L’Università di Pisa inaugura il 680° anno accademico con ospiti Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, e Maria Chiara Carrozza, Presidente CNR, entrambi laureati dell'Ateneo
L’Università di Pisa inaugurerà l’anno accademico 2023/2024, il 680° dalla sua fondazione, il prossimo lunedì 4 marzo, con ospiti Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari Spa, e Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, entrambi laureati in Fisica nell’Ateneo pisano.
La cerimonia, che si terrà a partire dalle ore 11 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza, sarà aperta dai saluti delle autorità, affidati al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e al sindaco di Pisa, Michele Conti.
Il rettore Riccardo Zucchi presenterà una riflessione sul ruolo dell'università, con uno sguardo su alcuni risultati raggiunti durante il primo anno di mandato e sugli obiettivi per il prossimo futuro. Interverranno poi Antonella Magliocchi, rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Senato Accademico, e Francesco Grignano, presidente del Consiglio degli studenti.
A seguire sono previsti gli interventi di Maria Chiara Carrozza e Benedetto Vigna.
La mattinata si chiuderà con un omaggio musicale a cura del Coro dell’Università.
250 borse di studio per studenti rifugiati, aperte le candidature per la nuova edizione dei Corridoi Universitari
Si aprono il 1° marzo i nuovi bandi per le borse di studio messe a disposizione da 39 Università italiane che partecipano alla sesta edizione del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees per dare la possibilità a 67 rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia frequentando un programma di laurea magistrale della durata di due anni. Gli studenti, attualmente rifugiati in Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe, saranno selezionati sulla base del merito e della motivazione, e arriveranno in Italia a settembre 2024.
L’Università di Pisa accoglierà uno di questi studenti, sostenendolo con una borsa di studio di 24 mesi. Inoltre, si farà carico dei costi del biglietto aereo e delle spese di iscrizione al servizio sanitario nazionale. Fondamentale sarà il supporto del partenariato locale, che aiuterà a erogare servizi utili all’ingresso nella vita accademica e all’inserimento nel tessuto sociale cittadino. Fra questi hanno già aderito Diaconia Valdese, CISP, CUAMM e, in corso di definizione, la Caritas. Infine, il CLI, il Centro Linguistico d’Ateneo, si è reso disponibile a offrire un corso di italiano gratuito.
“Partecipare al nuovo Progetto 6.0 è un atto necessario nel percorso intrapreso per continuare ad essere un Ateneo fortemente inclusivo – commenta Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali dell’Università di Pisa - Inoltre, anche l’esperienza ci dice di proseguire su questa strada, considerando il successo del progetto UNICORE 2.0 con cui il nostro Ateneo ha accolto, a partire dall’anno accademico 2020-21, due studenti rifugiati, Mehari e Tesfalem, provenienti dall'Etiopia che hanno concluso brillantemente il loro percorso di laurea. In particolare, Tesfalem si è laureato da pochi giorni in “Computer Science and Networking”.
Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ed è reso possibile grazie alla collaborazione con partner quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Fondazione Finanza Etica e Gandhi Charity.
Secondo le stime UNHCR, in media le persone costrette a fuggire da guerre e persecuzioni rimangono in esilio per circa 20 anni. il 76% dei rifugiati nel mondo vive in paesi a basso e medio reddito dove troppo spesso le opportunità per ricostruire il proprio futuro in dignità sono assenti. Per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, infatti, i dati globali rimangono drammatici: solo il 6% dei rifugiati ha accesso all’istruzione terziaria contro il 40% della popolazione non rifugiata.
Il progetto UNICORE, dunque, nasce per rispondere a queste sfide, offrendo ai rifugiati l’opportunità di arrivare in Italia in sicurezza e dignità per proseguire gli studi, e ricostruire il proprio futuro, aspirando ad una professione in linea con le proprie potenzialità e i propri desideri. Mira, inoltre, a contribuire al raggiungimento di un tasso d’iscrizione all’educazione terziaria dei rifugiati del 15% entro il 2030.
