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Concorso di MedicinaSono circa 9.000 le aspiranti matricole che nel mese di agosto si sono iscritte ai concorsi per accedere ai corsi a numero programmato dell'Università di Pisa, con la novità dei test di accesso introdotti per i corsi di Lingue e letterature straniere e Scienze naturali e ambientali. Nei prossimi giorni i candidati saranno chiamati a svolgere le prove di ammissione. Il primo appuntamento è per martedì 4 settembre, all'Area Expo Ospedaletto, con il concorso per Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, per il quale, quest'anno, sarà redatta un'unica graduatoria tra i candidati dell'Università di Pisa, Firenze Siena e Parma.

Anche per l'anno accademico 2012/2013 è l'area sanitaria a registrare il boom di candidati, con oltre 5.200 domande pervenute: sono 1.969 i candidati per i 276 di Medicina e Odontoiatria, 2.790 i candidati per i 574 posti delle Professioni sanitarie e 471 per gli 80 posti di Scienze e tecniche di psicologia della salute. Rilevante è anche il numero di iscritti ai concorsi di Medicina veterinaria, dove sono 628 i candidati per i 65 posti disponibili, e di Biotecnologie, Scienze biologiche e Scienze naturali dove sono arrivate 924 domande per rispettivamente 75, 350 e 130 posti. Stessa tendenza anche per Farmacia e Chimica e tecniche farmaceutiche (in totale 592 domande a fronte dei totali 187 posti) e per la laurea triennale di Scienze motorie, con 532 iscritti al test per 120 posti. Al nuovo test di ammissione per il corso in Lingue e letterature straniere si sono iscritti complessivamente 439 per i 435 posti disponibili.

Il corso di Ingegneria edile e architettura ha avuto 141 domande a fronte dei 97 posti, i corsi di Tecniche erboristiche e Informazione scientifica sul farmaco un totale di 153 domande per i totali 190 posti, Scienze e tecnologie delle produzioni animali e Tecniche di allevamento animale ed educazione cinofila 256 iscrizioni per 142 posti. Ancora non definitivo il quadro di Scienze del turismo, le cui iscrizioni al test sono in chiusura e dove si sono registrate finora circa 90 domande a fronte dei 60 posti disponibili. Per i corsi a numero programmato, oltre ai posti ordinari sopra citati sono a disposizione alcuni altri posti riservati a studenti extracomunitari o ad altre categorie.

Scadono infine in questi giorni le iscrizioni ai test di valutazione per i corsi ad accesso libero in programma nelle prossime settimane.

Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al portale http://matricolandosi.unipi.it dove sono specificate scadenze, date e orari delle prove.

Ne hanno parlato:
Tirreno
Corriere Fiorentino
Unità Toscana
Il Giornale della Toscana
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
CorriereFiorentino.it
RepubblicaFirenze.it
InToscana.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it
PisaToday.it
PisaNews.it
 

22_BadiaPozzeveri2012The second campaign of excavations of the archaeological Field School at Badia Pozzeveri (Altopascio) is coming to a close for this year. The Field School is organised by the University of Pisa and Ohio State University (USA) on the site of the ancient Abbazia di San Pietro [Abbey of Saint Peter] in Pozzeveri. The scientific director, Prof. Gino Fornaciari and Prof. Alessandra Guidi, Pro-rector for Internationalisation of the University of Pisa, described the preliminary results of the excavations at a press conference. The various stages of the excavations have brought to light a number of burial phases between the 11th and the 19th centuries. Among the finds is an 18th century cemetery for children (known in Tuscany as a "little paradise" or paradisino), and another rare and unexpected discovery: a trench for casting bronze bells from the end of the same century, in which it is still easy to see the signs left by the forms used for casting the bronze.

18_gruppoBadiaPozzeveri2012After excavations had been carried out in June by 14 students of the first level professionalising Master course in Bioarchaeology, Palaeopathology and Forensic Anthropology, organised by the Universities of Pisa, Milan and Bologna, the 26 students (under- and post-graduates as well as doctoral students) from the United States and Canada participated in the Field School in the month of July. During their stay in Italy they have been followed by an équipe of archaeologists and anthropologists, Italian and international, supervised by Prof. Fornaciari (University of Pisa) and by Prof. Clark Spencer Larsen (Ohio State University). Alongside the excavation activities at the 'dig', which was divided among four areas of about 70 m2 each, three separate laboratories were set up in which all the students took part. Collaboration with the Department of Earth Sciences (Adriano Ribolini and Monica Bini) made it possible to 'read' the archaeological deposits using non-invasive methods (georadar).

25_scaviBadiaPozzeveri2012The oldest tombs came to light in the area alongside the apse and the north transept of the Abbey. In the eastern portion of the area, close to the bell tower, the children's cemetery was identified. Various well-preserved burials of small children from the end of the 18th century have been discovered. Underneath the children's cemetery, some deep cuts, filled with lime are coming to light. These indicate the presence of burials due to a 'catastrophe', to a disastrous time when death may have struck whole communities.. In the area in front of the façade a family tomb going back to the 12th and 13th centuries has been excavated. Probably it was used by a rich family who had earned special merits as benefactors of the Abbey of Saint Peter. Finally, the excavation area to the north of the church has made it possible to identify the remains of a loggia from the 13th century built up against the Abbey cloister, and which was abandoned in the second half of the 15th century.

A diary or log has been written up every day in both Italian and in English and placed on the www.paleopatologia.it website, making it possible to promote archaeological knowledge of the site, and to inform day by day everyone interested in the discoveries. Numerous visitors have been able to observe the excavations in person. A specially equipped path for visitors has been set up so that they can inspect the excavations.

The Pozzeveri Abbey is found along the principle route of the famous via Francigena, the medieval artery which linked northern Europe to Rome, and which today is being rediscovered and explored by an ever growing number of hikers and pilgrims.

The excavation project, made possible thanks to the collaboration of the municipality of Altopascio, has been promoted by the Superintendence for the Archaeological Patrimony of Tuscany and supported by the Foundation of the Cassa di Risparmio di Lucca.

See the photographic gallery on the Facebook page of the University of Pisa.

