedentemente si è svolto a Londra nel 1997, Vienna nel 2001, Washington DC nel 2005 e Kyoto nel 2009. L'edizione torinese del 2013 è stata fortemente voluta dell'Associazione Italiana di Tribologia (AIT). L'evento è stato realizzato dal comitato organizzatore presieduto dal professore Terenziano Raparelli del Politecnico di Torino, dal comitato scientifico presieduto dal professore Enrico Ciulli dell'Università di Pisa, da un International Advisory Board e da un National Advisory Board.
Ne hanno parlato:
Il Sole24Ore - Focus / 1
Il Sole24ORE - Focus /2
Repubblica Torino
Il Giornale del Piemonte
ANSA
StampaToscana.it
PisaInformaFlash
ControCampus.it
Gonews.it
PianetaUniversitario.com
PiemontePress
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