In seguito a una prima fase pilota nel 2019, durante la quale sei studenti sono stati accolti da due atenei, il progetto si è espanso fino a coinvolgere oggi 44 Università italiane che in sei anni hanno offerto circa 250 borse di studio a studenti rifugiati.
Oltre alle borse di studio, il progetto fornirà, attraverso un’ampia rete di partner locali, il supporto necessario per affrontare con successo il programma di laurea magistrale della durata di due anni e favorire l’integrazione degli studenti nella vita universitaria.
Il bando chiuderà il 15 aprile 2024 e tutte le informazioni possono essere consultate sul sito universitycorridors.unhcr.it.
Dottorando di Scienze Agrarie premiato in Australia con il Young Minds Award
Lorenzo Bonzi, dottorando del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa è sato insignito del Young Minds Award dall’International Society for Horticultural Science (ISHS) nel corso del II International symposium on precision management of orchards and vineyards che si è tenuto a Tatura, in Australia. Il lavoro premiato, intitolato “Applying a solar model to LiDAR images of an agrivoltaic pear orchard”, è frutto di un’attività scientifica condotta dal dottorando presso l’Agriculture Victoria Research Center (Tatura, Australia).
Nel lavoro, Lorenzo Bonzi, 27 anni, originario di Melzo (MI), esplora l'impatto della trasmissione della radiazione luminosa sulle piante da frutto, coltivate sotto pannelli fotovoltaici. Questi moderni sistemi di coltivazione (agrivoltaico) inducono diversi potenziali vantaggi sia agronomici (controllo della traspirazione, dalle siccità flash, dal gelo e dalla grandine) sia economici (fonte approvvigionamento energetico rinnovabile per l’azienda). Tuttavia, i pannelli fotovoltaici sopra la chioma riducono la disponibilità di luce per i processi di maturazione dei frutti. Lo studio di Lorenzo, attraverso l’utilizzo della tecnica LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), permetteva di quantificare la disponibilità e la distribuzione della luce sul carico dei frutti di diversi frutteti agrovoltaici, differenziati per grado di copertura ed inclinazione dei pannelli fotovoltaici. Questo studio contribuisce a migliorare i criteri e le tecniche di progettazione dei frutteti agrovoltaici, finalizzati ad ottimizzare la maturazione dei frutti e massimizzare l’efficienza energetica.
Lo studio di Bonzi è ben integrato tra le attività previste nel progetto di ricerca del dottorando, dal titolo “Macroscopic root water uptake modelling using High-Throughput Screening (HTS) systems: Application to identify climate-resilient traits in ornamental/fruticulture trees”, portato avanti all’interno dall’AgroHydrological Sensing and Modelling Laboratory (AgrHySMo) del DiSAAA-a e sotto la supervisione dei professori Giovanni Rallo e Damiano Remorini.
Scienze del mare: si rafforza la cooperazione tra l’Università di Pisa e la Zhejiang Ocean University
Dal 6 al 9 marzo si è svolto presso la Zhejiang Ocean University (ZOU), il secondo workshop bilaterale Italia-Cina “La ricerca scientifica e tecnologica e l’alta formazione applicata alle scienze del mare” con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in tali ambiti tra Italia e Cina attraverso la costituzione e il consolidamento di reti di università e centri di ricerca, nel quadro dei rapporti di cooperazione già esistenti tra gli enti promotori. L’evento è stato organizzato dalla ZOU insieme all’Ambasciata d’Italia a Pechino in coordinamento con l’Università di Pisa, oltre all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Il workshop, al quale hanno partecipato, oltre alla delegazione pisana, Alessandra Guidi, addetta scientifica dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e già docente dell’Università di Pisa, e professori e ricercatori di alto profilo delle istituzioni coinvolte, si è articolato su tre diverse sessioni durante le quali sono stati illustrati i risultati delle ricerche scientifiche congiunte e dei due doppi titoli magistrali nell’ambito della Marine Joint School, istituita tra l’Ateneo pisano e ZOU nel 2018, “Biologia marina” e “Biosicurezza e qualità degli alimenti”.