Badia Pozzeveri 2012Si sta concludendo in questi giorni a Badia Pozzeveri (Altopascio) la seconda campagna di scavi della Field School archeologica organizzata dall'Università di Pisa e dalla Ohio State University (USA) sul sito dell'antica Abbazia di San Pietro di Pozzeveri. I risultati preliminari degli scavi sono stati resi noti in una conferenza stampa tenuta dal direttore scientifico Gino Fornaciari e da Alessandra Guidi, prorettore all'internazionalizzazione dell'Università di Pisa. Le fasi di scavo hanno portato alla luce svariate fasi sepolcrali comprese tra l'XI e il XIX secolo, tra cui un cimitero del '700 destinato ai bambini, noto in Toscana come "paradisino", e hanno portato a una scoperta rara e inaspettata: una fossa per la gettata delle campane risalente alla fine del XVIII secolo, in cui sono ancora ben visibili le impronte degli stampi per la fusione del bronzo.

gruppo Badia Pozzeveri 2012Dopo gli scavi condotti a giugno da quattordici studenti del master di primo livello in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense, organizzato dalle università di Pisa, Milano e Bologna, sono 26 gli studenti americani (laureandi, laureati e dottorandi) provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada che hanno partecipato alla Field School di luglio. Durante il loro soggiorno in Italia sono stati seguiti da un'equipe di archeologi e antropologi, italiani e stranieri, supervisionati dal professor Gino Fornaciari (Università di Pisa) e dal professor Clark Spencer Larsen (Ohio State University). All'attività sul campo, distribuita in quattro aree di scavo di circa 70 mq ciascuna, sono stati affiancati tre laboratori distinti a cui hanno preso parte tutti gli studenti. Una collaborazione col dipartimento di Scienze della Terra (Adriano Ribolini e Monica Bini) ha permesso di affrontare la lettura, con metodi non invasivi (georadar), del deposito archeologico.

Badia Pozzeveri 2012Le tombe più antiche sono emerse nell'area a contatto con l'abside e con il transetto nord. È stato nella porzione est dell'area, vicino al campanile, che è stato individuato il cimitero destinato ai bambini, che ha restituito diverse inumazioni infantili ben conservate di fine '700. Al di sotto delle tombe infantili stanno emergendo dei tagli allungati, riempiti da abbondanti strati di calce, che preannunciano la presenza di sepolture "da catastrofe" dovute ad episodi di morte collettiva. Nell'area di fronte alla facciata è stata inoltre scavata una tomba di famiglia risalente al XII-XIII secolo, probabilmente destinato a i membri di una famiglia di ricchi laici, benemeriti nei confronti dell'Abbazia di San Pietro. Infine, l'area di scavo a nord della chiesa ha permesso di individuare i resti di un loggiato del XIII secolo che si impostava a ridosso del chiostro dell'abbazia e che è stato abbandonato nella seconda metà del XV secolo.

scavi Badia Pozzeveri 2012Attraverso la redazione di un diario giornaliero italiano/inglese sul sito www.paleopatologia.it è stato possibile promuovere la conoscenza archeologica del sito, e informare giorno dopo giorno gli interessati delle scoperte effettuate. Numerosi visitatori hanno poi potuto assistere direttamente agli scavi in corso, dal momento che è stato allestito in loco un percorso di visita attrezzato. L'abbazia di Pozzeveri si trova infatti sul tracciato principale della via Francigena, l'arteria medievale che collegava il nord Europa a Roma, riscoperta negli ultimi anni da un numero sempre crescente di camminatori e pellegrini.

Il progetto di scavo, reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Altopascio, è stato promosso dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa


Ne hanno parlato:
RepubblicaFirenze.it 
Tirreno Lucca 
PisaInformaFlash.it 
GazzettadiLucca.it  
GoNews.it 

Ha vissuto sei mesi a Hong Kong, ha studiato il cinese e fatto ricerche per la sua tesi, visitando luoghi lontani e imparando a conoscere la cultura dell'Estremo Oriente. Enrico Santus, 25 anni, laureando in Linguistica dell'Università di Pisa, è appena tornato dalla Cina e, entusiasta dell'esperienza, racconta i suoi mesi trascorsi all'estero grazie al progetto MULTI "Multilingualism and Multiculturalism", il programma di scambio che ha come obiettivo la mobilità Europa-Asia.

Il progetto MULTI permettere a studenti di laurea magistrale, dottorandi, post-doc e docenti di trascorrere un periodo di studio in una delle istituzioni del Sud-est asiatico che partecipano al progetto. Per il soggiorno si usufruisce di una borsa di studio, pagamento del viaggio, iscrizione gratuita presso l'Università ospitante, assicurazione sanitaria e corsi di lingua. Il responsabile a Pisa del progetto MULTI è il professor Alessandro Lenci, coadiuvato dalla professoressa Giovanna Marotta. "Oltre a numerosi atenei europei, al progetto partecipano le università di Hong Kong, Taipei, Macao, Singapore e Brunei", spiega il professor Lenci. "Questo anno accademico sono partiti da Pisa, tutti destinazione Hong Kong, tre studenti magistrali, un dottorando, due post-doc e un docente, mentre un altro dottorando si è recato a Singapore. Sono arrivati dall'Oriente quattro studenti e un docente da Taiwan, e un altro studente da Macao. Tutti gli studenti in arrivo sono stati regolarmente iscritti ai corsi di laurea dell'Ateneo, hanno frequentato lezioni e acquisito crediti agli esami. Anche gli studenti pisani hanno acquisito crediti formativi in Asia, poi riconosciuti al loro ritorno".

Per l'anno accademico 2012/2013 sono in partenza da Pisa tre studenti per Macao, Singapore e Taiwan, mentre arriveranno uno studente da Singapore e uno da Macao. Il prossimo bando verrà annunciato sul sito del progetto (www.em-multi.eu) nell'autunno del 2012.

 

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La mia Hong Kong 
di Enrico Santus 

Enrico SantusIn questi anni di studio universitario, ho avuto la fortuna di vivere in diversi Paesi grazie anche ai programmi di scambio finanziati dall'Unione Europea e offerti dall'Università di Pisa. Devo ammettere, però, che mai avrei immaginato di trasferirmi in Asia e, tantomeno, a Hong Kong.