Nell’occasione si è riunito per la prima volta in presenza il Joint Management Committee della UNIPI-ZOU Marine Joint School durante il quale è stata discussa la concreta opportunità per gli studenti dell’Università di Pisa di poter svolgere un semestre di studio e ricerca presso la ZOU e la possibilità di estendere la collaborazione ad altre aree scientifiche, oltre a quelle già coinvolte, e ai corsi di dottorato.
Nel corso dell’evento la delegazione dell’Università di Pisa, composta dal prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali, Giovanni Federico Gronchi, da due docenti dei due doppi titoli magistrali, Andrea Serra e Annalaura Carducci, e da Arianna Biancani dell’Unità Cooperazione Internazionale dell’Ateneo, ha visitato i nuovi locali che la ZOU ha messo a disposizione della Marine Joint School presso il loro campus.
In Sapienza la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino a 19 docenti dell’Università di Pisa
Mercoledì 27 marzo, alle ore 11, nell’Aula Magna Nuova del Palazzo "La Sapienza" (in via Curtatone e Montanara 15), si terrà la cerimonia ufficiale di conferimento dell’Ordine del Cherubino a 19 docenti dell’Università di Pisa. La cerimonia sarà introdotta dal rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi.
I professori e le professoresse ai quali viene conferito l’Ordine del Cherubino sono: Mario Salvetti (Dipartimento di Matematica), Marco Beghini (Dipartimento di Ingegneria civile e industriale), Roberto Bizzocchi (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere), Francesco Camillo (Dipartimento di Scienze veterinarie), Massimo Pappalardo (Dipartimento di Informatica), Liliana Dell’Osso (Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale), Vincenzo Ambriola (Dipartimento di Informatica), Lucia Migliore (Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia), Giovanni Alberti (Dipartimento di Matematica), Saulle Panizza (Dipartimento di Scienze politiche), Dianora Poletti (Dipartimento di Giurisprudenza), Paolo Maria Mancarella (Dipartimento di Informatica), Gianluca Brunori (Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali), Andrea Bonaccorsi (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni), Rolando Ferri (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica), Raffaele De Caterina (Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’Area critica), Giuseppe Anastasi (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), Benedetta Mennucci (Dipartimento di Chimica e Chimica industriale), Monica Pratesi (Dipartimento di Economia e Management).
L’Ordine del Cherubino è una onorificenza conferita dal rettore dell’Università di Pisa, in seguito a delibera del Senato accademico, a docenti ordinari dell’Ateneo pisano con almeno dieci anni di anzianità che abbiano contribuito ad accrescerne il prestigio per i loro particolari meriti scientifici o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Università. Il conferimento è accompagnato dalla consegna di un diploma e di una insegna nella quale è rappresentato il Cherubino con sei ali.
19 docenti dell’Università di Pisa festeggiano il conferimento dell’Ordine del Cherubino
Sono 19 i docenti dell’Università di Pisa che mercoledì 27 marzo hanno festeggiato nell’Aula Magna storica del Palazzo La Sapienza il conferimento dell’Ordine del Cherubino, l’onorificenza attribuita a professori e professoresse per particolari meriti scientifici o per il contributo dato alla vita e al funzionamento dell’Ateneo.
La cerimonia è stata introdotta dai saluti del rettore Riccardo Zucchi: “L’Ordine del Cherubino è l’unica onorificenza conferita ufficialmente dall’Università di Pisa e questa cerimonia rappresenta uno di quei momenti identitari che serve a ricordarci chi siamo, qual è la nostra missione e quali sono i risultati che raggiungiamo. Anche in recenti appuntamenti istituzionali, abbiamo enfatizzato la necessità di essere comunità e la necessità di sviluppare lo spirito critico che sta alla base di tutte le attività di ricerca e innovazione. I premiati di oggi hanno raggiunto livelli di eccellenza in tutti gli ambiti disciplinari dell’Ateneo e quello di oggi è un momento di ritrovo utile per ribadire i valori su cui si fonda la nostra comunità”.
I professori e le professoresse ai quali è stato conferito l’Ordine del Cherubino sono: Mario Salvetti (Dipartimento di Matematica), Marco Beghini (Dipartimento di Ingegneria civile e industriale), Roberto Bizzocchi (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere), Francesco Camillo (Dipartimento di Scienze veterinarie), Massimo Pappalardo (Dipartimento di Informatica), Liliana Dell’Osso (Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale), Vincenzo Ambriola (Dipartimento di Informatica), Lucia Migliore (Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia), Giovanni Alberti (Dipartimento di Matematica), Saulle Panizza (Dipartimento di Scienze politiche), Dianora Poletti (Dipartimento di Giurisprudenza), Paolo Maria Mancarella (Dipartimento di Informatica), Gianluca Brunori (Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali), Andrea Bonaccorsi (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni), Rolando Ferri (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica), Raffaele De Caterina (Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’Area critica), Giuseppe Anastasi (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), Benedetta Mennucci (Dipartimento di Chimica e Chimica industriale), Monica Pratesi (Dipartimento di Economia e Management).
L’onorificenza dell’Ordine del Cherubino viene conferita, in seguito a delibera del Senato accademico, a docenti ordinari dell’Ateneo pisano con almeno dieci anni di anzianità che abbiano contribuito ad accrescerne il prestigio per i loro particolari meriti scientifici o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Università. Il conferimento è accompagnato dalla consegna di un diploma e di una insegna nella quale è rappresentato il Cherubino con sei ali.
Giacomo Rosini, dottorando dell’Università di Pisa, vince un premio dell’Università di Harvard
Giacomo Rosini, dottorando dell’Università di Pisa in Economia Aziendale e Management, ha vinto il prestigioso Alfred D. Chandler Jr. Travel Fellowship assegnato dall’Università di Harvard. Il premio è diretto a valorizzare progetti di ricerca in ambito business history di eccezionale qualità accademica e di elevato valore in ambito storico e aziendale. Il premio è intitolato al grande studioso di storia d’impresa ed ex professore della Harvard Business School Alfred D. Chandler Jr.
Giacomo ha elaborato un progetto di ricerca finalizzato a comprendere e comparare le strategie aziendali messe in atto dagli studios cinematografici americani di Hollywood e dagli studios italiani per mantenere il proprio vantaggio competitivo negli anni ’20 e ’30 del Novecento, tenendo in considerazione le differenze politiche e sociali in quegli anni nei due paesi oggetto di analisi.
Grazie a questo premio avrà la possibilità di svolgere attività di studio e ricerca nel campus dell’Università di Harvard e presso la Baker Library della Harvard Business School che conserva documenti di inestimabile valore storico relativi ai principali studios hollywoodiani. Ulteriormente, il suo nome e una sintesi del suo progetto saranno oggetto di pubblicazione sul sito della Harvard Business School.
Nella passata edizione, il premio è stato attribuito a giovani studiosi provenienti da importanti università come l’Università di Cambridge, la Cornell University e la stessa Harvard Business School.
Concorsi di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: iscrizioni fino al 17 aprile
C’è tempo fino al 17 aprile per iscriversi ai concorsi di accesso a numero chiuso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria dell’Università di Pisa per l’anno accademico 2024/25. Gli studenti e le studentesse che intendono partecipare alle prove del 28 e 29 maggio e del 30 e 31 luglio devono preliminarmente iscriversi, entro il 17 aprile, sul portale www.universitaly.it, sia che vogliano partecipare a entrambe, che a una sola delle due sessioni. Dovranno poi perfezionare l’iscrizione pagando la quota prevista tramite il portale Alice, entro il 22 aprile per la prima sessione, entro il 23 luglio per la seconda.