Quando presentai la domanda per la borsa, ricordo che a malapena sapevo dove si trovava Hong Kong, sebbene conoscessi tutti gli avvenimenti legati alla colonizzazione e all'handover del 1997. Una volta uscite le graduatorie, compresi che qualcosa sarebbe cambiato nella mia vita: un'esperienza all'estero, infatti, segna sempre profondamente, ma ancor più profondamente segna se l'estero è l'Estremo Oriente. Un luogo distante non solo nello spazio, ma anche nel modo di pensare e nella lingua; un luogo che per essere compreso appieno necessita di una mente sgombra dei pregiudizi e preconcetti legati alla cultura d'origine. Si riscopre così il significato di ogni senso: il gusto, nei cinque sapori tipici dei piatti cinesi; l'olfatto, nei profumi di radici, spezie e salse nuove; l'udito, nei toni che distinguono il "ma" che significa "madre" dal "ma" che significa "cavallo"; la vista, nei gesti e nelle espressioni delle persone, ma anche nella varietà dei luoghi.

In sei mesi ho avuto la possibilità di esperire tutto questo e molto altro, mentre imparavo a balbettare qualcosa in cinese, conducevo le ricerche per la tesi presso l'Hong Kong Polytechnic University (sotto la supervisione del professor Alessandro Lenci e con l'aiuto della professoressa Lu Qin) e – quando riuscivo – viaggiavo.

Hong Kong Ho avuto, poi, la fortuna di conoscere persone provenienti da tutto il mondo, sebbene abbia per lo più optato per la frequentazione di autoctoni, sia nel campo accademico che al di fuori di esso. Ciò mi ha aiutato a comprenderne il pensiero, imparando – ad esempio – che per i cinesi è fondamentale non agitare l'acqua prima di berla (perché, altrimenti, provocherebbe il mal di pancia) ed è di primaria importanza non sedersi laddove era seduto qualcun altro finché il posto non si sia completamente raffreddato. Sciocchezze, certo. Ma molto significative nella loro cultura popolare.

Oltre a ciò, non ho potuto non notare, poi, quanto nell'ambito accademico (non più che in quelli culturale, amministrativo ed economico) sia ancora forte l'impronta inglese: un'organizzazione precisa accompagnata da una grande quantità di servizi da una parte, una burocrazia "meccanica" e poco abile nell'affrontare eventuali eccezioni dall'altra.

Hong Kong Hong Kong, inoltre, è un'area particolarmente interessante per chi si occupa di politica e diritti civili: dopo il ritorno come regione amministrativa autonoma (SAR) sotto la Cina, nella città si è aperto un forte dibattito su questi argomenti che ha avuto come conseguenza una grande sensibilizzazione della gente. Anche questo non poteva che sconvolgermi: il 23 marzo scorso, mentre passeggiavo per il campus, il mio sguardo è stato attratto da una lunga coda di persone; stavano attendendo ordinatamente di votare scheda bianca per manifestare il proprio dissenso nei confronti dei candidati imposti dalla Cina (il tutto, nonostante ciò non avrebbe in alcun modo influenzato l'elezione ufficiale che si sarebbe tenuta il giorno successivo, con un corpo elettorale di appena 1.200 persone su 8 milioni di abitanti). Oltre 220mila persone davano un esempio di democrazia capace di mettere nell'imbarazzo il governo cinese, obbligando alcuni giornali a censurare l'accaduto o mentire palesemente.

Insomma, è stata un'esperienza indimenticabile che, se è vero che ha rallentato in qualche modo la scrittura della mia tesi, ha certamente contribuito alla formazione della mia persona, se non addirittura alla definizione della mia identità, valendo perciò molto più del cosiddetto "tempo perso".

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Unità Toscana
TirrenoPisa.it 
OgniSette.it 

perfra6Più leggera, ergonomica e dunque maneggevole. Si presenta così la "ET5", la nuova monoposto dell'Università di Pisa che rappresenterà l'Ateneo nelle prossime gare della Formula Student, a cominciare da quella internazionale che si svolgerà sullo storico circuito di Hockenheim nella prima settimana di agosto. La vettura, la quinta ideata e costruita dal team universitario di Pisa, è stata "svelata" al pubblico venerdì 20 luglio 2012, nell'atrio di Palazzo Vitelli, alla presenza del rettore Massimo Augello, del prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, del direttore del nuovo dipartimento di Ingegneria dell'energia dei processi e dei sistemi, Marco Raugi, e del capo progetto, Andrea Mascellani. I piloti sono Mario Bertolotti, Tommaso Castellani e Duccio Bartolini, studenti di Ingegneria, e Lorenzo Marino, studente di Agraria.

Per la prima volta, la monoposto dell'Università di Pisa arriva al battesimo ufficiale con alle spalle un'intensa attività di test svolti nell'area dei nuovi Navicelli per verificarne l'affidabilità e trovare il giusto assetto da corsa. A livello tecnico, la vettura riprende il modello dello scorso anno, con importanti miglioramenti. La "ET5" è stata alleggerita di 10 chilogrammi, in modo da far scendere il peso complessivo ben sotto i 200 chili. Sono state studiate nuove soluzioni ergonomiche, che agevolano i piloti nella facilità di guida, e notevolmente migliorate le parti relative all'elettronica, alla mappatura del motore e all'assetto.

E-team

La monoposto ha un motore Aprilia SXV della Piaggio, con potenza di 65 cavalli e capacità di accelerazione da 0 a 100 chilometri in 4 secondi. Ha un telaio in tubi di acciaio adattato per la stagione dalla C.M. Citi e componenti superleggeri - cerchi in magnesio, carene, sospensioni e semiassi in carbonio - progettati dagli studenti e realizzati da Brusa Meccaniche, Mach3 srl e Costruzioni Novicrom. È inoltre dotata di cambio pneumatico e telemetria bidirezionale. I test sono effettuati grazie agli automezzi messi a disposizione da Liberty Rentals.
Il progetto dell'E-Team (www.eteamsquadracorse.it) è nato nel 2008. Nel corso degli anni, ai 34 elementi provenienti da Ingegneria si sono aggiunti studenti delle facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze politiche, le cui competenze sono fondamentali perché, ai fini delle gare, la squadra non è chiamata solo a progettare e costruire la vettura, ma anche ad affrontare i problemi legati alla ricerca e gestione delle risorse economiche, al marketing, alle pubbliche relazioni e alla comunicazione. Quest'anno la squadra è composta da 15 studenti di diverse facoltà scientifiche e umanistiche.

E-team 5Il debutto in pista della monoposto risale al 2008, sul circuito di Fiorano, in una gara internazionale di Formula SAE Italy: la ET1 si classifica prima tra le debuttanti e terza tra le squadre italiane alla gara di durata. L'anno successivo il battesimo internazionale, con la ET2ev che prende parte alla Formula Student Germany, sullo storico circuito di Hockenheim, insieme ad altre 78 squadre provenienti dalle università di ogni parte del mondo, piazzandosi al decimo posto nella prova statica del cost report. Nella successiva gara della Formula SAE Italy, che si svolge all'autodromo di Varano de' Melegari, la monoposto dell'Ateneo pisano ottiene il secondo posto tra le italiane e il dodicesimo su 39 team internazionali partecipanti. Nel 2010 la squadra pisana raggiunge il primo posto tra le italiane e nel 2011 si conferma al vertice tra i team italiani e in ottima posizione nella classifica mondiale. Il programma del 2012 prevede la partecipazione alla Formula Student Germany nella prima settimana di agosto e alla Formula SAE Italy in settembre.

Gli obiettivi raggiunti in questi anni vanno oltre i pur eccellenti risultati in ambito sportivo. Il progetto E-Team rappresenta infatti una palestra formativa in cui si deve progettare e realizzare, in tempi brevi, un prodotto tecnologicamente avanzato e che abbia una concreta verifica sul campo con la partecipazione alle gare. Un laboratorio per imparare attraverso la competizione, dunque, e un'opportunità preziosa per i giovani studenti che desiderano lavorare nelle più prestigiose case automobilistiche e motoristiche italiane ed estere.

Ne hanno parlato:
QN
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 

TG:
RTV38 

scavi Piazza MiracoliTutto è iniziato nel 2003 quando, a seguito del rifacimento dell'impianto di irrigazione del prato da parte dell'Opera della Primaziale, sono emersi i resti archeologici di una piazza fino ad allora sconosciuta. Con ritrovamenti che vanno dall'età romana all'età contemporanea, passando per il Medioevo, gli archeologi hanno potuto tracciare un quadro più preciso dei periodi, delle attività e della vita nell'area della piazza, prima che diventasse la "Piazza dei Miracoli". Con alcune scoperte sorprendenti: i resti di una cattedrale del X secolo, la cui costruzione fu interrotta per lasciare spazio al progetto dell'imponente Duomo, un edificio più adatto "ad esaltare la grandezza di Pisa".

Gli scavi, partiti da motivazioni di tutela, sono stati indirizzati verso l'obiettivo scientifico di trovare risposte agli interrogativi e alle interpretazioni controverse suscitati dalle operazioni di scavo intraprese negli anni Cinquanta del Novecento.

scavi Piazza Miracoli Intanto è più chiaro il quadro della Pisa romana: gli scavi hanno permesso di confermare la presenza di domus dal I secolo a.C., quando l'area dell'attuale piazza era l'ingresso alla città dalla parte del mare. Si sono definiti meglio l'estensione degli edifici e caratteri costruttivi e decorativi eccezionalmente durevoli: è un progresso di questa ricerca infatti l'aver documentato la sopravvivenza di quei complessi abitativi per almeno cinque secoli. Altrettanto nuovo per l'archeologia di Pisa è il passaggio successivo, quando nel periodo tardoantico (V-VI secolo d.C.) quelle abitazioni non cessano di essere spazi d'uso per la vita: una vita precaria ai nostri occhi, perché legata a un'edilizia basata sul legno, e che prosegue quando cominciano a comparire alcuni nuclei di tombe, inizio della riconversione del luogo a spazio religioso.

È del VII secolo la tomba longobarda in un imponente cassone in pietra, fortunatamente intercettata presso il Battistero, anch'essa riusata, ma salvando i resti della deposizione primaria di un personaggio di alto rango con preziosi elementi dell'abbigliamento tra i quali è una rara fibbia in argento con l'iscrizione del nome del proprietario, Cipriano, e di Mauro, l'orefice autore dell'oggetto.

La novità più eclatante è tuttavia l'identificazione della cattedrale fino ad oggi sconosciuta, perché taciuta dalle fonti: un edificio a tre navate, con abside e cripta decorata da intonaci dipinti, databile alla fine del X secolo e forse mai compiuto. La pianta ricostruita mostra un edificio piccolissimo in confronto alla Cattedrale romanica che nel giro di neppure un secolo lo sostituisce.

Oggi i risultati degli scavi sono stati pubblicati in "Archeologia in Piazza dei Miracoli" (Felici Editore), un volume che raccoglie quella parte del lavoro degli archeologi, assai meno visibile, ma indispensabile, che consiste nell'elaborazione dei dati post-scavo.

fibula longobarda

Sono serviti circa tre anni e quaranta studiosi, nella maggior parte formati nell'Università di Pisa, ma anche l'intervento di restauratori dell'Opera della Primaziale e della Soprintendenza di Firenze, disegnatori, fotografi, coordinati da Emanuela Paribeni, già funzionario responsabile degli scavi nella Piazza, e da Antonio Alberti che li ha diretti sul campo. Il volume è arricchito anche dai contributi di Gabriella Garzella, Stefano Bruni, Adriano Maggiani, Sauro Gelichi, noti studiosi della Pisa etrusca, romana e medievale.

Per molti studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Ateneo pisano gli scavi sono stati un'occasione unica per svolgere tirocini su materiali archeologici e contesti stimolanti relativi a un arco cronologico di così notevole ampiezza e ricollegarsi alle esperienze di illustri docenti della nostra Università. Ricordiamo tra questi Ottone d'Assia, studioso insigne della civiltà longobarda in Italia, il primo ad occuparsi dei corredi funerari longobardi della Piazza, e Letizia Pani Ermini, proveniente da Roma e dall'esperienza degli studi paleocristiani, che ha identificato come battistero l'edificio ottagonale sepolto sotto il Camposanto, datandolo al VI secolo: due nomi che a buon diritto possiamo annoverare tra i fondatori dell'archeologia medievale a Pisa negli anni Settanta del secolo scorso, quando con i loro insegnamenti contribuirono a far affermare la disciplina tra le materie indispensabili allo storico per ricomporre un quadro del passato il più possibile articolato e completo.

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
Nazione Pisa 
OgniSette.it
Giornale.it
TirrenoPisa.it 
ADNkronos 
ControCampus.it 

Sono stati eletti tra il 18 e il 29 giugno 2012 i venti direttori dei nuovi dipartimenti dell'Università di Pisa, le strutture che dopo l'estate sostituiranno le 11 facoltà e i 48 dipartimenti ora esistenti. I nuovi dipartimenti, che fanno seguito all'approvazione della legge numero 240 del dicembre 2010 e all'emanazione dello Statuto dell'Ateneo nel febbraio 2012, rappresentano la struttura di base su cui si articolerà l'Università nei prossimi anni, racchiudendo le attività di promozione, di coordinamento e di gestione sia nel campo della ricerca che in quello della didattica. I venti dipartimenti saranno attivati a metà settembre.