Tutte le informazioni e i bandi sono pubblicati ai seguenti link: https://matricolandosi.unipi.it/immatricolazioni/medicina-e-chirurgia/, https://matricolandosi.unipi.it/immatricolazioni/medicina-veterinaria/.
Scritture per il teatro e le serie TV: c’è tempo fino al 30 aprile per iscriversi alla Summer School dell’Università di Pisa
A Pisa per studiare sceneggiatura e scrittura per il teatro e per le serie TV: è questa la proposta di Hues of Writing (HoW) - Scritture per la scena: teatro e serie TV, la Summer School internazionale promossa dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa tra le azioni formative del Progetto CECIL – Centro di Eccellenza per il Contrasto all’Impoverimento Linguistico, selezionato dal MUR come Progetto di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027.
In programma a Pisa dall’8 al 13 luglio presso il Polo Le Benedettine (piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16), l’edizione 2024 di Hues of Writing prevede 2 laboratori di 28 ore di lezione ciascuno, l’uno dedicato alla scrittura per il teatro e l’altro alla scrittura per le serie TV, la realizzazione e la discussione di un project work finale per ogni corsista, oltre a incontri in plenaria e tavole rotonde con esperti e personalità di spicco nei campi della letteratura, della scrittura creativa e degli studi su adattamento e transmedialità. Il programma settimanale di HoW include inoltre eventi culturali nel contesto cittadino pisano, con visite guidate alla città, rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche.
“La scuola estiva Scritture per la scena arricchisce l’offerta formativa dell’Università di Pisa aprendosi ad una realtà professionale di indubbia attrattiva per i giovani: e lo fa coniugando i saperi accademici tradizionalmente offerti dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica con le competenze professionali garantite dalla qualità dei docenti incaricati dei laboratori, Donatella Diamanti e Franco Farina - spiega la professoressa Roberta Cella, coordinatrice della Summer School - I presupposti perché Pisa diventi un importante centro di formazione per i giovani aspiranti sceneggiatori ci sono tutti”.
Fino al 30 aprile 2024 è quindi possibile presentare domanda per entrare nelle classi della Summer School Hues of Writing (HoW), che si rivolge a studenti universitari, neolaureati, dottorandi, insegnanti, ricercatori nell’ambito delle discipline umanistiche, interessati ad approfondire il tema della scrittura per la scena e ad acquisire nuove competenze nell’ambito della scrittura creativa, della sceneggiatura e dell’adattamento di testi e contenuti per il teatro e la televisione.
Per i partecipanti saranno messe a disposizione due borse di studio, una offerta dall’Università di Pisa e l’altra dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica nell’ambito del Progetto d’Eccellenza CECIL, e il superamento della prova finale permetterà l’acquisizione di 3 CFU, compatibilmente con i regolamenti previsti dai Corsi di studio dei partecipanti.
“La Summer School HoW s’inscrive nel progetto CECIL, grazie al quale il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica ha ottenuto il riconoscimento dell’Eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il quinquennio 2023-2027 - commenta la professoressa Roberta Ferrari, direttrice del Dipartimento - Si tratta di un progetto ambizioso, che mira al contrasto all’impoverimento linguistico a vari livelli e in diversi ambiti, e attraverso il quale il Dipartimento si apre al mondo del lavoro, delle professioni e della scuola, con percorsi di ricerca e di didattica avanzata”.
Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione, sulle modalità di iscrizione, sui costi e sulle scadenze, si rimanda alla pagina della summer school HoW sul sito di Ateneo.