I direttori di dipartimento, la cui carica dura quattro anni accademici senza possibilità di immediata rielezione, sono stati eletti fra i professori ordinari del dipartimento in regime di impegno a tempo pieno. Oltre a rappresentare il dipartimento e a esercitare funzioni di iniziativa e di promozione dello stesso, i direttori potranno concorrere per essere eletti nel prossimo Senato accademico: per ognuno dei sei settori culturali, infatti, un rappresentante dovrà essere eletto tra i direttori di dipartimento; mentre gli altri due dovranno essere votati tra i professori di fasce diverse oppure tra un professore e un ricercatore.

"Con le elezioni dei direttori di dipartimento – ha commentato il rettore Massimo Augello – l'Università di Pisa ha definito un altro e importante tassello nel mosaico di attuazione del nuovo Statuto. I direttori saranno presto chiamati a dar vita alle nuove strutture che, di fatto, rivoluzioneranno il tradizionale assetto con cui siamo abituati a pensare l'università, non più con la logica delle facoltà che si occupano di didattica e dei numerosi piccoli dipartimenti che fanno ricerca, ma con grandi realtà che uniscono didattica e ricerca".

Sulla base dei dati elaborati dall'Unità Elettorale dell'Ateneo, i direttori dei dipartimenti sono i seguenti:

 

SETTORE 1
Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche, Scienze della Terra

DIRETTORE

Dipartimento di Fisica

Francesco Fidecaro

Dipartimento di Informatica

Franco Turini

Dipartimento di Matematica

Marco Abate

Dipartimento di Scienze della Terra

Mauro Rosi

 

SETTORE 2
Scienze chimiche, Scienze biologiche, Scienze agrarie

 

Dipartimento di Biologia

Roberto Lorenzi

Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

Roger Fuoco

Dipartimento di Farmacia

Claudia Martini

Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali

Rossano Massai

 

SETTORE 3
Scienze mediche e Scienze veterinarie

 

Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Mario Petrini

Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica

Paolo Miccoli

Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia

Giulio Guido

Dipartimento di Scienze Veterinarie

Daniela Gianfaldoni

 

SETTORE 4
Ingegneria civile e Architettura,
Ingegneria industriale e dell'informazione

 

Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale

Donato Aquaro

Dipartimento di Ingegneria dell'Energia dei Processi e dei Sistemi

Marco Raugi

Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione

Giovanni Corsini

 

SETTORE 5
Scienze dell'Antichità, filologico-letterarie,
storico- artistiche, Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche, psicologiche

 

Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere

Alessandro Polsi

Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica

Mauro Tulli

 

SETTORE 6
Scienze giuridiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali

 

Dipartimento di Economia e Management

Valeria De Bonis

Dipartimento di Giurisprudenza

Roberto Romboli

Dipartimento di Scienze Politiche

Paolo Nello


Schede dei nuovi direttori:

Settore 1 - Dipartimento di Fisica – Direttore: Francesco Fidecaro
Francesco Fidecaro, direttore del dipartimento di Fisica, è nato nel Regno Unito nel 1956 ed è professore ordinario di Fisica applicata. Direttore uscente del dipartimento di Fisica "Enrico Fermi", ha svolto la sua ricerca in gran parte nel settore della Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali partecipando alla progettazione, costruzione e svolgimento di esperimenti presso il CERN a Ginevra. Successivamente si è dedicato allo sviluppo e alla costruzione di Virgo, l'interferometro per la rivelazione delle onde gravitazionali di Cascina.
Leggi il curriculum di Francesco Fidecaro

Settore 1 - Dipartimento di Informatica – Direttore: Franco Turini
Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica, è nato a Pisa nel 1949 ed è professore ordinario di Informatica. Tra le cariche ricoperte all'interno dell'Ateneo, è stato direttore del dipartimento di Informatica dal 1996 al 2002 e dal 2010 a oggi, presidente del Collegio dei direttori di dipartimento e membro della Commissione per lo Statuto nel 2011. Nel 2007 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino. La sua attività di ricerca ha come nucleo lo studio, la progettazione e la sperimentazione di ambienti di programmazione, da ultimo in relazione alle aree di data mining e knowledge discovery.
Leggi il curriculum di Franco Turini

Settore 1 - Dipartimento di Matematica – Direttore: Marco Abate
Marco Abate, direttore del dipartimento di Matematica, è nato a Milano nel 1962 ed è professore ordinario di Geometria. Direttore uscente del dipartimento di Matematica "Tonelli", Abate è coordinatore nazionale del Collegio dei presidenti di corso di studio in Matematica ed è vice presidente del GEV 01 per la VQR 2004-2010. La sua attività si è concentrata principalmente su ricerche inerenti, tra l'altro, i sistemi dinamici olomorfi, la geometria delle varietà di Finsler complesse e la teoria geometrica delle funzioni olomorfe.
Leggi il curriculum di Marco Abate

Settore 1 - Dipartimento di Scienze della terra – Direttore: Mauro Rosi
Mauro Rosi, direttore del dipartimento di Scienze della terra, è nato a Forte dei Marmi nel 1949 ed è professore ordinario di Vulcanologia. È il direttore uscente del dipartimento di Scienze della terra, oltre a essere stato vicepresidente del Collegio dei direttori. Nel corso della carriera ha visitato e studiato numerosi vulcani in Italia e in numerosi Paesi del mondo. Ha partecipato alla gestione di crisi vulcaniche, operando come consigliere scientifico in materia di pericolosità vulcanica per organismi nazionali, tra i quali la Protezione civile, e internazionali, tra i quali le nazioni Unite.
Leggi il curriculum di Mauro Rosi

Settore 2 - Dipartimento di Biologia – Direttore: Roberto Lorenzi
Roberto Lorenzi, direttore del dipartimento di Biologia, è nato a Ponte Buggianese (PT) nel 1947 ed è professore ordinario di Fisiologia vegetale. È stato membro del Consiglio di amministrazione e, dal 2000 al 2010, prorettore alle Risorse economiche. È il direttore uscente del dipartimento di Biologia. I principali interessi scientifici riguardano il ruolo degli ormoni nel sistema frutto-seme, identità, biosintesi e metabolismo dei fitormoni e il metabolismo e residui dei regolatori di crescita e degli erbicidi nelle piante, acque e suolo.
Leggi il curriculum di Roberto Lorenzi

Settore 2 - Dipartimento di Chimica e chimica industriale – Direttore: Roger Fuoco
Roger Fuoco, direttore del dipartimento di Chimica e chimica industriale, è nato a Colosimi (CS) nel 1951 ed è professore ordinario di Chimica analitica. Eletto rappresentante in Senato Accademico per il 2006-2010, è stato riconfermato per il 2010-2014. La sua attività di ricerca ha riguardato i processi di diffusione a livello locale (sistema lagunare veneziano, bacino idrografico dell'Arno) e globale di inquinanti organici persistenti, le metodologie chimiche di indagine per i beni culturali, la caratterizzazione chimica di fluidi biologici non tradizionali (espirato, sudore, saliva) per il monitoraggio di terapie e nella diagnosi medica.
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Settore 2 - Dipartimento di Farmacia – Direttore: Claudia Martini
Claudia Martini, direttore del dipartimento di Farmacia, è nata a Villa Collemandina (LU) nel 1954 ed è professore ordinario di Biochimica. Preside uscente della facoltà di Farmacia, ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e attualmente è direttore della Scuola di dottorato in Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive. La sua attività scientifica si è concentrata principalmente su argomenti di biochimica recettoriale, biologia molecolare e biotecnologie con particolare riferimento a patologie tumorali, neurodegenerative e psichiatriche.
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Settore 2 - Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali – Direttore: Rossano Massai
Rossano Massai, direttore del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, è nato a Grosseto nel 1957 ed è professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree. È stato vicepreside della facoltà di Agraria ed è il direttore uscente del dipartimento di Coltivazione e difesa delle specie legnose "G. Scaramuzzi". Accademico corrispondente dell'Accademia dei Georgofili, ha concentrato la sua attività scientifica su ricerche inerenti, tra l'altro, il recupero e la valorizzazione delle risorse genetiche autoctone e la qualità organolettica e nutraceutica delle specie da frutto.
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Settore 3 - Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale – Direttore: Mario Petrini
Mario Petrini, direttore del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, è nato a Pisa nel 1950 ed è professore ordinario di Ematologia. Preside uscente della facoltà di Medicina e chirurgia, è stato membro del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione. Le attività scientifiche si concentrano su meccanismi di chemio resistenza delle neoplasie ematologiche, ruolo della vitamina D nel sistema immunitario, terapia delle malattie ematologiche maligne, applicazioni di biologia molecolare all'Ematologia, studio delle cellule staminali. Partecipa a tre brevetti internazionali su temi relativi alle cellule staminali.
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Settore 3 - Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica – Direttore: Paolo Miccoli
Paolo Miccoli, direttore del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, è nato a Livorno nel 1947 ed è professore ordinario di Chirurgia generale. È stato direttore del dipartimento universitario di Chirurgia dal 2002 al 2010, direttore del dipartimento Chirurgico ad attività integrata dal 2004 al 2011 e prorettore alle Politiche comunitarie dal 2006 al 2010. È autore di oltre 600 pubblicazioni di Chirurgia, soprattutto nell'ambito del trattamento delle malattie endocrine, ed è presidente fondatore dell'European Society of Endocrine Surgery.
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Settore 3 - Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia – Direttore: Giulio Guido
Giulio Guido, direttore del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, è nato a Lecce nel 1947 ed è professore ordinario di Clinica ortopedica. Attualmente è direttore della Seconda U.O. di Ortopedia e traumatologia dell'Università di Pisa ed è il vicedirettore uscente del dipartimento di Endocrinologia, ortopedia e traumatologia, medicina del lavoro. La sua attività si è concentrata principalmente su ricerche inerenti la diagnosi e la cura delle patologie ortopediche. Ha eseguito oltre 7.500 interventi chirurgici, di cui oltre 2.000 di sostituzioni protesiche di grandi articolazioni.
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Settore 3 - Dipartimento di Scienze veterinarie – Direttore: Daniela Gianfaldoni
Daniela Gianfaldoni, direttore del dipartimento di Scienze veterinarie, è nata a Pisa nel 1951 ed è professore ordinario di Ispezione degli alimenti di origine animale. È il direttore uscente del dipartimento di Patologia animale, profilassi ed igiene degli alimenti e dal 2012 è direttore della Scuola di specializzazione in Ispezione degli alimenti di origine animale. Ha indirizzato le sue ricerche alle problematiche ispettive e sanitarie, approfondendo il ruolo che i diversi prodotti di origine animale possono avere quale fonte di pericolo alimentare per l'uomo.
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Settore 4 - Dipartimento di Ingegneria civile e industriale – Direttore: Donato Aquaro
Donato Aquaro, direttore del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, è nato a Martina Franca (TA) nel 1952 ed è professore ordinario di Impianti nucleari e costruzioni nucleari. È stato membro del Senato accademico ed è il direttore uscente del dipartimento di Ingegneria meccanica nucleare e della produzione. La sua attività scientifica ha riguardato, tra l'altro, lo studio teorico-sperimentale di metodologie per la progettazione di componenti in materiali innovativi e componenti di reattori nucleari a fusione.
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Settore 4 - Dipartimento di Ingegneria dell'energia dei processi e dei sistemi – Direttore: Marco Raugi
Marco Raugi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'energia dei processi e dei sistemi, è nato a Livorno nel 1960 ed è professore ordinario di Elettrotecnica. Nell'ambito delle attività istituzionali svolte nell'Ateneo pisano, è stato direttore del dipartimento di Ingegneria dell'energia e dei sistemi. La sua attività scientifica si è concentrata su metodi numerici per l'analisi di campi elettromagnetici in mezzi lineari e non lineari, prove non distruttive, compatibilità elettromagnetica in linee di trasmissione, lanciatori elettromagnetici e comunicazioni a banda larga in impianti elettrici.
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Settore 4 - Dipartimento di Ingegneria dell'informazione – Direttore: Giovanni Corsini
Giovanni Corsini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, è nato a Grosseto nel 1953 ed è professore ordinario di Telecomunicazioni. È il direttore uscente del dipartimento di Ingegneria dell'informazione: elettronica, informatica, telecomunicazioni. La sua attività di ricerca ha riguardato l'analisi automatica di segnali e immagini in applicazioni di telerilevamento, con particolare attenzione ai metodi di classificazione automatica di immagini radar ad elevatissima risoluzione spaziale, di analisi del flusso ottico per la stabilizzazione di sequenze video, di rivelazione e tracking in sistemi IRST e di fusione di dati e immagini.
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Settore 5 - Dipartimento di Civiltà e forme del sapere – Direttore: Alessandro Polsi
Alessandro Polsi, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, è nato a Trieste nel 1955 ed è professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche. È stato presidente del corso di laurea integrato in Storia e Storia e civiltà e vicedirettore del dipartimento di Storia. La sua attività scientifica si è concentrata sulla storia del sistema bancario italiano e dell'intervento statale nella regolazione dei fenomeni economici, di cui ha studiato le origini e le caratteristiche organizzative fino ai giorni nostri, e negli ultimi anni sullo studio delle organizzazioni internazionali nel secondo dopoguerra.
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Settore 5 - Dipartimento di Filologia letteratura e linguistica – Direttore: Mauro Tulli
Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia letteratura e linguistica, è nato a Tolentino (MC) nel 1958 ed è professore ordinario di Lingua e letteratura greca. È presidente del corso di laurea in Lettere e vicepresidente del corso di laurea specialistica in Filologia e storia, oltre che vicedirettore del dipartimento di Filologia classica. È autore di numerose pubblicazioni su papiri e tradizione dei testi, epica, rapporto fra letteratura e filosofia, retorica, ed è stato responsabile scientifico di progetti nazionali su retorica, letteratura e filosofia in età ellenistica.
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Settore 6 - Dipartimento di Economia e management – Direttore: Valeria De Bonis
Valeria De Bonis, direttore del dipartimento di Economia e management, è nata a Terni nel 1964 ed è professore ordinario di Scienza delle finanze. È stata direttore del dipartimento di Scienze economiche e membro del Senato accademico. La sua attività di ricerca riguarda in particolare gli aspetti internazionali delle politiche tributarie e di bilancio, la teoria economica dei tributi, l'economia delle istituzioni, la storia del pensiero finanziario italiano.
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Settore 6 - Dipartimento di Giurisprudenza – Direttore: Roberto Romboli
Roberto Romboli, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, è nato a Pontedera nel 1950 ed è professore ordinario di Diritto costituzionale. Tra le cariche ricoperte, è stato direttore del dipartimento di Diritto pubblico dal 1990 al 1997 e dal 2009 a oggi e preside della facoltà di Giurisprudenza dal 1997 al 2000. Nel 1996 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino. Nella sua produzione scientifica si è occupato di vari temi del Diritto costituzionale e del Diritto pubblico, tra cui quelli dei diritti fondamentali, del sistema delle fonti del diritto, della giustizia costituzionale e della magistratura.
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Settore 6 - Dipartimento di Scienze politiche – Direttore: Paolo Nello
Paolo Nello, direttore del dipartimento di Scienze politiche, è nato Pisa nel 1953 ed è professore ordinario di Storia contemporanea. È il direttore uscente del dipartimento di Scienze politiche e sociali. Vicepresidente e responsabile cultura e formazione della Fondazione "Giuseppe Toniolo" di Pisa, è autore di vari volumi e saggi sul fascismo, le destre e il movimento cattolico. In particolare ha trattato la questione dei giovani nel regime fascista, la politica estera del fascismo, la destra in Italia nel secondo dopoguerra.
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scavi Badia PozzeveriGli studenti dell'Università di Pisa e dell'Ohio State University a lavoro insieme sugli scavi di Badia Pozzeveri per i prossimi cinque anni. Grazie a un accordo firmato dai rettori delle due università, il cantiere di scavo nella località nel comune di Altopascio (LU) sarà utilizzato come scuola estiva dai giovani archeologi del master in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia forense degli atenei di Pisa, Bologna e Milano, e da studenti di antropologia e di archeologia provenienti da 17 università nordamericane, sotto l'egida del Department of Anthropology dell'Ohio State University.