Riprodurre il senso del tatto grazie alla propagazione dell’energia lungo mano e braccio
Le vibrazioni trasmesse attraverso mano e braccio quando tocchiamo un oggetto giocano un ruolo essenziale nel farci provare una determinata sensazione tattile. Ma misurarle e costruirne dei modelli è estremamente complesso. Uno studio dell’Università di Pisa e dell'Università della California Santa Barbara ha messo a punto SkinSource, uno strumento open-source in grado di misurare e modellare le vibrazioni della pelle lungo gli arti superiori in risposta a un insieme molto ampio di stimoli tattili localizzati. Le potenziali applicazioni vanno dal design di nuove protesi e mani robotiche fino alla realtà aumentata tattile. Il toolbox ha destato un grande entusiasmo nella comunità di studiosi del senso del tatto, che include discipline molto diverse tra loro, come le neuroscienze, la medicina e l’ingegneria, ed è stato premiato con il Best Paper Award all’IEEE Haptics Symposium, una delle maggiori conferenze internazionali del settore dell’Aptica, che si è svolto nei giorni scorsi a Long Beach, California.
“Il senso del tatto – spiega Matteo Bianchi, docente di robotica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – è il più complesso e diffuso in tutto il corpo. Le nostre sensazioni tattili dipendono non solo dai recettori locali della pelle, ma anche da diversi altri fattori, come le vibrazioni che si diffondono attraverso la mano e il braccio nel momento in cui tocchiamo un oggetto. Il tatto è un senso chiave sia per la propriocezione – ovvero la capacità di percepire il nostro corpo come collocato nello spazio in una certa posizione – sia per l’esterocezione, ovvero la capacità di capire le proprietà fisiche degli oggetti, quali la rugosità e la rigidezza. È con il tatto che sappiamo se siamo in una posizione stabile, se stiamo tenendo un bicchiere di carta abbastanza dritto da non rovesciarlo, ma abbastanza delicatamente da non stritolarlo. Senza il tatto non potremmo camminare, stare seduti, tenere una posizione in modo consapevole, interagire, esplorare e modificare il mondo che ci circonda. Per questo, la capacità di modellare le dinamiche del nostro corpo nel momento in cui tocchiamo un oggetto, per poterle riprodurre per esempio in una protesi, o in una mano robotica, o in un'applicazione di realtà aumentata o virtuale, assume una grande rilevanza. Il dispositivo è in grado di predire l’estensione e l’intensità delle vibrazioni che si trasmettono lungo gli arti superiori a seguito di differenti tipi di stimoli di forza localizzati, in modo accurato. Il toolbox è open-source, ed è quindi a disposizione di tutta la comunità scientifica che ne vuole fare uso, liberamente scaricabile da questo link https://doi.org/10.5281/zenodo.10547601. Proprio questo aspetto, data la complessità e la difficoltà di riprodurre in modo affidabili le sensazioni tattili, è stato accolto con grande entusiasmo”.
SkinSource infatti, oltre ad essere uno strumento per lo studio delle basi meccaniche della percezione tattile, può essere utilizzato per la progettazione e design di interfacce per la restituzione sensoriale in protesi degli arti superiori e in mani robotiche teleoperate in cui è fondamentale avere un ritorno tattile, così come nella chirurgia robotica e in molte applicazioni che fanno uso della realtà aumentata. Gli ingegneri pisani, infatti, all’interno del FoReLab, il laboratorio del dipartimento di ingegneria dell’informazione dedicato al 5.0, stanno mettendo a punto dispositivi di realtà aumentata che integrano la percezione visiva e tattile.
“Con SkinSource infatti - conclude Bianchi - possiamo sfruttare lo studio e la modellazione della propagazione dell’energia meccanica lungo la pelle per costruire sistemi indossabili distribuiti, per garantire un’esperienza immersiva che integri stimoli visivi e tattili. Il sistema può operare accanto alle interfacce per realtà aumentata a cui stiamo lavorando nel laboratorio FoReLab, che consentono di vedere o toccare oggetti reali modificandone la percezione visiva o tattile mediante stimoli artificiali.”