L'accordo, tramite il quale sarà possibile lo scambio di docenti e ricercatori tra le due università, è stato presentato lunedì 25 giugno in rettorato da Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione dell'Università di Pisa, Gino Fornaciari, docente della divisione di Paleopatologia e co-direttore della Field School, Giuseppe Vercellotti, Instructor della Field School per il Department of Anthropology della Ohio State University, Giulio Ciampoltrini, direttore della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Arturo Lattanzi, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Maurizio Marchetti, sindaco del comune di Altopascio, Mario Petrini, preside della facoltà di Medicina di Pisa.

 

scavi Badia PozzeveriIl progetto di studio, varato in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha come obiettivo l'indagine archeologica estensiva dell'antica abbazia e in particolare lo studio e l'analisi dei resti umani sepolti nelle aree cimiteriali del monastero. Il campione bioarcheologico recuperato permetterà di ricostruire malattie, stile di vita e caratteristiche bioarcheologiche della popolazione locale dal medioevo fino al XIX secolo. Il cantiere di scavi prevede la permanenza sul sito di almeno trenta operatori archeologi, fra studenti, dottorandi e docenti, italiani e americani, per tutta la durata del mese di luglio 2012. Gli studenti saranno ospitati dal comune di Altopascio, grazie a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Alla prima campagna di scavo dell'estate 2011 hanno preso parte 23 studenti provenienti, oltre che dall'Ohio State University, da diversi stati americani del nord, oltre che dal Canada, e 9 tra istruttori e supervisori italiani e americani, più 9 studenti del Master interuniversitario di primo livello in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense organizzato dalle Università di Bologna, Pisa e Milano. "La possibilità di un'indagine archeologica di lunga durata costituisce indubbiamente una notevole opportunità per uno sviluppo turistico dell'area", spiega il professor Gino Fornaciari. "Badia Pozzeveri ha le caratteristiche per diventare il fulcro di un percorso storico-archeologico più ampio, comprendente la via Francigena e le varie pregiatissime emergenze archeologiche e monumentali circostanti".

scavi Badia Pozzeveri

Il territorio del comune di Altopascio costituisce un'area di elevato interesse dal punto di vista monumentale, storico e archeologico. Accanto al capoluogo comunale, sede dell'antico Ordine del Tau, il complesso religioso di Badia Pozzeveri rappresenta senz'altro una delle emergenze monumentali più rilevanti ed un giacimento di grandi potenzialità archeologiche. Già occupata da un villaggio attestato per lo meno nel X secolo, la località diviene nell'XI secolo sede di uno dei più importanti monasteri della lucchesia orientale. Dell'abbazia medievale di Pozzeveri oggi sono visibili soltanto alcune porzioni della chiesa (abside, transetti e base del campanile), mentre i resti del complesso monastico (sala capitolare, scriptorium, chiostro, celle, cucine, refettorio etc.) sono sepolti nei terreni circostanti la chiesa.

Ne hanno parlato:
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spotIl sito iTunes U dell'Università di Pisa è protagonista dell'ultimo spot che la Apple ha confezionato per promuovere le funzionalità di iCloud, il nuovo servizio che permette di archiviare automaticamente i diversi contenuti - dalla musica alle foto, dai video ai documenti, fino alle rubriche - e di condividerli tramite wireless su tutti i dispositivi della "mela". Nella pubblicità, che sta andando in onda nelle ore di punta delle principali reti nazionali, si vede in primo piano un iPhone da cui vengono scaricate le lezioni di Letteratura russa tenute dal professor Guido Carpi, che fanno parte del materiale didattico messo a disposizione dal sito iTunes U dell'Ateneo pisano. Subito dopo, le immagini mostrano il cofanetto del corso griffato "Unipi" mentre viene inserito nello scaffale di una biblioteca digitale, accanto ad altri volumi elettronici.

La sequenza dura solo qualche frazione di secondo, ma è altamente significativa perché è la prima volta che la Apple si rivolge a un'università italiana per la sua pubblicità. Questa scelta testimonia dunque la crescente importanza dell'Ateneo pisano nel panorama dei corsi on line e, più in generale, dei materiali messi a disposizione attraverso il portale che la Apple dedica al mondo della ricerca e dell'istruzione universitaria.

Spot Apple

Il sito iTunes U dell'Università di Pisa, di cui è responsabile la professoressa Enrica Salvatori, è stato lanciato a gennaio del 2011, come primo caso in Toscana e tra i primissimi in Italia, per permettere il libero accesso a un ampio materiale didattico audio e video riguardante lezioni, conferenze pubbliche, presentazioni e squarci di vita universitaria. Nel corso di questo anno e mezzo si è progressivamente arricchito di contenuti, passando da 150 a quasi 1.000 prodotti, con una media di 1.000 utenti giornalieri che usufruiscono dei servizi di streams e downloads.

Per raggiungere l'Università di Pisa su iTunes U nello spazio iTunes Store ci si deve collegare all'indirizzo http://itunes.apple.com/gb/institution/id394222197 

Ne hanno parlato:
Il Fatto Quotidiano
Tirreno Pisa
Corriere Toscano
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PisaInformaFlash.it
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CorriereDelleComunicazioni.it

 

 

 

 

Sabato 16 giugno, alle ore 17.00, saranno inaugurate al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi due nuove esposizioni: "The Absorbing Eye", con gli affascinanti scatti del fotografo Dario Zucchi e "L'opera architettonica di Federigo Severini (1888-1962)", con i disegni dell'ingegnere e architetto pisano che ha contribuito alla progettazione dell'insediamento balneare di Tirrenia. Le mostre saranno visitabili fino al 16 settembre.

 

Dario Zucchi Dario Zucchi, milanese residente a Washington, si configura come un vero e proprio "predatore urbano" che, armato di macchina fotografica, individua, segue e immortala i soggetti che più lo ispirano. Sono i visitatori dei musei ad attrarre la sua attenzione soprattutto quando, forse per un'inconscia sintonia, il loro aspetto fisico e il loro abbigliamento si fondono armonicamente con le opere d'arte che stanno ammirando. Mentre rimane affascinato dalle persone che osservano l'arte, tema già di per sé profondamente coinvolgente, Zucchi riesce a superare la semplice osservazione catturando acutamente le connessioni visive fra gli osservatori e l'arte che li circonda. La sua ricerca dei visitatori con una perfetta combinazione di colori, motivi e atteggiamenti, giustapposti ai dipinti e alle sculture, porta al piacere della sorpresa e allo stupore dell'agnizione. Ne risultano scatti unici che coinvolgono opere d'arte di Munch, Matisse, Rothko e Stella, immagini commoventi o ironiche ma sempre intensamente provocatorie.

Promossa dal Museo della Grafica e patrocinata dalla Federazione Italiana Amici dei Musei e dal Royal Victoria Hotel, la mostra è curata da Erik Denker della National Gallery di Washington ed è inserita nel calendario delle iniziative del "Giugno pisano".

 

Federigo_Severini_3"L'opera architettonica" presenta invece l'opera progettuale di Federigo Severini (1888-1962), ingegnere, architetto, ornatista, designer, accademico, imprenditore e pittore pisano, in occasione dei cinquant'anni dalla scomparsa. Disegni e progetti, provenienti dal nucleo donato nel 2004 dagli eredi all'Archivio di Stato di Pisa, documentano l'articolazione, la consistenza e la qualità delle opere che Severini sviluppa nel tempo secondo un mutevole linguaggio architettonico: dal neo-medievalismo e dall'eclettismo dei primi lavori al più rigoroso razionalismo degli anni Trenta, che coincide prevalentemente con i progetti formulati per il nascente insediamento balneare di Tirrenia. Partecipando concretamente al rinnovamento dell'architettura a Pisa, Tirrenia, Viareggio e in molte altre località toscane, l'opera di Federigo Severini è narrata attraverso un percorso diacronico e sincronico che ne esplicita l'abilità progettuale e ne ricostruisce anche la dimensione umana, oltreché professionale.

Curata da Federico Bracaloni e Massimo Dringoli, con la collaborazione di Claudia Massi e Rita Panattoni, l'esposizione comprende principalmente disegni e fotografie d'architettura, oltre ad alcuni oggetti di design, elaborati da Federigo Severini. L'iniziativa è promossa dal Museo della Grafica in collaborazione con l'Archivio di Stato di Pisa e con il patrocinio della Regione Toscana, della Federazione Italiana Amici dei Musei e del Royal Victoria Hotel di Pisa, con il contributo de Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani. La mostra è inserita nel calendario di iniziative del "Giugno pisano".

Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino 
PisaInformaFlash.it
PisaInformaFlash.it (1)
PisaToday.it
PisaNotizie.it

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